22/09/2025
Gli IMI dimenticati e maltrattati
Una legge della Repubblica Italiana ha riconosciuto il 20 settembre “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, al fine di conservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, internati nei campi di concentramento, ove subirono violenze fisiche e furono destinati al lavoro coatto, a causa del proprio rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista e con la Repubblica sociale italiana dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943.
Risale infatti al 20 settembre 1943 la decisione assunta da Hi**er, che modificò la condizione dei prigionieri di guerra italiani catturati dopo l'armistizio dell'8 settembre in quella di internati militari.
Qualche giorno fa mi sono recato insieme al prof Pati Luceri a Lecce nella casa di Enzo Antonio Minerva, di 101 anni, che ci ha rilasciato una lunga intervista, che qui ho poi montato in forma quasi integrale. Anche Enzo non ha voluto calcare la mano sulle violenze subite, cercando più che altro di ricordare al meglio i crudi avvenimenti.
È un sentimento comune alla stragrande maggioranza degli IMI che in effetti al loro ritorno, con l’Italia liberata e sotto il controllo degli Alleati, furono dimenticati e maltrattati. Un sentimento popolare misto di irriconoscenza e oblio li pervase, tanto da essere spesso considerati come dei nullafacenti o peggio ancora dei disertori. Solo agli inizi degli anni 2000 si è cominciato a ricostruire la vera storia degli IMI, che non erano prigionieri politici e neanche ebrei. Erano meno di niente e così furono trattati nei campi di concentramento.
Grazie Enzo Minerva, grazie di essere sopravvissuto con dignità e amore per la tua famiglia.
Settembre 2025, Enzo Antonio Minerva, rievoca la sua prigionia e deportazione in Germania tra il 1943 e il 1945. Enzo con dignità e fermezza ricorda alla per...