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17/08/2025

Vi ricordate il concerto di Capodanno a Roma con Tony Effe? Il tormentone estivo «Sesso e Samba» ballato persino da Elly Schlein. Eppure la competenza “di sinistra” è spesso solo di facciata e di convenienza, perché i testi di Tony Effe sono in larga parte «violenti, misogini e sessisti», poco compatibili con lo spirito di una manifestazione finanziata con i soldi dei contribuenti. Ma lasciamo stare: la verità è che gli artisti restano artisti ed esprimono, con le loro contraddizioni, il proprio pensiero. Soprattutto quando partecipano a eventi organizzati dalla politica e pagati dai cittadini, i quali non hanno acquistato un biglietto (e quindi scelto di assistervi) e appartengono alle più diverse estrazioni sociali, culturali e politiche.

Il punto, però, non è nemmeno questo. La festa di Trinitapoli è stata un successo e il cartellone estivo è stato apprezzatissimo, anche per le emozioni che ha suscitato. Ciò che l’ha contraddistinto è stata la trasversalità: temi e problemi disparati, affrontati senza sudditanza psicologica, culturale o politica. Si è parlato di mafia – ribadendo con forza che “la mafia è merda” – di femminicidio, ma anche di poesia e di leggerezza. Argomenti gravi e leggeri si sono alternati, facendo riflettere e sorridere il pubblico.

Questo è ciò che brucia alla sinistra, che ancora si illude di avere il monopolio della cultura e aspetta il cantante di turno per sfogare emozioni represse, senza però riuscire a trasformarle in azione politica. Da troppo tempo, ormai, sono semplici spettatori non paganti della vita politica locale.

Ciò su cui dovremmo riflettere è che spesso questi “critici” sono pieni di rabbia, odio, frustrazione e invidia: piccoli esseri che, come un picchio, puntellano la corteccia alla ricerca di vermi. Provate a immaginare se Francesco Sarcina avesse usato lo stesso linguaggio contro Vendola, Schlein o Conte: cosa sarebbe accaduto?

Le idee di tutti vanno rispettate, così come la libertà, ma non possiamo cambiare opinione a seconda della latitudine o longitudine che ci conviene. Per questo va riconosciuto al nostro Sindaco il merito di aver dato una vera impronta alla città con opere, iniziative e decisioni coraggiose, accolte con applausi come nessuno prima di lui. Altro che cantanti: certi consensi e attestazioni di stima voi potete solo sognarveli.

Un esempio è la decisione sui pass per le giostre: una misura perfezionabile, certo, ma importante. Chi protesta oggi (vedi post…e’ da una vita che vive alle spalle dei contribuenti dalla spesa ai biglietti alle giostre) dovrebbe ricordarsi che mai nessuno prima [anzi a sinistra come a Marte viaggiavano vagoni di biglietti omaggio] ha fissato un principio, che andrà regolamentato anche rispetto ai comportamenti dei giostrai.

E le opposizioni? Assenti. Proposte? Nessuna. È evidente che il successo di questa amministrazione brucia. E allora non possiamo che riprendere le parole di Francesco e dire al sinistro Carillon e compagni: sei un “Trimone”, perché non perdi occasione per servire, male, chi ti avvelena di rancore.

Buona estate e godetevi il cartellone estivo: almeno avrete qualcosa su cui parlare. Le distanze ci dicono che siamo fragili…dedicato te… in una notte d’estate…vieni con me…sbagliato.

Oggi su Corriere del Mezzogiorno.    Museo Degli Ipogei
15/08/2025

Oggi su Corriere del Mezzogiorno.


Museo Degli Ipogei

03/08/2025

Nella giornata di sabato 2 agosto 2025, il Sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, ha accolto con piacere il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in visita presso il suggestivo Parco degli Ipogei, uno dei siti archeologici più significativi del territorio.

La visita, ha rappresentato un momento di confronto riservato ma altamente significativo. Accompagnato dal Sindaco e da una ristretta delegazione di tecnici e archeologi, il Ministro ha potuto ammirare da vicino la straordinaria unicità del sito, testimonianza millenaria di insediamenti umani e rituali ancestrali.

«Un sito unico nel suo genere in Italia - ha dichiarato il Ministro Giuli - che ha paragoni solo con alcuni luoghi della Sardegna. Una scoperta fondamentale che rende questo territorio molto più prezioso di quanto nel resto d'Italia si sappia, quindi per noi del Ministero della Cultura diventa strategico valorizzare il racconto del contesto in cui è nato questo sito preistorico.»

«Siamo onorati della presenza del Ministro, che ha voluto toccare con mano uno dei cuori pulsanti della nostra identità culturale – ha dichiarato il Sindaco di Feo –il Parco degli Ipogei non è solo patrimonio storico, ma anche un simbolo della nostra visione di sviluppo territoriale, fondata sulla cultura, la memoria e l’educazione.»

La visita è stata anche occasione per riflettere sull’importanza della valorizzazione e della tutela dei luoghi della storia, nella prospettiva di una sinergia futura tra istituzioni locali e centrali.

L’Assessore alla Cultura, Giovanni Landriscina, insieme all’Amministrazione Comunale, esprimono profonda soddisfazione per questo gesto di attenzione e sensibilità, che testimonia come anche al di fuori dei protocolli ufficiali, la cultura possa unire e costruire percorsi condivisi per il rilancio del patrimonio del Sud.

Ufficio Comunicazione e Staff del Sindaco Comune di Trinitapoli

02/08/2025

VERSO UNA CITTÀ DESANNICANDRIZZATA
(I fatti contro le sceneggiature)

Se non fosse per chi legge in buona fede, non perderemmo neanche un secondo a rispondere ai sacerdoti dell’invettiva, agli officianti del livore, ai ministri dell’invidia travestita da satira, ai profeti del disfattismo da tastiera. Ma tant’è: qualcuno deve pur spazzare la polvere sollevata da chi vive per gettare fango.

Leggere certe firme è diventato come scorrere un vecchio disco rotto: sempre la stessa nenia, sempre le stesse allusioni, sempre la stessa rabbia travestita da ironia. Ormai siamo oltre la critica politica: siamo alla pubblica seduta di autoconsolazione narcisistica, al cabaret involontario.

Chi parla di “serata di ordinaria follia” farebbe bene a farsi un giro nella realtà. Nessun mistero, nessuna manovra occulta, nessun colpo di mano. Solo un fatto: la processione era prevista in un’altra data, ma il maltempo ha imposto il rinvio. E guarda un po’, l’unico giorno disponibile era proprio quello già occupato dalla manifestazione “Differenziamoci ancora”. Fine del “giallo”, caso archiviato. Ma si sa, quando manca la sostanza, si costruisce la trama.

Altro che “processione dei monatti”! Il livello di teatralità raggiunto da certi editoriali rasenta l’allucinazione. Ma d’altronde, chi non ha più argomenti politici, si rifugia nella fiction. E così, tra un Pooh e un “Ora pro nobis”, si tenta disperatamente di rendere epico ciò che è semplicemente organizzazione e rispetto reciproco. Ma l’epica del risentimento non fa politica. Fa solo pena.

La verità è che a qualcuno rode. Rode che Trinitapoli sia viva, partecipata, capace di ospitare più eventi nello stesso giorno, senza scadere nel caos. Rode che ci siano cittadini che si interessano di ambiente, cultura e tradizioni, senza aspettare ordini da chi non è più capace neanche di guidare un gruppo di commentatori da social.

Una volta si parlava di politica, oggi si gioca a chi lancia l’offesa più velenosa. È questa la vera deriva: un’opposizione che ha perso la dignità del confronto e si accontenta del sarcasmo da panchina.

Se davvero vogliamo “differenziarci”, allora sì: differenziamoci da voi. Dai vostri metodi, dai vostri toni, dalle vostre insinuazioni di bassa lega. Trinitapoli non ha bisogno di scribacchini in cerca di rivincite personali, ma di persone serie, che sappiano costruire invece di demolire, spiegare invece di insinuare, agire invece di sbraitare.

E già che ci siamo: dopo aver archiviato il sannicandrismo, tocca ora estirpare il sannicancrismo. Un’infezione linguistica e culturale che si nutre di bile e nostalgia, e che – come ogni malattia – si cura con fermezza, lucidità e zero indulgenza.

Avanti, quindi. Con la schiena dritta e senza bisogno di spettacoli. Perché noi, a differenza di altri, non abbiamo bisogno di sceneggiate per farci ascoltare.
Bastano i fatti.

(Tacco)

30/07/2025

Quando si ricorre a Giustino significa che l’acqua è alla gola.

Qui non si tratta di pubblicare o meno il post su una pagina che sia privata o istituzionale (quella sé proprio … si può anche cancellare, le brutte figure restano); qui si tratta di voler confondere le acque per occultare, celare o mistificare la realtà.

La verità è che la signora Marta Patruno è arrivata in Consiglio Comunale con il fuoco negli occhi e la bava alla bocca: ne aveva per tutti consiglieri, assessori e Presidente del Consiglio.
In quella seduta ha fatto una bruttissima figura, diremmo squallida, usando toni miserrimi e aggressioni da strada [purtroppo molti fuori microfono].
Per chi dice di avere ruoli partitici, politici, istituzionali e ambire chissà a quali cariche (agibilità conclamata, ma vana, con copertura efficace privata e non pubblica) dovrebbe quantomeno preoccuparsi di assumere comportamenti tali da non comportare una caduta di stile senza precedenti.
Fatta questa precisazione se la signora Patruno ha problemi personali, familiari, lavorativi o politici è pregata di lasciarli fuori dall’aula Consiliare e di rivolgersi ai colleghi con educazione e rispetto: lo stesso che pretende. Basti guardare le immagini dell’ultimo Consiglio Comunali e osservare la postura e le argomentazioni della signora Patruno che dimostrano stress nervosismo e aggressività.

La signora Patruno non sa svolgere il ruolo di consigliera Comunale e ancor più quello di consigliere Comunale di opposizione (apprendesse dalla dott.ssa Tarantino, a cui ora sembra essersi declinata nonostante tutto ciò che le ha attribuito e ha ricevuto, che per quanto ostile e battagliera non perde mai la grazia) e costruisce ponti a destra e sinistra per vedere la caduta degli Dei, ma chi aspetta le disgrazie altrui finisce per vivere le proprie.

Giustino non fare due facce: quella degli articoli e quella davanti al bar; mantieni una sola linea e se devi uscire allo scoperto fallo secondo il tuo codice d’onore (e perciò che sei stato) e soprattuto informati su quello che ti fanno firmare: la signora Patruno ha detto di essere del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: falso!
Quanto agli emendanti sono gli stessi che presentavano a te e sai bene il livello di demagogia e strumentalità di cui sono insiti. Nel 2018 il Sindaco di Feo - ma anche prima - ha realizzato molto sia per i tratturi, sia per i giochini che per la cultura e possiamo assicurarti che lo farà ancora.
Una consigliera seria non si presenta con gli emendamenti alla Chetichella in Consiglio Comunale, dopo aver fatto visita all’ufficio ragioneria per cercare qualche soluzione -in danno della maggioranza- altro che interesse collettivo!
Non toglie i soldi dagli altri capitoli (detto dalla signora Patruno che la Presidente vuole sfilare e che gli assessori vogliono solo fare feste è come far dire dal bue che l’asino ha le corna) ma cerca soluzioni nuove ed efficaci, passa dalle commissioni consiliari e cerca condivisione anziché il coup de théâtre in Consiglio Comunale.
Questa volta il teatro c’è stato ma è stata una macchietta!

Auspichiamo che la politica a Trinitapoli volti pagina, che chi occupa le Istituzioni anziché tramare per far cadere l’Amministrazione Comunale faccia politica seria per costruire su base programmatica e nel merito una alternativa credibile lasciando odio e aggressività.

30/07/2025

Solidarietà e stima al Presidente del Consiglio comunale

Esprimiamo piena solidarietà al Presidente del Consiglio comunale, oggetto nei giorni scorsi di un attacco ingiustificato e profondamente irrispettoso, non solo verso la sua persona, ma anche verso il ruolo istituzionale che rappresenta.

Alludere al fatto che il Presidente volesse "acquistare una fascia per andare a sfilare" è un modo sgradevole e denigratorio di ridicolizzare il suo ruolo, e ancor più grave se fatto con l’intento di colpire anche sul piano personale e di genere.

Al contrario, il Presidente ha dimostrato equilibrio, conoscenza del regolamento e piena autorevolezza nel farlo rispettare. Di fronte agli insulti ricevuti, ha risposto con fermezza e nel pieno rispetto delle istituzioni, richiamando giustamente chi ha superato il limite.

Nel merito delle accuse e delle lezioni sugli equilibri politici, è stato giustamente ricordato che la stessa consigliera, in una precedente amministrazione, ricopriva il ruolo di assessore… e da quel ruolo fu rimossa dal sindaco. Difficile quindi comprendere con quale arroganza oggi si permetta di impartire consigli.

Invitiamo tutti a guardare il video dell’ultima seduta consiliare: sarà evidente a chiunque dove siano partiti gli insulti e da chi siano stati portati i toni fuori da ogni ambito istituzionale.

Il rispetto delle istituzioni passa anche da qui.
Noi siamo e saremo sempre dalla parte di chi lavora con serietà, rispetto e competenza.

30/07/2025

Il 19 luglio 1992, a Palermo, un’autobomba esplode in via D’Amelio.Muore il giudice Paolo Borsellino, insieme agli agent...
19/07/2025

Il 19 luglio 1992, a Palermo, un’autobomba esplode in via D’Amelio.
Muore il giudice Paolo Borsellino, insieme agli agenti della sua scorta:
Agostino Catalano, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli.

Erano servitori dello Stato. Erano persone. Famiglie. Vite.
Ricordare non è nostalgia. È resistenza, è scelta, è azione civile.
Non basta indignarsi ogni 19 luglio. Serve impegnarsi ogni giorno.




15/07/2025

🔹 CHI HA PAURA DI UNA DONNA LIBERA? 🔹

Chi urla al "potere familiare" non ha altri argomenti e dimentica che la politica non è sangue, ma responsabilità.
Si continua con gli attacchi personali e non politici con la scusa della censura.

Se il tentativo adesso è mettere in dubbio l’autorità, la credibilità la legittimità della Presidente del Consiglio comunale... non ha successo! I fatti parlano chiaro e i cittadini sanno distinguere tra polemiche e verità!

Un ruolo super partes, previsto dalla legge, che garantisce il corretto funzionamento dell’assemblea elettiva, e che, in questa città, è stato finalmente restituito alla sua piena funzione democratica.

Nessun conflitto di interessi. Nessun abuso. Nessuna forzatura.

Solo una donna che ha ottenuto il consenso della sua maggioranza e che ogni giorno si guadagna sul campo la fiducia dei cittadini, nel rispetto delle regole e dei ruoli.

La Presidente del Consiglio è stata eletta, non perché "cognata del sindaco" ma perché capace, preparata e imparziale e continuerà a servire la città con onore.
La politica è uno spazio di responsabilità e noi difendiamo chi ha il coraggio di esercitarla, ogni giorno, con la schiena dritta.



18/06/2025
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16/06/2025

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03/05/2025

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Trinitapoli

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