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Lo spettacolo del Monte Cristallo si staglia maestoso all’orizzonte, visto da Prato Piazza, cuore della Val di Braies (B...
17/10/2025

Lo spettacolo del Monte Cristallo si staglia maestoso all’orizzonte, visto da Prato Piazza, cuore della Val di Braies (BZ).
Credit foto 📸: Ennia Rottaris

La cucina che vorrei 💚💚💚😍😍😍
17/10/2025

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Il Lago di Molveno è un autentico gioiello da scoprire in autunno, quando la natura si veste dei suoi colori più caldi e...
17/10/2025

Il Lago di Molveno è un autentico gioiello da scoprire in autunno, quando la natura si veste dei suoi colori più caldi e intensi. A circa 800 metri di altitudine, il lago offre una varietà di paesaggi che cambiano continuamente lungo quasi 12 km di sentiero panoramico.

Il percorso parte dalla zona Lido di Molveno, da cui si può scegliere di incamminarsi verso il Laghetto di Bior seguendo il suggestivo sentiero a sinistra, oppure camminare lungo la spiaggia fino a immergersi nella vegetazione verso i Fortini Napoleonici, un luogo carico di storia e fascino. Le sponde del lago, incorniciate da alberi che sfumano dal giallo all’arancio acceso e al rosso vivo, creano scorci spettacolari sullo specchio d’acqua e sulle Dolomiti di Brenta all’orizzonte.

L’atmosfera cambia a ogni passo: dai tranquilli sassi e spiagge bagnate dal lago, si passa a boschi rigogliosi pieni di foglie croccanti sotto i piedi, fino alla panchina panoramica che offre la vista più iconica sulla valle.Questo giro è ideale da metà ottobre a inizio novembre, quando il foliage è al massimo splendore. Il consiglio è di indossare abbigliamento a strati e scarpe comode, portare con sé la macchina fotografica e vivere con calma ogni momento della camminata.

La storia della nascita dell’alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli. All’origine c...
17/10/2025

La storia della nascita dell’alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli. All’origine ci sarebbe la grande scoperta razionalista delle Alpi quali laboratorio della natura: una rivoluzione che avrebbe schiuso all’uomo territori inesplorati che le rozze popolazioni alpine popolavano di superstizioni. La passione settecentesca per l’alta montagna avrebbe quindi aperto la strada alla conquista cittadina delle cime e all’invenzione dell’alpinismo. “Controstoria dell’alpinismo” rovescia questo modo di guardare alle Alpi e alla storia della frequentazione delle terre alte. Ricostruendo decine di salite compiute tra Sei e Ottocento da cacciatori, raccoglitori di cristalli, artigiani, garzoni di monasteri, notabili di villaggi e religiosi, il libro documenta come l’alpinismo trovi le sue radici nella cultura e nella società alpina e i suoi ‘inventori’ nelle popolazioni che hanno abitato le nostre Alpi.
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La Cabinovia Alpe di Siusi è uno degli impianti di risalita più moderni e suggestivi d’Europa, una vera porta d’accesso ...
17/10/2025

La Cabinovia Alpe di Siusi è uno degli impianti di risalita più moderni e suggestivi d’Europa, una vera porta d’accesso al più vasto altipiano d’Europa, l’Alpe di Siusi, che si estende tra panorami dolomitici unici, patrimonio UNESCO.

La cabinovia parte dal paese di Siusi allo Sciliar, a circa 1.015 metri di altitudine, e in circa 15 minuti trasporta i visitatori fino a Compaccio, a 1.857 metri, superando un dislivello di oltre 800 metri.Questo percorso di circa 4,3 chilometri regala viste indimenticabili sulle cime iconiche dello Sciliar, del Sassopiatto e del Sassolungo, immergendo i viaggiatori in un paesaggio alpino dai colori e dalla luce straordinari. L’impianto è accessibile sia per chi ama passeggiare nella natura sia per gli sportivi, con la possibilità di portare la bicicletta a bordo e anche gli amici a quattro zampe, sempre naturalmente con guinzaglio e museruola.

Credit foto 📸:Photo M Italy

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17/10/2025

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𝙄𝙡 𝟭𝟲 𝙤𝙩𝙩𝙤𝙗𝙧𝙚 𝟭𝟵𝟴𝟲: 𝙈𝙚𝙨𝙨𝙣𝙚𝙧 𝙚 𝙆𝙖𝙢𝙢𝙚𝙧𝙡𝙖𝙣𝙙𝙚𝙧 𝙘𝙝𝙞𝙪𝙙𝙤𝙣𝙤 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙧𝙤𝙣𝙖 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙊𝙩𝙩𝙤𝙢𝙞𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙡 𝙇𝙝𝙤𝙩𝙨𝙚Il 16 ottobre 1986 segna una data...
16/10/2025

𝙄𝙡 𝟭𝟲 𝙤𝙩𝙩𝙤𝙗𝙧𝙚 𝟭𝟵𝟴𝟲: 𝙈𝙚𝙨𝙨𝙣𝙚𝙧 𝙚 𝙆𝙖𝙢𝙢𝙚𝙧𝙡𝙖𝙣𝙙𝙚𝙧 𝙘𝙝𝙞𝙪𝙙𝙤𝙣𝙤 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙧𝙤𝙣𝙖 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙊𝙩𝙩𝙤𝙢𝙞𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙡 𝙇𝙝𝙤𝙩𝙨𝙚

Il 16 ottobre 1986 segna una data storica per l’alpinismo mondiale: Reinhold Messner, insieme ad Hans Kammerlander, raggiunge la vetta del Lhotse (8.516 m), la quarta montagna più alta della Terra. Con questa ascensione, Messner diventa il primo uomo al mondo a scalare tutti e 14 gli Ottomila, un’impresa iniziata nel 1970 con la salita del Nanga Parbat e durata sedici anni di straordinaria dedizione e passione.

La salita al Lhotse fu particolarmente impegnativa: soffia un vento gelido che non lascia spazio a soste, e i due alpinisti hanno solo pochi minuti in vetta, il tempo di stringersi la mano prima di iniziare la discesa. Prima di questa impresa, il 26 settembre 1986, Messner aveva raggiunto la vetta del Makalu (8.463 m), la quinta montagna più alta, mettendo a segno 13 Ottomila e lasciando solo il Lhotse alla sua collezione.

Messner è considerato uno dei pionieri dello stile alpino in Himalaya, scalando in modo leggero, rapido e autonomo, rivoluzionando le spedizioni tradizionali. Questa impresa gli donò una fama mondiale, consegnandolo alla leggenda non solo come atleta eccezionale, ma anche come innovatore dell’alpinismo moderno.

Il Lhotse fu la vetta finale che consacrò Messner come il “re degli Ottomila”, aprendo una nuova era per tutti gli appassionati di montagna.Un ricordo indelebile di coraggio, resistenza e amore per le vette più alte e impervie del mondo.
Credot foto 📸:Reinhold Messner

Il lago Pian da Mur 😍😍Credit foto 📸:  Enrica Turri
16/10/2025

Il lago Pian da Mur 😍😍
Credit foto 📸: Enrica Turri

Lago Federa 😍😍Credit foto 📸:Ale Zesta
16/10/2025

Lago Federa 😍😍
Credit foto 📸:Ale Zesta

Cadini di Misurina 😍😍Credit Foto 📸:
16/10/2025

Cadini di Misurina 😍😍
Credit Foto 📸:

𝙇𝙖 𝙛𝙪𝙣𝙞𝙫𝙞𝙖 𝙈𝙖𝙧𝙢𝙤𝙡𝙖𝙙𝙖: 𝙪𝙣 𝙫𝙞𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙜𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝘿𝙤𝙡𝙤𝙢𝙞𝙩𝙞Salire sulla Marmolada in funivia significa a...
16/10/2025

𝙇𝙖 𝙛𝙪𝙣𝙞𝙫𝙞𝙖 𝙈𝙖𝙧𝙢𝙤𝙡𝙖𝙙𝙖: 𝙪𝙣 𝙫𝙞𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡’𝙞𝙣𝙜𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝘿𝙤𝙡𝙤𝙢𝙞𝙩𝙞

Salire sulla Marmolada in funivia significa attraversare decenni di sogni, progetti ambiziosi e conquiste ingegneristiche. Il percorso parte da Malga Ciapela e raggiunge Punta Rocca, la terrazza panoramica di fronte a Punta Penìa, attraverso le tappe di Coston d’Antermoja e Serauta, portando chiunque sulle cime della Regina delle Dolomiti in soli 12 minuti.

L’idea nacque nei primi anni Sessanta grazie alla visione di Furio Bianchet e al coraggio della famiglia Vascellari, che credettero nella possibilità di trasformare un territorio segnato dalla povertà in una meta di turismo internazionale.

La realizzazione fu una vera sfida: tra il 1963 e il 1967 vennero superati ostacoli tecnici, nevicate record e difficoltà nel reperire finanziamenti. Il primo tratto, fino a Serauta, fu inaugurato l’8 dicembre 1967; il terzo tronco verso Punta Rocca fu completato nel 1970.Negli anni Settanta vennero aggiunte sciovie e seggiovie, ampliando l’offerta per gli sciatori. Uno degli eventi più simbolici fu la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1979, quando consacrò una statua della Madonna Regina delle Dolomiti, oggi custodita nella grotta della stazione di Punta Rocca.

Negli anni Duemila, la funivia venne ulteriormente potenziata e resa accessibile a tutti grazie ai nuovi ascensori panoramici.Oggi la funivia Marmolada è il cuore pulsante dell’avventura sulle Dolomiti: un impianto che ha collegato la valle alla vetta trasformando il modo di vivere la montagna.

Ogni viaggio in cabina regala viste mozzafiato, emozioni storiche e l’orgoglio di essere protagonisti di una grande impresa alpina.

Credit foto 📷 marmoladamovetothetop

Indirizzo

Via O. Via 164
Turin
10127

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