25/04/2023
Oggi ricorre la festa della LIBERAZIONE - 25 Aprile 1945. Festa, istituita nel 1946, anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, fine dell'occupazione nazista e caduta del regime fascista. Festa della libertà e della successiva repubblica democratica!
Dalla Costituzione, dodicesima disposizione finale, ovvero le regole che avrebbero dovuto guidare il passaggio dalla monarchia alla repubblica: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
Ciò dovrebbe già bastare, ma sono sicuramente esplicative e semplici le PAROLE tra «Vittorio Foa (uno dei padri costituenti, deputato ebreo e socialista) e Giorgio Pisanò (ex membro della Repubblica sociale italiana e parlamentare del Msi), in cui Foa diceva a Pisanò: “I morti sono morti: rispettiamoli tutti. Ma se si parla di quando erano vivi, erano diversi. Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore”».
Per i nostri figli, per gli allievi, per chiunque: l’importanza della parola, del significato, la sua potenza suggestiva e valoriale del linguaggio stesso e della conoscenza anche storica è fondamentale:
«“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad aver tempo e voglia si potrebbero registrare tutti, senza omissioni.”
Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.
Prendo ad esempio la parola «sasso». Cadendo nella mente essa si trascina dietro, o urta, o evita, insomma, variamente si mette in contatto: […] La parola, precipita in altre direzioni, affonda nel mondo passato, fa tornare a galla presenze sommerse. «Sasso», da questo punto di vista, è per me Santa Caterina del Sasso, un santuario a picco sul lago Maggiore. Ci andavo in bicicletta. Ci andavamo insieme, Amedeo e io. Siedevamo sotto un fresco portico a bere vino bianco e a parlare di Kant. Ci trovavamo anche in treno, eravamo entrambi studenti pendolari. Amedeo portava un lungo mantello blu. In certi giorni sotto il mantello s’indovinava la sagoma dell’astuccio del suo violino. La maniglia del mio astuccio era rotta, dovevo portarlo sotto il braccio. Amedeo andò negli alpini e morì in Russia.” ».
Gianni Rodari, La grammatica della Fantasia.
Oggi antifascismo cosa suscita? Non aggiungo altro, buon 25 aprile per non dimenticare e per non rinnegare chi morì, chi si prodigò per liberare l’ITALIA dal regime fascista e nazifascista. Diciamo le cose come stanno…