Amanda Deni rossotibet

Amanda Deni rossotibet Lavoro con la creatività. Restauro- garden- cucina- galline- homeDecor. Workshop e masterclass. Scrivo x Casa Chic, Casa Facile, Sale&Pepe, Star Bene. Freelance.

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La fatica invisibileC’è sempre qualcosa da fare.C’é Qualcuno da sollevare.Qualcosa da ricordare è anche a distanza di an...
16/12/2025

La fatica invisibile
C’è sempre qualcosa da fare.
C’é Qualcuno da sollevare.
Qualcosa da ricordare è anche a distanza di anni devi sapere dove e stato messo questi o quello
C’è sempre Un peso da portare, senza che nessuno lo veda davvero, opppure lo ignora .
Le donne reggono fardelli anche emotivi enormi, impilati uno sopra l’altro: lavoro, casa, figli, relazioni, responsabilità che non finiscono mai.
Sono luoghi comuni?
Nelle case funziona così al di là dei luoghi comuni
I pesi Li portano sulla “schiena”, così in alto da piegarle in avanti, quasi a schiacciarle.
Eppure restano in piedi.
E intorno, il rumore continuo delle richieste.
Raramente una mano che dica: “Aspetta, ti aiuto io.”
Perché il loro fare è dato per scontato.
La loro resistenza è normalizzata.
La loro stanchezza minimizzata o equiparata.
Non servono grandi violenze per ferire:
bastano le parole non dette,
gli sguardi che passano oltre,
le attenzioni negate,
le richieste incessanti.
Il quotidianiche sfianca
Silenzioso
Ripetuto
Logorante
Solitario
Eppure le donne continuano.
Per amore, per senso del dovere, per mancanza di scelta per retaggio culturale
Spesso non chiedono e vorrebbero essere “viste”
Con il corpo che vorrebbe cedere e l’anima che resiste.
La “fatica” delle donne è quella che regge il mondo.

( foto Ia)

15/12/2025

Scommetto che ti stai chiedendo che cos’è la nicchia nel tatami. E perché piango

Siamo in una tipica abitazione giapponese, quelle che si vedono nei film, quelle che amo perché sanno di antico.
Accanto, una costruzione europea più recente: un mix tra vecchia Inghilterra e tocchi francesi, oggi adibita a uffici.

Pensavo di non riuscire a vederla. Ci siamo arrivati per caso. Come spesso è accaduto qui, dove – al di là dei programmi preparati dall’Italia – ci siamo lasciati guidare dai nostri passi.

Il custode ci ha invitati poco prima dell’apertura. Stanze vuote.
Ho potuto immaginarla vissuta: l’ho fotografata, annusata, e la sto sognando ancora oggi.
È stato un regalo, lo dice anche il Lusu, si sente nel video: lo stupore di entrambi.
Non so se rende la mia commozione, che era di più: a cuore gonfio, per la casa, per il momento della mia vita, per il mio sogno “Giappone”, e per tutti i pensieri che mi avvolgono

Quando posso, le divoro, manco avessi studiato architettura 🤣e ho acquistato in una vecchia libreria, un vecchio libro di architettura che esplora proprio queste dimore
Ma sai cos’è davvero la nicchia nel tatami?

L’abito è il cappotto che indosso sono di
#

12/12/2025

Il mio Natale sarà fatto di poco.
Qualche decoro qua e là, tutto iper rapido — proprio come questa tavoletta color verde salvia, punte di bianco e verde, e quel tocco di foglia oro di cui sono follemente innamorata.

Vi ho invitato a seguire la mia pagina. Questo serve per sostenere il mio lavoro e sostenere la creazione di nuovi conte...
11/12/2025

Vi ho invitato a seguire la mia pagina. Questo serve per sostenere il mio lavoro e sostenere la creazione di nuovi contenuti da condividere GRATIS
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11/12/2025

Mi sono trasformata in una geisha ♥️per un giorno… e giuro che non mi riconoscevo nemmeno io. Entrare a Tokyo nel quartiere di Gion in quella casa tradizionale giapponese di (Gion AYA Maiko & Geisha Make Over Experience) è stato come aprire una porta segreta: vengo accolta, mi fanno scegliere le pose del servizio fotografico e poi mi affidano alla bellissima e bravissima Yoshiko, makeup artist, che mi vestirà. Da lì in poi, tutto cambia. La vestizione è un rito lento e bellissimo, la parrucca pesa più di quanto immaginassi e il kimono – era quello più sobrio, anche se quello da maiko mi tentava tantissimo – ti avvolge e ti stringe( mi ridurrà come una sardina😅 )ti cambia postura, respiro, passo.

Confesso: ero scettica. E invece è stata un’esperienza pazzesca, quasi ipnotica. Il Lusu non ha voluto travestirsi da samurai (peccato!), ma il team riesce a coinvolgere famiglie e bambini ed è davvero impossibile non divertirsi. Puoi scegliere se farti riprendere nel piccolo giardino zen oppure, come ho fatto io, nella sala interna. Alla fine esci con tre foto stampate e tre digitali, realizzate da una fotografa professionista, Miyu, la dolce, gentile e molto capace e soprattutto con quella sensazione di essere stata – per un momento – una vera geisha che si prepara prima di uno spettacolo.

Ho capito sulla mia pelle quanta cura e fatica ci siano dietro quei gesti: le fasce che stringono il corpo, i passi attenti con gli zoccoli, il peso degli strati. Due ore intense che rifarei subito. Se venite a Kyoto, non perdetevi l’esperienza capace di farvi vivere una piccola magia.
Ps: io non parlo inglese (ahimè) poco lo parlano loro eppure l’effetto è questo ♥️in perfetta sintonia

Una nota pratica: il kimono che ho scelto richiede un piccolo supplemento anche se non è nel listino, ma vale ogni istante. Se passate a trovarli, dite che vi manda Amanda.
Se l’idea vi piace, salvate il Reel e condividetelo con chi ama l’Oriente.



10/12/2025

Pigne , colore e rapidità . Una ghirlandina per le feste e per decorare casa a Natale

Conosci la cerimonia del te?
09/12/2025

Conosci la cerimonia del te?

08/12/2025

La novità?
Quest’anno ho fatto un albero con il colore dell’anno: Pantone ha dettato per il 2026 il bianco Cloud dancer. E ho voluto rimanere in palette

Eppure l’albero dello scorso anno, ridondante, improbabile, colorato, sconclusionato, sfere di vetro, di plastica , vintage e moderne … Bhe era un’altra cosa …
Ah la novità?
E che metterò le scarpine di quando ero piccola sull’albero 😅🤣🤣🤣


#クリスマス

07/12/2025

Tu fai i regali di Natale ?

In Giappone ho scoperto che anche un semplice pacchetto regalo può diventare un piccolo rituale. Che sia impacchettato con carta o comunemente più usato il furoshiki che ho visto utilizzare per il semplice trasporto di oggetti o al termine dei mercatini nella fase di riordino per custodire gli oggetti.

Un gesto rispettoso, quasi sacro.
La carta, i bordi che combaciano e ogni dono porta con sé cura, gratitudine, bellezza.

Per il clima di Natale provo a portare a casa un po’ di quella magia, ho incontrato una commessa al banco dei dolciumi che stava impacchettando alcuni acquisti.
I consigli universali: scegliere una carta che racconti qualcosa, ripiegata con attenzione, aggiungendo un dettaglio naturale, un nastro che profuma di armonia.
Perché il regalo inizia già da come lo accogli tra le mani.

Ps: predico bene e razzolo male, non faccio mai regali e un’abitudine salvavita che ho acquisto più di 20 anni fa.
Non ne faccio non ne ricevo. Ci si incontra per la bellezza dello stare insieme senza aspettative di regali che spesso verranno riciclati. Tempo e risorse risparmiate

06/12/2025

Sai cos’è ?

questo portasapone da toilette
Faceva parte dell’angolo dedicato alla cura personale nelle camere da letto dell’Ottocento e della prima metà del Novecento: catino, brocca, portasapone, portaspazzolini e, spesso, altri accessori coordinati.

Il suo tratto più affascinante è lo scola-saponetta interno, una piccola vaschetta rialzata o forata che permetteva all’acqua di scendere, mantenendo la saponetta asciutta e duratura.
L’altra scatola er
Un porta spazzolino da denti
realizzata in porcellana smaltata bianca, decorati con motivi floreali, filetti dorati, o in porcellana, questi oggetti univano utilità e grazia.

Fino agli agli anni ’30-’40 del novecento erano comunissimi nei mobili da toilette; poi, con l’arrivo dei bagni moderni, hanno perso la loro funzione quotidiana.
Oggi i modelli Richard con decori floreali o liberty sono molto ricercati dai collezionisti.

TI PIACEREBBE AVERLA? Quale ti piace di più ? ❓Quale ti piace di più ? Nel video precedente mi avete regalato un piccolo...
05/12/2025

TI PIACEREBBE AVERLA? Quale ti piace di più ?

❓Quale ti piace di più ?

Nel video precedente mi avete regalato un piccolo tesoro: ricordi d’infanzia che profumano di pane, lentezza, profumo di bucato steso, minestre che sobbollivano per ore, torte cotte al punto giusto, geloni ai piedi dopo giornate di lavoro dure come l’inverno… e poi nonne, bisnonne, zii, case di montagna, campagna, e storie che sembrano ve**re da un’altra epoca e invece no, perché in molte regioni la stufa economica scalda ancora oggi cucine e vite.

Anche qualche ricordo negativo oppure meno bello … eppure il fascino di questa “stufa” rimane inalterato

Ognuno la chiama a modo suo: stufa a legna, cucina economica, putagé, foghér… e voi?
Avete altri nomi da aggiungere a questo piccolo vocabolario affettivo?

Mi piacerebbe raccoglierli tutti.

Tra romanticismo e realtà, un promemoria necessario: il fascino del fuoco resta, ma le normative cambiano da zona a zona. Vale sempre la pena informarsi prima di reinstallare o utilizzare questi antichi cuori caldi di casa.
E non è solo un discorso di regole imposte dall’alto, oppure di parallelismo con guerre e cambiamenti climatici… a volte serve rimodernarsi per fare del bene all’ambiente

Vi lascio con una carrellati di 20 tipi di stufe che ho trovato sul web, per curiosità e ispirazione, e chi dice che rende l’ambiente country, in realtà non ha visto tutta la carrellata di foto 😍


Ps se sei il proprietario della foto scrivimi per rimuoverla

Colore la tone 2026 che ne pensate ?
05/12/2025

Colore la tone 2026 che ne pensate ?

Indirizzo

Varese

Sito Web

https://substack.com/@amandadeni?r=2kvhbw&utm_medium=ios&utm_source=profile

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