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Falcon Strike 2025: cooperazione internazionale e tecnologia nei cieli del MediterraneoDue settimane di addestramento mu...
15/11/2025

Falcon Strike 2025: cooperazione internazionale e tecnologia nei cieli del Mediterraneo
Due settimane di addestramento multinazionale per deterrenza, cooperazione e prontezza operativa
Data: 14/11/2025
Fonte: Comando della Squadra Aerea e 1ª Regione Aerea
Autore: M.llo 2^cl. Ludovica BOVENZI

Si è conclusa venerdì 14 novembre la Falcon Strike 2025, l’evento addestrativo più importante dell’anno organizzato dall’Aeronautica Militare. Per due settimane i cieli del Mediterraneo sono diventati un laboratorio di integrazione tra piattaforme di quarta e quinta generazione, capacità interforze e componenti navali, in uno scenario addestrativo che rispecchia le sfide della sicurezza contemporanea.

A sottolineare l’importanza dell’attività, in occasione del Media Day, è stato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale S.A. Antonio CONSERVA, che ha evidenziato come l’esercitazione rifletta la complessità degli scenari attuali: “Noi operiamo in scenari dove abbiamo una minaccia aerea, terrestre, navale e cyber e una minaccia che possiamo definire anche spaziale – ha spiegato il Generale – I nostri equipaggi si addestrano per far fronte a questa complessità e alle sfide tecnologiche che ne derivano. Con la Falcon Strike 2025 abbiamo raggiunto un ulteriore livello di capacità operativa e di prontezza dei nostri assetti.”

Una visione condivisa dal Comandante del Comando Squadra Aerea -1ª Regione Aerea, Generale S.A. Silvano FRIGERIO, che ha sottolineato, nella stessa occasione, il valore dell’interoperabilità: “Dobbiamo puntare alla massima integrazione tra 4ª e 5ª generazione e alla massima interoperabilità tra equipaggi di Nazioni diverse. Nell’Alleanza Atlantica – ha continuato il Generale – lo facciamo da oltre 70 anni: la sfida è portare queste capacità al massimo livello.”

Numeri della Falcon Strike 2025

La FS 2025, condotta dall’Aeronautica Militare e giunta alla sua terza edizione è volta al termine con un bilancio di oltre 1.000 militari coinvolti, più di 50 velivoli rischierati, circa 460 sortite e più di 1.000 ore di volo effettuate in due settimane di attività, dal 3 al 14 novembre. All’esercitazione hanno partecipato le forze aeree di cinque Nazioni — Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Grecia — con velivoli di 4ª e 5ª generazione, insieme ad assetti da supporto, sorveglianza, rifornimento e comando e controllo, e il coinvolgimento della Marina Militare e della Royal Navy britannica, riflettendo così la dimensione multidominio dell’attività.

Reparti e assetti partecipanti

La direzione dell’esercitazione è stata affidata al Comando per le Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico, che attraverso la EXCON di Amendola – il centro decisionale dell’intera attività addestrativa – ha gestito la pianificazione, il coordinamento e la conduzione delle missioni in tempo reale, garantendo coerenza operativa e un uso integrato delle diverse capacità nazionali e alleate.

Parallelamente al lavoro di direzione esercitativa, sono stati decisivi i reparti e gli assetti rischierati nelle diverse basi nazionali. Per l’Aeronautica Militare, dal 32° Stormo di Amendola hanno operato F-35A, F-35B e MQ-9, integrati dai Typhoon del 4°, 51° e 36° Stormo e dai T-346 del 61° Stormo. Il 14° Stormo ha assicurato rifornimento in volo e sorveglianza con i KC-767A e l’E-550 CAEW, mentre la 46ª Brigata Aerea ha garantito mobilità e supporto con KC-130J e C-130J. Il 3° Stormo di Villafranca ha assicurato il supporto logistico e infrastrutture campali, mentre il Reparto Mobile di Comando e Controllo (RMCC) ha garantito la piena integrazione dei dati e il coordinamento tra i diversi assetti impiegati. Determinante anche il lavoro svolto dal Reparto Servizi di Coordinamento e Controllo Aeronautica Militare (RSCCAM) in collaborazione con ENAV per coinvolgimento dello spazio aereo di competenza del Centro di controllo d’area di Roma e del Centro di controllo d’Area di Brindisi”; esempio di sinergia civile-militare sempre più cruciale nel garantire la sicurezza del volo nello spazio aereo nazionale. A supporto del dispositivo Communication and Information System (CIS) il personale della 3ª Divisione del Comando Logistico tramite i suoi Reparti (4ª Brigata Telecomunicazioni Sistemi D.A/A.V., Re.S.I.A., 1° R.T.C. e 2° R.T.C.).

Oltre agli assetti dell’Aeronautica Militare hanno partecipato all’evento addestrativo anche velivoli della Marina Militare quali F-35B e AV-8B Harrier. Al fianco degli assetti italiani hanno operato gli F-35 statunitensi e britannici, i Rafale francesi, gli F-16 greci e la Prince of Wales della Royal Navy, perfettamente integrati nel dispositivo multinazionale.

Operazioni avanzate e attività congiunte

Tra le attività più rilevanti dell’esercitazione figura l’operazione Air Landed Aircraft Refuelling Point (ALARP) condotta presso il 36° Stormo di Gioia del Colle, dove specialisti italiani e britannici — supportati dal 3° Stormo di Villafranca — hanno effettuato il rifornimento rapido a motori accesi su due velivoli F-35B (conosciuto in gergo tecnico come “Hot Pit Refuelling”), per poi decollare rapidamente per il proseguimento della propria missione operativa. Un’operazione che consente ai velivoli di tornare immediatamente in volo, aumentando la capacità di risposta in scenari ad alta intensità e migliorando la prontezza dell’intero dispositivo. Di rilievo anche le attività di cross-maintenance, che hanno visto l’interazione di specialisti italiani e alleati nel fornire supporto tecnico e manutentivo ai velivoli: un tassello strategico per garantire continuità operativa in scenari avanzati e per consolidare l’interoperabilità tra le forze alleate. Tutto ciò ha permesso di testare il concetto Agile Combat Employment (ACE), ovvero la capacità di spostarsi da una base e di rigenerare in luoghi geograficamente dispersi la propria capacità operativa aerea, per poi continuare a condurre la missione assegnata.

Una cooperazione tecnica che consente alla NATO di condividere procedure, strumenti e competenze, rafforzando la continuità operativa anche in contesti distribuiti e complessi, dove la rapidità nel sostenere missioni rappresenta un fattore decisivo.

Una rete addestrativa che attraversa l’Italia

Pur avendo Amendola come centro nevralgico, la Falcon Strike 2025 ha coinvolto un ampio bacino di basi e aree operative: Grosseto, Gioia del Colle, Decimomannu, Sigonella, Pratica di Mare, Brindisi e Pisa. Nell’esercitazione il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ) ha generato scenari addestrativi complessi, permettendo lo svolgimento di attività congiunte tra componenti aeree, navali e terrestri, elemento chiave per sviluppare una risposta multidominio, oggi imprescindibile nella difesa dello spazio euro-atlantico.

Il significato dell’edizione 2025

La Falcon Strike 2025 si chiude con un bilancio pienamente positivo, frutto della sinergia tra i reparti nazionali e le forze alleate. La rilevanza dell’esercitazione è stata sottolineata anche nel corso della recente Fighter Conference, in cui l’esercitazione è stata citata come esempio concreto di cooperazione interforze e multidominio. L’Aeronautica Militare conferma così la capacità di integrare mezzi, tecnologie e competenze in un dispositivo internazionale coerente ed efficace, consolidando il ruolo del Paese come attore responsabile e affidabile per la sicurezza euro-atlantica. Un risultato che unisce tecnologia, addestramento e capitale umano — elementi che, insieme, garantiscono la sicurezza nazionale e rafforzano la postura euro-atlantica del Paese.

Era il 13 novembre del 1926.Il Maggiore Mario de Bernardi vinceva il Trofeo Schneider del 1926 col Macchi  M.39, MM.76La...
14/11/2025

Era il 13 novembre del 1926.
Il Maggiore Mario de Bernardi vinceva il Trofeo Schneider del 1926 col Macchi M.39, MM.76
La gara del 1926 per la Coupe d'Aviation Maritime Jacques Schneider (il Trofeo Schneider) si è svolta a Hampton Roads, un grande porto naturale tra la Virginia sudorientale e la Carolina del Nord nordorientale, due stati sulla costa atlantica degli Stati Uniti. C'erano circa 30.000 spettatori. La gara consisteva in sette giri di un percorso triangolare di 50 chilometri (31 miglia).
Il luogo di ogni gara è andato al paese la cui squadra nazionale aveva vinto l'anno precedente. Il tenente James H. Doolittle, servizio aereo dell'esercito degli Stati Uniti, aveva vinto la gara del 26 ottobre 1925 a Baltimora, nel Maryland, pilotando un Curtiss R3C-2 a una velocità media di 232,57 miglia orarie (374,29 chilometri orari).
La Schneider Race del 1926 comprendeva tre aerei italiani e tre americani. Gli aerei della squadra britannica non erano pronti quindi non hanno gareggiato.
Tutti e tre i piloti della Regia Aeronautica , il maggiore Mario de Bernardi, il capitano Arturo Ferrarin e il tenente Adriano Bacula, pilotavano idrovolanti Macchi M.39, spinti dal motore Fiat AS.2 V-12.
La gara è stata ritardata di due giorni a causa delle avverse condizioni meteorologiche. La gara è iniziata alle 14:35 di sabato pomeriggio, con l'ingresso in pista del primo dei tre corridori italiani. Gli aeroplani partivano a intervalli per evitare di avvicinarsi troppo l'uno all'altro durante il volo.
De Bernardi ha terminato i sette giri in 52 minuti, 56,22 secondi, a una media di 246.496 miglia orarie (396,697 chilometri orari).

Esercitazioni: l’Aeronautica a Beja, in Portogallo, per l’ETAP-C dedicata al trasporto tattico aereoIl personale dell’Ae...
14/11/2025

Esercitazioni: l’Aeronautica a Beja, in Portogallo, per l’ETAP-C dedicata al trasporto tattico aereo
Il personale dell’Aeronautica Militare ha preso parte all’esercitazione ETAP –C in Portogallo, per testare la sinergia operativa tra forze aeree europee
Data: 10/11/2025
Fonte: 46^ Brigata Aerea - Pisa
Autore: SMA Vincenzo Favorito

L’esercitazione ETAP-C 25-04, dedicata all’addestramento avanzato nel settore del trasporto tattico aereo, è stata organizzata dallo European Tactical Airlift Centre (ETAC), in collaborazione con la Força Aérea Portuguesa. L’evento si è svolto dal 17 al 31 ottobre presso la Base Aérea di Beja, in Portogallo.

L’Aeronautica Militare ha preso parte all’esercitazione con un velivolo C-130J, un equipaggio completo e personale tecnico-logistico appartenente alla 46ª Brigata Aerea di Pisa, nonché con i Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo di Martina Franca (TA).

L’obiettivo del corso ETAP-C è il potenziamento delle competenze tattiche degli equipaggi, con particolare enfasi sull’interoperabilità e sulla prontezza operativa. All’edizione 25-04 hanno partecipato sette velivoli provenienti da altrettante nazioni: il Portogallo con C-130E ed Embraer KC-390, l’Italia con C-130J, il Belgio in cooperazione con il Lussemburgo A400, la Germania con A400M, la Francia con C-235 e la Polonia con C-130H. Complessivamente, sono stati coinvolti circa 400 militari tra equipaggi, personale tecnico, istruttori e paracadutisti.

I Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo hanno svolto attività di AMP (Air Mobility Protection), garantendo la sicurezza degli equipaggi e dei velivoli durante le operazioni a terra, in ogni condizione operativa.

La Brigata Paracadutisti “Folgore” ha contribuito con personale della Compagnia Aviorifornimenti, qualificato come aviorifornitore, e direttori di lancio con la tecnica della fune di vincolo, supportando la 46ª Brigata Aerea nelle operazioni di aviolancio di personale e carichi leggeri.

Particolare attenzione è stata dedicata all’impiego dello Standard Airdrop Training Bundle (SATB), utilizzato per simulare l’aviolancio di differenti tipologie di carico.

L’ETAP-C rappresenta un riferimento fondamentale per il trasporto aereo militare europeo, proponendo scenari complessi (high threat environment), manovre tattiche, reazioni a minacce che includono movimentazione di materiali, manovre tattiche e simulazioni operative. Il corso mira a fornire agli equipaggi una formazione completa, volta ad ampliare la loro capacità di operare in ambienti ostili e a rafforzare l’interoperabilità tra le forze aeree aderenti all’EATC (European Air Transport Command).

In particolare, il modulo “Single-Ship Day”, articolato in nove missioni a difficoltà crescente e sviluppato dagli istruttori dell’EATC, ha consentito ai partecipanti di affinare le tecniche di pianificazione e conduzione di velivoli da trasporto in contesti tattici complessi.

Il Centro ETAC, con sede a Zaragoza (Spagna), è stato istituito nel 2017 grazie alla cooperazione di tredici nazioni europee, tra cui l’Italia. La sua missione consiste nella gestione di programmi addestrativi finalizzati alla standardizzazione e armonizzazione delle capacità operative degli equipaggi impiegati nel trasporto tattico.

14/11/2025

La compagnia aerea rafforza il ruolo strategico di Milano Bergamo nel suo network in Nord Italia. Oltre 1,4 milioni di passeggeri trasportati nel 2025 e presentate 5 nuove rotte. Dove volerà Wizz A…

**********Volotea festagia i suoi 10 Anni al Catullo Verona**********OLTRE 6,3 MILIONI DI PASSEGGERI E PIÙ DI 46.000 VOL...
13/11/2025

**********Volotea festagia i suoi 10 Anni al Catullo Verona**********

OLTRE 6,3 MILIONI DI PASSEGGERI E PIÙ DI 46.000 VOLI:
VOLOTEA CELEBRA I 10 ANNI DELLA SUA BASE DI VERONA
Nel 2025 il vettore registra un tasso di puntualità dell’86% e un tasso di soddisfazione dei clienti in crescita del 31%, a conferma della fiducia e dell’apprezzamento dei passeggeri veronesi.
Sono oltre 100 i dipendenti diretti impiegati a Verona nel periodo di alta stagione.
Nel 2026 Volotea si prepara a scendere in pista verso una nuova destinazione internazionale, Aalborg (Danimarca).

Al centro, da sinistra: Alessandra Bonetti, Amministratore Delegato Catullo S.p.A.; Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea; Camillo Bozzolo, Direttore Sviluppo Aviation di Gruppo SAVE.
Verona, 13 novembre 2025 – Dieci anni di voli e di emozioni: dal 2015, anno in cui Volotea ha scelto Verona come una delle sue basi italiane, tra la compagnia aerea e lo scalo veronese è nata una vera e propria storia d’amore fatta di crescita e fiducia. In questo decennio, Volotea ha operato oltre 46.000 voli dall’aeroporto scaligero e trasportato più di 6.3 milioni di passeggeri da e per Verona, contribuendo a far conoscere la città e il suo territorio in tutta Europa e consolidando un rapporto sempre più forte con la comunità locale e le istituzioni.
Non solo: se nel 2015 Volotea offriva un portfolio di 9 destinazioni verso 3 Paesi, con un organico che contava almeno 25 dipendenti nel periodo di alta stagione, dieci anni dopo - nel 2025 - il vettore è sceso in pista a Verona con 15 collegamenti verso 5 Paesi (Italia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia e Spagna) superando, nei mesi estivi, i 100 dipendenti diretti.
Un percorso di crescita sostenuto anche dai risultati di quest’anno: fino a ottobre 2025, Volotea ha trasportato presso l’aeroporto di Verona quasi 560.000 passeggeri, con un load factor – il tasso di riempimento dei voli – del 93%, segno di una domanda stabile. Nel corso dell’anno, la compagnia ha inoltre ampliato e rafforzato il proprio network: oltre all’introduzione dei collegamenti invernali per Bilbao e Siviglia, Volotea ha potenziato le frequenze verso Parigi Orly, che da quest’anno sono diventate giornaliere, e ha incrementato i voli per Barcellona, ora operati fino a cinque giorni a settimana, a conferma dell’impegno della compagnia nel garantire ai passeggeri veronesi collegamenti sempre più comodi, diretti e capillari verso le principali destinazioni europee.

Qualità e affidabilità: Volotea continua a crescere anche nei risultati operativi
L’impegno di Volotea per la qualità del servizio trova conferma anche nei risultati operativi registrati nel 2025. L’OTP15 – il parametro che misura la puntualità dei voli calcolando la percentuale di decolli e atterraggi effettuati entro 15 minuti dall’orario programmato – ha raggiunto l’86%, in crescita di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2024, mentre la percentuale di voli operati con successo sul totale pianificato, ovvero il completion factor, si attesta al 99,3%, a testimonianza di un servizio sempre più affidabile ed efficiente.
A questi dati si affiancano risultati molto positivi sul fronte della soddisfazione dei passeggeri, con un Net Promoter Score (NPS) pari a 58,8 punti (+31% vs 2024), che sale a 64,2 punti tra i clienti Megavolotea. Inoltre, il 93% dei viaggiatori dichiara di voler raccomandare Volotea, percentuale che supera il 95% tra i membri del programma fedeltà, segno di un rapporto di fiducia costruito nel tempo.

Uno sguardo al 2026: nuove rotte per una crescita sempre più internazionale
Nel 2026 Volotea confermerà la propria presenza a Verona con un’offerta stabile di circa 730.000 posti (+4% vs. 2025) e un network che conterà 16 rotte complessive. Tra queste, spicca la nuova rotta internazionale verso Aalborg (Danimarca), che arricchisce ulteriormente le destinazioni europee raggiungibili direttamente dal Catullo. Il collegamento sarà operato a partire dal 2 aprile 2026, con una frequenza settimanale ogni giovedì e oltre 9.000 posti offerti durante la stagione.

“La relazione con Verona va oltre i numeri: è una storia fatta di fiducia, collaborazione e crescita reciproca – ha commentato Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea -. Operiamo dallo scalo veronese fin dal 2012 e, da allora, abbiamo costruito un legame che si è rafforzato con l’apertura della base nel 2015 e che oggi festeggiamo con orgoglio. Dopo dieci anni di attività vogliamo continuare su questa strada, puntando sulla qualità del servizio e su nuove opportunità di viaggio. Il nuovo collegamento del 2026 ci permetterà di unire Verona alla Danimarca e di favorire nuovi flussi turistici tra l’Europa e il territorio veneto, confermando ancora una volta il ruolo strategico di questa base all’interno del nostro network.”

“La lunga collaborazione con Volotea e i dieci anni di operatività della sua base a Verona hanno portato ad un arricchimento progressivo della rete dei voli del Catullo. La compagnia è stata infatti fondamentale per l’apertura di nuovi mercati, quali la Grecia e la Spagna, sapendo nel contempo cogliere l’opportunità di sviluppo dei flussi su grandi centri europei come Parigi, Madrid, Barcellona” – ha dichiarato Camillo Bozzolo, Direttore Sviluppo Aviation del Gruppo SAVE – “Come annunciato oggi, Volotea continua a proporre sempre nuove opportunità di viaggio, attestandosi come attore di riferimento per la mobilità del nostro territorio e partner imprescindibile per il nostro Gruppo”.

Un legame che va oltre i cieli: Volotea al fianco della cultura e del territorio
L’impegno di Volotea nei confronti di Verona e del Veneto non si esprime solo attraverso i collegamenti aerei, ma anche nel sostegno concreto alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale. Negli anni, la compagnia ha promosso diverse iniziative a favore della comunità, come il progetto , che ha contribuito al restauro di oltre 30 bozzetti in terracotta della Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno. Volotea ha inoltre rafforzato il proprio legame con la città diventando sponsor ufficiale del Teatro Camploy per la stagione teatrale 2024/2025, confermando il proprio ruolo di partner attivo delle istituzioni locali e promotore del patrimonio culturale veronese.

VOLOTEA
Volotea è stata fondata nel 2011 da Carlos Muñoz e Lázaro Ros, precedentemente fondatori di Vueling. È una delle compagnie indipendenti che, negli ultimi 10 anni, sta crescendo più velocemente in Europa. Anno dopo anno, ha visto crescere la sua flotta, il numero di rotte operate e l’offerta di posti in vendita. A maggio 2025 la compagnia ha festeggiato il traguardo dei 75 milioni di passeggeri trasportati su tutta la sua rete.
Volotea vola verso più di 110 aeroporti e ha base in 19 città europee di medie dimensioni: Asturie, Bari, Bilbao, Bordeaux, Brest, Firenze, Lille, Lione, Lourdes, Marsiglia, Nantes, Napoli, Olbia, Palermo, Rodez, Strasburgo, Tolosa, Venezia e Verona.

Nel 2025 Volotea opererà più di 420 rotte (di cui oltre la metà in esclusiva), offrirà 12,7 milioni di posti (+1% rispetto al 2024) e effettuerà circa 75.000 voli. La compagnia opera con una flotta di 41 Airbus A319 e A320.

Volotea sta lavorando per raggiungere un futuro più sostenibile nel settore dell'aviazione. Alla fine del 2024, la compagnia aerea ha ridotto del 51% le proprie emissioni dirette di CO₂ per passeggero-chilometro rispetto al 2012, raggiungendo questo traguardo con sei anni di anticipo rispetto alle previsioni. Ora si è posta un nuovo obiettivo: ridurre del 55% entro il 2030.

Volotea, con una forza lavoro di oltre 2.000 dipendenti, promuove attivamente la connettività all'interno dei territori in cui opera, contribuendo al loro sviluppo economico e arricchendo il paesaggio culturale attraverso progetti di sponsorizzazione di grande impatto.

Volotea ha ottenuto una valutazione di quattro stelle nel 2024 ed è stata riconosciuta da Skytrax nel suo sondaggio globale sulla soddisfazione dei passeggeri come la “Migliore Compagnia Aerea Low-Cost d'Europa” ai World Airline Awards 2023 e 2024, definiti dai media di tutto il mondo “gli Oscar dell'industria aeronautica”. La compagnia aerea aggiunge questi riconoscimenti al suo crescente elenco di successi, che comprende le vittorie consecutive come “Compagnia aerea low-cost leader in Europa” ai World Travel Awards nel 2021, 2022, 2024 e 2025.
Per maggiori informazioni: https://www.volotea.com/it/sala-stampa

Dama di Picche 2025: il 3° Stormo al centro della logistica di proiezione dell’Aeronautica MilitareUna nuova esercitazio...
11/11/2025

Dama di Picche 2025: il 3° Stormo al centro della logistica di proiezione dell’Aeronautica Militare
Una nuova esercitazione per consolidare sinergia, interoperabilità e prontezza delle componenti logistiche dell’Aeronautica Militare
Data: 07/11/2025
Fonte: 3° Stormo Villafranca
Autore: 1° Av. Capo Aurora BORTOLAZZI

Dal 3 al 7 novembre, presso il sedime di Bovolone (VR), il 3° Stormo dell’Aeronautica Militare di Villafranca ha condotto l’esercitazione “Dama di Picche 2025”, attività addestrativa di logistica di proiezione finalizzata a incrementare l’interoperabilità delle capacità Combat Service Support e a consolidare la cooperazione tra i Reparti del Comando Logistico e altri Enti della Forza Armata.

“Dama di Picche 2025” è la prima di un nuovo ciclo esercitativo con l’intento finale di dar vita ad una “Esercitazione Logistica di Forza Armata”, da svolgersi su base annua, allo scopo di consolidare la sinergia tra diversi comparti logistici dell’Aeronautica Militare. L’integrazione e la cooperazione sviluppate in fase addestrativa, così come la simulazione di scenari operativi realistici, costituiscono elementi essenziali per il successo delle future missioni, sia a livello nazionale che internazionale.

L’esercitazione ha previsto la simulazione di una crisi geopolitica aggravata da una calamità naturale, scenario nel quale il personale del 3° Stormo ha operato per ricreare un cluster logistico a supporto di una Forward Operating Base, verificando la capacità di intervento in contesti complessi e ad elevata dinamicità.

Nelle fasi iniziali, dedicate all’approntamento e al rischieramento, le donne e gli uomini del Reparto hanno provveduto all’allestimento del campo, con la realizzazione di numerose tensostrutture di diverse dimensioni, l’attivazione di impianti energetici e di comunicazione, e l’impiego di automezzi tattici e moduli campali per garantire il pieno supporto logistico alle attività operative.

Durante la fase “livex”, sono stati sviluppati diversi scenari addestrativi per testare l’integrazione delle capacità operative del Reparto. Il Gruppo Protezione delle Forze (GPF) ha operato in stretta sinergia con i team EOD (Explosive Ordnance Disposal) e CBRN (Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare) del Gruppo Mobile Supporto Operativo, affrontando situazioni di crescente complessità: dal rinvenimento di ordigni inesplosi alla neutralizzazione di droni e veicoli sospetti, fino alla decontaminazione in seguito all’abbattimento di un velivolo senza pilota con carico chimico.

Un ruolo di rilievo ha avuto il FARP (Forward Arming and Refuelling Point), capacità esclusiva del 3° Stormo, che consente il rifornimento e l’armamento avanzato dei velivoli direttamente nelle aree operative. In coordinamento con il 15° Stormo è stato impiegato un elicottero HH-139. Il personale FARP ha condotto operazioni di hot refuelling, rifornimento “a caldo” con motore acceso e rotore in movimento, sia in orario diurno che notturno. Si tratta di un’attività ad alta complessità che permette di ridurre sensibilmente i tempi di rifornimento, massimizzando il tempo di impiego del velivolo. Il personale del 3° Stormo si addestra costantemente a queste procedure in ogni condizione di luce e climatica, per garantire sicurezza, automatismo e perfetta coordinazione con l’equipaggio. La sinergia che ne deriva è frutto di studio, professionalità e dedizione, elementi distintivi delle donne e degli uomini che operano in questo settore.

Il Comandante del 3° Stormo, Colonnello Francesco Russo, ha sottolineato come “la componente operativa e quella logistica siano due facce della stessa medaglia: l’una sostiene e rende possibile l’altra. “Dama di Picche” rappresenta proprio questo equilibrio, dove la logistica diventa strumento abilitante per l’operatività.”

In questo contesto opera il 3° Stormo, Ente alle dipendenze del Servizio dei Supporti del Comando Logistico, assicurando il supporto operativo e il supporto logistico a tutte le unità della Forza Armata chiamate a operare al di fuori delle sedi stanziali. Nell’assolvimento dei propri compiti, la Base scaligera pianifica, appronta e rischiera pacchetti capacitivi a supporto della realizzazione di capacità logistiche, tecniche e operative aeroportuali che l’Aeronautica Militare impiega sia in ambito nazionale che internazionale, a garanzia dell’interoperabilità e della prontezza delle componenti logistiche avanzate della Forza Armata.

Volfa 2025: il 6° Stormo dell'Aeronautica Militare si addestra nei cieli francesiI “Diavoli Rossi” di Ghedi si sono risc...
11/11/2025

Volfa 2025: il 6° Stormo dell'Aeronautica Militare si addestra nei cieli francesi
I “Diavoli Rossi” di Ghedi si sono rischierati in Francia con i velivoli PA-200 “Tornado”
Data: 10/10/2025
Fonte: 6° Stormo Ghedi
Autore: 1° Lgt. Francesco NACCA

Tra il 22 settembre e il 10 ottobre si è svolta, presso l’Aeroporto transalpino “118” di Mont-de-Marsan, l’esercitazione internazionale Volfa 2025. Il maggiore evento addestrativo annuale organizzato dalle Forze Aerospaziali francesi (Armée de l’Air et de l’Espace) quest’anno ha visto la partecipazione di numerose forze aeree alleate.

A rappresentare l’Italia il 6° Stormo dell’Aeronautica Militare, con una aliquota di piloti e personale specialista a supporto dei velivoli PA-200 “Tornado” in forza al 155° Gruppo Volo – “Pantere Nere” che, dallo scorso mese di luglio, ha accentrato tutte le capacità operative multiruolo del velivolo.

L’esercitazione ha avuto quale obiettivo principale il potenziamento della prontezza operativa delle forze aeree, attraverso la simulazione di missioni congiunte in contesti complessi e impegnativi, integrando capacità e strumenti dei diversi sistemi d’arma partecipanti.

Le missioni addestrative si sono svolte in ambienti complessi e realistici, ripartiti su aree costiere e zone montagnose del sud-est della Francia, permettendo agli equipaggi di volo di operare con professionalità, affrontando minacce simulate e scenari ad alta densità di interferenze elettroniche e garantendo un elevatissimo livello di prontezza e interoperabilità tra le nazioni.

L’esercitazione “Volfa 2025” ha rappresentato per il personale italiano un’importante opportunità addestrativa in un contesto multinazionale altamente formativo, contribuendo di conseguenza a rafforzare la cooperazione tra forze aeree e a mantenere elevata la readiness operativa richiesta al personale del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Il 6° Stormo “Alfredo Fusco” ha il compito di acquisire e mantenere la capacità di svolgere operazioni di attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie, ricognizione elettronica e di supporto alle forze di attacco contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale nemico.

Assicura la difesa aerea dell’area di interesse nazionale, concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo.

Effettua operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate nel quadro della partecipazione a operazioni internazionali in tutto lo spettro del conflitto e/o di una crisi.

Assicura l’attività di conversione operativa e standardizzazione degli equipaggi di volo assegnati alla linea Tornado IDS/ECR.

Opera con velivoli PA-200 “Tornado” e F-35A “Lightning II”.

Collabora con le autorità civili per l’ordine pubblico, in casi di emergenza e/o calamità naturali.

Dipende gerarchicamente dal Comando Forze da Combattimento che, a sua volta, dipendente dal Comando della Squadra Aerea/1a Regione Aerea di stanza a Milano.

**********EMB E195-E2 parcheggiato a Verona, oggi riparte per BLQ/LIPE**********Riparte dallo Scalo Veronese VRN/LIPX og...
07/11/2025

**********EMB E195-E2 parcheggiato a Verona, oggi riparte per BLQ/LIPE**********

Riparte dallo Scalo Veronese VRN/LIPX oggi nel primo pomeriggio alla volta di Bologna l'EMB195 E2, arrivato martedì scorso per la partita tra il Bologna F.C. e Sportsklubben Brann squadra Norvegese con sede nella città di Bergen.
- 07 November 2025 - Photo di Varani Ennio


Aeroporto di Verona

46ª Brigata Aerea: il G-222 torna a volare nella memoria con il tributo del Reparto ai suoi CadutiRestaurato e collocato...
07/11/2025

46ª Brigata Aerea: il G-222 torna a volare nella memoria con il tributo del Reparto ai suoi Caduti
Restaurato e collocato all’ingresso della Base, il velivolo diventa memoriale permanente in onore del personale che ha servito il Paese con coraggio e dedizione
Data: 04/11/2025
Fonte: 46^ Brigata Aerea
Autore: Magg. Nazzareno TIRINO

Si è svolta il 4 novembre, presso la 46ª Brigata Aerea di Pisa, la cerimonia di inaugurazione del velivolo da trasporto G-222, destinato – dopo un accurato intervento di restauro – a diventare memoriale permanente all’ingresso della base aeroportuale.

L’iniziativa rappresenta un doveroso omaggio a tutti i Caduti della 46ª Brigata Aerea, che hanno operato e perso la vita in servizio a bordo di questa tipologia di velivolo. La nuova collocazione del G-222 intende preservare e tramandare la memoria del sacrificio del personale della Brigata, trasformandosi in simbolo di continuità, ispirazione e riconoscenza per le future generazioni.

La giornata commemorativa si è aperta con la celebrazione della Santa Messa presso il Sacrario di Kindu, luogo sacro dedicato alla memoria dei Caduti, per poi proseguire con la cerimonia ufficiale di inaugurazione del velivolo presso la Rampa 0 della Base.

All’evento hanno preso parte i familiari dei Caduti, il personale della Brigata e numerose autorità militari, tra cui il Comandante del Comando Squadra Aerea – 1ª Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio, il Comandante delle Forze per la Mobilità e il Supporto (CFMS), Generale di Divisione Aerea Alessandro De Lorenzo, e il Comandante della 46ª Brigata Aerea, Generale di Brigata Aerea Luca MAZZINI.

Il G-222, protagonista di una lunga storia operativa al servizio del Paese, assume oggi un nuovo e significativo ruolo: custode della memoria e simbolo del valore di chi ha servito la collettività con onore e dedizione.

Indirizzo

Villafranca Di Verona
37062

Telefono

+393477149614

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