08/12/2025
Vangelo Lc 1,26-38
L’Annunciazione
L’angelo entra nella casa di Maria.
Non in un tempio, non in un luogo sacro,
ma in una stanza qualunque di Nazareth.
E questo già dice tutto:
Dio sceglie ciò che è normale per far nascere ciò che è eterno.
Maria è giovane, non ha risposte pronte,
e davanti a quel saluto inatteso si turba.
La paura non è mancanza di fede:
è segno che ciò che accade è più grande di noi.
La parola dell’angelo non la schiaccia,
ma la accompagna:
«Non temere, Maria».
Come se Dio avesse bisogno della sua pace
prima ancora del suo sì.
Poi arriva l’annuncio:
una vita nuova nascerà in lei,
non per merito, non per forza,
ma per grazia.
Maria non capisce tutto, ma fa la domanda più umana che esista:
“Come avverrà questo?”
Non è dubbio:
è una ricerca di senso,
il desiderio di non essere spettatrice della volontà di Dio,
ma parte attiva, cosciente, responsabile.
E l’angelo le risponde con delicatezza:
non le spiega ogni cosa,
non le toglie il mistero,
ma le dà l’unica certezza che serve:
“Lo Spirito Santo scenderà su di te.”
Alla fine, Maria pronuncia quel sì
che non è rassegnazione
e non è entusiasmo ingenuo:
è fiducia.
È il sì di una ragazza che accetta di diventare madre,
senza garanzie,
senza manuali,
senza sapere dove la strada la condurrà.
Un sì che apre la porta a tutto.
Commento
Maria ci insegna che:
La fede non elimina lo stupore.
Le cose di Dio ci sorprendono sempre, e va bene così.
Dio entra nella nostra vita così com’è.
In una casa semplice, in un giorno qualunque.
La paura non annulla la vocazione.
Ciò che conta è continuare ad ascoltare.
Il sì più grande è spesso un sì piccolo, quotidiano.
Un sì detto nel silenzio, senza testimoni,
che però cambia la storia.
Il Vangelo dell’Annunciazione
non ci chiede di essere eroi,
ma di essere disponibili.
Di lasciare che la grazia trovi spazio in noi,
anche quando non capiamo tutto.
Perché Dio non cerca persone perfette:
cerca cuori aperti.
Maria,
donna del sì detto nel silenzio,
in questo giorno rivolgo a Te il mio cuore.
Tu che hai ascoltato una parola inattesa
e l’hai accolta senza capire tutto,
insegnami la fiducia che non fa rumore.
Quando la vita mi sorprende
e non so quale strada seguire,
stammi accanto con la Tua calma.
Ripeti anche a me quelle parole dell’angelo:
“Non temere.”
Tu che hai aperto la porta a Dio
nella semplicità della tua casa,
aiutami a riconoscere la Sua presenza
nei giorni normali,
nei piccoli gesti,
nelle scelte che sembrano niente
e invece costruiscono tutto.
Rendi umile il mio cuore,
disponibile il mio sì,
docile la mia fede.
E se il cammino dovesse farsi difficile,
sostienimi come una madre fa con il figlio:
sollevandomi senza giudicare,
riposandomi senza chiedere nulla.
Maria Immacolata,
custodisci le nostre paure,
trasformale in fiducia
e accompagnaci verso quella luce
che non delude mai.
Amen