ZOOUT Zoout è una pagina sugli animali rinchiusi negli zoo di tutto il mondo.

SINOSSI
Decine di migliaia sono gli animali reclusi negli zoo italiani, di cui la maggior parte non appartiene a specie minacciate, mentre solo una minima percentuale delle specie a rischio è effettivamente coinvolta in progetti di conservazione. Il numero degli individui reintrodotti con successo negli habitat naturali, del resto, è storicamente trascurabile. Eppure, nonostante tutto ciò, le stru

tture zoologiche private aumentano di anno in anno, e la maggior parte di queste costringe gli animali in condizioni tali da non rispettare nemmeno i requisiti minimi previsti dalla legge europea sul benessere animale. Oltre a ricercare i legami tra le strategie di conservazione delle specie a rischio, la gestione dei parchi zoologici e gli interessi privati che vi sono implicati, attraverso i punti di vista di direttori degli zoo ed esponenti di associazioni ambientaliste, ZoOut mette a fuoco le storie di chi è nato e cresciuto in gabbia, raccontando il peso dell'isolamento e l'aridità di un'esistenza privata di ogni stimolo vitale, in cui la noia prende il sopravvento spegnendo di giorno in giorno la curiosità e la voglia di vivere. Alla triste realtà della reclusione si contrappone il viaggio degli animali liberati nei Santuari dopo il rocambolesco smantellamento dello zoo di Cavriglia, in Toscana, chiuso grazie alla determinazione di alcuni attivisti locali. Un'esperienza indispensabile alla ricerca di uno spazio sempre più ampio in cui uomini e animali possano coesistere pacificamente.

DA OGGI LA NOSTRA MOSTRA/REPORTAGE A COMO!Ci siamo!Da oggi la nostra mostra/reportage sui delfinari italiani e francesi ...
10/18/2025

DA OGGI LA NOSTRA MOSTRA/REPORTAGE A COMO!

Ci siamo!
Da oggi la nostra mostra/reportage sui delfinari italiani e francesi sarà al CO Vegan Festival. Ci auguriamo che il nostro lavoro possa contribuire a sensibilizzare sulla realtà di queste strutture le persone che passerano dal festival che per altro si tiene in una location davvero bellissima.

Ci preme ringraziare anche RadioVeg.it che ha fatto in modo che ci fossimo.

Se passate e volete lasciarci un feedback ve ne saremo grati🙏

MIAMI SEAQUARIUM CHIUSO UFFICIALMENTE!Proprio in questi giorni in cui la nostra mostra/reportage sui delfinari è fuori p...
10/16/2025

MIAMI SEAQUARIUM CHIUSO UFFICIALMENTE!

Proprio in questi giorni in cui la nostra mostra/reportage sui delfinari è fuori per la data di Como, ci arriva una notizia che da tanto tempo aspettavamo.

Miami Seaquarium ha chiuso definitivamente!

Aperta 70 anni fa e divenuta celebre anche per le riprese dei film sul delfino Flipper, questa struttura è stata anche la prigione di Lo**ta, considerata l'orca più sola del mondo.
Reclusa in una vasca piccolissima e deceduta qualche mese prima della sua possibile liberazione, Lo**ta è divenuta un simbolo della lotta per la liberazione animale.

Di Lo**ta vi abbiamo a lungo paralto qui e anche sul nostro blog dedicato interamente ai delfinari.

Ma veniamo alla chiusura: lo scorso anno la società che gestiva questo delfinario ha ricevuto un avviso di sfratto che si aggiunto a una “lunga e preoccupante storia di violazioni”, riportate anche dalla stampa locale. Tutto questo ha portarto a una serie di ispezioni federali che hanno riscontrato molteplici problemi, tra cui edifici non sicuri e strutturalmente carenti.

Ora che questa struttura è finalmente chiusa, non possiamo far altro che festeggiare!

Francesco

Fonte 👉 https://abcnews.go.com/US/wireStory/cherished-controversial-miami-seaquarium-closes-doors-126488474

LA NOSTRA MOSTRA/REPORTAGE "RECLUSI NEI DELFINARI" SABATO E DOMENICA A COMONon manca molto.Sabato e domenica "Reclusi ne...
10/15/2025

LA NOSTRA MOSTRA/REPORTAGE "RECLUSI NEI DELFINARI" SABATO E DOMENICA A COMO

Non manca molto.
Sabato e domenica "Reclusi nei delfinari" sarà al CO Vegan Festival.

Abbiamo realizzato questo reportage qualche anno fa, ma il messaggio che vuole trasmettere resta ancora valido.

Dopo le tante tappe fatte in giro per l'Italia, adesso "Reclusi nei Delfinari" arriva a Como.

Se siete in zona e avete un po' di tempo passate al festival e se volete visitate la nostra mostra/reportage che vi racconterà cosa abbiamo visto e provato visitando questi luoghi.

Grazie!🙏

PRIMA ACCAREZZATA, POI UCCISAAbbiamo scattato questa foto allo zoo di Zurigo lo scorso aprile. Ritrae una delle caprette...
10/14/2025

PRIMA ACCAREZZATA, POI UCCISA

Abbiamo scattato questa foto allo zoo di Zurigo lo scorso aprile. Ritrae una delle caprette nell’area della “fattoria didattica”, uno spazio che permette ai bambini di accarezzare gli animali.

Leggendo la lista degli animali sani uccisi dallo zoo di Zurigo nel mese di agosto, troviamo anche 3 caprette. Non possiamo fare a meno di chiederci: tra loro c’era anche lei?

👉 Quale messaggio educativo si trasmette ai bambini quando si uccide chi poco prima veniva fatto accarezzare?

👉 Che utilità per la conservazione c’è nel far riprodurre in cattività animali domestici, che in natura nemmeno esistono?

Gli altri animali sani uccisi nel mese di agosto allo zoo di Zurigo, oltre alle 3 caprette, sono 30 topolini delle risaie, 10 polli, 1 anatra del Bernier, 5 tortore del Madagascar, 120 scarabeidi, 1 dendrocigna facciabianca e 6 pesci di diverse specie.

Non possiamo non notare come si tratta perlopiù di animali che sarebbero facilmente ricollocabili in dei Santuari.

Noi crediamo che queste pratiche non possano avere alcuna giustificazione.

Continueremo a raccontare ciò che accade finché lo zoo di Zurigo non cambierà la propria politica, smettendo di uccidere animali sani.

Aiutateci a dare visibilità a queste situazioni: condividete queste informazioni, contattate giornalisti, attivisti e persone con visibilità che possano amplificarne la risonanza.

Alice

ANCORA UNO ZOO ABUSIVO. QUSTA VOLTA AL LAGO MAGGIORE Gli zoo abusivi in Italia sono talmente diffusi che la loro individ...
10/13/2025

ANCORA UNO ZOO ABUSIVO. QUSTA VOLTA AL LAGO MAGGIORE

Gli zoo abusivi in Italia sono talmente diffusi che la loro individuazione da parte delle autorità è quasi sistematica. Naturalmente siamo convinti che, come spesso succede con certe attività criminose, per uno individuato ce ne siano almeno tre che sfuggono ai controlli.

Questa volta uno di questi zoo è stato individuato nel retro del Giardino botanico del Palazzo delle Terre Borromeo dell'Isola Madre, una delle tre che compongono l'arcipelago al centro del golfo di Stresa nel Lago Maggiore.

All'interno sono stati rinvenuti 17 esemplari di pappagalli, appartenenti a specie diverse, inclusi specie severamente vietate prelevare in natura o vendere senza un documento che ne comprovi la legale provenienza. La scoperta è stata fatta grazie alla segnalazione di un priviato cittadino, quindi ci preme sottolienare che quando si hanno sospetti è sempre bene segnalare e non voltarsi dall'altra parte.

Purtroppo anche in questo caso tutti gli animali sono stati lasciati in custodia giudiziaria alla struttura. Il proprietario dello zoo dovrà comunque pagare una multa di 30 mila euro.

Francesco

Fonte 👉 https://www.rainews.it/amp/tgr/piemonte/articoli/2025/10/uno-zoo-abusivo-nel-giardino-dellisola-madre-a-stresa-2e5a81f3-0465-4b7b-9b7b-d1a107cdc1ee.html

GERTRUDE E IL BIOPARCO DI GINEVRAIn tanti ci avete chiesto di parlarvi del Bioparco di Ginevra: questo post è per voi! 💚...
10/09/2025

GERTRUDE E IL BIOPARCO DI GINEVRA

In tanti ci avete chiesto di parlarvi del Bioparco di Ginevra: questo post è per voi! 💚

A luglio 2025 abbiamo visitato questo luogo che, rispetto a molti altri zoo, rappresenta davvero un esempio positivo di cambiamento: oltre il 90% degli animali ospitati proviene da casi di abbandono, sequestro, circhi o laboratori, oppure sono animali selvatici feriti o in difficoltà (come scoiattoli, ricci, lepri, volpi, ermellini, moscardini ecc.) che vengono curati e reintrodotti in natura quando possibile.
Ci ha colpito quello che loro stessi ci hanno detto: “Non scegliamo gli animali che ospitiamo, li accogliamo quando nessun altro lo farebbe.”

Un approccio tutt’altro che scontato. Basti pensare che molti zoo europei, come quelli di Zurigo, Norimberga o Copenaghen, ammettono di sopprimere animali sani semplicemente perché “in esubero”.

Tra i tanti individui incontrati, una ci ha colpiti particolarmente: Gertrude, che vedete nella foto che le abbiamo scattato.

Gerturude è un gufo reale di circa 30 anni. Quando l’abbiamo vista, era appoggiata in un angolo, con lo sguardo perso nel vuoto. Soffre di cataratta, una patologia legata all’età che le offusca la vista, e purtroppo non può più volare. 😞

Sapere che Gertrude viene accudita e curata al meglio nonostante la sua condizione riaccende la speranza che si realizzi il nostro sogno: che tutti gli zoo si trasformino gradualmente in santuari e passino dall'essere luoghi di sfruttamento (e uccisione degli individui "di troppo"!) a luoghi di cura dove gli animali che ne hanno bisogno possano essere salvati.

A scanso di fraintendimenti sottolineamo che il Bioparco di Ginevra NON è un santuario antispecista, ma sta chiaramente andando nella giusta direzione, e questo è un segnale incoraggiante.

🎤 Ci piacerebbe presto organizzare un’intervista con lo staff del Bioparco di Ginevra: vi piacerebbe?
Scriveteci nei commenti se siete interessati e quali domande vorreste che ponessimo!

Alice

I 30 BELUGA DI MARINELAND ONTARIO SEMPRE PIÙ A RISCHIONon si sblocca la drammatica situazione dei 30 beluga detenuti all...
10/08/2025

I 30 BELUGA DI MARINELAND ONTARIO SEMPRE PIÙ A RISCHIO

Non si sblocca la drammatica situazione dei 30 beluga detenuti all'interno di Marineland Ontario che, come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa pubblicando anche un video, ha dichiarato la chiusura, ma non è riuscito a ricollocarli.

Ora Marineland Ontario minaccia l'abbatimento degli animali se non riceverà un sostegno finanziaro dal Governo entro brevissimo tempo (la scadenza era fissata per ieri 7 ottobre).

Come forse qualcuno di voi ricorderà, Marineland aveva chiesto di trasferire le balene al Chimelong Ocean Kingdom in Cina come soluzione alternativa, ma la ministra federale della Pesca, Joanne Thompson, ha negato l'autorizzazione, sostenendo che ciò perpetuerebbe la cattività e il trattamento a cui le beluga sono state sottoposte.

Se naturalmente questo è un bene e un bel segnale, purtroppo però la stessa ministra non ha ancora fornito soluzioni alternative. Per questo Marineland ha inviato una lettera descrivendo la situazione come "critica dal punto di vista finanziario", con risorse insufficienti per nutrire e curare gli animali. È inoltre stato aggiunto che, se entro la scadenza non arriveranno né un finanziamento né un via libera al trasferimento, "la devastante decisione dell'eutanasia" diventerà inevitabile.

Si tratta naturalmente di un ricatto morale ignobile, ma occorre comunque che il governo caandese faccia qualcosa al più presto. D'altra parte se la soppressione dei 30 beluga vi sembra improbabile, non possiamo che ricordavi la battaglia che stiamo portando avanti da mesi che vede molti zoo EAZA abbattere animali sani per il semplice motivo che sono considerati in sovrannumero.

Nel frattempo alcune associazioni stanno lavorando a una struttura "sanctuary" in Nuova Scozia, ma la sua operatività non è ancora garantita.

Vi terremo aggiornati.

Francesco

Fonte 👉 https://www.cbc.ca/news/canada/hamilton/marineland-animal-rights-advocates-1.7652236

TORNA LA NOSTRA MOSTRA/REPORTAGE SUI DELFINARI: SAREMO AL COVEGAN IL 18 E IL 19 OTTOBRE!Dopo le tappe di Firenze, Bologn...
10/07/2025

TORNA LA NOSTRA MOSTRA/REPORTAGE SUI DELFINARI: SAREMO AL COVEGAN IL 18 E IL 19 OTTOBRE!

Dopo le tappe di Firenze, Bologna, Arezzo e Milano e la nostra mostra/reportage sui delfinari italiani arriva a Como!

Saremo infatti al CO Vegan Festival il 19 e il 20 ottobre!

Se siete in zona, passate a viistare la nostra mostra/reportage che abbiamo realizzato visitando i delfinari italiani e francesi.

Vi aspettiamo!

ADDIO JANE GOODALLLa morte di Jane Goodall ci colpisce profondamente.Non fu solo una scienziata che grazie alle sue rice...
10/02/2025

ADDIO JANE GOODALL

La morte di Jane Goodall ci colpisce profondamente.

Non fu solo una scienziata che grazie alle sue ricerche ha rivoluzionato il nostro modo di vedere gli altri animali, ma anche un’attivista instancabile.

La sua eredità non è fatta solo di libri o conferenze, ma anche di immagini potenti - come il momento in cui uno scimpanzé, salvato e reintrodotto in foresta, le si gettò tra le braccia - e dell’ispirazione che ci dà col suo esempio.

Grazie di tutto! 🙏🏻
Alice

UN ANNO DALLA LORO MORTEÈ passato esattamente un anno da quando lo zoo di Zurigo ha deciso di uccidere tre suricati perf...
09/30/2025

UN ANNO DALLA LORO MORTE

È passato esattamente un anno da quando lo zoo di Zurigo ha deciso di uccidere tre suricati perfettamente sani, giudicati “di troppo”.

I loro corpi sono stati dati in pasto a delle iene maculate, una specie che non è minacciata e la cui riproduzione negli zoo non ha quindi utilità ai fini della conservazione.

All’epoca la notizia fece molto scalpore. Eppure, a distanza di un anno, nulla è cambiato: lo zoo di Zurigo continua a sopprimere senza sosta animali sani solo perché considerati in esubero.

Le vittime dello scorso mese sono state 3 caprette, 30 topolini delle risaie, 10 polli, 1 anatra del Bernier, 5 tortore del Madagascar, 1 dendrocigna facciabianca, 120 scarabeidi e 6 pesci di diverse specie. Tutti animali perfettamente sani, uccisi solo perche "di troppo".

Non possiamo non notare come si tratta perlopiu di animali che sarebbero facilmente ricollocabili in dei Santuari, come noi stessi ci eravamo offerti di fare contattando lo zoo di Zurigo.

Noi crediamo che queste pratiche non possano avere alcuna giustificazione.

Continueremo a raccontare ciò che accade finché lo zoo di Zurigo non cambierà la propria politica, smettendo di uccidere animali sani.

Aiutateci a dare voce a queste situazioni: condividete queste informazioni, contattate giornalisti, attivisti e persone con visibilità che possano amplificarne la risonanza.

✍️ Alice

P.S.
La foto che vedete è stata scattata da noi lo scorso luglio al bioparco di Ginevra, realtà con una politica molto diversa: oltre il 90% degli animali ospitati proviene da abbandoni, sequestri, circhi e laboratori. Persino animali con disabilità, come il gufo Gertrude che abbiamo conosciuto, vengono curati e accolti.
Vi interessa che approfondiamo insieme anche questo modello alternativo? Fatecelo sapere nei commenti: siamo pronti a prepararvi altri post dedicati.

ZOO DI MARIUPOL: TIGRE BIANCA UCCIDE CUSTODE Nuovo ennesimo incidente letale in uno zoo.Questa volta è accaduto allo zoo...
09/29/2025

ZOO DI MARIUPOL: TIGRE BIANCA UCCIDE CUSTODE

Nuovo ennesimo incidente letale in uno zoo.
Questa volta è accaduto allo zoo di Mariupol, nella Repubblica Popolare di Donetsk, conquistata nel 2022 dai russi nell'ambito dell'invasione dell'Ucraina.

Il custode sarebbe entrato nel recinto per dar da mangiare alle tigri e improvvisamente uno degli esemplari lo avrebbe aggredito.

L'incidente sarebbe accaduto il 22 aprile scorso, ma la notizia sarebbe trapelata soltanto in questi giorni.
Come mostra un video girato sul luogo dell'incidente, le gabbie delle tigri sono di vecchia concenzione e sottopongono gli animali a uno stress spaventoso.

Non esiste uno studio sul tasso di mortalità dei dipendenti degli zoo, ma per quanto si tratti di eventi abbastanza rari, come potete vedere dai nostri agigornamenti, non sono così rari.

Francesco

Fonte 👉 https://tass.com/emergencies/1947501

09/27/2025

MARINELAND ONTARIO AVREBBE PRESENTATO LA DOMANDA DI TRASFERIMENTO DEI SUOI 30 BELUGA

Orami da mesi, la vicenda dei beluga detenuti a Marineland Ontario (Canada) che ha deciso di chiudere i battenti, sta facendo il paio con l'altrettanto triste vicenda delle orche di Marineland Antibes di cui vi abbiamo spesso parlato e di cui vi parleremo ancora un prossimo podcast.

Per quanto rigurda i 30 beluga di Marineland Ontario (ricordiamo che dal 2019 qui morti diciannove beluga. L'ultima orca, Kiska, è morta nel 2023), ora sia apre la possibilità di un trasferimento in delfinario della Cina che è interessato al loro acquisto.

Naturalmente questa non è una soluzione, quindi alcune associazioni dei diritti degli animali hanno chiesto che beluga e delfini rimasti vengano trasferiti in un Santuario costiero. In Nord America non esiste una struttura del genere, ma in Nuova Scozia si stia cercando di costruire il primo rifugio costiero del Nord America per balene in cattività e questa potrebbe essere l'occasione giusta.

Nel frattempo Marineland tace, ma fonti interne avrebbero rivelato che Marineland avrebbe già pronta la domanda di cessione di questi animali ma non è ben chiaro a chi.

Condividiamo in questo post un video della CBS girato il mese scorso. Come si può vedere le vasche sono visibilmente invase dalle alghe. Non è chiaro inoltre in quale vasca siano stati spostati alcuni esemplari.

Francesco

Fonte 👉 https://www.cbc.ca/player/play/video/9.6912599

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