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Chi è Banfy, l'autore di BamBam? Cinque anni fa eravamo a Tortona, Piemonte, a raccontare la storia di Banfy Casagrande ...
17/09/2025

Chi è Banfy, l'autore di BamBam? Cinque anni fa eravamo a Tortona, Piemonte, a raccontare la storia di Banfy Casagrande per l'Espresso. Primo cantante neomelodico sinti, all'epoca solo due milioni di ascolti su YouTube, cresciuto fra la musica napoletana e le roulotte del campo.

Lo abbiamo incontrato una mattina nebbiosa, da solo in cucina, a provare le canzoni che in questi giorni lo hanno portato in cima alle classifiche e al centro dell’attenzione nazionale. “Il Natale che verrà”, il suo primo successo, girava allora fra le comunità rom e sinti di tutta Italia; oggi la sua musica è il segno di una traiettoria che ha superato i confini di quel mondo. Ma anche la prova che integrazione e appartenenza non sono concetti incompatibili: italiano da due generazioni, piemontese nell’accento e napoletano nella musica, Banfy racconta una vita che smentisce gli stereotipi e sfida le discriminazioni che ancora oggi colpiscono la comunità sinti in Italia.

Banfy ha 28 anni, due bambine, una famiglia costruita presto. Il nome d’arte nasce in famiglia: Valentino, era chiamato “Lino” dal padre, e da lì è diventato “Banfy” per gioco. Poi, come accade spesso, certi soprannomi restano più forti del nome di battesimo: oggi è la firma con cui riempie i concerti e i social, e con cui ha scalato la classifica di Spotify Italia.

Al link in bio il reportage firmato da Francesca Sironi e Alberto Gottardo.

Un gruppo di ragazzi e ragazze di Scuola Bottega, un progetto educativo di Fondazione Aquilone dedicato a studenti a ris...
08/09/2025

Un gruppo di ragazzi e ragazze di Scuola Bottega, un progetto educativo di Fondazione Aquilone dedicato a studenti a rischio dispersione scolastica nella periferia di Milano, ha viaggiato da Bruzzano a Napoli per incontrare coetanei e realtà attive sul territorio, riflettendo su cosa unisce e cosa distingue quartieri così lontani eppure simili.

Con il supporto di Somewhere Studio, il gruppo ha realizzato un documentario e un reportage fotografico, firmato da Mario Spada, che raccontano le esperienze condivise con i ragazzi napoletani grazie alle associazioni CHIKÙ a Scampia e Maestri di Strada a Ponticelli. Le interviste, i volti, i luoghi e le voci raccolti costruiscono un ritratto autentico che sfida gli stereotipi e restituisce una visione plurale delle periferie italiane.

L’occasione è data da 100 Idee, un programma promosso dal Comune di Milano - Giovani per sostenere le proposte creative di giovani tra i 14 e i 18 anni, offrendo formazione, supporto, spazi e contributi economici per trasformare le idee in realtà.

Nel link in bio la pagina del progetto su Fondazione Aquilone con il documentario integrale.

Quest'estate Marghe ha compiuto 18 anni. Non ha cambiato sguardo né voce, stessa determinazione, stesso sorriso; tutto i...
04/09/2025

Quest'estate Marghe ha compiuto 18 anni. Non ha cambiato sguardo né voce, stessa determinazione, stesso sorriso; tutto il resto - l'altezza, le amicizie, il tempo, le possibilità - è cambiato. Ma è sempre Marghe, come sua sorella, Giulia, magica Giulia che canta una filastrocca sul temporale e fuori inizia a grandinare; che fa ridere ed emoziona, che adora gli animali. Sono Marghe e Giulia, le due sorelle che, insieme ai genitori, Luigi e Maria, e al loro canale social, sono protagoniste del documentario che abbiamo girato nel 2018, uscito per Sky Atlantic nel 2019, poi per Mubi nel 2023 come film del giorno in occasione di Visioni Italiane , festival della Cineteca di Bologna guidato da Anna di Martino che ci ha selezionati.

"Marghe e Giulia, crescere in diretta" racconta i loro giorni a 9 e 12 anni, quando erano le baby youtuber più seguite d'Italia, nel continuo confronto fra mondo virtuale e domestico.

Nel link in bio la pagina sul documentario con le recensioni e i commenti.

Una classe piena. Una lista di idee. E ore a discutere, scegliere, studiare, mettersi in gioco. Nascono così le tre vide...
03/09/2025

Una classe piena. Una lista di idee. E ore a discutere, scegliere, studiare, mettersi in gioco.

Nascono così le tre video interviste de ""Le zie d'America"", ritratti documentari sviluppati con un percorso partecipativo da Somewhere Studio nell'ambito di un progetto per il contrasto alla dispersione scolastica che ha coinvolto oltre 300 studenti fra matinée e laboratori e che ha avuto come capofila l'Istituto comprensivo Alda Merini. Le storie scelte sono finestre su mondi diversi: c'è chi ha voluto tornare dalla propria maestra delle elementari, portando nei «corridoi infiniti» della vecchia scuola il proprio sguardo cresciuto; chi ha scelto di entrare nella guardiola della portinaia che sorveglia l'ingresso del grande condominio dove abita; e chi è scivolato con lo skate fra i corridoi della scuola media insieme alla campionessa italiana Lucrezia Zarattini.

L'attività conclusiva del progetto è stata la proiezione dei tre corti documentari nel cinema di comunità del quartiere, il Cinema Orizzonte .

Un progetto di Somewhere Studio realizzato nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MIM, in collaborazione con tre istituti scolastici della periferia milanese, con il supporto di Project for People all'interno dell'ICS Alda Merini e Comunità Nuova all'Istituto Galilei per l'accompagnamento educativo, e il supporto didattico di Giacomo Bolzani.

"Quattro anni fa, in questi giorni, stavamo preparando l'attrezzatura per andare a Goro e iniziare le riprese di Fortuna...
01/09/2025

"Quattro anni fa, in questi giorni, stavamo preparando l'attrezzatura per andare a Goro e iniziare le riprese di Fortuna Granda, seguendo l'inizio dell'ultimo anno di scuola di Gioele, Matteo e Alessandro, i nostri protagonisti. Il lavoro si chiamava all'epoca ""Verso spiaggia"", come una strada del Delta. Con il titolo di ""La Roba"" il trattamento era stato inviato anonimo al Premio Solinas, dove abbiamo vinto il premio miglior Documentario per il Cinema. Stagioni di riprese e di montaggio dopo, con il sostegno della Emilia-Romagna Film Commission, è diventato Fortuna granda pochi giorni prima della prima al Biografilm Festival di Bologna, dove siamo stati in concorso nazionale. A novembre del 2023 è iniziata la distribuzione al cinema con Trent Film . Da allora la laguna di Gioele, Matteo e Alessandro è cambiata radicalmente, ma è rimasta uguale.

Fortuna granda racconta e raccontava un paese in fondo al Delta del Po, Goro, che vive grazie alla pesca delle vongole, seguendo un gruppo di sedicenni conteso fra scuola e lavoro. Gioele, Matteo e Alessandro hanno 16 anni. Vanno in barca a pescare da quando ne hanno cinque. «Siamo nati in acqua», dice Gioele in un dialogo del film. Frequentano una scuola che prova a insegnare loro il mestiere che già conoscono, nel tentativo di tenerli sui banchi, di far loro frequentare gli studi almeno fino al diploma. Nel film i quattro amici percorrono traiettorie diverse, accomunate dalla consapevolezza del privilegio di un lavoro all'aperto, nella natura, in un territorio altrimenti difficile per i giovani. È nelle contraddizioni di questo desiderio che il film segue i ragazzi fino all'esame di fine anno, con tutti i significati che per ognuno di loro avrà.

Negli ultimi anni il Delta del Po è stato raccontato soprattutto per la minaccia del granchio blu, specie aliena che ha invaso la Sacca di Goro divorando tutto. Dopo anni di crisi sistemica (Goro si reggeva interamente sulle vongole, duemila famiglie impiegate nella pesca e nel trattamento delle vongole), adesso sembra che le cooperative siano riuscite a trasformare anche le loro chele in una risorsa.

Nel link in bio la pagina del progetto"

Un nostro progetto è stato selezionato nella coorte italiana di  , che si è riunita a Biella pochi mesi fa. È un bel ric...
29/08/2025

Un nostro progetto è stato selezionato nella coorte italiana di , che si è riunita a Biella pochi mesi fa. È un bel riconoscimento. Ed è stata una settimana intensa. Il progetto procede. Stay tuned ;)

"La mafia. Nel silenzio del dibattito pubblico, le strutture mafiose continuano a minacciare, uccidere e condizionare pr...
27/08/2025

"La mafia. Nel silenzio del dibattito pubblico, le strutture mafiose continuano a minacciare, uccidere e condizionare profondamente l'economia e la politica italiana, dalla Lombardia al Sud, dalle curve ai porti olandesi alle fiere d'arte contemporanea. Sì, perché fra gli investimenti che possono servire a riciclare il denaro sporco accumulato con la droga, l'evasione, l'usura, ci sono anche le opere d'arte. È questo il centro di Follow the paintings, il primo documentario prodotto da Somewhere Studio nel 2016 per Sky Atlantic, e da allora sempre in tour, nel 2019 al Maxxi, alla Triennale, e quest'estate, a giugno del 2025, al TRAME.festival di Lamezia Terme, uno dei luoghi dove l'attenzione su e contro le mafie non si abbassa mai.

Il 18 giugno a Lamezia abbiamo partecipato al dibattito ""Visioni Civiche. L’arte restituita"" con Francesca Sironi, Alberto Gottardo , Simona Bruni (Museo Archeologico Lametino), Noemi Caputo (CCO), Nuccio Iovene (Fondazione Trame) in collaborazione con Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria Museo Archeologico Lametino e Cco - Crisi Come Opportunita' (CCO). Il dibattito è nato come occasione per restituire sul sequestro e la restituzione delle opere confiscate ai criminali. È seguita la proiezione Follow the paintings, un film di Francesca Sironi, Alberto Gottardo e Paolo Fantauzzi, con le musiche originali di IOSONOUNCANE e un'illustrazione di Matt Rota.

Nel link in bio tutti i materiali sul documentario.

La foto del festival è di Mario Spada

Visto dal tetto di Bruzzano il centro di Milano è un diorama luccicante e inabitabile. Abitati sono loro, gli ascensori,...
25/08/2025

Visto dal tetto di Bruzzano il centro di Milano è un diorama luccicante e inabitabile. Abitati sono loro, gli ascensori, i 18 piani, i tetti delle torri di Bruzzano dove sta l'amicizia, il futuro, i pomeriggi trascorsi insieme sempre da Gabbo, Elas, Stefano, Kappa, il Grinta, e tutta la Bruzzano Crew, fotografata da Guido Borso per il programma 100 idee del Comune di Milano con il nostro supporto come Somewhere Studio in qualità di Ente Mentor.

Abbiamo accompagnato la Bruzzano Crew in un percorso di formazione e creazione di un'identità, in vista del lancio del loro primo album per 100 idee, un programma innovativo di intervento sociale per la realizzazione di progetti di giovani fra i 14 e i 35 anni, che mette a disposizione accompagnamento, formazione, contributi economici e spazi. Finanziato e sostenuto da Comune di Milano - Giovani e Con i Bambini , realizzato in co-progettazione con ICEI (capofila) e dai partner: Codici Ricerca e Intervento, cheFare, Comunità del Giambellino Cooperativa Sociale, Comunità Nuova, Fondazione Aquilone Onlus, MAGMA Impresa Sociale.

Nelle prossime settimane l'evento di presentazione

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