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Empoli, brutale aggressione a volontario della Misericordia: nigeriano in carcereImolaOggi-19 Novembre 2025Firenze – Il ...
19/11/2025

Empoli, brutale aggressione a volontario della Misericordia: nigeriano in carcere
ImolaOggi-19 Novembre 2025
Firenze – Il giudice Gianluca Mancuso ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere del senzatetto nigeriano ritenuto responsabile del tentato omicidio ai danni del volontario della Misericordia di Empoli, Antonio Turrisi, 84 anni, aggredito venerdì scorso durante il turno alla mensa Emmaus. Il soggetto, all’udienza di convalida, non si è neanche presentato davanti al giudice, e quindi non ha fornito alcuna versione dei fatti.

La brutale aggressione al volontario
E’ accaduto tutto intorno alle 11,30 di venerdì scorso, 14 novembre, alla mensa gestita dalla Misericordia nei pressi della stazione di Empoli. Turrisi è stato avvicinato dal nigeriano e dopo un breve scambio di parole è stato colpito con un pugno e poi preso a calci mentre si trovava a terra. Soltanto l’intervento di un altro volontario, che si trovava poco distante e che ha assistito all’intera scena, ha impedito che la brutale violenza proseguisse. Le condizioni dell’84enne, però, sono apparse fin da subito molto gravi.

L’uomo è ancora in ospedale
Turrisi è stato operato ed ha subito l’asportazione della milza. L’uomo è ancora in prognosi riservata. La notizia ha sconvolto tutta la comunità empolese, perchè Turrisi, volontario storico della Misericordia, era molto conosciuto. Nei giorni scorsi sono arrivati numerosi messaggi di sostegno e solidarietà da parte di tutti, mentre ieri in ospedale è arrivato anche il vescovo di Firenze, monsignor Gambelli, per una preghiera.
www.lanazione.it – foto Facebook

Calenda: “Gli ucraini non stanno perdendo. L’Ucraina è un paese sano”ImolaOggi-19 Novembre 2025La guerra in Ucraina ci d...
19/11/2025

Calenda: “Gli ucraini non stanno perdendo. L’Ucraina è un paese sano”
ImolaOggi-19 Novembre 2025
La guerra in Ucraina ci dice che “i russi hanno perso un milione di persone per conquistare l’1% del territorio. Gli ucraini non stanno perdendo, stanno combattendo metro per metro”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda a Mattino 5.

► Usa, prof. Mearsheimer: ‘informazioni su enormi perdite russe sono false’

In merito allo scandalo corruzione che ha investito Kiev, scatenando polemiche sugli aiuti italiani, Calenda – intanto – ha ricordato che “stiamo dando loro meno di un caffè a testa al mese, se facciamo i conti”, e poi ha chiesto: “chi l’ha tirato fuori quello scandalo? Lo ha tirato fuori l’agenzia anticorruzione ucraina. E’ grave? Certo. Ma hanno immediatamente preso provvedimenti. E il fatto che siano stati loro a tirarlo fuori ci dice che è un paese sano” che “è un bene. Semmai – ha concluso con una battuta – il problema è un presidente Usa che si fa portare un lingotto d’oro e un Rolex dagli svizzeri per farsi togliere i dazi…”.ANSA

Caso Orlandi, bomba di Giletti: "Quattro pagine strappate", cosa cercavano i Servizi segreti18 novembre 2025 -(ilTempo.i...
19/11/2025

Caso Orlandi, bomba di Giletti: "Quattro pagine strappate", cosa cercavano i Servizi segreti
18 novembre 2025 -(ilTempo.it)
C'è un collegamento tra la scomparsa di Emanuela Orlandi e le ricerce del giudice Adinolfi sotto la Casa del Jazz, sorta da un bene confiscato alla Banda della Magliana? Quali sono le piste più concrete al vaglio delle nuove indagini? Nell’ultima puntata de “Lo stato delle cose” in onda ieri sera su Rai Tre, Massimo Giletti ha presentato "un documento estremamente riservato da cui emerge che c’erano delle pagine riservatissime sulla famiglia di Emanuela e in particolare su zio Mario. C’è un dato molto delicato, a questo documento mancano quattro pagine, in questo momento è alla Procura di Roma. Chi ha tolto queste quattro pagine? Cosa c’era scritto?”, si chiede il conduttore e giornalista televisivo.
Parliamo di Mario Meneguzzi, che sulle cui orme gli inviati della trasmissione tornano a oltre quarant'anni di distanza. Zio Mario Megeuzzi era finito al centro delle indagini, nelle settimane successive alla scomparsa di Emanuela, e tornò pochi anni fa quando una lettera dell’allora Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli, di cui ha dato contro il Tg La7, venne inviata in via riservata con un messaggio per posta diplomatica a un sacerdote sudamericano inviato in Colombia da Giovanni Paolo II, che era stato in passato consigliere spirituale e confessore degli Orlandi. Secondo quanto riportato la lettera fu sollecitata dagli inquirenti e puntava a chiarire se il religioso fosse a conoscenza del fatto che Meneguzzi avesse rivolto delle avances, verbali, a Natalina, sorella maggiore di Emanuela, Natalina disse che si trattò di semplici avances verbali nei suoi confronti, risalenti al ’78 e che “erano cose che sapevano tutti, magistrati inquirenti e investigatori. È finita lì e non portò a nulla”.

Dal documento dei Servizi segreti dell'Aisi si legge che c'era un'indagine sui familiari e Mario in particolare, ma anche altri membri della famiglia e dei conoscenti, era seguito.

L'attenzione riservata dalla trasmissione di Rai 3 su Meneguzzi ha provocato la sdegnata reazione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. "Io oggi sono anche più arrabbiato degli altri giorni", ha detto a Storie Italiane, il programma Rai di Eleonora Daniele, "si parla contemporaneamente di tre piste diverse". "Per non parlare, te lo dico sinceramente Eleonora, del vergognoso servizio che ha fatto ieri sera Giletti - continua l'uomo - per infangare esclusivamente la famiglia con cose false". "Ieri non ho mai sentito la parola ‘Vaticano’".

Pista, quella amicale-familiare, considerata da Pietro una sorta di depistaggio. Nel corso della trasmissione, tuttavia, Giletti è chiaro nel sottolinere l'elemento nuovo: "Questo documento è nelle mani della procura ma ha una mancanza grave, quattro pagine di indagini riservatissime che riguardavano anche lo zio Mario".

Preso il “nuovo italiano” che ha ferito 8 poliziotti a TorinoImolaOggi-18 Novembre 2025Omar è stato accompagnato davanti...
18/11/2025

Preso il “nuovo italiano” che ha ferito 8 poliziotti a Torino
ImolaOggi-18 Novembre 2025
Omar è stato accompagnato davanti al giudce da due professori del liceo “in segno di solidarietà”
Ieri il giudice di Torino ha processato per direttissima, in un’udienza pubblica – dopo una notte ai domiciliari – il 18enne che venerdì negli scontri contro gli agenti davanti alla sede della Città Metropolitana di Torino ha ferito otto agenti della Mobile, due dei quali hanno sporto denuncia dopo essere stati colpiti.

Il giudice Giorgio Potito ha convalidato l’arresto di Omar B. (italiano di seconda generazione classe 2007, nato a Modena) e l’ha trasformato in un obbligo di firma quotidiano per “l’indole violenta” e il “rischio di recidiva” visti i numerosissimi precedenti per reati contro l’ordine e la sicurezza pubblica, non da ultimo la sua presenza negli scontri a Milano dopo la morte di Ramy, il ragazzo morto in motorino dopo un inseguimento dei carabinieri.

Lo studente del liceo linguistico Gioberti – che al giudice si è detto “sotto choc” – era stato identificato subito dopo la manifestazione ed era stato arrestato in “flagranza differita” con l’accusa di aver lanciato un bidone portacenere contro le forze dell’ordine. “Ho avuto una reazione sconsiderata”, ammette il ragazzo, che ha chiesto scusa: “Non volevo ferire gli agenti”, ha aggiunto, accompagnato da alcuni compagni e da due professori del liceo in segno di solidarietà.

Il magistrato Potito ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di firma quotidiano al commissariato. Se venisse condannato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, reato previsto dall’articolo 583 quater codice penale, rischia fino a cinque anni. Se ne riparlerà il 22 gennaio.

La reazione del mondo studentesco non si è fatta attendere. Il Kollettivo studentesco autonomo minaccia: “Se toccate uno toccate tutti, giù le mani da Omar”. Al presidio di ieri in piazza Castello a Torino gli altri collettivi minacciano una nuova mobilitazione. Da ciò che trapela il ragazzo è stato rintracciato a casa di Sara Munari, una leader del centro sociale Askatasuna.

Il verdetto arriva proprio nel giorno in cui il sindaco Pd di Torino Stefano Lo Russo sulla Stampa rivendica: “È di sinistra anche la sicurezza”. A dirlo è proprio il primo cittadino che ha sanato Askatasuna (“il centro sociale più pericoloso d’Italia”, dice la Fdi Augusta Montaruli), in una città come Torino dove la microcriminalità impera: anziani che di ritorno dall’ospedale si trovano la casa occupata, borseggiatrici sui mezzi, spaccate nei negozi anche in pieno giorno, accoltellamenti alla stazione e a scuola. Storie di ordinario degrado che riguardano la maggior parte delle metropoli come Milano, a cui il governo ha risposto con il discusso decreto Sicurezza che prevede – tra le altre misure – proprio l’arresto differito.

“Il gip ha convalidato l’arresto e trasformato la misura cautelare della detenzione domiciliare nell’obbligo giornaliero di presentazione al commissariato di polizia, il suo nome compare già in fascicoli legati ad altre manifestazioni studentesche dell’ultimo anno”, spiega una fonte del Viminale, secondo cui “senza decreto Sicurezza sarebbe stata necessaria un’indagine coordinata dall’autorità giudiziaria per arrestarlo”.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, corroborata da testimonianze, il ragazzo è stato incastrato dai filmati della Digos mentre tentava il blitz negli uffici della Città metropolitana presidiati
dalla polizia dopo una serie di cariche, fughe e contatti ravvicinati culminati negli scontri anche davanti ai varchi della stazione di Porta Nuova, bloccati dalle forze dell’ordine. Non è escluso un altro weekend di fuoco.
www.ilgiornale.it

Schlein: ‘chi attacca Mattarella ci trova dall’altra parte’ImolaOggi-18 Novembre 2025“Il presidente Mattarella ha un ruo...
18/11/2025

Schlein: ‘chi attacca Mattarella ci trova dall’altra parte’
ImolaOggi-18 Novembre 2025
“Il presidente Mattarella ha un ruolo di guida, di unità nazionale, di garante della Costituzione che è riconosciuto tutto il paese. Chiunque provi mai a dire una cosa diversa, ci troverà dall’altra parte”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a margine di un convegno del partito sulla sanità. ASKANEWS

In realtà, nessuno ha attaccato Mattarella. La vicenda a cui Schlein si riferisce chiama in causa uno dei consiglieri del Colle, Francesco Garofani, ex deputato del Pd.
Belpietro: “Confermo parola per parola”
“Confermo parola per parola quanto pubblicato oggi dalla Verità. Di ridicolo in questa vicenda c’è solo il maldestro tentativo di mettere il silenziatore a dichiarazioni inquietanti rilasciate da un consigliere del presidente della Repubblica”. Lo dichiara il direttore de ‘La Verità’ Maurizio Belpietro, rispondendo alla presa di posizione del Quirinale, in merito alle dichiarazioni del capogruppo Fdi, Galeazzo Bignami. (askanews)

La storia del “complotto” del QuirinaleImolaOggi-18 Novembre 2025Un “complotto” al Quirinale per fermare Giorgia Meloni?...
18/11/2025

La storia del “complotto” del Quirinale
ImolaOggi-18 Novembre 2025
Un “complotto” al Quirinale per fermare Giorgia Meloni?
E’ la tesi sostenuta da un lungo articolo in prima pagina su ‘La Verità’ di Maurizio Belpietro che chiama in causa uno dei consiglieri del Colle, Francesco Garofani, ex deputato del Pd. La tesi sembra essere avvalorata dal partito della premier visto che il capogruppo Galeazzo Bignami ne chiede subito la smentita.

Ne scoppia un “caso” su cui una nota dell’ufficio stampa del Quirinale esprime “stupore”.Il tutto avviene in poche ore questa mattina: mentre Sergio Mattarella è a Lucca per la cerimonia per l’inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola IMT Alti Studi arriva la nota di Bignami:
“Apprendiamo oggi dalla stampa che persone che ricoprono il ruolo di consiglieri del Quirinale auspicherebbero iniziative contro il Presidente Giorgia Meloni e il centrodestra, esprimendo altresì giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di Governo. In particolare, il quotidiano La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come ‘una grande lista civica nazionale’, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche (per impedire l’elezione di in Presidente della Repubblica di destra, ndr)
Progetti che si spingerebbero addirittura ad auspicare un ‘provvidenziale scossone’ contro l’attuale Governo. Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza”.

Il commento del Quirinale
Una presa di posizione da parte del capogruppo del partito della premier che non resta inosservata e infatti prima ancora che la cerimonia in Toscana si sia conclusa il Quirinale elabora la sua reazione: “Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo”.

E mentre il direttore Maurizio Belpietro in una nota confermo “parola per parola quanto pubblicato oggi”, il caso viene portato anche in Aula alla Camera dove le opposizioni chiedono un chiarimento alla presidente del consiglio e stigmatizzano il comportamento di Fdi:

“Inaccettabili le parole del capogruppo Bignami e intollerabile la replica al Quirinale di Belpietro: una bufala ripetuta più volte non diventa una notizia e nascondersi dietro la libertà di stampa è uno stratagemma che non salva il direttore dall’aver inventato una ricostruzione ridicola e fantasiosa. Chiediamo alla Premier Meloni, visto che è direttamente coinvolta e visto che viene attaccata la più alta e più cara istituzione del paese, di prendere le distanze da affermazioni false che rischiano un conflitto senza precedenti tra vertici dello Stato”.

L’obiettivo però – assicura la maggioranza – non è lo scontro istituzionale e Bignami torna dai giornalisti a Montecitorio e precisa: “Nessuna richiesta al Colle, che rispettiamo e non commentiamo mai, la smentita è stata chiesta a Francesco Garofani, consigliere del Quirinale”. L’accusa viene quindi rivolta alle “sinistre” che prendono di mira la libera stampa, che “vorrebbe mettere il bavaglio” a chi non compiace il loro orientamento.

“Noi non ci permettiamo di schermarci, come qualcun altro ha fatto, dietro al Quirinale che rappresenta tutti, non solo una parte e per fortuna il Quirinale ce lo ricorda quotidianamente”, conclude Bignami che insiste: “continuiamo ad aspettare la smentita”. ASKANEWS

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l’invenzione grillinaMeloni alta nei consensi? La teoria del complotto di Conte: Ha in mano i mediaGianni Di Capua 17 no...
17/11/2025

l’invenzione grillina
Meloni alta nei consensi? La teoria del complotto di Conte: Ha in mano i media
Gianni Di Capua 17 novembre 2025 -(il Tempo.it)
Giorgia Meloni resta alta nei consensi "perché la destra ha in mano direttamente e indirettamente una mostruosa concentrazione di tv e giornali. Tengono alta la propaganda e scaricano ogni colpa sull'opposizione, mentre stanno campando di rendita grazie ai 299 miliardi del Pnrr. Ma dopo tre anni e quattro manovre di bilancio si iniziano a vedere i danni della loro incapacità". Sono queste le parole di Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, in un'intervista su Domani.
Sulla sicurezza, aggiunge l’ex premier, "noi non scopiazziamo nessuno. E soprattutto non soffiamo sulle paure. Le nostre proposte rispondono a un bisogno profondo che riguarda anche l'incertezza economica ed esistenziale delle persone. La nostra è una battaglia anche contro l'emarginazione, volta a recuperare quel senso di coesione sociale che contribuisce ad aumentare la percezione di sicurezza. Non è solo un problema di ordine pubblico. La loro propaganda ideologica nasconde un totale fallimento". "Dobbiamo cancellare l'ipoteca firmata da Meloni e dai vertici europei sul loro futuro: spese militari folli, che significano tagli al diritto allo studio, alla casa e alla salute. Non dobbiamo arrenderci, non possiamo offrire loro un futuro da precari, sottopagati o costretti a indossare la mimetica", sottolinea il leader del M5s.

Eurodeputato polacco: ‘von der Leyen dovrebbe essere messa “in manicomio”‘ImolaOggi-16 Novembre 2025 -EUROPA UEUn eurode...
17/11/2025

Eurodeputato polacco: ‘von der Leyen dovrebbe essere messa “in manicomio”‘
ImolaOggi-16 Novembre 2025 -EUROPA UE
Un eurodeputato polacco di estrema destra ha scatenato giovedì proteste al Parlamento europeo dopo aver definito la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen “Reichsführerin” e averla accusata di promuovere politiche di decarbonizzazione “folli” che causano “devastazione e povertà”.

Grzegorz Braun ha dichiarato che von der Leyen era “pericolosa” e che avrebbe dovuto essere messa “in manicomio”.
La presidente della sessione, Pina Picierno, gli ha spento il microfono per aver violato le regole del linguaggio parlamentare.

Braun ha chiesto quale parola fosse inappropriata, insistendo sul fatto che non l’aveva chiamata nazista e che si riferiva solo alla sua autorità politica.
Picierno ha affermato che i termini legati al nazismo non erano inaccettabili in quest’aula.

Germania, Volkswagen: definiti oltre 25mila licenziamentiImolaOggi-17 Novembre 2025- ECONOMIAVolkswagen ha ufficializzat...
17/11/2025

Germania, Volkswagen: definiti oltre 25mila licenziamenti
ImolaOggi-17 Novembre 2025- ECONOMIA
Volkswagen ha ufficializzato oltre 25mila licenziamenti presso la casa automobilistica tedesca

Lo ha confermato un portavoce dell’azienda al quotidiano “Handelsblatt”. Volkswagen prevede di tagliare circa 35mila posti di lavoro entro la fine del 2030, riducendo la sua forza lavoro in Germania da quasi 130mila a meno di 100mila unità. L’azienda ha reso noto che si affiderà a misure socialmente responsabili come indennità di buonuscita, pensionamenti graduali e pensionamenti regolari. tgcom24.mediaset.it

Alimento anti flatulenze, muoiono mucche in Danimarca e NorvegiaImolaOggi-16 Novembre 2025 -EUROPA UE“Non è solo in Dani...
17/11/2025

Alimento anti flatulenze, muoiono mucche in Danimarca e Norvegia
ImolaOggi-16 Novembre 2025 -EUROPA UE
“Non è solo in Danimarca che le mucche muoiono dopo essere state alimentate con Bovaer. Ora due mucche sono morte anche in un allevamento Bovaer in Norvegia. Questa settimana, l’industria lattiero-casearia norvegese ha sospeso a tempo indeterminato l’uso di Bovaer nei mangimi per bovini.

Chiunque abbia un briciolo di buon senso ha messo in guardia fin dall’inizio. È tragico che gli animali, o le persone, debbano soffrire e morire prima che le critiche vengano finalmente prese sul serio. Quando imparerete che “sicuro ed efficace” di solito significa il contrario, e che la scienza non è mai “definita”?

Ricordatelo quando Bill Gates lancerà la sua nuova missione per cancellare la “sofferenza umana”, probabilmente lo farà uccidendoci. Solo Dio sa come…”

Lo scrive su X la giornalista Rebecca Mistereggen.

NOTA di IO: il letale Bovaer viene dato ai bovini con la scusa di ridurre le emissioni di metano per contrastare il fantomatico riscaldamento globale. Gli agricoltori danesi sono disperati perché le mucche stanno improvvisamente COLLASSANDO.
Ciò avviene dopo la legge che obbliga gli allevatori a somministrare Bovaer alle loro mucche. Gli allevatori segnalano una drastica riduzione della produzione di latte, malattie e persino il collasso completo delle mucche.

17/11/2025

Vannacci VS Fratoianni..

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15/11/2025

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