22/06/2025
’appuntamento ciclico con i solstizi, invernale ed estivo, soprattutto per coloro che seguono percorsi anche non convenzionali, costituisce un’importante armonizzazione al ritmo del gran rituale della Natura, dettato dal moto apparente del sole, che generosamente e senza distinzione irradia e vivifica ogni forma dei quattro regni.
Questi momenti astronomici sono denominati “feste della Luce”, quell’energia primaria a cui dedicare alcune considerazioni; è il giorno più lungo dell’anno, data in cui il sole giunge all’apogeo dell’equatore celeste, quando cioè l’astro risplende nella sua grandiosa luminosità, dispensatrice di forza, crescita e vita. Ma non solo. L’avvenimento astrale ci offre l’opportunità di riscoprire i significati dell’alternanza dei cicli stagionali; osservando la meccanica celeste, si ascolta il duplice richiamo della trascendenza cosmica e dell’immanenza terrena, misteriosamente fusi nell’animo umano.
Le profonde trasformazioni ad opera della scienza e della tecnica hanno modificato i comportamenti dell’individuo il quale ha travisato il ruolo che gli ha assegnato il Creatore. Persino la nozione stessa di tempo è cambiata e la vita non è più scandita dall’alternarsi delle stagioni e dei cicli astronomici: oggi l’essere umano ha reciso questo rapporto con la natura, il suo presente non coincide più con l’attualità del mondo in cui vive, perché costretto nella vana rincorsa all’evoluzione tecnologica e scientifica, i cui impressionanti ritmi non corrispondono, però, a quelli spirituali dell’Uomo.
Nella visione ermetica, i solstizi sono considerati porte verticali e a senso unico, di separazione spirituale tra il basso e l’alto, tra la terra e il cielo, tra il micro e il macrocosmo. “Due porte metton ad esso: ad Aquilon si volge l'una, e schiudesi all'uom; l'altra, che Noto guarda, ha più del divino, ed un mortale per lei non varca.”[Odissea]
Nel simbolismo tradizionale, le porte solstiziali corrispondono all’entrata e all’uscita dalla Caverna Cosmica. Il solstizio d’estate corrisponde alla porta verso il basso, quindi al passaggio del flusso energetico che rigenera Creato e creature. Il solstizio d’inverno, invece, rappresenta la porta aperta verso l’alto, che permette alle creature di farvi transitare l’auspicio, ovvero la richiesta al Creatore, dell’atteso avvio del ripristino del predominio della Luce sulle tenebre, del caldo sul freddo e dell’inizio del risveglio di tutta la natura, dello scioglimento delle coltri nevose e del gelo, del rifluire della linfa che alimenta tutta la vegetazione, consentendo la successiva fioritura e, quindi, il completo svolgimento del ciclo biologico.
Il significato esoterico e spirituale dei riti solstiziali ha un contenuto di “trasformazione”, “rinnovamento”, “rinascita’”. Il cammino del ciclo annuale avviene con il solstizio d’estate, mentre il punto finale della fase discendente che costituisce la nuova ascesa avviene nel solstizio d’inverno. Tutto ciò che raggiunge il suo massimo è destinato a precipitare, mentre tutto quello che è al suo minimo può aspirare all’ascesa, alla crescita. Tutto questo è reso possibile dal fatto che la rigenerazione avviene a partire dal potenziale energetico nascosto.
Il Solstizio d’Estate rappresenta la “Porta degli Uomini”; il Sole entra nel segno del Cancro, “il fondo delle acque”, domicilio della Luna, rappresentato sulla Lama XVIII dei Tarocchi. Nell’antica Cosmologia tradizionale, la Luna simboleggiava la memoria delle cose passate o perdute, e si diceva che ciò che è perduto sulla terra si ritrovi sulla Luna. È così, per esempio, che nell’Orlando Furioso l’Ariosto narra la storia del cavaliere che va sulla luna a cercarvi la ragione di Orlando impazzito per amore. La Luna è uno dei simboli più antichi dell’umanità in quanto rappresenta l’archetipo femminile materno per eccellenza, la Madre cosmica.
La sua qualità fondamentale è la ricettività: la Luna, pianeta satellite, riflette la luce del sole. La sua rappresentazione è con una faccia, come il Sole, ma non ci guarda negli occhi: una parte di essa rimane nascosta. In questo aspetto simboleggia il mistero dell'anima, il processo segreto della gestazione, tutto quello che è nascosto. E, non irradiando luce propria, raccoglie e riflette quella del sole così come la mente, l'intelletto, non ha virtù attiva ma solo riflessiva: raccoglie e riflette la luce del cuore e la irraggia fuori per illuminare il cammino.
La celebrazione di un fenomeno naturale così importante per il ciclo della vita come il solstizio d’estate, esprime quindi il desiderio di entrare nel Tempio cosmico, di fondersi per un momento nel tutto, per osservare il tutto, per sentirsi parte del tutto, per condividere, con la natura e l’universo, quella parte della sostanza che ci compone e che è la stessa che costituisce tutte le cose create.