05/06/2025
«Se loro (gli israeliani, ndr) affermano di avere sparato in aria e non sulla folla non possono essere stati quegli spari a essere arrivati sulla folla». Le dichiarazioni del responsabile della politica estera elvetica Ignazio Cassis rilasciate alla Rsi sull’ennesima strage compiuta mentre si distribuiva cibo alla popolazione di Gaza, minano la credibilità della Svizzera nel mondo intero. Commenta così ad area Jean-Philippe Jutzi, ex giornalista e, per un lungo periodo, curatore della comunicazione istituzionale del Dfae e tra i sessanta ex diplomatici che hanno scritto a Cassis per chiedere una svolta nella linea passiva da lui adottata. Ma il problema non è solo Cassis, sottolinea Jutzi, ma investe l’intero Consiglio federale. «Il governo lo ha sempre sostenuto: la politica estera svizzera non è la politica del ministro degli affari esteri, ma di tutto il Consiglio federale. Poiché il governo non ha mai smentito Cassis, si deve partire dal presupposto che ne condivida l’impostazione» osserva l’ex diplomatico.
«Se loro (i soldati israeliani, ndr) affermano di avere sparato in aria e non sulla folla, non possono essere stati quegli spari a essere arrivati sulla folla». Le parole del responsabile della politica estera elvetica Ignazio Cassis rilasciate alla Rsi sull’ennesima strage avvenuta lunedì 2 g...