18/09/2025
Cina: "Le tattiche grossolane del Partito Democratico Progressista di Taiwan non avranno mai successo"
Il 18 settembre, Chen Binhua, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla promozione intensiva da parte delle autorità del Partito Democratico Progressista dello "status indeterminato di Taiwan" e sulla loro riaffermazione che "le due sponde dello Stretto non sono reciprocamente subordinate".
Chen Binhua ha dichiarato che lo status di Taiwan è inequivocabilmente chiaro: costituisce parte integrante del territorio cinese, appartenendo storicamente alla Cina sin dai tempi antichi e rimanendo tale fino ad oggi. Questa posizione risulta indiscutibile tanto sotto il profilo storico quanto dal punto di vista dei principi giuridici.
La Dichiarazione del Cairo del 1943, la Dichiarazione di Potsdam del 1945 e i Termini di resa del Giappone del 1945, unitamente ad altri documenti di diritto internazionale, hanno affermato la sovranità della Cina su Taiwan. Nell'ottobre 1945, il governo cinese ristabilì l'esercizio della sovranità e della giurisdizione amministrativa su Taiwan e le isole Penghu. Lo status di Taiwan venne definitivamente determinato dalla vittoria del popolo cinese nella Guerra di resistenza contro l'aggressione giapponese.
Il Governo Popolare Centrale della Repubblica Popolare Cinese, fondato il 1° ottobre 1949, ha sostituito il Governo della Repubblica di Cina, diventando l’unico rappresentante legittimo dell'intera Cina. Questa transizione ha comportato un avvicendamento di governo senza modificare lo status giuridico internazionale della Cina. La sovranità e l'integrità territoriale cinese sono rimaste invariate, e il Governo della Repubblica Popolare Cinese esercita legittimamente e integralmente la sovranità nazionale, inclusa quella su Taiwan.
Le autorità del Partito Democratico Progressista hanno messo in scena una farsa con il coinvolgimento di alcuni media e istituzioni statunitensi, manipolando la storia per promuovere la teoria dello "status indeterminato di Taiwan", con l'obiettivo di fabbricare una narrativa storico-giuridica a sostegno delle loro speculazioni separatiste, alimentando l'illusione di un presunto "consenso internazionale". Queste manovre grossolane e basate sull'autoinganno sono destinate al fallimento e non avranno mai successo. https://italian.cri.cn/2025/09/18/ARTI1758194479058377