08/11/2021
Di Elena Bernini
IL TABÙ DELLA MORTE
Riporto le parole di un post che ho scritto in altro gruppo, dove leggo spesso veramente tanta sofferenza, forse anche tanta paura, perché ritengo sia una riflessione importante un ok per tutti/e noi.
Chiaramente sto parlando di un gruppo dove tutti e tutte hanno vissuto o stanno vivendo morti di persone con cui hanno avuto legami specifici e profondi o forti, dove quindi il dolore diventa una convivente quotidiana.
E dove ultimamente ho letto anche desideri di morte senza l’altro/a.
😭🥺
Sono piuttosto empatica e sono una grandissima sognatrice di un mondo felice e pieno di gioia (il padre del mio ex fidanzatino, quando ero ragazzina mi dava della “hippy figlia dei fiori”, perché parlavo spesso d’amore, di volersi bene, di aiutarsi. E in effetti ero quella che aiutava nelle difficoltà e supportava quando qualcuno stava male, nei gruppi 😅🤦🏽♀️), ma ho anni e studi sufficienti per sapere che è davvero un traguardo difficilissimo, se non un’utopia.
Tuttavia vorrei darvi uno spunto, che a me ha aiutato tantissimo e grazie al quale anche nel mio lavoro ho aiutato parecchie persone: ATTACCAMENTO e AMORE.
Cercando di analizzare e conoscere i significati di queste due parole, si può imparare a vedere che è l’amore quello che lascia andare, che è l’amore dentro di noi la salvezza per accettare il dolore della perdita.
E per andare oltre, senza smettere di amare noi stesse/i, anche se da soli/e, anche dopo duri colpi da digerire, come quelli che ciascuno di noi vive o ha vissuto, in queste drammatiche o dolorose perdite.
Quello infatti che invece ci mette in difficoltà ad accettare e quindi poi trasformare la percezione del dolore, è l’Attaccamento.
È questo che prolunga la sofferenza, che aumenta il senso di abbandono, i sensi di colpa, i giudizi e gli schemi che bloccano anche il fluire dell’amore.
La morte fa parte della vita. Questa è una triste e cruda verità, ma è così e più la neghiamo più aumentiamo le sofferenze.
La natura non è nè buona nè cattiva, è super partes e vive di ricerca costante di equilibri, per la sopravvivenza.
A qualsiasi costo, con un continuo bilanciamento tra morte e vita.
Pensiamo alle stagioni per esempio, quante volte ci sono morti e rinascite?
Continuamente.
E noi facciamo parte di questo sistema, quindi siamo fondamentalmente predisposti/e ad accettare la morte.
Ma fatichiamo terribilmente a farlo, soprattutto per aspetti che sono solo umani e solo creati da noi, in parte anche in modo evolutivo.
E, chissà forse anche perché ci siamo scordati certi valori principali, come l’amore tra di noi, nel darci una mano anche senza conoscerci, nel sorriderci per strada, nel farci regali poco costosi ma pieni di sentimento, nel cucinarci tra vicini di casa dei piatti di pasta o risotti…ecc…quel sapersi donare per il solo piacere di farlo, nel veder sorridere qualcuno davanti a noi 🥰
Sta di fatto che l’amore ci facilita il distacco, il superamento del
Dolore e della perdita, mentre l’attaccamento ci rende ogni relazione più difficile, soprattutto quando si tratta di morte, che a quel punto diventa il distacco più forte, più costoso da effettuare.
Ma la chiave è lì, spostando il focus tra queste due parole simbolicamente molto significative!