14/03/2025
L'ARCIPELAGO DI LAVEZZI 💙
Racchiuso in uno spazio marino protetto tra cielo e mare, eccezionale per la limpidezza dei fondali e lo splendore del contesto, l'Archipel des Lavezzi é formato da un centinaio tra isolotti e scogli. La sua bellezza deriva in gran parte dagli splendidi accostamenti cromatici che ne caratterizzano il paesaggio, in particolare dal contrasto tra il turchese e il blu oltremare dei fondali e le tinte chiare del granito. Scolpite dall'azione erosiva del vento e del mare, alcune rocce sembrano squame di uno strano mostro marino, mentre altre, levigate e arrotondate, hanno forme più morbide e sensuali.
L'arcipelago raggruppa una decina di isole, tra cui gli isolotti di Piana, Ratino, Porraggia e Sperduto. A nord-est è situata l'isola più grande (112 ettari), I'lle Cavallo, un'enclave esclusiva per i miliardari del jet-set. La più accessibile è l'Île Lavezzu, raggiunta in estate da numerose imbarcazioni. È quest'isola, che segna il punto più meridionale della Corsica, ad aver dato il nome all'arcipelago.
Un paradiso? Non sempre. In estate, quando è sovraffollata di turisti, l'isola si trasforma in un inferno, i sentieri sono stracolmi di vacanzieri che vagano alla ricerca di un angolo di sabbia libero tra le calette gremite... È stata avviata una riflessione per trovare il modo di ridurre l'affluenza, ma nell'attesa vi consiglio semplicemente di evitare l'alta stagione. Quando è così frequentato, il sito perde ogni interesse.
Oltre alle stupende calette, che costituiscono un invito irresistibile a fare il bagno, Lavezzu ospita due cimiteri, dove sono sepolti i naufraghi della Sémillante, una ca****la rupestre paleocristiana e un faro. All'infuori di un gelso secolare, sui 65 ettari dell'isola non c'è nessun albero, né ombra. Ma la sua flora caratteristica annovera diverse specie endemiche: ginepro fenicio, barba di Giove, fi*****io marino, santolina delle spiagge (o diotis), margherita piccolissima, gigaro mangiamosche, t-melea barbosa, malvone maggiore ecc. L'isola è frequentata anche da numerosi uccelli marini, tra cui berte maggiori. C'è un sentiero segnato (1 h 30 min circa) che invita a fare una passeggiata. Se avete pinne, maschera e boccaglio, potete seguire un sentiero sottomarino, ad accesso libero, che è stato sistemato dalla Plage d'Achiarina. Potrete esplorare l'area protetta anche con un'uscita in mare guidata da un accompagnatore del parco marino.
Le Lavezzi rientrano nei confini della Réserve naturelle des Bouches de Bonifacio, che insieme al Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, in Sardegna, partecipa a un progetto di parco marino transfrontaliero. Le norme da rispettare nella riserva sono molto severe, è vietato camminare fuori dal sentiero segnato, scalare le rocce, sbarcare sugli isolotti, bivaccare, accendere fuochi, abbandonare rifiuti, pescare o raccogliere qualsiasi cosa. Sappiate inoltre che sull'isola non c'è ombra né acqua potabile e ricordate di portare con voi una busta per raccogliere i vostri rifiuti e riportarli indietro...❤️