Il Dispaccio Internazionale

Il Dispaccio Internazionale Un sito di politica internazionale a cura di Marco Cesario

L'Ufficio governativo per i media di   ha annunciato che 180 giornalisti sono stati uccisi dall'inizio della guerra sull...
28/10/2024

L'Ufficio governativo per i media di ha annunciato che 180 giornalisti sono stati uccisi dall'inizio della guerra sulla Striscia di Gaza. Un numero impressionante.

Le forze israeliane hanno deliberatamente preso di mira i giornalisti nonostante la chiara identificazione del loro status di giornalisti, il che costituisce un crimine di guerra secondo il diritto internazionale.

Après avoir éventré Gaza dans un génocide toujours en cours, Tsahal bombarde et envahit désormais le Liban. Mais derrièr...
14/10/2024

Après avoir éventré Gaza dans un génocide toujours en cours, Tsahal bombarde et envahit désormais le Liban. Mais derrière cette impunité israélienne se cache un programme de « défense » militaire avancé – le Qualitative Military Edge – promu par l'allié le plus fidèle d'Israël, les États-Unis. En appliquant cette doctrine, les États-Unis ont progressivement transformé le Moyen-Orient en un immense brasier macabre, dont les innombrables « victimes collatérales », les blessés, les évacués ou encore les femmes et les enfants atrocement assassinés n'ont jamais cessé de se multiplier.



https://elucid.media/democratie/derriere-impunite-israelienne-programme-defense-militaire-americain-qualitative-military-edge

Il governo italiano esce dal letargo per un colpo di cannone sparato da Tsahal contro un muro di una base dell'Unifil ne...
11/10/2024

Il governo italiano esce dal letargo per un colpo di cannone sparato da Tsahal contro un muro di una base dell'Unifil nel sud del Libano e parla di crimini di guerra. Per 42000 morti a Gaza di cui quasi 20.000 bambini e per oltre un migliaio di morti innocenti in Libano invece silenzio assoluto. Sono questi i valori europei, occidentali?

Il 7 ottobre palestinese è un giornalisticidio: 167 giornalisti uccisi, 62 arrestati, 88 uffici di media e teleivisioni ...
07/10/2024

Il 7 ottobre palestinese è un giornalisticidio: 167 giornalisti uccisi, 62 arrestati, 88 uffici di media e teleivisioni distrutti

(Parigi). Mentre nel mondo vanno in scena le celebrazioni per il massacro di Hamas in Israele, noi siamo qui a celebrare un eccidio senza nome, un massacro che ha fatto fino ad oggi poco rumore, la più grande mattanza di giornalisti mai documentata nella storia: dal 7 ottobre 2023 ad oggi Israele ha ucciso a sangue freddo 167 giornalisti e giornaliste ed ha catturato ed arrestato oltre 124 giornalisti. L’ultimo arresto in ordine di tempo è quello del giornalista Jihad Al-Badawi che è stato prelevato dalle forze di occupazione israeliane nel campo di Al-Aroub mentre attraversava una delle barriere a nord di Betlemme. Con l'arresto del collega Al-Badawi il numero dei giornalisti arrestati nelle carceri di occupazione dal 7 ottobre è aumentato a 62 giornalisti ancora in custodia. Secondo la Federazione Internazionale dei Giornalisti almeno 500 giornalisti sono stati evacuati nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilità, un numero impressionante che dimostra la volontà israeliana d’imbavagliare i giornalisti palestinesi facendoli tacere per sempre, affinché non documentino gli orrori di Tsahal.

Il silenzio delle istituzioni europee e dei governi occidentali è colpevole mentre Gaza è ormai una landa desolata e rasa al suolo dai bombardamenti a tappeto israeliani - effettuati anche con l’uso di bombe al fosforo bianco, droni intelligenti e programmi militari criminali che si avvalgono dell’intelligenza artificiale per moltiplicare il numero di obbiettivi - con i tank che hanno raso al suolo interi qurtieri distruggendo la vita di milioni di persone, una terra martoriata con gravi problemi umanitari, di scarsità di cibo ed acqua, malattie mentre anche a Beirut vengono rasi al suolo interi quartieri del sud della capitale. In questo contesto continua dunque la mattanza dei giornalisti che cercano disperatamente di fare il proprio mestiere ma sono impossibilitati a farlo.

Tradimento della volontà popolare o semplice strategia in vista di rinegoziare il debito con la Ue? In questa intervista...
09/09/2024

Tradimento della volontà popolare o semplice strategia in vista di rinegoziare il debito con la Ue? In questa intervista per la rivista MicroMega il politologo Pascal Cauchy, docente presso la facoltà di Sciences Po di Parigi spiega quali sono le ragioni per cui Emmanuel Macron ha nominato Primo ministro Michel Barnier; un uomo di destra.



https://www.micromega.net/macron-intervista-cauchy

✍️ Il delirio bonapartista di MacronDopo la vittoria della coalizione delle sinistre, Macron, temendo l’impasse parlamen...
30/08/2024

✍️ Il delirio bonapartista di Macron

Dopo la vittoria della coalizione delle sinistre, Macron, temendo l’impasse parlamentare, esclude un primo ministro del Nuovo Fronte Popolare (NFP). La France insoumise (LFI) insorge e annuncia che presenterà una mozione di impeachment contro il capo di Stato. Ma l’articolo 68 della Costituzione è una procedura molto complessa. Appello ai francesi per scendere in piazza il 7 settembre contro il “colpo di mano” presidenziale.

Leggi l'articolo su Strumenti Politici

https://strumentipolitici.it/il-delirio-bonapartista-di-macron-lfi-chiede-limpeachment-e-prepara-barricate/

Licenciements, intimidations, pression économique, déplacements de rédacteurs en chef, autocensure. Trois pays avec les ...
28/08/2024

Licenciements, intimidations, pression économique, déplacements de rédacteurs en chef, autocensure. Trois pays avec les mêmes schémas et procédures pour étouffer la liberté de la presse. Mais si la Hongrie d'Orbán et la Slovaquie de Fico sont étroitement surveillées par l'UE, c'est notre grand voisin italien qui suscite aujourd’hui une grande inquiétude.

Licenciements, intimidations, menaces, pressions économiques, déplacements de rédacteurs en chef...

Il Nouveau Front Populaire, composto da diversi partiti di sinistra, diventa il primo blocco in parlamento ma non ha i n...
13/07/2024

Il Nouveau Front Populaire, composto da diversi partiti di sinistra, diventa il primo blocco in parlamento ma non ha i numeri per governare da solo e registra le prime defezioni. La coalizione macronista a sorpresa diventa la seconda forza dell’Assemblea Nazionale e cerca di attirare a sé i moderati di entrambi gli schieramenti. Il Rassemblement National, pur avendo perso le elezioni, è il partito più votato in Francia. Sindacati già sul piede di guerra per chiedere al presidente di rispettare l’esito delle urne.

Il mio articolo su Strumenti Politici



https://rb.gy/g7f3k2

La lezione di democrazia della Francia all'Europadi Marco Cesario(Parigi). "Siamo tutti antifascisti!". Nel centro della...
08/07/2024

La lezione di democrazia della Francia all'Europa

di Marco Cesario

(Parigi). "Siamo tutti antifascisti!". Nel centro della Place de la République, gremita di studenti, cittadini, parigini sollevati e inebriati dallo scampato pericolo, il grido si leva forte e squillante e arriva fino ai tetti ardesia della Ville Lumière. La città trasuda stupore mista a gioia incontenibile, la gente canta "Bella Ciao" ai balconi, i musicisti con le fanfare seguono un corteo improvvisato nei quartieri popolari del XIX arrondissement, si sentono grida di gioia e lazzi dai palazzi e dai cortili con macchine e motociclette che sfrecciano a grande velocità con la bandiere francese che sventola, Place de la République è gremita come ai tempi più belli delle lotte operaie. C'è aria di festa come se la Francia avesse vinto il campionato europeo o la Coppa del mondo. Ma è una vittoria ben più sonante. Ancora una volta, nel momento più buio per l'Europa, il popolo francese, memore dei suoi trascorsi storici, dà una lezione di democrazia a tutta Europa. Quando oramai il parlamento nacque il concetto di sinistra e destra sembrava dover sprofondare nelle ombre di un governo neofascista targato Rassemblement National, quando le speranze erano al lumicino, ecco che sorge l'antico daimon che già ribalto' l'ancien régime e concepi' la "dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino". Davanti al baratro che si parava davanti ai loro piedi, i cittadini francesi sono andati in massa a votare ribaltando, all'ultima perigliosa curva, il pericolo dell'estrema destra. Appena pubblicati i risultati, Jean-Luc Mélenchon, leader de la France Insoumise, ha salutato la forza e resilienza di questo paese democratico che ha ricacciato l'estrema destra. Ha detto chiaramente al presidente Macron che adesso deve dare l'incarico al Nouveau Front Populaire di dirigere il paese. Con un ribaltamento storico inedito in Europa, il popolo francese scaccia il pericolo dell'estrema destra andando in massa a votare e mettendo come primo partito del parlamento la coalizione delle sinistre unite Nouveau Front Populaire. Una giornata che passerà alla storia. Quattro settimane dopo lo scioglimento annunciato da Emmanuel Macron, i vari partiti del Nuovo Fronte Popolare hanno inviato ben 180 deputati al nuovo emiciclo, secondo i risultati finali pubblicati dal Ministero dell'Interno. Un risultato insperato, che sa di miracolo. La coalizione elettorale di sinistra è riuscita nella doppia sfida che si era posta all'indomani delle elezioni europee, che si sono svolte in ordine sparso. Da un lato, impedire al Rassemblement National e ai suoi alleati di ottenere la maggioranza relativa (o addirittura assoluta) e di poter formare un governo; dall'altro, fare meglio dei 150 deputati eletti sotto la bandiera di Nupes nel giugno 2022, dopo le elezioni presidenziali. Nel cuore dell'Europa il paese faro dei diritti umani ha dato il benservito all'estrema destra creando un Fronte Popolare - il nome non è casuale ma memore di un'esperienza politica socialista e antifascista negli anni '30 in Francia - contro l'accesso al potere dell'estrema destra ed ha portato a votare quasi il 70% degli aventi diritto. Una grandissima lezione di democrazia a tutta Europa. Qui si è fatta la Rivoluzione in altre epoche ma dopo secoli il popolo francese continua a dare lezioni di politica a smemorati e dormienti.

Marco Cesario

Francia, elezioni: l’estrema destra vince al primo turno. La sinistra regge, débacle per MacronL’estrema destra si affer...
01/07/2024

Francia, elezioni: l’estrema destra vince al primo turno. La sinistra regge, débacle per Macron

L’estrema destra si afferma nettamente come compagine più votata al primo turno delle elezioni legislative (33,1%) aumentando di oltre 10 punti percentuali i risultati del 2022. Il Nouveau Front Populaire – la coalizione delle sinistre – raggiunge un insperato 28%. Il partito del presidente Macron largamente battuto (20%). Tutto si giocherà al secondo turno dove conterà il blocco repubblicano. Altissima l’affluenza al voto: 66,7%, cresciuta di quasi il 20% dal 2022.

Ieri a Parigi migliaia di persone per manifestare contro l'estrema destra.

Il mio articolo su MicroMega

https://www.micromega.net/francia-elezioni-lestrema-destra-vince-al-primo-turno-la-sinistra-regge-debacle-per-macron/

30/06/2024

🇫🇷 URGENTE - Proiezione dei seggi dell'Assemblea Nazionale dopo le proiezioni del primo turno delle elezioni legislative francesi:

⚫️ Rassemblement National: 260-310
🔴 Nouveau Front Populaire: 115-145
🟡 Ensemble: 90-120
🔵 Varie destre: 30-50
🟤 Reconquête: 0

(stima Elabe)

Adresse

49 Rue De Romainville
Paris
75019

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