28/05/2025
Faccio il videomaker e il montatore da 16 anni. Ho studiato per 4 anni, mi sono formato, ho lavorato tanto e in tante circostanze diverse, sia in Italia che in Francia.
Ho fatto reportage, corporate, pubblicità, compositing, animazione. Ho imparato a fare da aiuto regia, pilotare droni, a fare da assistente di produzione, correzione colore, a mo***re e più in generale a raccontare.
E adesso, il nulla più assoluto: nessuna risposta alle mie candidature, nessuna chiamata, nada, zero, nisba e niet.
Recentemente ho risposto ad un’offerta che sembrava fatta per me, un part-time come montatore, con orari elastici e missioni perfettamente in linea con le mie competenze ed il mio percorso: neanche un “no, la ringraziamo”.
Gli altri mi dicono che “la situazione è calma”. Talmente calma che non hanno tempo per parlare al telefono con chi cerca lavoro, perché hanno troppo da fare. E nemmeno trovo la possibilità di osservare o affiancare qualcuno in qualche agenzia.
Se poi mi prendo la briga di farmi vivo fisicamente neanche a parlarne: le segretarie mi ricevono in strada, piuttoto che farmi entrare e vedere qualcuno.
Nel frattempo, mi spiegano che chi pubblica da tempo su TikTok o YouTube è più “interessante” di chi ha fatto questo mestiere per una vita. Non perché sia necessariamente più bravo, ma perché “conosce i codici, va solo professionalizzato”.
Sia ben chiaro, la mia non è una crociata contro chi è più giovane di me, ci mancherebbe, ma solo frustrazione.
Perché se dopo 16 anni non riesco nemmeno ad avere una conversazione con qualcuno, qualcosa è andato storto. Evidentemente mi sono sbagliato, ma vorrei capire in cosa però.
Non sono mai stato uno stakanovista, ma vorrei solo lavorare. Mi manca davvero, mi piace molto. Voglio fare il mio mestiere perché lo so fare e sono bravo. Ma non so più da dove passano le strade per farlo.
Sono stati due anni davvero di m***a, tristi e avvilenti, francamente non ne posso più. Non posso fare a meno di giudicarmi e trovarmi patetico e fallimentare.
Non so nemmeno perché scrivo, se non nella speranza che qualcuno mi ribalti le carte in tavola e mi aiuti a fare un po' di auto-analisi e bilancio, perché non riesco davvero a cavare un ragno dal buco.