Corriere di Londra

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Crolla Iwg (spazi uffici Regus) a Londra, affossato da riduzione guidanceSegnali positivi nei piccoli centri che hanno r...
20/08/2025

Crolla Iwg (spazi uffici Regus) a Londra, affossato da riduzione guidance
Segnali positivi nei piccoli centri che hanno registrato un balzo delle nuove locations per uffici
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - International Workplace Group in caduta alla Borsa di Londra dopo avere ridotto la guidance per il 2025 sulla scia dei conti semestrali e nonostante l’aumento dell’importo del buy back. Il titolo del numero uno mondiale degli spazi di lavoro è arrivato a perdere quasi il 18%.
I risultati deludono il mercato
Iwg, che ha sede in Svizzera, è presente in 121 Paesi e tra gli altri controlla i marchi Regus e Spaces, ha annunciato che i risultati annuali rettificati si attesteranno al limite inferiore delle previsioni. L’Ebitda rettificato dovrebbe quindi situarsi verso il limite inferiore dell'intervallo tra 525 e 565 milioni di dollari, in calo quindi rispetto ai 557 milioni del 2024 (+11% sul 2023). Iwg ha spiegato il ridimensionamento con l’impatto degli «ulteriori investimenti nella crescita del segmento Managed and Franchised». Il gruppo ha peraltro affermato di essere sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo a medio termine di almeno 1 miliardo di dollari di Ebitda.
Crollo per l'utile ante imposte
Nella prima metà dell'anno, Iwg ha dichiarato di aver investito 15 milioni di dollari nel team di vendita della sua divisione Managed and Franchised per accelerarne lo sviluppo e questo ha favorito la firma di 413 nuovi contratti (+6,7%). L'utile ante imposte del gruppo è crollato del 63%...

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Londra piange: “Non solo cibo e dolce vita, con Meloni l’Italia ci ha sorpassato anche sul Pil”La consacrazione arriva d...
19/08/2025

Londra piange: “Non solo cibo e dolce vita, con Meloni l’Italia ci ha sorpassato anche sul Pil”
La consacrazione arriva dal Telegraph, quotidiano britannico conservatore, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Giorgia Meloni.
«Non solo gli italiani godono del miglior cibo, il clima più caldo e la dolce vita, ma ora sono anche più ricchi di noi. Aggiornato al costo della vita, il PIL pro capite dell’Italia ha superato quello della Gran Bretagna per la prima volta in questo secolo, secondo la Banca Mondiale», esordisce Daniel Johnson nell’articolo pubblicato alla vigilia di Ferragosto e sfuggito a molti quotidiani italiani.
Un fattore vincente di nome Giorgia
«Anche se il divario negli standard di vita è piccolo – sia gli italiani che gli inglesi hanno un PIL pro capite di poco più di 60.000 dollari (44.000 sterline) – il significato metaforico è enorme. Nel 1987, quando l’economia italiana superò per la prima volta quella del Regno Unito per la prima volta, la notizia provocò un’ondata di sentimento patriottico e divenne nota come il sorpasso».
Il Telegraph a Starmer: prenda esempio da Meloni
Il giornale ricorda che «non è sempre stato tutto rose e fiori per i nostri rivali mediterranei. Dopo il 1945, le deboli coalizioni italiane divennero sinonimo di instabilità politica.
Per decenni, l’Italia ha lottato con il declino demografico e le crisi del debito fiscale. Nel 2011 c’è stata un’umiliazione nazionale quando l’allora primo ministro, Silvio Berlusconi, è stato effettivamente rimosso dall’incarico da Bruxelles, che ha minacciato di costringere l’Italia a uscire dalla zona euro».
«Oggi, però – sottolinea l’articolo – l’Italia sembra aver raggiunto una stabilità invidiabile. Sotto la solida leadership conservatrice di Giorgia Meloni, l’Italia è ora tra i domicili più ambiti d’Europa,...

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Companies House conferma l'introduzione della verifica dell'identità dal 18 novembre 2025Dal 18 novembre 2025, tutti gli...
07/08/2025

Companies House conferma l'introduzione della verifica dell'identità dal 18 novembre 2025
Dal 18 novembre 2025, tutti gli amministratori e le persone con controllo significativo (PSC) saranno legalmente tenuti a verificare la propria identità ai sensi dell'Economic Crime and Corporate Transparency Act 2023.
L'introduzione della verifica dell'identità stimolerà il business e sosterrà la crescita, fornendo maggiori garanzie su chi costituisce, gestisce e controlla le aziende nel Regno Unito.

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La fuga dei super ricchi da LondraLondra abolisce lo status non-dom. I super ricchi lasciano il Paese, temendo tasse più...
21/07/2025

La fuga dei super ricchi da Londra
Londra abolisce lo status non-dom. I super ricchi lasciano il Paese, temendo tasse più alte e imposta di successione
AGI - Dallo scorso aprile il Regno Unito ha abolito lo status di "non domiciliato", che consentiva agli stranieri residenti di pagare le tasse solo su quanto guadagnato nel Paese. I profitti realizzati all'estero venivano ignorati, a meno che non venissero trasferiti nel Regno Unito.
Obiettivo: aumentare le entrate fiscali
La scelta – dettata dalle difficoltà delle casse pubbliche – mirava a incassare di più dai super ricchi che avevano da sempre approfittato dell’agevolazione fiscale, risalente al 1799. Londra punta a raccogliere circa 45 miliardi di dollari entro il 2030. Ma, come racconta il Wall Street Journal, l’inizio non è stato dei migliori.
I ricchi fanno le valigie
Invece di pagare, molti ricchi espatriati stanno lasciando il Paese, sollevando dubbi sull’effettiva efficacia della misura. "Me ne vado", ha dichiarato Bassim Haidar, uomo d’affari libanese di origine nigeriana, residente a Londra dal 2010. Haidar, che ricava la maggior parte del suo denaro da attività estere, stima che la riforma aumenterà il suo carico fiscale di cinque o sette volte...

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02/07/2025

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A Londra, è in vendita a 24 milioni di sterline il primo appartamento in Europa firmato MaxaltoAll’interno dello storico...
27/06/2025

A Londra, è in vendita a 24 milioni di sterline il primo appartamento in Europa firmato Maxalto
All’interno dello storico palazzo The Whiteley, prende vita una residenza unica nel suo genere: una proprietà di oltre 400 mq progettata e arredata in collaborazione con l’iconico brand del gruppo B&B Italia
Nel cuore della rinascente Bayswater, a Londra, all’interno dello storico edificio di The Whiteley, prende vita una residenza unica nel suo genere: il primo appartamento in Europa interamente progettato e arredato in collaborazione con Maxalto, l’iconico brand del gruppo B&B Italia, celebrato per il suo stile neoclassico raffinato e senza tempo.
Questa eccezionale proprietà da 24 milioni di sterline si sviluppa su 404 metri quadrati ed è situata nella suggestiva torre dell’orologio del complesso. Un luogo simbolico, carico di storia, oggi reinterpretato con materiali preziosi, soluzioni architettoniche d’avanguardia e una cura dei dettagli tipica dell’alta manifattura italiana. «Questa residenza esprime la vera essenza del lusso discreto», sottolinea Alex Michelin, ceo di Valouran. «È una celebrazione del patrimonio di The Whiteley e dell’eccellenza senza tempo di Maxalto»....

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UK, birra alle stelle: +12,5% per una pinta. E per gli inglesi, non è uno scherzoBirra UK: prezzi su di oltre il 12% e u...
27/06/2025

UK, birra alle stelle: +12,5% per una pinta. E per gli inglesi, non è uno scherzo
Birra UK: prezzi su di oltre il 12% e un intero settore che soffre
Nel Regno Unito la pinta non è una semplice unità di misura. È un rituale, e anche una faccenda economica molto seria. Una pinta di birra è quella cosa che bevi con gli amici dopo il lavoro, al pub sotto casa. Definisce quel momento in cui le rotture di scatole sono finite e si entra nel proprio tempo libero, in cui si mollano le briglie e finalmente ci si rilassa. Per noi italiani è un po’ lo stesso mood dell’aperitivo dopo il lavoro.
Oggi, però, quel momento dedicato alla pinta sta diventando sempre più costoso (e non solo in UK).
Il prezzo medio è salito: £5,17 per una pinta
Secondo i dati pubblicati dal Morning Advertiser Pint Price Survey e riportati praticamente da ogni media di Albione, il prezzo medio di una pinta alla spina è salito a £5,17, contro i £5,08 di sei mesi fa.Per prima cosa notiamo i centesimi, perché gli inglesi hanno un rapporto col prezzo della loro pinta di birra simile a quello che noi italiani abbiamo con la tazzina del caffè. Anche un aumento di pochi centesimi ci fa discutere e ci disturba perché sappiamo che alla fine dell’anno, sommati tutti i caffè al bar, l’impatto sulle nostre finanze sarà reale. Ecco, per gli inglesi è più o meno la stessa cosa...

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Britannia Card, il visto da 250mila sterline con cui Farage vuole riprendersi i milionari in Italia“Verremo a riprenderc...
26/06/2025

Britannia Card, il visto da 250mila sterline con cui Farage vuole riprendersi i milionari in Italia
“Verremo a riprenderci tutti i milionari che Milano ci ha rubato” ha aggiunto il leader di Reform UK, in riferimento alla flat tax italiana
Nigel Farage (in foto), leader del partito di destra Reform UK, in testa ai sondaggi (34% dei consensi), ha proposto la "Britannia Card", un visto speciale, acquistabile per 250.000 sterline, valido per dieci anni, pensato per attrarre i super-ricchi nel Regno Unito e consentire loro di non pagare tasse su redditi, asset e capital gain generati all’estero.
L’iniziativa punta, secondo Farage, in primis a riportare indietro i milionari britannici che starebbero abbandonando in massa il Regno Unito dopo le recenti riforme fiscali, in particolare l’abolizione dello status di “non-dom”.
“Verremo a riprenderci tutti i milionari che Milano ci ha rubato” ha aggiunto, con riferimento al successo della flat tax italiana nel sottrarre residenti benestanti - per lo più italiani, è bene sottolinearlo - a Londra.
Secondo il “Henley Private Wealth Migration Report” il Regno Unito è destinato a perdere altri 16.500 milionari nel 2025, dopo i 10.800 fuggiti l’anno precedente.
Londra è oggi la capitale mondiale dell’esodo dei super-ricchi, più della Cina o della Russia,...

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Londra rivede l'imposta di successione per i non-domIl Regno Unito valuta modifiche alla tassa sui patrimoni esteri per ...
21/06/2025

Londra rivede l'imposta di successione per i non-dom
Il Regno Unito valuta modifiche alla tassa sui patrimoni esteri per i residenti non domicialiti per frenare la fuga di capitali. Ecco cosa succede
Non-dom, Londra fa marcia indietro: verso modifiche all’imposta di successione per frenare la fuga dei super-ricchi. Il Regno Unito potrebbe rivedere l’imposta sulle successioni applicata ai patrimoni esteri dei cosiddetti non-doms, i contribuenti residenti ma non domiciliati nel Paese, per evitare una vera e propria emorragia di capitali e investitori. Lo riporta il Financial Times, citando fonti governative, secondo cui il Tesoro britannico starebbe valutando l’ipotesi di allentare uno degli aspetti più contestati della riforma fiscale entrata in vigore ad aprile: l’estensione al 40% dell’imposta di successione sull’intero patrimonio mondiale dei non-dom.
Pressioni per un cambio di rotta
A spingere per un cambio di rotta sono stati numerosi operatori della City e figure di spicco del mondo finanziario, preoccupati dalle ripercussioni che la stretta potrebbe avere sulla competitività del Regno Unito. L’abolizione del regime dei non-doms, confermato dalla ministra delle Finanze Rachel Reeves, ha già provocato un’ondata di trasferimenti verso Paesi con un fisco più leggero, come Italia, Emirati Arabi, e Svizzera...
https://www.dottoricommercialistilondra.blog/2025/06/londra-imposta-di-successione.html

Cinque motivi per rilanciare (subito) su LondraLa settimana dal 26 al 31 maggio 2025 è stata movimentata nel mondo dell’...
21/06/2025

Cinque motivi per rilanciare (subito) su Londra
La settimana dal 26 al 31 maggio 2025 è stata movimentata nel mondo dell’urbanistica inglese. Alcune dichiarazioni e decisioni governative hanno rafforzato l’idea, già diffusa tra gli operatori del settore, che il mercato immobiliare britannico sia arrivato a un punto di svolta positivo.
Tra pandemia, Brexit, inflazione e tensioni geopolitiche, gli ultimi cinque anni sono stati una lunga fase di incertezza. Ma ora una combinazione di cambiamenti macroeconomici e innovazioni normative sta aprendo una finestra di opportunità, soprattutto in asset class con domanda strutturalmente elevata e in cima all’agenda politica: residenziale, data center, produzione energetica, logistica e spazi ibridi.
In questa nota, ci concentriamo su uno di questi ambiti chiave: l’abitare metropolitano.
Ecco cinque buoni motivi per raddoppiare la posta su Londra (e il sud dell’Inghilterra) nel breve termine.
1 – Il divario tra domanda abitativa e nuove costruzioni è sempre più profondo
Il primo trimestre del 2025 ha registrato in Inghilterra il numero più basso di cantieri residenziali avviati dal 2010.
La domanda, sia per l’acquisto sia per l’affitto, è altissima, e diversi comuni londinesi (borough) non riescono a dimostrare un adeguato piano quinquennale di sviluppo abitativo.
Questo apre spazi interessanti per applicazioni speculative anche su aree periferiche (brownfield, Grey Belt, Green Belt)....

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La case dei ricchi a Londra crollano di prezzo e attirano le famiglie prima scartate dal mercatoLondra non sembra più es...
21/06/2025

La case dei ricchi a Londra crollano di prezzo e attirano le famiglie prima scartate dal mercato
Londra non sembra più essere una meta per ricchi e molte case si stanno deprezzando nei quartieri più elitari della capitale.
Si chiama “non-doms” il regime fiscale introdotto dal Regno Unito nel lontano 1799 e che dallo scorso mese di aprile ha cessato quasi del tutto di esistere. Esso consentiva ai cittadini stranieri di escludere i loro redditi e le eredità dalla tassazione britannica, anche se residenti. Una condizione che aveva reso nel tempo Londra metà per ricchi e in cerca continua di case nella capitale per investire i loro averi su un mercato immobiliare promettente. Ma tutto questo sta svanendo come neve al sole dopo che il governo laburista di Keir Starmer ha deciso di sottoporre retroattivamente i patrimoni all’imposta di successione per i 10 anni passati.
Una misura retroattiva che rischia di stangare al 40% ricchezze sinora esentate...

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