06/11/2025
Si riprende a parlare di nuove estrazioni petrolifere in Basilicata.
Due istanze di permessi di ricerca, quella denominata 𝗔𝗻𝘇𝗶 e quella 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗲𝗿𝘃𝗮𝘀𝗶𝗼, entrambe in provincia di Potenza e su terra ferma, coinvolgenti il territorio di ben 19 comuni, sono state, infatti, ripristinate dal MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
E' la conseguenza della bocciatura, da parte del TAR del Lazio, del piano Pitesai, che individuava le aree idonee alle indagini ed estrazioni di gas e petrolio. Le due istanze ripristinate sono state avanzate dieci anni fa, rispettivamente da Eni e Aleanna. La decisione è stata resa nota dal Mase nel Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse pubblicato il 30 settembre scorso.
L’istanza Anzi comprende un territorio di 117 kmq. ed interessa i territori dei comuni di Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Pignola, Potenza e Trivigno.
Quella Palazzo San Gervasio riguarda un'area di 470 kmq. e coinvolge i territori di Acerenza, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Maschito, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Ripacandida, Rapolla e Venosa.
Lo sviluppo della produzione di idrocarburi riprende così vigore dopo che alcuni provvedimenti negli ultimi anni avevano sospeso permessi già rilasciati e procedimenti per il rilascio di nuove licenze.