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Ora il Pacha di Ibiza vuole anche salvare il pianeta,Dal clubbing alla sostenibilità: come il tempio della musica elettr...
15/09/2025

Ora il Pacha di Ibiza vuole anche salvare il pianeta,

Dal clubbing alla sostenibilità: come il tempio della musica elettronica dalle Baleari ha intenzione di cambiare le regole del gioco. Ogni dettaglio sarà alimentato da fonti pulite,

Mentre il mondo della vita notturna fatica a conciliare divertimento e sostenibilità, il gruppo Pacha ha compiuto un passo rivoluzionario: il celebre super-club di Ibiza ora funziona al 100% con energia rinnovabile, azzerando le emissioni e stabilendo un nuovo standard per il settore.

Un cambiamento epocale, che trasforma l’iconica location da tempio del party a modello di eco-consapevolezza, dimostrando che anche l’intrattenimento più sfrenato può sposarsi con la tutela ambientale. Ogni dettaglio, dai leggendari dj set all’illuminazione ipnotica, fino alla gestione operativa, è alimentato da fonti pulite, con un risparmio di CO2 equivalente alla salvaguardia di 1,2 milioni di metri quadrati di foresta amazzonica.

Un traguardo che non solo riduce l’impatto ecologico, ma ridisegna il futuro del clubbing a livello globale. Per certificare il proprio impegno, Pacha ha sottoposto la sua struttura al Green Building Council statunitense, puntando alla prestigiosa certificazione LEED Gold, sinonimo di eccellenza nella progettazione sostenibile. Gli edifici che ottengono questo riconoscimento consumano in media il 25% in meno di energia, l’11% in meno di acqua e tagliano del 34% le emissioni, numeri che testimoniano una svolta concreta, non solo di facciata. E la visione del gruppo va oltre i kilowatt verdi: si chiama “clubbing consapevole“, un concetto che unisce la magia sfrenata di Ibiza a una filosofia operativa rispettosa del pianeta.

Mentre il mondo della vita notturna fatica a conciliare divertimento e sostenibilità, il gruppo Pacha ha compiuto un passo rivoluzionario: il celebre super-club di Ibiza ora funziona al 100% con energia rinnovabile, azzerando le emissioni e stabilendo un nuovo standard per il settore.

Un cambiamento epocale, che trasforma l’iconica location da tempio del party a modello di eco-consapevolezza, dimostrando che anche l’intrattenimento più sfrenato può sposarsi con la tutela ambientale. Ogni dettaglio, dai leggendari dj set all’illuminazione ipnotica, fino alla gestione operativa, è alimentato da fonti pulite, con un risparmio di CO2 equivalente alla salvaguardia di 1,2 milioni di metri quadrati di foresta amazzonica.

Un traguardo che non solo riduce l’impatto ecologico, ma ridisegna il futuro del clubbing a livello globale. Per certificare il proprio impegno, Pacha ha sottoposto la sua struttura al Green Building Council statunitense, puntando alla prestigiosa certificazione LEED Gold, sinonimo di eccellenza nella progettazione sostenibile. Gli edifici che ottengono questo riconoscimento consumano in media il 25% in meno di energia, l’11% in meno di acqua e tagliano del 34% le emissioni, numeri che testimoniano una svolta concreta, non solo di facciata. E la visione del gruppo va oltre i kilowatt verdi: si chiama “clubbing consapevole“, un concetto che unisce la magia sfrenata di Ibiza a una filosofia operativa rispettosa del pianeta.

AMØK Club, la novità estiva di Maiorca,Nell’isola più grande delle Baleari esiste un superclub che si sta segnalando com...
12/09/2025

AMØK Club, la novità estiva di Maiorca,

Nell’isola più grande delle Baleari esiste un superclub che si sta segnalando come una delle principali novità estive e che punta ad espandersi e a crescere sempre più.

Isola più grande delle Baleari, da sempre Maiorca attrae tantissimi turisti da tutto il mondo – in particolare dalla Germania e dalla Gran Bretagna – grazie anche e soprattutto alla sua più che vivace vita notturna, che ha come indiscusso epicentro la sua capitale Palma di Maiorca. E proprio a Palma si trova l’AMØK Club, una delle novità di questa estate, come già da noi segnalato nella nostra guida di agosto 2025.

Immerso in uno spazio di 30.000 metri quadrati nella zona di Playa de Palma, l’AMØK Club offre musica ogni sera, grazie a una programmazione che sfrutta due palchi distinti, una terrazza open-air ideale per i set al tramonto e la main room indoor, quest’ultima concepita a guisa di un anfiteatro e con tutte le diavolerie e tecnologie che fanno sembrare questa sala più uno stage da festival che non una sala da club, grazie ad un impianto audio e video d’avanguardia, visual, 140 luci mobili, cannoni spara-coriandoli e quant’altro. Ampi gli spazi per godersi le serate sia dall’alto che dietro la console, così come i bar e soprattutto i baristi non mancano, in modo da garantire una veloce procedura di somministrazione delle bevande.

La programmazione dell’AMØK Club punta in particolare sulle serate del giovedì, del sabato e della domenica. Al giovedì è in programma Masaka Africana, che mescola afro-house, deep house e progressive con performance d’arte varia, street food e un mercato boho e multiculturale, il tutto curato e superivisionato dal dj e producer Mickey Dastinz, affiancato da una decina di performer; alla domenica è il turno di Tribù Sunset Party, una serata che inizia all’ora dell’aperitivo e va avanti sino a notte fonda con musica chill out e house in tutte le sue declinazioni, una serata molto frequentata dai residenti dell’isola, che ricordiamo essere abitata da più di 900mila persone. Al venerdì ed al sabato spazio agli special guest: questa estate si sono alternati a luglio Alle Farben, Archie Hamilton e Melanie Ribbe, ad agosto Ben Klock, James Hype e Ilario Alicante.

Noi eravamo presenti nella serata nella quale ha suonato James Hype, sempre abile a spingere la sua musica come un forsennato, divertendosi con una serie di mash-up e dando sempre al pubblico presente la carica giusta: la dimostrazione pratica che per un dj non è importante soltanto quello che si suona ma come lo si suona, il tutto unito all’energia che si sa trasmettere e alla capacità di comprendere i vari momenti di ogni serata. Fattori che James Hype sa sempre interpretare al meglio e che certificano come anche e soprattutto nel djing esistano le categorie.

E saperne di più del club maiorchino, la parola a Recardo Patrick, uno dei soci di AMØK Club, autentico veterano del clubbing internazionale, dove negli anni ha saputo interpretare diversi ruoli.

Questa è la seconda estate per l’ AMØK Club.
Abbiamo aperto nel giugno 2024 e questa è la prima estate che facciamo sin dall’inizio. Il nome? Diciamo che in inglese si può tradurre con la parola madness, pazzia nell’accezione positiva del termine. La nostra programmazione si articola tra singole serate, ospiti internazionali e dj locali, consapevoli che non siamo a Ibiza, dove i club puntano sulle residenze dei top dj come marchio distintivo. Noi puntiamo ad altro.

A che pubblico vi rivolgete?
Possiamo dire che ci rivolgiamo ad un target adulto, anche su questo fronte distinguendoci da Ibiza, dove tutto costa sempre di più: hotel, ristoranti, ingressi in discoteca e drink. Noi siamo un’alternativa anche su tutti questi fronti, siamo attrattivi per chi non voglia fare una vita da vip ma voglia divertirsi con un giusto equilibrio tra costi e benefici.

Siete aperti soltanto d’estate?
Da quest’anno saremo aperti tutto l’anno a parte una pausa ad aprile, Maiorca è un’isola abitata tutto l’anno è importante dare a chi ci vive un locale dove andare sempre. E per l’anno prossimo stiamo già lavorando a diverse migliorie ed ampiamenti: quando avremo tutte le autorizzazioni necessarie ci sarà spazio anche per i pool party.

Per chi volesse svernare in inverno alla Baleari, un’altenativa in più.

DJ Awards 2025: annunciate categorie e nomination.In attesa di conoscere data e location della cerimonia, i DJ Awards ha...
10/09/2025

DJ Awards 2025: annunciate categorie e nomination.
In attesa di conoscere data e location della cerimonia, i DJ Awards hanno rivelato gli artisti in gara e le modalità di voto.
Tornati nel 2024 dopo una pausa di quattro anni, i DJ Awards hanno appena annunciato le categorie in gara e tutte le nomination. Sedici le categorie in gara, con i rispettivi vincitori che saranno come da consuetudine affiancati da una serie di premiati speciali, in modo da offrire una panoramica globale dello stato dell’arte ibizenco della musica, dei dj, dei club e di tutto gira intorno alla isola dance per antonomasia.

A fianco di generi inossidabili quali House, Techno e Trance, quest’anno i DJ Awards si dedicano anche Balearic, Hard Dance/Bounce e Latin House/Reggaeton; tra i premi speciali, spiccano Track of the Summer, Icon Awards, Eye on MENA e Life Time Achievement. 99999999 (hard techno), Anyma (progressive house), Joseph Capriati e Marco Carola (tech house), Giorgia Angiuli (trance), Deborah De Luca, Enrico Sangiuliano e Marco Faraone (techno) gli italiani in nomination.

Ancora da rivelarsi data e location della cerimonia dei DJ Awards; per esprimere il proprio voto e conoscere tutte le nomination e tutti i dettagli, ecco il sito ufficiale della manifestazione.

Tomorrowland entra nel mondo dei fumetti.Il lato oscuro di ORBYZ è ormai svelato. Un viaggio illustrato dietro le quinte...
08/09/2025

Tomorrowland entra nel mondo dei fumetti.

Il lato oscuro di ORBYZ è ormai svelato. Un viaggio illustrato dietro le quinte del MainStage più atteso del 2025.

Dopo aver conquistato il mondo della letteratura fantasy con il romanzo omonimo, Tomorrowland alza la posta scommettendo sui fumetti: nasce ‘The Odes of Orbyz’, la prima graphic novel ufficiale che svela i segreti dietro ORBYZ, il tema misterioso e ipnotico scelto per l’edizione 2025 del festival. Non un semplice spin-off, ma un’operazione narrativa ambiziosa: 60 pagine di illustrazioni curate da una squadra internazionale di artisti, capaci di fondere epica fantasy e design futuristico, in un equilibrio perfetto tra racconto e spettacolo visivo.

Ogni tavola è un indizio, un frammento del puzzle che compone il MainStage, con riferimenti nascosti che solo i veri adepti di Tomorrowland sapranno decifrare. La trama, oscura e carica di tensione, ruota attorno a Tybla, guerriera dell’Ordine della Criniera, costretta a indagare su una serie di sparizioni inquietanti nella città sotterranea di Nymbuz. Un’esplosione nelle miniere, le ombre dei Fallarine e l’incontro con un enigmatico nomade scardineranno ogni sua certezza, in un crescendo che anticipa l’atmosfera del festival. Dietro le quinte, un dream team creativo: l’adattamento è firmato dallo scrittore Chris Roberson, i disegni da Nick Brokenshire, i colori da Triona Farrell e i testi da Jodie Troutman, con la supervisione del team artistico di Tomorrowland.

La copertina, minimalista ed evocativa, nasconde simboli che rimandano all’esperienza live, creando un ponte tra carta e palco. Strategia commerciale impeccabile: acquistando la versione fisica sullo store ufficiale (19,99€), si sblocca automaticamente la copia digitale, mentre in Belgio il fumetto approda negli scaffali di Standaard Boekhandel e Club.

Ma non è solo merchandising: questo lancio segna l’inizio di un’espansione transmediale, con la trilogia ‘BOOK OF WISDOM’ già in lavorazione e trattative per adattamenti cinematografici. Tomorrowland non vuole essere solo un festival, ma un universo narrativo a 360 gradi, dove musica, letteratura e fumetto si fondono in un’unica esperienza immersiva. E mentre i fan analizzano ogni vignetta in cerca di indizi su ORBYZ, una domanda sorge spontanea: questa graphic novel è solo l’antipasto di un’esperienza ancora più grande che attende i fortunati partecipanti ai due weekend di luglio?

Ela Minus, tra rock ed elettronica, fa ballare Robot Festival.Tra moda, elettronica e rock, la cantautrice colombiana cr...
05/09/2025

Ela Minus, tra rock ed elettronica, fa ballare Robot Festival.
Tra moda, elettronica e rock, la cantautrice colombiana cresce e arriva in Italia l'11 ottobre, al RoBOt Festival di Bologna.
«Sono nel bel mezzo di un lungo tour, in questo momento sono in Argentina», ci dice Ela Minus, 33enne cantautrice elettronica colombiana che ha già fatto scatenare Coachella, Primavera Sound, Estéreo Picnic… e pure un bel po’ del fashion system che conta, visto che oltre che per BBC, si è pure esibita per Chanel, Miu Miu e Prada.

«Stare sul palco è bellissimo, ma viaggiare è davvero stancante, ti disconette dal mondo. Anche viaggiare è un lavoro. Passano sei mesi e ti sembra sia passata una settimana», ci dice. Laureata alla prestigiosa Berklee School of Music, spesso costruisce da sola i synth che utilizza ed è ormai una delle star della scena elettronica alternativa. Eppure, come molti artisti veri, per fortuna, non è così sicura di sé e ha voglia di sperimentare. In Italia, avrebbe dovuto esibirsi al Letz Festival, a Terni, purtroppo annullato. Arriva però l’11 ottobre, a far ballare in un certo modo il RoBOt Festival di Bologna, dove in programma ci sono, tra gli altri, anche Apparat, Rainy Miller e Rival Consoles.

Come sta andando il tuo lungo tour dal punto di vista musicale?
Suonare dal vivo per me, all’inizio, è stato come saltare nel vuoto e ancora oggi imparo molto ogni sera. Ho pubblicato il mio primo disco (Acts of Rebellion, NDR) durante la pandemia, quando farlo era impossibile. Ancora oggi suono per pubblici molto diversi. C’è chi mi conosce e ama la mia musica, ma me però piace anche avere di fronte chi non ha aspettative.

Ti capita ancora di avere di fronte chi ti conosce poco?
Sì, ho fatto due show con Nicolas Jaar e durante il mio set non ho fatto altro che improvvisare, perché mi sembrava che il pubblico volesse quello… In realtà dovrei ricordami che tra il pubblico c’è anche chi compra i miei vinili e vuol cantare le mie canzoni. Mi sono ancora adattando.

La tua musica è dance, perché fa ballare, ma il tuo modo di cantare sembra ve**re proprio dall’improvvisazione o forse al rock…
Forse dipende dal fatto che il primo disco che ho comprato nella mia vita è stato ‘The Argument’ dei Fugazi. Ero piuttosto ossessionata da loro e dalla voce di Ian MacKaye, quand’ero una teen ager.

A proposito di voce, la tua, così tagliente, sembra perfetta per la musica elettronica. In particolare, per canzoni come le tue, in cui l’armonia e gli arrangiamenti contano, non c’è certo solo ritmo.
Lavoro molto sull’equalizzazione della mia voce, per poterla ‘incastrare’ bene tra le diverse frequenze. Solo da poco poi lavoro in studio con altri artisti. È interessante, ma molto diverso. Ogni volta che cerco di capire da che parte andrò, mi sbaglio. Credo però che il mio sound cambierà molto, in futuro.

La moda è una tua passione o tante colalborazioni sono arrivate per caso?
La moda mi piace davvero, ma non ho mai pensato troppo alle collaborazioni con i brand, che sono arrivate in modo naturale. E poi c’è il palco: vestirsi nel modo giusto è fondamentale, ti fanno diventare parte della performance. Contano, quanto le luci e le scenografie.

Che rapporto hai con i social?
Ho una relazione di amore e odio con i social, come molti credo. Come esseri umani siamo fatti per avere relazioni tra noi, i social sono solo un mezzo. Per questo ho iniziato a pubblicare una newsletter, For the Birds. È un modo per un rapporto diverso, più profondo con i fan.

La Spinnin’ si dà al gaming, mercato in espansione.La rivoluzione musicale invade il settore dei giochi online ed ecco c...
03/09/2025

La Spinnin’ si dà al gaming, mercato in espansione.
La rivoluzione musicale invade il settore dei giochi online ed ecco che l'elettronica incontra la parte ludica con un sound digitale.
Play’n GO ridefinisce completamente il concetto di slot machine musicale attraverso una partnership strategica con Spinnin’ Records, etichetta olandese che da oltre due decenni plasma il panorama della musica elettronica mondiale. La collaborazione genera due prodotti distinti ma complementari: ‘Spinnin’ Records Raving Reels’ e ‘Spinnin’ Records Into the Beat’, entrambi progettati per trasformare l’esperienza di gioco tradizionale in un viaggio sensoriale che trascende i confini tra intrattenimento digitale e cultura clubbing.

‘Raving Reels’ rappresenta l’evoluzione naturale del gaming musicale, costruendo una narrazione che segue le gesta di una giovane protagonista attraverso quattro livelli progressivi di pura adrenalina sonora. Il percorso inizia nei festival underground, dove l’energia grezza e autentica della scena elettronica trova la sua espressione più sincera, per culminare negli eventi VIP più esclusivi del circuito internazionale. La meccanica di gioco rispecchia fedelmente questa progressione: si parte da un layout ridotto di 3×2 rulli che si espande organicamente man mano che il giocatore avanza, sbloccando nuove funzionalità e ambientazioni con una logica che ricorda la crescita naturale di un artista nel panorama musicale.

La struttura progressiva introduce elementi meccanici specifici per ogni fase: gli Sticky Wild Re-Spins caratterizzano i primi livelli, offrendo una base solida per costruire combinazioni vincenti, mentre i forzieri bonus potenziati dei livelli intermedi aumentano la tensione e le aspettative. Il culmine arriva con i VIP Free Spins dell’ultima fase, dove i wild espandibili occupano il centro della scena come un dj headliner sul main stage di un festival. Questa architettura ludica mantiene costante l’interesse del giocatore attraverso una curva di apprendimento che non annoia mai, supportata da una colonna sonora firmata Spinnin’ Sessions che si evolve sincronicamente con il progresso del gioco.

‘Into the Beat’ adotta invece un approccio più diretto ma altrettanto sofisticato, immergendo immediatamente i giocatori nell’atmosfera pulsante della dance floor. Il layout classico a 5 rulli ospita meccaniche innovative come Step Up, dove i simboli Record speciali attivano moltiplicatori che possono raggiungere il 35x, e Lock’n Spin, funzionalità che espande la griglia di gioco fino a 5×5 posizioni mantenendo fissi i simboli vincenti per massimizzare le possibilità di payout. I Cash Pot Records, esclusivi della modalità Lock’n Spin, offrono moltiplicatori che spaziano dal Mini 20x al Grand 1500x, creando momenti di suspense paragonabili al drop di un brano dance.

Un ricordo musicale che attraversa il tempo, quello lasciato in una compilation da parte del dj argentino adottato dall'...
01/09/2025

Un ricordo musicale che attraversa il tempo, quello lasciato in una compilation da parte del dj argentino adottato dall'Isla Blanca.
C’è un’anima nascosta dietro le luci al neon e il frastuono commerciale dei mega-club di Ibiza, uno spirito che pochi ricordano e ancor meno hanno realmente vissuto, eppure resiste, sotterraneo e potente, in attesa di riemergere. Quella stessa essenza primordiale che trasformò l’isola in un faro globale di libertà e sperimentazione musicale è il cuore pulsante di ‘Paràiso. The True Spirit Of Ibiza’, compilation in uscita il 12 settembre in doppio vinile e il 26 in digitale, curata e selezionata dal compianto dj Alfredo Fiorito, per gli amici solo Alfredo, prima della sua scomparsa nel dicembre 2024, vero e proprio testamento spirituale del padre del Balearic Beat.

In un’era in cui l’industria del divertimento ha svuotato l’esperienza ibizenca della sua autenticità, riducendola spesso a una macchina da soldi per pochi, questo progetto si erge a monumento sonoro di ciò che era e, forse, potrebbe ancora essere: un viaggio ritmico che non è nostalgia fine a se stessa, ma un ponte gettato tra un passato utopico e un futuro da reimmaginare. La genesi del disco, frutto di due anni di lavoro a stretto contatto con Alfredo, racconta proprio questo: la ricerca ostinata di quello “stato mentale” balearico che cancellava i confini tra alba e tramonto, tra generi e culture, in un mix di house, disco, pop e world music che divenne la colonna sonora di una generazione.

Fabe: un workflow creativo, jam e produzioni accattivanti.Il dj e producer tedesco Fabe ci spiega la sua visione e appro...
29/08/2025

Fabe: un workflow creativo, jam e produzioni accattivanti.

Il dj e producer tedesco Fabe ci spiega la sua visione e approccio alla produzione con jam session in analogico.

Il producer tedesco Fabe è riconosciuto per il suo approccio distintivo alla produzione basata su jam session e improvvisazione. Con il suo workflow innovativo e analogico ha pubblicato su top label come Solid Grooves, Up The Stuss, Cecille, Piv e molte altre.

Abbiamo fatto con lui un discorso a 360 gradi con lui considerando, oltre alla produzione, l’importanza delle città dove ci si basa, per capire come influisce il contesto clubbing e dj culture nella carriera personale.

Come riesci a catturare l’essenza di un’improvvisazione e trasformarla in una release finita? Qual è il tuo rapporto nel processo creativo con le macchine analogiche rispetto ai VST digitali?
Sono sempre stato attratto dal “triggerare” fisicamente il suono e dal manipolare le manopole su macchine reali. Ho comprato il mio primo campionatore, un Korg Electribe S, quando avevo 13 anni, seguito da un MPC 2000XL. Quando Teenage Engineering ha rilasciato l’EP-133 K.O. II e l’OP–XY, l’approccio è diventato ancora più emozionante per me. Do forma ai miei suoni con attenzione e li equalizzo prima di campionare nelle macchine. A volte registro con riverbero o effetti aggiunti usando apparecchiature esterne come l’SSL Big Six o semplicemente il TX-6. È un processo molto intenzionale. In sostanza quindi adoro fare jam per ore, creare pattern su queste macchine e alla fine concatenarli in una traccia completa – senza bisogno di un computer. Certo, queste configurazioni sono limitate rispetto ad Ableton, specialmente per quanto riguarda il mixing o l’uso di send FX. Ma questo è diventato il mio principale metodo di produzione. Uso il computer solo per registrare la traccia finita su un file stereo.

Sei un artista tedesco ma ora fai base ad Amsterdam, due capitali con scene elettroniche distinte. Cosa ti ha spinto a spostarti e quali differenze significative hai notato tra il contesto musicale e l’approccio al clubbing/produzione in Germania e ad Amsterdam?
In realtà, mi sono basato temporaneamente ad Amsterdam per il mio album ‘Stories from the XY’. Amsterdam è sicuramente una capitale della musica house, sede di molti artisti e brand che hanno costruito carriere solide. C’è una forte connessione tra arte e business – lo si sente davvero. Artisti e collettivi lavorano costantemente su strategie per promuovere e vendere il loro lavoro. L’identità di questi brand di eventi e etichette è incredibilmente forte. Non c’è nessun altro posto dove tre grandi festival possono tenersi nello stesso weekend e registrare ovunque il sold out. Ma si percepisce anche un’impronta più orientata al business. Berlino, d’altra parte, sembra ancora più radicata nella cultura. I biglietti in prevendita sono ancora insoliti, e una politica di “no-photo” è la norma da molti anni. Non si vedono video maker dietro la console nei club più credibili di Berlino. Entrambe le città sono stimolanti a modo loro. Berlino è un ottimo posto per disconnettersi e godersi il raving nella sua forma più pura, guidato da valori culturali. Non credo si possa vivere un’esperienza simile altrove in modo così autentico. Musicalmente, Berlino è fortemente focalizzata sulla techno.
Il mio sound influenzato dal Regno Unito, ricco di groove, non è ancora molto popolare a Berlino: la UK garage e la bass music non occupano molto spazio sugli scaffali, ma io continuerò a suonare roba swingy e orientata al groove quando tornerò a Berlino comunque.

La rivoluzione dei dj set parte dagli show immersivi e AV.La frontiera degli eventi musicali che stravolge l'esperienza ...
27/08/2025

La rivoluzione dei dj set parte dagli show immersivi e AV.
La frontiera degli eventi musicali che stravolge l'esperienza delle esibizioni caratterizzate dalle nuove tecnologie
Nel cuore pulsante dell’evoluzione musicale contemporanea, i dj stanno ridisegnando i confini dell’intrattenimento live attraverso una rivoluzionaria esperienza immersiva a 360 gradi. Questa innovativa concezione dello spettacolo musicale rappresenta molto più di una semplice disposizione scenica: è una vera e propria filosofia di connessione, un dialogo intimo e coinvolgente tra artisti e pubblico che supera le barriere tradizionali dell’esibizione. L’elemento rivoluzionario dei dj attenti a questo risiede nella capacità di creare uno spazio di condivisione totale dove la musica diventa un’esperienza collettiva e totalizzante. I dj non sono più figure isolate su un palco rialzato, ma diventano parte integrante del flusso energetico della festa, circondati dai fan che possono osservarli, interagire e vivere la musica da ogni angolazione.
La nuova dimensione performativa nasce dalle ceneri della pandemia, un periodo che ha costretto l’industria musicale a ripensare radicalmente i propri modelli di comunicazione e condivisione. La tecnologia della realtà aumentata si fonde con l’esperienza live, moltiplicando le possibilità di connessione e trasformando ogni evento in un’esperienza multisensoriale unica. Artisti come Sippy dimostrano come questo format permetta una lettura più autentica delle energie del pubblico, consentendo di modulare la selezione musicale in tempo reale e creare un legame empatico profondo.

Per Swedish House Mafia un doppio show a New York.Dopo il Madison Square Garden, il trio svedese pronto a battezzare un ...
25/08/2025

Per Swedish House Mafia un doppio show a New York.

Dopo il Madison Square Garden, il trio svedese pronto a battezzare un altro sito newyorkese importantissimo, lo stadio degli Us Open di tennis.

Il legame tra Swedish House Mafia e New York è davvero di lunga data. Nel dicembre 2011 furono i primi dj ad esibirsi nell’arena più famosa al mondo, il Madison Square Garden. Giovedì 11 settembre 2025 battezzeranno sempre per la prima volta un altro sito della Grande Mela molto celebre; gli Swedish saranno infatti i primi artisti elettronici ad esibirsi all’Arthur Ashe Stadium, il campo centrale di Flushing Meadow, dove da domenica 24 agosto a domenica 7 settembre si svolgeranno gli Us Open, la quarta ed ultima prova di quest’anno del Grande Slam di tennis.

Per la circostanza l’Arthur Ashe Stadium avrà una capienza di 23mila spettatori: assai probabile si realizzi il sold out – di quelli veri – e quindi gli Swedish House Mafia hanno ben pensato di raddoppiare le date a New York: venerdì 12 settembre saranno infatti all’Under the K Bridge Park, ubicato a Nord di Brooklyn.

Tomorrowland pronto ad approdare in Cina.Mentre andava in scena il doppio week-end belga, Tomorrowland ha annunciato il ...
22/08/2025

Tomorrowland pronto ad approdare in Cina.

Mentre andava in scena il doppio week-end belga, Tomorrowland ha annunciato il suo approdo in Cina per uno show indoor in calendario a novembre.

Il team del festival che anche quest’anno si è confermato al primo posto della DJ MAG Top 100 Festivals allarga sempre più i suoi orizzonti, che già lo vedono protagonista a Ibiza, in Francia, negli Stati Uniti, in Brasile e in Colombia: da pochi giorni è ufficiale il suo approdo in Cina, per la precisione all’Hero Dome di Shangai, che sabato 22 novembre 2025 ospiterà lo spettacolo indoor The Magic of Tomorrow. Una produzione che sarà gestita insieme ai team cinesi Hero Esports and INS LAND; Hero Esports in particolare è la più grande compagnia asiatica in ambito esports.

The Magic of Tomorrowland proporrà una serie di top dj – non ancora annunciati – ed il meglio delle sue scenografie e dei suoi allestimenti, dando spazio ad una serie di talenti locali. Due novità in una, in buona sostanza per il festival belga: l’approdo in Estremo Oriente e la produzione di uno dei più grandi eventi elettronici indoor asiatici mai realizzati. Il tutto mentre si succedono in rumors in merito ad un approdo di Tomorrowland anche in Thailandia. Per ora, appunto, soltanto rumors ai quali non hanno ancora fatto seguito comunicazioni ufficiali.

Marco Carola torna al Pacha Ibiza con Music OnIl party torna ogni venerdì dal fino al 10 ottobre.Nell’estate del 2025 Ma...
20/08/2025

Marco Carola torna al Pacha Ibiza con Music On
Il party torna ogni venerdì dal fino al 10 ottobre.

Nell’estate del 2025 Marco Carola torna al Pacha Ibiza con il leggendario format Music On. Ogni venerdì dal 16 maggio al 10 ottobre il dj sarà affiancato dai migliori dj del mondo per uno dei party più famosi di Ibiza. Il party house e techno di punta del Pacha Ibiza ha offerto i suoni più innovativi ogni venerdì delle ultime tre estati. Music On ha un seguito dedicato di amanti della musica “esperti” che aggiungono la loro energia agli eventi.

Marco Carola, protagonista del nostro numero estivo dedicato all’elettronica, da decenni innova la scena elettronica, rimanendo sempre fedele alle sue radici nell’underground. I suoi eventi imperdibili si sono svolti in tutto il mondo e in ognuno di essi il rinomato maestro ha proposto i suoi caratteristici groove in tutto lo spettro della tech-house.

Ogni settimana Music On di Marco Carola sarà un viaggio unico nel cuore della musica dance elettronica, con un mix di nuovi tastemakers e leggende della scena. Più che una semplice festa, è una celebrazione collettiva della musica e del movimento che permette di avvicinarsi e immergersi nei groove ipnotici e di rimanere affascinati dal senso di unità che porta sulla pista da ballo del Pacha Ibiza insieme ai migliori DJ della scena.
I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale del Pacha Ibiza.

Indirizzo

Via Balbo 4
Acerra
80011

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