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Che fine ha fatto Alesso?Alesso è uno degli artisti più strani, passateci il termine, del panorama EDM. Con un sound uni...
06/08/2025

Che fine ha fatto Alesso?
Alesso è uno degli artisti più strani, passateci il termine, del panorama EDM. Con un sound unico, delineatosi nel tempo, si è ricavato un posto d’onore nell’olimpo dei djs. Questo, nonostante il suo inizio di carriera ormai oltre 10 anni fa, delineava la sua figura di producer come uno dei maggiori pionieri del genere Progressive House.
Oggi, ad ogni sua release, noi tutti speriamo si tratti di un brano Progressive, ma il più delle volte non è così. Ce ne siamo fatti una ragione, e ad essere onesti e comprensivi, capiamo anche la maturazione e la (probabile) scelta artistica dello Svedese. In ogni caso, Alesso è uno dei nostri artisti preferiti ed uno dei maggiori esponenti dell’epoca EDM, non c’è dubbio.
Ma che fine ha fatto? La sua ultima release, presentata anche nel Best Of Today 280 risale al 25 ottobre 2024, prima di quella, il lancio della sua nuova etichetta BODY Hi, ma dopo il silenzio assoluto, anche sui social.
Le conseguenti cancellazioni di alcune date ed un successivo comunicato sui social hanno chiarito poi la situazione: Alesso non è stato nelle migliori condizioni di salute, come spesso accade ad artisti tenuti a fare moltissime serate in giro per il mondo e che devono anche trovare il tempo e la forza di concentrarsi sulle produzioni. Nello specifico, una mattina si è svegliato con un forte rumore all’apparato uditivo ed ha iniziato a soffrire di acufeni. Dunque, il suo dottore gli ha consigliato l‘assoluto riposo. Ecco spiegato il motivo della sua assenza dalle serate, dalle release, ma anche dai social nell’ultimo periodo.
Lo stesso Alesso rassicura che ora le cose sembrano andare un po’ meglio, e non possiamo che essere felici per lui e lo aspettiamo!

‘Cerco Un Uomo’ di Sandra Mondaini è una hot track da clubPaolo Martini e Stefano Ranieri remixano Sandra Mondaini e con...
04/08/2025

‘Cerco Un Uomo’ di Sandra Mondaini è una hot track da club
Paolo Martini e Stefano Ranieri remixano Sandra Mondaini e con Time Records la fanno rivivere con la voce originale.
Il panorama della musica dance si arricchisce di una release inaspettata: ‘Cerco un Uomo’, celebre brano di Sandra Mondaini, reinterpretato in chiave club da Paolo Martini e Stefano Ranieri. Il remix segna un punto d’incontro tra l’eredità televisiva italiana e le sonorità elettroniche contemporanee.
L’idea di remixare ‘Cerco un Uomo’ nasce da Stefano Ranieri oltre due anni fa, con una prima versione embrionale. Il progetto ha poi trovato piena concretizzazione grazie all’incontro con Paolo Martini, che porta alla versione definitiva pubblicata il 27 giugno su tutte le piattaforme digitali da Time Records.
Il feedback iniziale dal dancefloor è descritto come un “attimo di smarrimento” iniziale, che si tramuta rapidamente in coinvolgimento. Il brano è una sfida allettante rendere un brano del 1977 interessante nel sound attuale. Un elemento distintivo è l’utilizzo della voce originale di Sandra Mondaini e la quasi totale assenza di precedenti cover o remix, rendendola una novità assoluta per il pubblico. Questo approccio, più impattante di una semplice cover, è stato reso possibile grazie al lavoro di Time.
Il brano ha già collezionato importanti supporti nel circuito DJ. Il primo a credere nel progetto e a suonarlo regolarmente negli ultimi due anni è stato Leon. Successivamente, il remix ha ottenuto il sostegno di figure di spicco come Seth Troxler e The Cube Guys, oltre a quello di altri DJ influenti in vista dell’uscita ufficiale.
Giacomo Maiolini, fondatore di Time Records, ha espresso un entusiasmo immediato per il progetto. Ha dichiarato di essersi “innamorato al primo ascolto” del brano, dopo che il suo collaboratore Mark Imbruglia glielo ha fatto sentire. La sua approvazione è stata motivata dalla percezione di una contaminazione efficace tra l’iconicità di Sandra Mondaini e le sonorità attuali. Per il momento, l’attenzione è focalizzata sulla promozione e diffusione delle versioni attuali, ma Maiolini non esclude la possibilità di futuri edit o remix.

Amy Lee degli Evanescence è finora l'unica cantante rock/metal ad essersi esibita per un Papa 😱. In un concerto organizz...
01/08/2025

Amy Lee degli Evanescence è finora l'unica cantante rock/metal ad essersi esibita per un Papa 😱. In un concerto organizzato da Papa Francesco per i giovani, ha invitato diversi cantanti e musicisti, tra cui Amy Lee. Oltre a ciò, gli Evanescence sono stati la prima band rock/metal a cantare in Vaticano. Grazie, Amy Lee, per aver portato il nome del rock/metal a un livello mai visto prima, e grazie a Papa Francesco per questo gesto. Riposa in pace 🙏🏿

28 dicembre 1962A Orange, in Francia, nasce Michel Petrucciani: Un sublime esempio di genio della musica, più forte di u...
30/07/2025

28 dicembre 1962A Orange, in Francia, nasce Michel Petrucciani: Un sublime esempio di genio della musica, più forte di un ingrato destino che non gli impedì di entrare nell'olimpo dei migliori pianisti di jazz.
Non si ama qualcuno per il suo aspetto fisico, per i suoi vestiti, per la sua macchina di lusso, ma perché canta una canzone che solo tu puoi sentire."
Oscar Wilde
"Se non posso essere normale, voglio essere un'eccezione, un artista eccezionale"...... e così è stato!

Il vecchio stadio di Wembley fu la cornice, il 13 luglio 1985, di uno dei più grandi concerti dal vivo mai organizzati: ...
28/07/2025

Il vecchio stadio di Wembley fu la cornice, il 13 luglio 1985, di uno dei più grandi concerti dal vivo mai organizzati: Live Aid . Sting , U2 , Dire Straits , The Who , David Bowie , Elvis Costello , Elton John e George Michael erano tra gli artisti che si esibirono a Londra quel giorno ( Bob Dylan , Eric Clapton , Mick Jagger, Madonna e Tom Petty erano allo stadio JFK di Philadelphia per la controparte americana). Ma di tutti gli artisti di alto calibro in mostra quel giorno, ci fu un accordo unanime sul fatto che l'esibizione dei Queen al Live Aid rubò l'intera scena con un magnifico set tour-de-force di 21 minuti.
Il film biografico di successo del 2019 Bohemian Rhapsody inizia e finisce con un filmato che ricrea il concerto Live Aid dei Queen, un'esibizione che rimane il momento più alto della storia dal vivo della band. La loro partecipazione era inizialmente in dubbio, tuttavia, e ancora nel giugno 2019, il chitarrista Brian May ha ammesso: "Abbiamo sicuramente esitato a fare il Live Aid".

Sia gli INXS che gli U2 hanno lasciato un segno indelebile nella storia del rock, con brani immortali come "Need You Ton...
25/07/2025

Sia gli INXS che gli U2 hanno lasciato un segno indelebile nella storia del rock, con brani immortali come "Need You Tonight", "New Sensation", "Where the Streets Have No Name" e "With or Without You". Le loro carriere sono state segnate da successi, sperimentazioni e un impatto culturale che va oltre la musica.
L'amicizia tra Bono e Michael Hutchence, così come il rispetto reciproco tra le loro band, rimane un esempio di come la musica possa unire le persone al di là del successo e della fama.

La versione di Janis Joplin di "Piece of My Heart" è un'esplorazione appassionata del dolore e della vulnerabilità. La c...
23/07/2025

La versione di Janis Joplin di "Piece of My Heart" è un'esplorazione appassionata del dolore e della vulnerabilità. La canzone, scritta da Jerry Ragovoy e Bert Berns, è stata registrata per la prima volta da Erma Franklin nel 1967.
L'esibizione live di Joplin a Woodstock nel 1969 consacrò ulteriormente la canzone come un'icona della storia del rock.
La potente voce di Joplin cattura il dolore e il desiderio di amore dopo una relazione fallita, risuonando profondamente con gli ascoltatori. Il testo esprime la sensazione di aver dato tutto ad un partner, per poi essere lasciato spezzato. Rimane un simbolo del talento grezzo di Joplin e della sua influenza sulla musica rock, ispirando innumerevoli artisti di generazioni.

Addio Ozzy ❤️
22/07/2025

Addio Ozzy ❤️

I Red Hot Chili Peppers si formano a Los Angeles n gli anni 80. Originariamente composta dal cantante Anthony Kiedis, da...
21/07/2025

I Red Hot Chili Peppers si formano a Los Angeles n gli anni 80. Originariamente composta dal cantante Anthony Kiedis, dal bassista Flea, dal batterista Jack Irons e dal chitarrista Hillel Slovak, la band emerse dalla vivace scena punk rock di Los Angeles. Il loro sound iniziale era caratterizzato da una miscela grezza e ad alta energia di rock, funk e punk, che li distingueva dai loro contemporanei.

Apple Music, Shape of You di Ed Sheeran al top ultimi 10 anniIl brano più ascoltato in assoluto. L'artista: "Arriva ovun...
18/07/2025

Apple Music, Shape of You di Ed Sheeran al top ultimi 10 anni
Il brano più ascoltato in assoluto. L'artista: "Arriva ovunque"

E' Shape of You di Ed Sheeran il brano più ascoltato in assoluto nell'ultimo decennio su Apple Music, che ha diffuso la classifica delle 100 canzoni al top sulla piattaforma.
Al momento dell'uscita, nel 2017, Shape of You ha battuto il record di canzone pop più ascoltata nella storia della piattaforma per numero di stream nel primo giorno a livello globale.

Durante i primi 10 anni di Apple Music, il brano è stato al primo posto nella classifica Top Pop Songs di almeno un Paese per oltre 1.800 giorni — più di qualsiasi altra canzone.
Ha inoltre raggiunto la vetta della classifica generale Top Songs in almeno un Paese per oltre 1.000 giorni.
Alle sue spalle nella top 100, Blinding Lights di The Weeknd in seconda posizione e God's Plan di Drake sul terzo gradino del podio.
Ed Sheeran è tra i primi cinque artisti per numero di brani presenti nella top 500, con 11 canzoni in classifica, tra cui Shape of You ( #1), Perfect ( #8), Thinking Out Loud ( #64), I Don't Care (con Justin Bieber, #131), Bad Habits ( #183), Castle on the Hill ( #192), Photograph ( #201), The A Team ( #262), Shivers ( #265), Galway Girl ( #411) e Beautiful People (feat.Khalid, #454).
Per celebrare questo traguardo, il cantautore britannico ha incontrato Zane Lowe di Apple Music per parlare della scrittura di Shape of You e dell'impatto duraturo della canzone, rivelando tra l'altro che inizialmente non avrebbe voluto cantarla lui stesso: "Sai, quando l'ho scritta, non mi è neanche passato per la testa… So che può sembrare strano, ma ho scritto tantissime canzoni così.

Ovviamente non proprio così, ma in centinaia di occasioni sei in studio e dici: "Creiamo un'atmosfera, andiamo avanti, poi a fine giornata vediamo tra cinque o sei canzoni se ce n'è una buona'. Era il mio primo giorno di lavoro con Steve Mac, io e Johnny siamo entrati in studio e abbiamo lavorato a raffica, brano dopo brano. A fine giornata, abbiamo riguardato il materiale e ci siamo detti: 'Questa non è male'. Quella sera stavamo registrando la batteria per un brano di Divide, Eraser, così io e Johnny siamo andati ai Rak Studios e ho fatto ascoltare il brano a Ben Cook ed Ed Howard, che erano a capo di Asylum Records — l'etichetta che aveva in roster me, Charli XCX, Anne-Marie e Rudimental. Ho detto: 'Questa potrebbe tranquillamente diventare una canzone dei Rudimental con Rihanna'. E loro: 'Sei matto. Dovresti tenerla'".
Ma ora, otto anni dopo, "continuo a suonarla ovunque. Posso andare in qualunque parte del mondo, anche nella giungla in Cambogia, e tutti conoscono quella canzone. Ha raggiunto posti incredibili", sottolinea Sheeran.

Omar Pedrini: «Perché un artista per sentirsi arrivato deve per forza fare il Forum?»L’ossessione per i numeri, i finti ...
16/07/2025

Omar Pedrini: «Perché un artista per sentirsi arrivato deve per forza fare il Forum?»
L’ossessione per i numeri, i finti sold out, la mancanza di spazi dove suonare (le cose sono collegate) e molto altro nella terza puntata del vodcast ‘Milano sogna’ dedicato al Jungle Sound e alla scena anni ’90

«Ci dicevano: il rock va cantato in inglese. Oggi ai ragazzini dicono il contrario. È stata un po’ la nostra vittoria». Lo dice Omar Pedrini dei Timoria nella terza puntata di Milano sogna, il vodcast che racconta le vite dei musicisti che negli anni ’90 giravano attorno al Jungle Sound.

«Noi eravamo provinciali», dice Pedrini nella conversazione col padrone di casa Fabrizio Rioda, «anzi, io venivo dalla periferia della provincia e quello che succedeva a Milano era un po’ un mito. Qui trovammo nei Ritmo Tribale dei cugini milanesi. Ve**re al Jungle significava sentirsi parte del giro».

All’epoca «il passaparola, l’incontro, l’annusarsi erano fondamentali. Oggi invece vedo poco scambio umano, non ci si annusa più. Non pensavi a comunicare, pensavi a fare. Oggi ti bruci nell’ansia di comunicare tutto e subito». Pedrini non vuole «fare il vecchio nostalgico», ma a proposito dell’epoca in cui viviamo nel corso della conversazione, che è stata registrata prima delle recenti polemiche sui concerti, dice che «i numeri sono diventati la nuova bibbia, un’ossessione. Ci sono artisti che se non fanno sold out si sentono in imbarazzo. Si inventano i sold out laddove non ci sono. Perché un artista per avere un momento di gloria deve per forza fare il Forum?».

Da dove ripartire, allora? Pedrini ha un suggerimento per chi gestisce la cosa pubblica: «Ricreare degli spazi anche piccoli dove esibirsi, dove è importante esserci anche se fai solo 100 persone. Avere dei luoghi dove i ragazzi possono esprimersi e buttare fuori le loro verità, i loro problemi, le loro idee. Io sono cresciuto in periferia a Brescia, sono nato in Via Uberti davanti a una Casa del popolo e non hai idea di quante cose ho imparato grazie a quel palchettino lì. Gli spazi sono importanti».

In un mondo di piccole iene, gli Afterhours sono più vivi che maiIl live a Genova parte con l'album “Ballate per piccole...
14/07/2025

In un mondo di piccole iene, gli Afterhours sono più vivi che mai
Il live a Genova parte con l'album “Ballate per piccole iene” e poi diventa pogo e pura energia.

Il tour messo in piedi quest’estate per celebrare i vent’anni di “Ballate per piccole iene”, che sta macinando a sorpresa migliaia e migliaia di biglietti in tutta Italia, è tutto tranne che una mera operazione nostalgia, qualche cosa di polveroso o di museale. Sembra paradossale dirlo, ma gli Afterhours di oggi, che poi sono quelli di “ieri”, visto che Manuel Agnelli ha voluto al suo fianco la band originale che lavorò a quello storico album, sono più vivi che mai. E a Genova, sul palco del Balena Festival, in una delle primissime date della tournée, sempre aperta dai gruppi del progetto Carne Fresca, lo hanno dimostrato davanti a oltre 2.000 persone, mettendo in piedi un live energico, sprezzante, suonatissimo, senza egotismo e personalismi. Un concerto da band. Era dal 2018 che il logo luminoso Afterhours non illuminava un palco.

C’è una doppia esigenza a rendere la data ligure magica, e in generale questi nuovi appuntamenti: da una parte c’è un pubblico eterogeneo a livello di età, evidentemente affamato di musica rock che lasci i segni sulla pelle, che la faccia vibrare, dall’altra quella di una formazione ritrovata, che Agnelli ha voluto al suo fianco proprio perché ne ha percepito la voglia profonda di mettersi in gioco per davvero. Non cercava turnisti, ma musicisti che mettessero anima e corpo in questa avventura, che è molto più di una rievocazione. Andrea Viti (basso), Dario Ciffo (violino, chitarra), Giorgio Prette (batteria) e Giacomo Rossetti (chitarra, tastiere, percussioni) in questo momento sono i compagni di viaggio giusti. Insieme formano un blocco unico, granitico. La prima parte del live, con un palco da cui spuntano cinque ledwall con visual evocativi, è interamente dedicata a “Ballate per piccole iene”, un disco simbolo: l’album, come ha più volte spiegato Agnelli, è stato “figlio di un preciso periodo” e risulta essere musicalmente molto diverso dal glorioso predecessore “Quello che non c’è”.

Indirizzo

Via Balbo 10
Acerra
80011

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