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SUONOFFICINAGruppo di Cagliari, i Suonofficina furono formati nel 1977 dai fratelli Roberto e Mauro Palmas e hanno incis...
21/11/2025

SUONOFFICINA

Gruppo di Cagliari, i Suonofficina furono formati nel 1977 dai fratelli Roberto e Mauro Palmas e hanno inciso due album contenenti rielaborazioni di musica folk sarda e dell'area mediterranea, suonate con strumenti tradizionali e moderni.

Discografia:
LP - Pingiada (Cetra LPP385 - 1978)
LP - Iandimironnai (Key KE 1002 - 1982)

ST.TROPEZUno dei tanti gruppi formati da Ciro Perrino dopo i Celeste e prima degli album come solista degli anni '80. Il...
19/11/2025

ST.TROPEZ

Uno dei tanti gruppi formati da Ciro Perrino dopo i Celeste e prima degli album come solista degli anni '80. Il bassista Giorgio Battaglia veniva anch'egli dai Celeste.
Lo stile di questo gruppo è un rock spaziale che ricorda Gong e artisti simili, ma durante la loro breve esistenza non venne realizzato alcun disco.
Il CD Icarus contiene registrazioni di studio inedite degli anni 1977-78. Tutti i 10 brani di questo CD sono poi stati ripubblicati nel cofanetto dei Celeste 1969-1977 - The complete recordings.
Perrino, Magazzino e la cantante Lady Mantide formarono successivamente un altro gruppo di breve durata, chiamato Compagnia Digitale.
Il disco è stato ristampato nel 2021 in versione CD (con un brano in più) e doppio LP (con due bonus tracks).

Formazione:
Ciro Perrino (tastiere, batteria)
Alex Magazzino (chitarra, basso, voce)
Lady Mantide (voce)
Giorgio Battaglia (basso)
Silvano Cecchini (basso)
Francesco Di Masi (batteria)
Enzo Cioffi (batteria)
Mimmo Di Leo (batteria)

Discografia:
CD - Icarus (Mellow MMP 105 - 1992)
CD - Icarus (Mellow MMP 550 - 2021 - ristampa del precedente con un brano in più)
LP - Icarus (Mellow MMLP 109 - 2021 - 2 LP - come sopra con due brani aggiuntivi - edizione limitata vinile colorato)

STRUMENTOCONCERTOStrumentoconcerto è stato un gruppo anomalo, formato come veicolo per proporre al pubblico la passione ...
17/11/2025

STRUMENTOCONCERTO

Strumentoconcerto è stato un gruppo anomalo, formato come veicolo per proporre al pubblico la passione di Nicola Scarano e Sonia Milan per strumenti musicali di ogni genere, sia convenzionali che etnici.
Attivi fin dai primi anni '70 i due sono entrati nella Cooperativa L'Orchestra con cui hanno inciso due LP, e contemporaneamente hanno fatto parte della formazione originaria dei Mamma Non Piangere, partecipando al primo album di quel gruppo.
Nel primo LP, La natura è musica, collabora con loro Lorenzo Leddi, polistrumentista leader di Mamma Non Piangere, e il disco è una sorta di favola basata sulle voci dei tanti strumenti impiegati. Il secondo album, Lo strumento fa concerto, autoprodotto dal duo nel 1980 e poi uscito per L'Orchestra, è più maturo e contiene alcuni brani in stile folk/rock della tradizione europea.
I due hanno creato la Strumentoteca d'Arte Musicale a Birago di Lentate (vicino Milano), un interessante museo di strumenti etnici comprendente più di 13.000 pezzi.
Sonia Milan fa oggi parte del duo Ameritalian con il chitarrista americano Greg Patton, con cui ha suonato in USA, Italia ed altri paesi europei, e prodotto un CD nel 2006.

Formazione:
Nicola Scarano (voce, strumenti vari)
Sonia Milan (voce, strumenti vari)

Discografia:
LP - La natura è musica (L'Orchestra OLPS 55008 - 1979)
LP - Lo strumento fa concerto (Karamelle KG334 - 1980)
LP - Lo strumento fa concerto (L'Orchestra OLPS 55015 - 1980)

LA STRANA SOCIETÀConosciuto in Italia per il 45 giri d'esordio Pop corn, rifacimento del brano di Gershon Kingsley che d...
14/11/2025

LA STRANA SOCIETÀ

Conosciuto in Italia per il 45 giri d'esordio Pop corn, rifacimento del brano di Gershon Kingsley che diede loro un enorme successo nell'estate del 1972, questo gruppo torinese comprendeva ex componenti del complesso beat I Ragazzi del Sole e ha avuto una lunga carriera proseguita fino agli anni Duemila.
Nella loro ampia produzione discografica di genere pop commerciale va segnalato il CD Il lungo viaggio dell'amico di Harry, pubblicato solo nel 2017 e contenente una lunga suite di circa 40 minuti composta da nove brani, registrata in concerto nell'ottobre 1972 e di stile decisamente progressivo.
Del gruppo ha fatto parte negli anni '80 Roberto Bonfiglio (Roby Munciguerra) già chitarrista dei Procession.
Formazione:
Celestino Scaringella (voce, chitarra)
Luigi Catalano (chitarra)
Carlo Lena (tastiere, flauto)
Giovanni Foresti (basso)
Valerio Liboni (batteria)

Discografia:
LP - Pop Corn & Cracker Jax (Fonit LPQ 9067 - 1972)
CD - Il lungo viaggio dell'amico di Harry (Incipit INC 235 - 2017 - registrato dal vivo nel 1972)

12/11/2025

LA STORIA VERA

Un solo 45 giri per questo gruppo, in stile piuttosto melodico nella facciata A, mentre il lato B è un rhythm & blues più tirato. I due brani sono contenuti nel CD Alto Volume 4 1975-1982 - Atmosphere della Giallo Records (FS 1018/2), secondo le note di copertina questo 45 giri risale al 1977, anche se le sonorità sembrano molto più datate.

Discografia:
45 - Lei era il mio sorriso/R.A.S. (City C6297 - 1977)

LA STANZA DELLA MUSICAFondato da Stefano Palladino e Nazario Gargano, già autori di due album nel 1975 e 1976, questo gr...
10/11/2025

LA STANZA DELLA MUSICA

Fondato da Stefano Palladino e Nazario Gargano, già autori di due album nel 1975 e 1976, questo gruppo continuò nel tentativo degli autori di fondere poesia con musica. folk-rock. Tra gli 11 brani contenuti nell'LP ci sono testi di autori italiani e stranieri, da Belli a Machiavelli, da Rimbaud a Lorenzo De' Medici.
Tra i musicisti coinvolti nell'album ci sono Ettore De Carolis e Franco Coletta, già componenti di Chetro & Co.
L'album è stato ristampato in CD nel 2010 dalla Universal all'interno del cofanetto Progressive Italia - Gli anni '70 vol.8.

Formazione:
Stefano Palladino (voce, chitarra classica)
Nazario Gargano (voce, chitarra classica, mandolino)
Giampaolo Belardinelli (voce, chitarra acustica)
Ettore De Carolis (chitarra acustica ed elettrica)
Franco Coletta (basso, chitarra acustica ed elettrica)
Nicola Samale (flauto)
Adriano Giordanella (percussioni)

Discografia:
LP - La stanza della musica (Philips 6323 060 - 1978)

ARTURO STALTERIIl bravo tastierista dei Pierrot Lunaire realizzò alcuni dischi da solo dopo il loro scioglimento. Il pri...
07/11/2025

ARTURO STALTERI

Il bravo tastierista dei Pierrot Lunaire realizzò alcuni dischi da solo dopo il loro scioglimento. Il primo è totalmente strumentale, e in qualche punto ricorda le atmosfere del vecchio gruppo, sebbene le parti di tastiere possano risultare a tratti monotone. Un secondo album è seguito nel 1987, ed altri negli anni '90, in stile più vicino alla new age.
L’album From Ajanta to Lhasa pubblicato nel 2020 era stato registrato da Stalteri nel 1979 dopo un viaggio in India ed è influenzato da compositori come Terry Riley e Philip Glass.

Discografia:
LP - André sulla luna (It ZPLT 34062 - 1979)
LP - E il pavone parlò alla luna (Lynx Z 00565 - 1987 - le copie esportate in Giappone hanno una fascetta obi aggiuntiva)
LP - André sulla luna (Sony Music 88691 98900 1- 2012 - ristampa dell'album del 1979)
LP - E il pavone parlò alla luna (Soave SV 06 - 2017 - ristampa dell'album del 1987 con diversa copertina - 500 copie di cui 100 in vinile trasparente)
LP - From Ajanta to Lhasa (Soave SV 26 - 2020 - registrato nel 1979 - 300 copie di cui 100 in vinile rosso)
CD - André sulla luna (MP Records MPRCD 006 - 1997 - ristampa dell'album del 1979)
CD - E il pavone parlò alla luna (MP Records MPRCD 045 - 2005 - ristampa dell'album del 1987)

DAVIDE SPITALERIIl cantante dei Metamorfosi tentò la carriera solistica alla fine degli anni '70. Nonostante il suo tale...
05/11/2025

DAVIDE SPITALERI

Il cantante dei Metamorfosi tentò la carriera solistica alla fine degli anni '70. Nonostante il suo talento di cantante e la sua voce possente, entrambi i dischi sono lontani dallo stile del suo gruppo, essendo orientati più alla forma musicale della canzone.
A nome Davide è uscito anche un raro singolo del 1983 con ...e lasciala cantare/Marylisa (Mio 003).

Discografia:
LP - Thor (Delta ZPLDE 34054 - 1979 - come "Thor")
LP - Uomo irregolare (Ciao CIA 1004 - 1980)

SPIRALEFormazione:Corrado Nofri (tastiere)Gaetano Delfini (tromba, voce)Giancarlo Maurino (sax, flauto)Peppe Caporello (...
03/11/2025

SPIRALE

Formazione:
Corrado Nofri (tastiere)
Gaetano Delfini (tromba, voce)
Giancarlo Maurino (sax, flauto)
Peppe Caporello (basso, chitarra)
Giampaolo Ascolese (batteria)

Gruppo romano, Spirale realizzò un unico album più vicino al jazz che al rock, poco conosciuto tra i collezionisti ed incredibilmente raro. Tra le influenze si possono notare Nucleus e Soft Machine.
Quattro dei cinque musicisti diedero poi vita alla Folk Magic Band, con cui realizzarono il disco Jazz al Folkstudio nel 1976.
Il gruppo Spirale si è riunito realizzando un nuovo disco nel 2011 con la stessa formazione originale comprendente Michele Ascolese (chitarra) al posto dello scomparso Corrado Nofri. Michele Ascolese aveva fatto parte del gruppo iniziale ma, dovendo partire per il servizio militare, era stato sostituito da Nofri per la registrazione del disco.
La prima ristampa ufficiale è del 2021 per l’etichetta Dialogo (prima in LP poi anche in CD), ma ne esistevano già altre probabilmente non ufficiali: una ristampa CD del 2020 con copertina mini-LP apribile ed una in vinile blu marmorizzato (etichetta Magnet Musikverlag) del 2021

Discografia:
LP - Spirale (King NLP 112 - 1974)
LP - Spirale (Dialogo DIALP 922 - 2021 - ristampa del precedente)
CD - Live inside (Lake - 2011)
CD - Spirale (Dialogo DIACD 922 - 2022 - ristampa dell'album del 1974)

Immagina Firenze a metà anni ’80: le strade ancora intrise di quella spinta creativa che dal post-punk e dalla new wave ...
31/10/2025

Immagina Firenze a metà anni ’80: le strade ancora intrise di quella spinta creativa che dal post-punk e dalla new wave europea aveva attecchito anche in Italia. I Litfiba erano già una realtà in crescita: avevano pubblicato *Desaparecido* e avevano fatto capire di non voler essere una band “qualsiasi”. Ma quello che stavano per fare nel 1986 avrebbe cambiato tutto.
Piero Pelù e Ghigo Renzulli, insieme al resto della formazione storica, decisero di osare: invece di limitarsi a un semplice seguito, pensarono a un progetto ambizioso, quasi f***e per l’Italia di allora. Un doppio album. Non una raccolta di brani buttati dentro, ma un viaggio oscuro, drammatico, pieno di simboli e tensioni.
Il disco si chiamò *17 Re*. Un titolo enigmatico, quasi mistico. E la leggenda narra che avrebbe dovuto esserci una diciassettesima traccia, proprio la title track, scartata all’ultimo perché “non all’altezza”. Quasi a voler lasciare un vuoto, un mistero insoluto, che alimentasse ancora di più l’aura dell’opera.
Le atmosfere erano dense: chitarre taglienti, tastiere che evocavano spazi lontani, percussioni che sembravano provenire da rituali arcaici. Nei testi c’erano il potere, la guerra, il silenzio, la paura, ma anche una ricerca spirituale e una voglia di ribellione. Era la seconda tappa della cosiddetta “Trilogia del Potere”: un manifesto generazionale contro i soprusi e i fantasmi interiori.
All’inizio non fu un disco da classifica: era troppo lungo, troppo complesso, troppo cupo. Ma chi lo ascoltava ne usciva segnato. Era come aprire un libro sacro e maledetto allo stesso tempo, un’opera che chiedeva attenzione e che non regalava nulla. Col tempo, *17 Re* sarebbe diventato un culto. Una pietra miliare. Uno di quei rari album che non invecchiano, perché non erano figli di una moda, ma di una necessità espressiva.
Ancora oggi, quando si parla di new wave italiana, il nome che torna sempre è quello: *17 Re*. Il disco in cui i Litfiba non solo fecero musica, ma scolpirono un mondo parallelo, fatto di oscurità e di luce, di ribellione e di mistero.

La storia di "Je so' pazzo" non inizia in uno studio di registrazione, ma nel cuore pulsante di Napoli, dove un giovane ...
29/10/2025

La storia di "Je so' pazzo" non inizia in uno studio di registrazione, ma nel cuore pulsante di Napoli, dove un giovane musicista di nome Pino Daniele stava forgiando un suono rivoluzionario, una miscela esplosiva che lui stesso definì "Taramblù" (tarantella, blues e rumba).
Siamo nel 1979. L'Italia musicale è ancora ancorata alla melodia tradizionale, ma Pino Daniele irrompe con il suo secondo album e, soprattutto, con questo brano destinato a diventare un manifesto generazionale.
Il vero protagonista concettuale della canzone è in realtà Masaniello (Tommaso Aniello), il pescivendolo che guidò la rivolta del popolo napoletano nel 1647 contro il dominio spagnolo. Pino Daniele non fa un'operazione storica, ma una vera e propria reincarnazione:
> "Masaniello è turnato, Masaniello è 'e nuovo qua"
In questi versi, il cantautore si fa portavoce delle ingiustizie sociali, della rabbia e dell'irrequietezza di una città e di una generazione che non si sentono ascoltate. Il suo blues, intriso di napoletano, diventa il nuovo dialetto della protesta.
La frase centrale, "Je so' pazzo" ("Io sono pazzo"), non è una semplice dichiarazione di squilibrio, ma una strategia retorica profondissima e amaramente ironica:
* Lo Scudo della Libertà: Il protagonista si dichiara pazzo per guadagnare il diritto di dire la verità senza essere punito o censurato. È l'unico modo per ottenere la parola: "e oggi voglio parlare." Il pazzo, secondo la legge e il costume, non può essere condannato per le sue parole, permettendo a Pino Daniele di urlare tutto ciò che il "ragionevole" non può dire.
*La carica di ribellione era così potente che il verso finale del ritornello originale conteneva un'imprecazione: "(e non ci rompete il ca**o). All'epoca, questa espressione era inaccettabile per la diffusione radiofonica. Per aggirare la censura e mantenere intatta l'energia della protesta, Pino Daniele fu costretto a registrare una seconda versione
"Je so' pazzo" non solo lanciò Pino Daniele nell'olimpo della musica italiana (fu promosso con successo al Festivalbar), ma stabilì definitivamente l'unione tra il linguaggio universale del blues e l'anima complessa e irriverente della cultura partenopea. È un inno che, a distanza di decenni, continua a ricordare che a volte, per dire la verità, bisogna avere il coraggio di essere considerati "pazzi".

Questo ragazzo nato a Crotone nel 1950, crebbe in Calabria fino a quando, adolescente, si trasferì con la famiglia a Rom...
27/10/2025

Questo ragazzo nato a Crotone nel 1950, crebbe in Calabria fino a quando, adolescente, si trasferì con la famiglia a Roma. Fin da piccolo mostrò un’ironia pungente e un amore per la musica che usava come lente per osservare la società. Nei locali della capitale iniziò a farsi notare per il suo stile unico: una voce graffiante, testi surreali e allo stesso tempo taglienti, capaci di raccontare l’Italia meglio di qualsiasi cronaca.
Con brani come *Ma il cielo è sempre più blu*, *Gianna* e *Nuntereggae più*, Rino Gaetano divenne la voce fuori dal coro, capace di unire leggerezza e denuncia sociale con un linguaggio semplice ma geniale. Sul palco era un giullare moderno, con il cilindro in testa e la chitarra in mano, ma dietro la maschera ironica c’era una sensibilità profonda e malinconica.
La sua carriera, purtroppo, fu breve: nel 1981, a soli 30 anni, morì in un tragico incidente stradale. Ma in pochi anni lasciò un segno indelebile nella musica italiana. Rino Gaetano rimane l’artista che seppe dire la verità con il sorriso, trasformando l’assurdo e l’amaro della vita in canzoni eterne.

Indirizzo

Acerra
80011

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