Caterina Giordano

Caterina Giordano Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Caterina Giordano, Creator digitale, Agropoli.
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Dottoressa in Psicologia e scrittrice
🎭 Psicologia e spiritualità si intrecciano per aiutarti a ritrovare te stesso, senza filtri né ricette preconfezionate
🌱 Qui si parla di crescita personale e trasformazioni interiori.

📍Agropoli e ovunque tu sia !

19/07/2025

"Arriverà un giorno,
in cui capirai che
Tutto l'universo vive dentro di te.
Allora sarai un mago.
Come mago non vivi nel mondo,
il mondo vive dentro di te...
Quando questo accadrà inizierai
a manifestare invece di attrarre.
E capirai che non ti manca nulla,
solo non hai ancora visto
dentro di te
ciò che stai cercando tanto... "

Mago Merlino 🧙‍♂️

Di cosa hanno bisogno le anime sensibili ?✨ Le anime sensibili hanno bisogno di cura.Non solo riposo, ma pause sacre.Sil...
18/07/2025

Di cosa hanno bisogno le anime sensibili ?

✨ Le anime sensibili hanno bisogno di cura.
Non solo riposo, ma pause sacre.
Silenzio che non isola, ma accoglie.
Spazi in cui ascoltarsi davvero, in cui sentirsi comprese.

🎶 Hanno bisogno di bellezza autentica:
musica che vibra, fiori che parlano, alberi da stringere, animali da amare.
Di risate leggere, di canti spontanei, di fare ciò che amano davvero—
perché è per questo che sono qui.

📚 Hanno bisogno di parole scritte con l’anima,
di esprimersi attraverso l’arte, l’azione, la presenza.
Di vivere in coerenza: pensieri che diventano gesti,
sentire che si traduce in scelte quotidiane.

🌿 Hanno bisogno di comunicare con tutte le creature,
di imparare a fidarsi delle Guide, degli antenati, degli spiriti della Terra.
Di leggere i segni, riconoscere le energie sottili,
sentire il respiro degli elementi, ascoltare la voce dei cristalli.

🛡️ Hanno bisogno di imparare a proteggersi,
di dire no, senza colpa.
Di lottare se serve, ma sempre restando fedeli alla loro luce.
Di trovare equilibrio tra la forza e la dolcezza.

🔥 Ma soprattutto,
le anime sensibili hanno bisogno di ricordare
che la loro sensibilità non è un limite,
è un potere.
Antico, luminoso, indomabile.

🌕
Questa è una mia rielaborazione ispirata a un testo di A. Pallanca.

✨ E ora chiedo a te :qual è il tuo modo per ricaricarti?

Raccontamelo nei commenti se ti va !Potresti ispirare qualcuno che ne ha davvero bisogno 💬

18/07/2025

Qual è quel segnale del tuo corpo che tendi sempre a ignorare?
Quello che dici:

“Vabbè, passerà...”
Ma puntualmente… ritorna.

Un mal di testa che arriva sempre nei momenti belli?
Un nodo allo stomaco che si presenta prima di dire no?
Una stanchezza che non si spiega?

👉 Il corpo ha un suo linguaggio.
E spesso parla proprio quando non lo ascoltiamo.

Nominarlo è il primo passo per trasformarlo.
Per dare senso al sintomo.
Per cambiare la storia che ci raccontiamo.

💬 Scrivilo nei commenti se ti va.
Una parola, una sensazione, un segnale che ritorna.
Condividerlo potrebbe aiutare qualcunə a riconoscersi 🌿

👩‍💼 Caterina Giordano – tirocinante psicologa e scrittrice
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Hai mai notato cosa fa l’ego quando arriva qualcuno che potrebbe davvero aiutarci a cambiare?Può essere un maestro, una ...
18/07/2025

Hai mai notato cosa fa l’ego quando arriva qualcuno che potrebbe davvero aiutarci a cambiare?

Può essere un maestro, una guida… ma anche un amico che ci vede un po’ più in là di quanto riusciamo a vederci noi. Appena percepisce il potenziale trasformativo dell’incontro, l’ego comincia a borbottare: “Ma chi si crede di essere?”, “E poi guarda, lui ha i suoi problemi…”, “Perché dovrebbe dirmi cosa fare?”.

È così sottile che sembra buon senso.
Ma non lo è. È difesa.
È paura di perdere potere.

L’ego sa benissimo che se davvero ascoltassimo, se ci aprissimo anche solo un po’, qualcosa cambierebbe dentro di noi. Qualcosa che lui non controlla. E allora parte con le sue storie, le sue lamentele, le sue accuse camuffate da lucidità.

È la sua prima linea di difesa: screditare chi può aiutarci.
Così non lo ascoltiamo.
Così restiamo immobili.
Così, ci teniamo stretti quel dolore che almeno conosciamo bene.

Ma se iniziamo a riconoscere questa dinamica... qualcosa si apre.

Se c’è una voce che ci punge e non riusciamo a zittirla, forse è proprio quella che dovremmo iniziare ad ascoltare. E se ancora non troviamo nulla da ridire su qualcuno, forse è perché, in fondo, non ci sta chiedendo davvero di cambiare.

La verità è che la trasformazione vera è scomoda. E il nostro ego combatterà per evitarla. Ma noi possiamo smascherarlo. Possiamo scegliere di non credere a ogni storia che racconta.

E allora sì, forse sarà difficile. Ma sarà anche vero. Sarà nostro. Sarà trasformativo.

testo ispirato dal un post di MICHAEL BERG

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Ti svegli già stanco.Hai la testa piena, il corpo vuoto.Le cose che un tempo ti accendevano… ora ti sembrano lontane, co...
18/07/2025

Ti svegli già stanco.
Hai la testa piena, il corpo vuoto.
Le cose che un tempo ti accendevano… ora ti sembrano lontane, come se non ti appartenessero più.

Non è pigrizia.
Non è debolezza.
Non è che “ti lamenti troppo”.

👉 È burnout. Esaurimento emotivo.
Succede quando il sistema va in tilt dopo aver resistito troppo a lungo.

🧠 Il burnout può arrivare con il lavoro, con lo studio, ma anche nei rapporti, nella genitorialità, nell’essere sempre “quello che tiene tutto insieme”.

E sai qual è la trappola più grande?
Pensare che l’unico modo per uscirne sia “fare ancora di più”.

Quando in realtà, a volte, il passo più sano è fermarsi.
Ascoltarsi. Respirare. Chiedere aiuto.
Ritrovare il senso… un po’ alla volta.

💬 Ti è mai capitato?
Di sentirti esausto/a anche senza un motivo preciso?
Raccontamelo nei commenti, se ti va. Anche solo con una parola.

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17/07/2025

💬 Come funziona una consulenza con me?

Lavoro online, con incontri di un’ora che si svolgono comodamente da casa tua (o da dove vuoi tu), via videochiamata su piattaforma Meet.

Niente traffico, niente corse, niente imbarazzi: solo tu, uno spazio tranquillo e la possibilità di prenderti davvero cura di te.

🌿 Perché online?

Perché è:

📍 Comodo – sei tu a scegliere dove e quando
🕒 Flessibile – si adatta ai tuoi ritmi e alla tua quotidianità
🌍 Ovunque tu sia – anche se vivi lontano o sei in viaggio
💻 Più accessibile – senza spese extra e con la stessa efficacia

💸 Il prezzo?

La tariffa base è di 49 euro a incontro, ma lo decidiamo insieme, in modo trasparente.

Se senti di aver bisogno di un rapporto continuativo nel tempo, o stai attraversando un momento difficile, possiamo valutare una tariffa calmierata, sostenibile per entrambi.

Nessuna promozione, nessun trucco: solo rispetto, ascolto e fiducia reciproca.

🤝 Prima di iniziare però …

C’è sempre una prima chiamata gratuita per conoscerci, fare il punto e capire se ci sentiamo a nostro agio a lavorare insieme.
È un primo incontro senza impegno, ma già pieno di significato.

Nota bene: ricevo solo su appuntamento . Anche telefonicamente .

📌 In sintesi:

• 💻 Online, in videochiamata
• ⏳ 1 ora a incontro
• 💬 Prima telefonata gratuita
• 💰 Tariffa base: 49 euro – ma se ne parla insieme, senza problemi
• 🧾 Fattura sempre inclusa
• 📅 Disponibile il martedì e il giovedì

👉 Se vuoi, possiamo sentirci. Ti lascio qui il link per contattarmi:
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👩‍💼 Caterina Giordano
🧠 Percorsi di ascolto e crescita personale, online

📖 Mini esercizio – Scrivi una lettera al tuo sintomoIl corpo parla.A volte sussurra, altre volte urla.Ma quasi sempre… v...
17/07/2025

📖 Mini esercizio – Scrivi una lettera al tuo sintomo
Il corpo parla.
A volte sussurra, altre volte urla.
Ma quasi sempre… vuole solo essere ascoltato.

Ti propongo un piccolo esperimento di consapevolezza corporea e simbolica:

✍️ Scrivi una lettera al sintomo che ti disturba di più.
Non serve essere bravi a scrivere.
Serve solo essere sinceri.

📌 Ecco come fare, passo dopo passo:
Prenditi uno spazio tranquillo (anche 10 minuti bastano).

Chiudi gli occhi e pensa al sintomo che ti disturba di più.
Può essere un dolore, una tensione, un malessere ricorrente.

Immagina che quel sintomo sia una persona.
Dagli un nome, un volto, una voce.

Scrivigli una lettera.Puoi usare queste domande come guida:
• Cosa provi verso di lui?
• Cosa gli diresti se potessi parlargli apertamente?
• Cosa hai imparato da quando è nella tua vita?

👉 Non preoccuparti dello stile. Lascia che le parole escano come vengono.
Questo esercizio serve a dialogare con la tua parte profonda.

🛡 Per proteggere la tua privacy
Se vuoi condividere con me una frase, una riflessione o l’intera lettera,
scrivimi in privato all’indirizzo:
📩 [email protected]

💬 Nei commenti puoi semplicemente lasciare un emoji o una parola chiave, se ti va:
✨ “Fatto”, “Liberazione”, “Sto iniziando”…

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17/07/2025

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17/07/2025

🎁 Quiz intuitivo: cosa ti sta dicendo il tuo corpo oggi?

Fermati un secondo.
Chiudi gli occhi.
Respira profondamente…
E senza pensarci troppo, scegli una lettera 👇

🔮 Il tuo corpo potrebbe averti appena sussurrato qualcosa.

🅰️ Hai bisogno di riposo profondo, non solo dormire, ma spegnere il rumore intorno a te.
🅱️ Hai bisogno di dire un NO. Di mettere un confine, senza sentirti in colpa.
🅾️ Hai bisogno di contatto fisico vero, di una presenza che ti tocchi il cuore, non solo la pelle.
🆎 Hai bisogno di silenzio pieno, quello che cura più delle parole giuste.

✨ Scrivi nei commenti la tua lettera.
Ti risponderò con una riflessione personalizzata 💌

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Sai qual è una delle cose che osservo più spesso nei percorsi?✨ Il corpo che inizia a parlare… quando la mente è già pie...
16/07/2025

Sai qual è una delle cose che osservo più spesso nei percorsi?

✨ Il corpo che inizia a parlare… quando la mente è già piena.

Ti racconto di A., un uomo di circa 40 anni.
Professionista brillante, preciso, pieno di entusiasmo per la vita.
Ma ogni volta che stava per fare qualcosa di bello per sé — un weekend atteso, una cena romantica, una semplice pausa — BOOM: emicrania.

All’improvviso.
Come se qualcosa dentro di lui dicesse:

“Frena. Non te lo meriti. Attento a rilassarti troppo.”

Sembrava un sabotaggio invisibile.
Ma era il suo corpo a proteggere qualcosa.
Dietro quelle emicranie si nascondeva la paura di lasciarsi andare completamente, di abbassare il controllo, di “abbassare la guardia”.

⚡ E così, ogni volta che arrivava il piacere… arrivava anche la tensione.
Fino a bloccarlo del tutto.

Nel nostro lavoro insieme, abbiamo dato un nome a questo schema e ci abbiamo lavorato attivamente.

E piano piano, l’ha guardato in faccia.
Non per forzarlo via… ma per accoglierlo con consapevolezza.

💬 Ti è mai capitato che il tuo corpo sabotasse i momenti belli?
Che qualcosa di bello ti scatenasse disagio fisico o ansia?
Raccontamelo nei commenti, se ti va.

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16/07/2025

🌀 A volte il bisogno costante di parlare con qualcuno non è altro che una trappola.

Una scusa elegante per non stare in silenzio con se stessi .

Per non guardarci dentro davvero.
Per non assumerci la responsabilità delle nostre risposte interiori.

Parlare sempre, confrontarsi di continuo, chiedere opinioni a chiunque come se l’altro avesse la verità in tasca…

è solo un modo per spostare il focus fuori da noi.
Per non fare quello sforzo scomodo – ma necessario – di sedersi con se stessi.

🎭 E in questo siamo bravissimi:
a razionalizzare, a giustificare, a dirci che “condividere fa bene”…
Sì, certo.
Ma quando diventa dipendenza?
Dov’è lo spazio per l’introspezione?

Si perde così la connessione con i nostri doni interiori con l’intuito, con la sensibilità, con la verità.

E si finisce per parlare tanto…
senza dire mai davvero niente.

"Ciao,mi chiamo Chiara e voglio raccontarti cosa mi ha davvero aiutata a uscire da quel momento buio.Quando ho iniziato ...
16/07/2025

"Ciao,mi chiamo Chiara e voglio raccontarti cosa mi ha davvero aiutata a uscire da quel momento buio.

Quando ho iniziato questo percorso non avevo una diagnosi, non prendevo farmaci, non ero “malata”.
Eppure mi sentivo persa....c'era qualcosa che non andava ma non sapevo cosa.

Ma partiamo dall'inizio.

Ho 34 anni, un lavoro d’ufficio che mi sono scelta e una vita che – sulla carta – funziona.
Eppure, qualche mese fa, mi sono svegliata una mattina con un pensiero che mi ha gelato:
"Non ce la faccio più."

Non era successo nulla di grave.
Nessun trauma, nessuna tragedia.
Solo io, che non mi riconoscevo più.

Piangevo per niente, ero sempre nervosa, spenta, disconnessa.
Mi sentivo sbagliata anche solo a stare così, senza una “scusa ufficiale”.

Poi un giorno, al lavoro, ho avuto un crollo.

Un attacco di pianto nel bagno dell’ufficio.

È lì che ho capito che non potevo più rimandare: dovevo chiedere aiuto.

🎯 E lì è iniziato un viaggio diverso da quello che immaginavo.
Mi sono concessa del tempo per me.

Mi è stato spiegato fin da subito che la terapia psicologica non è solo per chi ha un disturbo clinico, ma è anche – e soprattutto – uno spazio di sostegno, abilitazione e riabilitazione psicologica.
E queste parole hanno fatto la differenza per me.

Non mi hanno detto che avevo qualcosa di “rotto”.
Non mi hanno etichettata.
Mi hanno ascoltata.
E da subito, mi è stato chiaro: il centro dell’intervento ero io, non il mio sintomo.

Ho capito che quella stanchezza era un segnale.
Che la mia irritabilità parlava di limiti superati.
Che il mio corpo stava dicendo “basta” da tempo, ma io non lo sentivo più.

🌱 Il sostegno è stato il primo passo.
Poter parlare senza sentirmi giudicata, avere qualcuno che mi aiutasse a contenere quel caos interno…
È stato come avere un rifugio mentre fuori infuriava la tempesta.

🛠️ Poi è arrivata l’abilitazione: non mi sono sentita solo “ascoltata”.
Ma aiutata a sviluppare strumenti nuovi, a riconoscere le mie risorse, a riattivare ciò che avevo dimenticato di avere:
la mia capacità di dire di no, di organizzare il mio tempo, di capire cosa mi stava bene e cosa no.

🌀 Infine, la parte più delicata: la riabilitazione psicologica.
Non ero “da aggiustare”, ma c’erano parti di me che avevano bisogno di essere rimesse in moto.
Come un muscolo che non usi da tempo e che devi reimparare a muovere.
Abbiamo lavorato su relazioni che mi toglievano energia, su ruoli che avevo assunto senza sceglierli, su emozioni che da anni reprimevo.

💡 Il risultato?

✨ Ho iniziato a cambiare piccole cose.
A scegliere davvero.
A dire qualche no.
A riscoprire i miei sì.

E no, non è stato facile.

Non è stato “guarire”, perché non ero malata.

È stato rientrare in contatto con me stessa, ritrovare il mio equilibrio, e costruire una vita che avesse più senso, più verità, più spazio per me. "

📌 Questa è una storia verosimile, ispirata a esperienze reali. Il nome e i dettagli sono stati modificati per tutelare la privacy dell'utente in questione.

Se ti stai chiedendo se “valga la pena” chiedere aiuto, se “ne hai davvero bisogno”, se “non è troppo presto”…
ti dico solo questo: non è mai troppo presto per iniziare a volerti bene!

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👤 Caterina Giordano, tirocinante psicologa e scrittrice

Indirizzo

Agropoli

Sito Web

http://www.profonditamente.it/

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