Radio Rebelde 92.7

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Rubrica radiofonica voce dell'Associazione Immigrati Extracomunitari di Padova, in onda dal1988 fino al 2019, in diretta il Lunedì (19.10-20.40) su Radio Cooperativa (92.700) con il nome di Radio Aie. 0ggi Radio Rebelde riparte! licenze Creative Commons:
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30/07/2025

Avevano giurato che non avrebbero mai chiesto soldi all’Europa. L’Europa “strozzina”, l’Europa del Mes, l’Europa dei “cappi al collo” e via di becera propaganda, per anni.

Bene.

Nella notte, col favore delle tenebre - come piace tanto dire a lei - la Presidente del Consiglio Meloni ha chiesto ufficialmente all’Unione europea un prestito Safe da 14 miliardi di euro in 5 anni per poter pagare il riarmo e l’aumento del 5% delle spese militari, per soddisfare il padroncino americano.

Lo ha rivelato “Repubblica”.

E menomale che, a sentire Meloni, “non un euro sarà tolto dal welfare per il riarmo”, come aveva giurato agli italiani.

Poi, però, oltre gli slogan, esiste la realtà.

E quei 14 miliardi non sono un regalo, andranno restituiti con gli interessi (anche se a tasso agevolato). Coi soldi degli italiani.

Questa è la differenza tra urlare dal banco del pesce dell’opposizione e governare davvero.

Ben svegliata a Giorgia Meloni. E a tutti quelli che hanno trasformato quelle urla in voti.

27/07/2025

Mentre noi abbiamo una Presidente del Consiglio che non riesce neanche a pronunciare una parola di condanna, il Presidente della Colombia Gustavo Petro ha ordinato di fermare tutte le navi merci dirette in Israele dopo che una nave ha violato il divieto di esportazione del carbone imposto dal governo un anno fa.

"Non uscirà una sola tonnellata di carbone per Israele” ha detto Petro. “Me ne assumo la responsabilità. La Colombia non sarà complice di un genocidio”.

E lo può fare in virtù del trattato fondativo dell’Organizzazione mondiale del commercio, che consente la sospensione degli accordi in caso di crimini di guerra.

Non solo. Petro ha anche spiegato che “il decreto resterà attivo fino all'esecuzione dei mandati d'arresto internazionali emessi dalla Corte internazionale di giustizia”.

Ecco un leader dalla schiena dritta e il coraggio delle proprie idee.

Trovate le differenze.

27/07/2025

“Non è una guerra, nella Striscia non c’è un esercito palestinese schierato contro l’Idf”.

Francesca Albanese, sotto sanzioni americane, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, di fronte al moltiplicarsi quotidiano delle immagini di bambini denutriti nella Striscia ha una convinzione: “La fame a Gaza è un crimine calcolato scientificamente dal governo israeliano, un obiettivo da raggiungere per convincere i palestinesi che sopravviveranno ad andarsene nel fenomeno che a Tel Aviv chiamano migrazione volontaria”.

Leggi l'articolo completo di Giampiero Calapà su Il Fatto Quotidiano.

20/07/2025

“UNO DUE TRE VIVA VIVA PINOCHET,
QUATTRO CINQUE SEI A MORTE GLI EBREI,
SETTE OTTO NOVE IL NEG*ETTO NON COMMUOVE!”
COSÌ CANTAVANO LE FORZE DELL’ORDINE MENTRE TORTURAVANO I CIVILI INERMI NELLA CASERMA DI BOLZANETO

Il 19 luglio comincia il G8 di Genova. Dimostranti, alcuni feriti che avevano lasciato i propri dati al pronto soccorso, manifestanti che stavano ai margini dei cortei, fotografi, giornalisti, persone che cercavano rifugio nei pochissimi bar aperti, sono centinaia le persone fermate nel corso del forum. I principali centri di raccolta per i manifestanti sono due. Uno è gestito dalla polizia penitenziaria, e si trova nella zona nord di Genova: è la caserma di Bolzaneto.
Gli arrestati, secondo la legge italiana, dovrebbero solo essere immatricolati, visitati e poi portati in sede carceraria. Ma questo non avviene.
Vengono accolti dal grido “benvenuti ad Auschwitz”, e ci mettono poco a capire che quello che li aspetta è una situazione di sospensione di ogni elementare diritto, degna dei peggiori regimi totalitari.
“Qualcuno dovrà morire”, dicono le guardie. “Put*ana” è l’epiteto rivolto alla donne in stato di fermo, oggetto di incessanti minacce di stupro.
Molti degli arrestati vengono lasciati in piedi per ore e poi messi faccia al muro, con la testa inclinata. Vengono costretti a voltarsi, a fare il saluto romano mentre gli agenti gli urlano sorridenti “guarda ora come sono belli questi comunisti”, cantano canzoncine come quella riportata nel titolo del post, e inneggiano a Mussolini. Il personale sanitario non è da meno. I fermati vengono visitati spesso completamente nudi, in stanze sovraffollate, trattati come fossero internati di un lager.
E poi ci sono le violenze fisiche. Si*****te spente sui corpi, arti fratturati, dita divaricate fino a scarnificare le ossa, schiaffi, calci, pedate, anche sui genitali.
C’è puzza a Bolzaneto. Puzza di sangue raffermo, di urina figlia della paura, di vomito, di morte.
“Pensavamo ad un golpe, ad un colpo di stato” diranno in molti. E invece no, sono agenti della Repubblica italiana quelli che torturano civili inermi.
E lo fanno sistematicamente, lasciando emergere un substrato culturale che dovrebbe far tremare ognuno di noi.
Almeno 100 reati, secondo la pubblica accusa di uno dei processi per i fatti di Bolzaneto, sono compiuti contro circa 200 fermati da più di 40 agenti di polizia. Alla fine di un lungo iter processuale, che aveva visto in appello 44 condanne, la Cassazione emetterà solo sette condanne definitive. Il grosso dei reati nel 2013 era già caduto in prescrizione.
Qualcuno ha detto che quello che che al G8 di Genova “c’è stata la più grave violazione di diritti umani in un paese democratico dal dopoguerra in poi”. Per noi non è sufficiente.
Quello che è accaduto a Bolzaneto è un crimine contro l’umanità, per cui non c’è mai stata giustizia.

17/07/2025

Che impresa straordinaria ha compiuto l’Italia del calcio femminile!

E cosa ha fatto stasera Cristiana Girelli, che con una doppietta ci ha regalato una semifinale europea che non arrivava da quasi 30 anni!

Bisogna che si celebri l’impresa straordinaria compiuta stasera dall’Italia, contro le fortissime norvegesi, che fino a questo momento avevano sempre vinto.

Si sapeva che ci sarebbe stato da soffrire. Ed è quello che le ragazze di Soncin hanno fatto. Con tanto di rigore contro a dir poco dubbio (e sbagliato).

Poi, alla prima occasione della ripresa, la giocata della campionessa.

Ora è difficilissimo, ma è lecito sognare. E una certezza già c’è: il calcio in Italia oggi è soprattutto femminile.

Viva!

16/07/2025

Dalla cardiologia all’ortopedia. Dalla ginecologia alla pediatria, fino all’odontoiatria. A Borgomanero, in provincia di Novara, 23 medici pensionati fanno una cosa molto generosa. Lavorano ancora, gratuitamente, presso un ambulatorio dove si fanno visite gratuite a famiglie povere e agli immigrati. Tutte persone che non possono permettersi di pagare neanche il ticket.

Per saperne di più: https://www.nonsprecare.it/borgomanero-lambulatorio-dove-venti-medici-pensionati-lavorano-gratis

E poi poco lontano da casa Italia qualcuno usa il cervello, prova a collegare due neuroni e come per magia la totale man...
14/07/2025

E poi poco lontano da casa Italia qualcuno usa il cervello, prova a collegare due neuroni e come per magia la totale mancanza di realismo e senso dell'interno pensiero di destra viene messo in luce.

Ognuno crede e penso quel che vuole ( anche se qui ci vorrebbero tante parentesi visto quanto si sa circa la manipolazione di massa , influenza su opinioni ecc vedi discorso sul pericolo democratico in era Web a cui rimando ) ma ci sono cose che sono prive di razionalità e dunque prive di senso.

La razionalità serve altrimenti una forchetta nn è più una posata ma un arma e provate a immaginare che clima si creerebbe in una cena di natale... Quindi non è tanto avere un opinione o altro quanto avere un neurone o meno. E ripeto questo nn significa che il PD o la dichiarata sinistra NEO CON sia giustificata o sensata. Anzi, loro sono esattamente l'idiosincrasia vivente di una ricetta politica deprecabili... Rincorrere i voti al centro finendo per essere Neo conservatorio quindi privi di logica tanto quanto i primi....

Questo solo per togliermi un sassolino fastidioso e chiarire con tutti che onestamente provo pubblica vergogna dinanzi ad una Politica bassa misera e irrazionale come quella di questo secolo triste ma l'unica cosa che mi rallegra è la consapevolezza che prima o poi i conti arrivano per tutti e saranno salati quanto l'aridità morale politica etica dei vostri crimini legalizzati in nome di questo o quel dio denaro e presente scollegati dal resto dello spazio tempo pensando di essere più furbi anche delle leggi universali.

Ma una cosa stupenda è la prevedibilità della fisica. Ci vediamo presto intanto condivido una riflessione banale ma in questo momento di buoi mentale può apparire come un faro.

Come diceva la mia saggia nonna "nessuno di noi è indispensabile, ognuno di noi può essere utile".

Suerte para todos

A un certo punto, ieri, il portavoce di ERC (Sinistra Repubblicana di Catalogna) Gabriel Rufián si è alzato in piedi nel parlamento spagnolo. E con un discorso semplicemente memorabile, ha demolito pezzo per pezzo l'ipocrisia della destra contro l'aborto, contro i migranti, contro la corruzione e per Israele.

Prima si è rivolto così al leader di Vox Santiago Abascal, che vorrebbe deportare 8 milioni di migranti, compresi i figli nati in Spagna:

"Voi dite che espellerete 8 milioni di migranti in questo Paese e anche i loro figli. Anche il calciatore Lamine Yamal, no? Anche il calciatore Nico Williams, no? Non credo.

A parte la battuta, mi mandate in confusione: non volete gli indipendentisti perché non vogliono essere spagnoli, ma poi non volete nemmeno i migranti perché vogliono essere spagnoli.

Allora, chi volete voi? Non volete nessuno. Ma vi dico una cosa: voi non espellerete nessuno. Nessuno. E tantomeno 8 milioni di persone in questo Paese. Primo, perché se espellete così tanta gente alla fine dovrà lavorare perfino Santiago Abascal.

E secondo, perché voi non rappresentate quei migranti. Voi rappresentate gli imprenditori che li sfruttano. Ripeto, voi rappresentate gli imprenditori che li sfruttano. E se gli imprenditori che li sfruttano si accorgono di quello che state facendo, vi divoreranno. Vi divoreranno".

Poi, a proposito dei casi di corruzione nel Partito Socialista spagnolo, ha ricordato la differenza morale tra destra e sinistra:

"La sinistra non può rubare, signori del PSOE. Noi non possiamo, quelli di destra sì. Questo non significa che la sinistra non rubi: significa che non può e non deve farlo. Perché la penalizzazione per noi è estremamente maggiore: quando la sinistra ruba, la nostra gente piange. Quando la destra ruba, la sua gente si mette in fila e vota".

E infine, ha disintegrato l'ipocrisia della destra sull'aborto citando i bambini ammazzati a Gaza:

"Chi qui è contro l’aborto? Alzi la mano. Dai, siate coraggiosi, come quando andate a molestare le donne davanti alle cliniche abortive.

Siate coraggiosi. Chi qui è contro l’aborto? Alzate la mano. Forza, alzate la mano, non è una trappola. Beh, sì, ma alzate la mano.

Va bene, qualcuno con la testa mi fa segno di sì.

La domanda che vi faccio, signori e signore, è: com’è possibile che crediate di difendere la vita di uno zigote di 15 giorni e, invece, applaudiate per l’assassinio di 15.000 bambini a Gaza, 800 dei quali hanno meno di un anno, che sì, sono vivi, che sì, hanno il cuore che batte?

Com’è possibile che andiate davanti alle cliniche abortive a molestare donne per uno zigote di 15 giorni e, invece, applaudiate per l’uccisione quotidiana di bambini a Gaza?

Com’è possibile? Com’è possibile? Ve lo dico io. Perché non avete vergogna. Fate morire di fame bambini e bambine, persone, ma insomma, dite che mantenete i valori.

Ma quali valori? Bruciare bambini nelle tende dei campi profughi, assediare un intero popolo, assassinare, far morire di fame.

Questi sono i valori? Io non li voglio, anche se li chiamate così.

E ancora, signori e signore, come si chiama il credersi un popolo eletto? Come si chiama l’assediare un altro popolo? Come si chiama l’usare la propaganda come arma di guerra? Come si chiama assassinare, bombardare e uccidere civili, donne e bambini? Come si chiama?

L’unica differenza, ripeto, tra Auschwitz e Gaza è che lo stiamo vivendo adesso e che possiamo ancora fermarlo.

Questa è l’unica differenza".

Semplicemente straordinario.

14/07/2025

La situazione nella sua complessità è semplice: non ci siamo arresi

Siamo stati licenziati da una fabbrica dell'automotive, nel contesto complessivo dello sfacelo dell'automotive mondiale, europeo, italiano. Licenziati da un fondo finanziario nel complesso della finanziarizzazione dell'economia mondiale. Non ci siamo arresi: abbiamo sconfitto i licenziamenti.

Ci hanno lasciato nel limbo: in una fabbrica senza piano industriale. Non ci siamo arresi: abbiamo sviluppato la convergenza e ne è nata una prima proposta di progetto industriale.

Ci avevano detto che era colpa della transizione climatica se ci licenziavano: abbiamo creato un esempio indistruttibile di convergenza tra fabbrica e movimento climatico.

Poi è arrivata una nuova proprietà che diceva di fare da ponte a investitori e a un nuovo piano industriale. Non è stato così. Non ci siamo arresi: abbiamo fatto un nuovo piano industriale. E tanto o poco che sia, pare ad oggi sia l'unico.

Abbiamo pensato a una fabbrica socialmente integrata, partendo semplicemente dall'idea che le forze che hanno difeso la fabbrica, evidentemente sono le uniche che la vogliono realmente far ripartire.

Ci hanno scaricato addosso di tutto: incontri, rinvii, leggende metropolitane, mesi e mesi senza stipendio. Ci hanno fatto male, tanto male. Abbiamo contato le ferite e le cicatrici e abbiamo temuto fossero mortali. Ma non ci siamo arresi.

La fabbrica nel frattempo però è stata trasformata in una operazione immobiliare: un immobile da svuotare di vita e lavoro per trarne una rendita.

Non ci siamo arresi: abbiamo suggerito un intervento di politica industriale pubblica, attraverso un consorzio industriale pubblico.

E ora? Il consorzio sta per arrivare ma non è ancora arrivato. Dovrebbe intervenire ma non è ancora intervenuto. E il piano industriale entra nei dettagli, ma non può entrarci completamente in questa situazione.

E infine, sul presidio sociale che per 4 anni non si è arreso, pesa la minaccia di sgombero. E noi? Noi, non ci siamo arresi.

E tutto questo è stato possibile perché nel nostro "noi" ci siete "voi". Perché anche il sesto evento in 14 mesi - solo per contare gli ultimi 14 mesi - ha visto la partecipazione di migliaia di persone.

E quindi? Andiamo per il settimo. La piazza di Firenze a disposizione per un nuovo corteo "per questo, per altro, per tutto".

La situazione è semplice: la fabbrica è stata chiusa, ha resistito, vuole riaprire, vuole ri-esistere. Più il vuoto avanzava, più noi siamo stati tutto. E la nostra piccola grande comunità nel frattempo ha saputo scegliersi la parte dietro la linea Gotica.

Indirizzo

Strada Battaglia 89
Albignasego
35020

Orario di apertura

Lunedì 19:00 - 21:00

Telefono

+390498809020

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