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Millesimo dice NO: sala piena, cittadini compatti, sindaci uniti
28/11/2025

Millesimo dice NO: sala piena, cittadini compatti, sindaci uniti

📣 MILLESIMO DICE NO. LA VALLE È PIÙ UNITA CHE MAI. Ieri sera sala piena e cittadini anche fuori dal municipio: il Consiglio comunale di Millesimo ha approvato il documento dei 19 Sindaci della Val …

Millesimo, minoranza all’attacco: “Ci risiamo, l’Amministrazione continua a improvvisare” – IVG.itPicalli: "Nel Consigli...
28/11/2025

Millesimo, minoranza all’attacco: “Ci risiamo, l’Amministrazione continua a improvvisare” – IVG.it

Picalli: "Nel Consiglio comunale di questa sera, 28 novembre, ancora tre urgenze frutto di improvvisazione e mancanza di pianificazione" — Leggi su www.ivg.it/2025/11/millesimo-minoranza-allattacco-ci-risiamo-lamministrazione-continua-a-improvvisare/

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Picalli: “Nel Consiglio comunale di questa sera, 28 novembre, ancora tre urgenze frutto di improvvisazione e mancanza di pianificazione” — Leggi su www.ivg.it/2025/11/millesimo-minoranz…

In primavera il programma M5S
28/11/2025

In primavera il programma M5S

Il confronto pubblico non è una minaccia: è democrazia. E Conte oggi lo ricorda con chiarezza. Meloni accetta l’idea di un dibattito? Bene. Che sia aperto, trasparente e soprattutto utile ai cittad…

Inceneritore, ribadito il no “Ma deve essere definitivo”A Cairo il Consiglio comunale ha ribadito il no all’inceneritore...
28/11/2025

Inceneritore, ribadito il no “Ma deve essere definitivo”

A Cairo il Consiglio comunale ha ribadito il no all’inceneritore, ma la risposta dei cittadini e delle associazioni è netta: non basta. Il Coordinamento lo ha detto chiaramente: “Bene, ma non benissimo”. Il “no” deve essere definitivo, senza spiragli, senza giochi politici, senza scambi sotto banco. La Valle vuole certezze, non un eterno “vedremo”. Il dato politico è evidente: oltre 4.000 firme in un mese e una sala consiliare stracolma dimostrano che la comunità è compatta. La gente non lo vuole perché sa cosa comporta: diossine, CO₂, metalli pesanti, ceneri da smaltire, come dimostrano gli impianti già esistenti (Torino, Brescia, Copenaghen). Nadia Bertetto lo ha ricordato con forza: la priorità oggi, qui, è l’aria che respiriamo. I picchi di benzene e benzo(a)pirene che viviamo ogni giorno non sono un’ipotesi: sono la realtà. E nessuna amministrazione può pensare di decidere da sola un impianto del genere in un territorio già fragile. Il messaggio è semplice: 👉 No a nuovi impianti inquinanti. 👉 Sì a tutela della salute e dello sviluppo sostenibile della Valle. 👉 Sì a decisioni trasparenti e condivise, non imposte dall’alto. La partita non è chiusa. E la cittadinanza continuerà a farsi sentire. ✊🌱...

A Cairo il Consiglio comunale ha ribadito il no all’inceneritore, ma la risposta dei cittadini e delle associazioni è netta: non basta. Il Coordinamento lo ha detto chiaramente: “Bene, ma non benis…

Gioco di sponda del leader M5s con FdI La rabbia della segretaria verso l’alleatoLa giornata politica di ieri ha mostrat...
28/11/2025

Gioco di sponda del leader M5s con FdI La rabbia della segretaria verso l’alleato

La giornata politica di ieri ha mostrato un quadro chiaro: l’iniziativa di Giuseppe Conte sul confronto pubblico ha fatto saltare la strategia che Elly Schlein stava costruendo per legittimarsi come principale antagonista di Giorgia Meloni. Conte ha rilanciato l’ipotesi di un confronto a tre, offrendo di fatto alla premier una via d’uscita elegante dal duello diretto con la segretaria del Pd. Una mossa che rompe lo schema immaginato dal Nazareno e che alimenta, volutamente o meno, la competizione interna al campo progressista. Meloni, dal canto suo, sfrutta la situazione: si tiene alla larga dalla disputa su chi debba guidare l’opposizione e lascia che siano Pd e M5S a regolarsi i conti. Il risultato è un evidente nervosismo nei dem, che vedono sfumare l’immagine di Schlein come interlocutrice unica della premier. Intanto Conte ribadisce con il “cantiere del programma” che non ha alcuna intenzione di cedere terreno nella corsa alla premiership. In sintesi: Meloni osserva, Schlein si irrita, Conte si prende la scena. Una partita politica che si gioca sul terreno della leadership prima ancora che sui contenuti....

La giornata politica di ieri ha mostrato un quadro chiaro: l’iniziativa di Giuseppe Conte sul confronto pubblico ha fatto saltare la strategia che Elly Schlein stava costruendo per legittimarsi com…

Sicurezza e fisco: il m5s in viaggio verso il nord📌 Conte accelera: il cantiere del nuovo M5S guarda al Nord e punta all...
27/11/2025

Sicurezza e fisco: il m5s in viaggio verso il nord

📌 Conte accelera: il cantiere del nuovo M5S guarda al Nord e punta alle primarie del centrosinistra Giuseppe Conte si muove in anticipo. Vuole guidare il centrosinistra alle prossime Politiche e prepara un programma costruito dal basso, sul modello di Nova, coinvolgendo iscritti, simpatizzanti e società civile. L’obiettivo è chiaro: rafforzare il profilo nazionale del M5S, evitare sovrapposizioni con il Pd e tornare competitivo nei territori dove il Movimento oggi è più debole, soprattutto al Nord. Da settimane Conte ha ricalibrato comunicazione e temi: • sicurezza, dove il governo è scoperto; • imprese e pressione fiscale, oggi centrali per il ceto medio in crisi; • lavoro e sostegno alle famiglie, senza rinunciare al dna sociale del M5S. Dietro le quinte emerge una strategia precisa: più presenza sul territorio, incontri mirati nelle aree industriali, una narrazione meno “assistenzialista”. Chiara Appendino e altri dirigenti spingono sulla stessa linea: “Il Nord può cambiare rotta, ma bisogna farsi vedere dove ci sono problemi reali”. Non è escluso il ritorno dei “veterani” più radicati nei territori, come Buffagni, né un rafforzamento della squadra con figure come Patuanelli, considerato credibile presso il mondo produttivo. La partita è chiara: Conte vuole arrivare al tavolo di coalizione da protagonista, non da comprimario. E il messaggio è altrettanto chiaro: il M5S vuole tornare forza di governo, con un programma partecipato e una strategia che guarda ai territori dove finora è stato più fragile. Il cantiere è aperto. E la corsa è appena iniziata....

📌 Conte accelera: il cantiere del nuovo M5S guarda al Nord e punta alle primarie del centrosinistra Giuseppe Conte si muove in anticipo. Vuole guidare il centrosinistra alle prossime Politiche e pr…

Ah già,Gaza
27/11/2025

Ah già,Gaza

🆘 Gaza nell’inverno dell’indifferenza Sparita dai radar dopo Sharm el Sheikh, Gaza sta affrontando un inverno disumano. Due milioni di persone, il 40% bambini, vivono oggi senza casa, nel fango, tr…

Cairo, cresce la protesta «Inceneritore? Dico no ma ascoltiamo i progetti»🔥 Cairo Montenotte: la protesta cresce Sala co...
27/11/2025

Cairo, cresce la protesta «Inceneritore? Dico no ma ascoltiamo i progetti»

🔥 Cairo Montenotte: la protesta cresce Sala consiliare piena, piazza gremita. Il messaggio dei cittadini è uno solo: NO all’inceneritore. Ieri sera oltre un centinaio di persone, cartelli alla mano, hanno occupato corridoi e piazza del Municipio per dire chiaramente che la Val Bormida non vuole un termovalorizzatore. Le scritte erano inequivocabili: “Non lasciamo che altri decidano che aria respirare”, “No al futuro alla diossina”. In aula, dopo il minuto di silenzio per Franco Orsi, è andata in scena una discussione accesa. Il sindaco Lambertini ha ribadito il suo no attuale, spiegando che la valle ha già pagato un prezzo altissimo alle industrie impattanti e che l’aria resta un tema critico. Tuttavia, ha aperto alla possibilità di “ascoltare i progetti” e di valutare in futuro scenari diversi se i parametri ambientali dovessero migliorare. Una posizione che non ha convinto le opposizioni, che chiedono un no secco e definitivo, senza ambiguità e senza “equilibri politici”. Ferrari ha accusato il sindaco di non essere trasparente con la città; Briano ha ricordato che Cairo è indicata tra i siti papabili nel piano Rina e che i cittadini hanno diritto a informazioni chiare e tempestive. Il clima è quello di una valle stanca di essere considerata un’area di sacrificio. La partecipazione di ieri lo dimostra: la comunità vuole essere protagonista delle decisioni, non spettatrice. E il messaggio uscito dal palazzo, dentro e fuori, è chiarissimo: 💬 “La Val Bormida non si tocca.”...

🔥 Cairo Montenotte: la protesta cresce Sala consiliare piena, piazza gremita. Il messaggio dei cittadini è uno solo: NO all’inceneritore. Ieri sera oltre un centinaio di persone, cartelli alla mano…

SAVONA. I RISULTATI DI UNA PERIZIA EVIDENZIANO L'AVANZATO DEGRADO DELL'IMPIANTO. «ORA SI VALUTI LA DEMOLIZIONE»
27/11/2025

SAVONA. I RISULTATI DI UNA PERIZIA EVIDENZIANO L'AVANZATO DEGRADO DELL'IMPIANTO. «ORA SI VALUTI LA DEMOLIZIONE»

🚫 Ex Funivie: gru e silos a rischio crollo La Capitaneria chiude tutta l’area. Ora la città chiede chiarezza. Una perizia tecnica appena conclusa conferma ciò che Savona sospettava da tempo: le max…

La linea delle Funivie fuori uso da 6 anni I treni carichi di rinfuse unica alternativa🚧 Funivie: 6 anni di fermo. Il “d...
27/11/2025

La linea delle Funivie fuori uso da 6 anni I treni carichi di rinfuse unica alternativa

🚧 Funivie: 6 anni di fermo. Il “dopo” è già iniziato, ma il passato non tornerà più. Dalla frana del 23 novembre 2019 il sistema Funivie è bloccato. Sei anni in cui i vagonetti che portavano fino a 6.000 tonnellate al giorno dal porto di Savona ai parchi di San Giuseppe sono rimasti fermi. La verità è semplice: quel modello non rivedrà la luce. Gare deserte, nuove norme di sicurezza post-Mottarone, impianti da rifare praticamente da zero, cavi da sostituire per decine di chilometri. Una “chimera”, come confermano gli stessi tecnici, nonostante promesse e passerelle ministeriali. Nel frattempo, la logistica si sta spostando altrove: 🚆 è partito il primo “treno del silicio”, diretto alle vetrerie di D**o, 💼 e l’Autorità Portuale sta lavorando ad altri contratti per ampliare il traffico su rotaia. L’era dei vagonetti sospesi tra porto e valle è finita. Ora la sfida è costruire un modello nuovo, efficiente e sostenibile, senza nostalgie e senza altri anni di immobilismo....

🚧 Funivie: 6 anni di fermo. Il “dopo” è già iniziato, ma il passato non tornerà più. Dalla frana del 23 novembre 2019 il sistema Funivie è bloccato. Sei anni in cui i vagonetti che portavano fino a…

Italcoke, il 1° dicembre il verdetto sul piano di rientro dell'azienda
27/11/2025

Italcoke, il 1° dicembre il verdetto sul piano di rientro dell'azienda

📌 Italcoke: conto alla rovescia per il 1° dicembre Tra crisi di mercato e nodi ambientali, si decide il futuro dell’azienda. Il 1° dicembre arriverà il verdetto dell’esperto nominato dalla Camera d…

C'era una volta il carbone
27/11/2025

C'era una volta il carbone

📉 C’era una volta la “filiera del carbone” Oggi resta solo un’eredità pesante per il territorio La storia dell’Italiana Coke è l’ultimo capitolo di un sistema industriale ormai superato, che per de…

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