10/07/2025
Zippa 29 info:-
Un articolo che ci è stato recapitato e che provvediamo a pubblicare.
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“Un piccolo studio, una diretta social, due volti giovani e uno scenario inatteso: la politica che ricomincia a parlare il linguaggio della passione, non della convenienza. Succede ad Amantea, dove Francesco Catera, vice coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia, ha scelto di presentarsi al pubblico insieme a Giuseppe Curcio, giovanissimo coordinatore cittadino del movimento giovanile. Il pretesto è un confronto promosso da Zipa29, ma la sostanza è quella di un’iniziativa che – nel silenzio generale – prova a rimettere in piedi un’idea di militanza, partecipazione e presenza territoriale.
Catera, che viene da Cosenza, introduce la sua presenza con parole semplici ma nette: «Giuseppe è una persona seria, un ragazzo di qualità. Lo abbiamo conosciuto a Napoli durante la chiusura della campagna per le europee. Non faceva ancora parte del gruppo, ma era lì, da solo, per convinzione. Questo è il segno che i giovani ci sono, basta saperli intercettare». Nessuna retorica da vecchio politicante: solo il racconto di un incontro fortuito e della voglia di costruire dal basso un coordinamento reale, non di facciata.
La scena, però, la prende tutta Giuseppe Curcio, diciotto anni appena compiuti, voce calma, idee chiare, e una maturità che sorprende. Nessun padrino, nessun suggerimento: «È una scelta che ho fatto da solo. Mi interesso di attualità, di storia, parlo con i miei amici, discuto. Forza Italia è il contenitore che più rispecchia i miei valori: democrazia, libertà, tolleranza». La sua non è solo una dichiarazione d’intenti, è un atto di consapevolezza politica.
Ma la parte più interessante arriva quando Curcio distingue con lucidità il ruolo del coordinamento giovanile rispetto al partito: «Condividiamo ideali e visione, ma il nostro è un percorso autonomo. La struttura giovanile ha un’identità propria, e dialoga con il partito generale con rispetto e indipendenza». Un’affermazione che, in un contesto spesso clientelare, suona come una piccola rivoluzione.
Il progetto per Amantea è chiaro: costruire un gruppo vero, coeso, partecipato. Nessuna corsa al tesseramento, nessun effetto speciale: «Non ci siamo dati una scadenza. Quando saremo pronti, lo capiremo. L’obiettivo non è fare in fretta, ma fare bene». E ancora: «Il movimento giovanile è aperto a tutti. Chi ha 16, 17, 18 anni può e deve occuparsi di politica. Non siamo il futuro, siamo il presente».
Curcio lo dice con naturalezza, ma quel che colpisce è la convinzione con cui lo dice. In un tempo in cui la politica giovanile sembra appiattita tra influencer e populismi, il giovane coordinatore di Forza Italia parla come chi crede davvero che la politica sia una forma di educazione civica attiva. Una responsabilità, non un palcoscenico.
E non manca la riflessione sul linguaggio: «Forza Italia è stata tra i primi partiti a usare TikTok con intelligenza. Non è solo un mezzo: è un modo per arrivare ai giovani con un linguaggio fresco ma consapevole. Non svendere il contenuto, ma portarlo lì dove i ragazzi stanno». Anche qui, una lezione di comunicazione che molti partiti, anche più blasonati, sembrano non aver ancora imparato.
In fondo, la politica dei ragazzi non è una politica da ragazzi. È forse la più seria, la più libera, la più autentica. Ad Amantea, tra la disillusione di molti e il vuoto delle vecchie sezioni, un piccolo gruppo sta provando a ripartire con strumenti nuovi e valori antichi. E forse è proprio da qui, da questi giovanissimi con la schiena dritta, che qualcosa può davvero cambiare.”