27/10/2025
-> Anche Per Tutti Voi E Di -> Anche Per Voi La Dei Nostri Amici Di - Se Volete Contattare E Seguire TeLeBaBuWeBTV Potete Farlo Ai Seguenti Contatti :
Link Per Seguire E Visitare TeLeBaBuWeBTv
http://linktr.ee/telebabuwebtv
https://taplink.cc/telebabuwebtv
- Per Contatti :
- MaiL 1 - [email protected]
- MaiL 2 - [email protected]
- Per Contatto Oppure Contatto :
- Cellulare - 3703521003
- Un Saluto Ed Alle Prossime !!!!!!! - !!!!!!!!!! 🔝👍🤟✌️💪😉
Mi Raccomando Seguiteci Sempre E Fateci Conoscere E State Sempre Con Noi Su O Anche !!!!!!!!!!! 😉 🔝👍🏼🤟🏻✌💪
Esprimiamo la Nostra forte preoccupazione riguardo al disegno di legge 978, approvato recentemente dalla Commissione Giustizia del Senato e ora in attesa di essere discusso nelle Camere. Il provvedimento introduce un meccanismo che consente al legale del creditore di emettere un'ingiunzione di pagamento, senza passare dal vaglio di un giudice: se il debitore non risponde entro quaranta giorni, l'atto diventa titolo esecutivo e può portare all'avvio di azioni forzate, come il pignoramento dei beni o di una quota dello stipendio. Di fatto, quindi, non sarà più un'autorità giudiziaria terza ad autorizzare azioni dal
forte impatto sulla vita quotidiana delle persone, ma una delle parti coinvolte nel contenzioso.
«Abbiamo molta preoccupazione per la proposta che consente all'avvocato del creditore di emettere direttamente l'ingiunzione di pagamento senza il controllo del giudice. Questa misura nasce per rispondere ai ritardi delle procure, ma la vera soluzione sarebbe potenziare il numero dei giudici di pace per garantire risposte rapide.
Così, invece, i debitori più fragili rischiano pignoramenti su beni essenziali, senza avere il tempo o le capacità di opporsi: in soli 40 giorni la maggior parte delle persone non è in grado di valutare l'opportunità di un ricorso, né ha le risorse economiche per affrontarlo, visto che tutti gli oneri sono da ricorso, sono in capo al debitore». In questo modo, secondo Gualzetti, c'è il rischio di «alterare il fragile equilibrio tra diritti dei creditori e tutele dei debitori, mettendo a rischio la dignità delle persone».
Anche la Fondazione San Bernardino ha espresso un forte richiamo critico sul ddl 978, condividendo le preoccupazioni anche nostre. Secondo l'organismo milanese, che assiste numerose famiglie in situazioni di indebitamento e pignoramento, il disegno di legge rischia di aggravare la crisi debitoria e di danneggiare l'inclusione sociale e il diritto a una vita dignitosa.
«Pur riconoscendo l'intento del governo di snellire le procedure e alleggerire il carico dei tribunali civili, l'eliminazione del controllo di un'autorità terza rischia di compromettere le garanzie fondamentali per i soggetti più deboli: lavoratori, pensionati, famiglie già fragili», spiega la Fondazione. Inoltre, le nuove soglie previste per l'applicazione della misura comprenderebbero gran parte dei casi che la Fondazione segue nei propri sportelli di assistenza: «Serve introdurre correttivi, come l'esclusione dei prestiti al consumo, e
maggiori tutele per le categorie vulnerabili. In assenza di queste garanzie, il rischio è l'aumento del contenzioso e la rinuncia da parte dei debitori ai percorsi legali di aiuto, peggiorando ulteriormente il disagio sociale».