Scopri il Cilento con noi

Scopri il Cilento con noi Scoprire il Cilento è una vacanza naturale e divertente E come si sa, un buon concierge deve avere sempre la risposta giusta. Pronta e immediata.

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni è il secondo parco d’Italia, mantiene intatta la sua natura selvaggia, l’armonico scenario tra il mare, le sue coste ed i monti. L’Hotel Venere è dotato di tutti i conforts per rispondere alle esigenze di relax e riposo in ambiente tranquillo e piacevole, offrendo un’atmosfera familiare, accogliente e confortevole.La posizione del

nostro albergo è strategica: a 150 m dal mare, al centro del paese, a 800 m dalla stazione ferroviaria locale, a 1 km dagli scavi archeologici dell’ antica città di Elea-Velia e posizione ideale per visite ed escursioni alla scoperta del Parco Nazionale del Cilento. La nostra pagina è come una guida turistica dove attingere informazioni per avere una panoramica del nostro territorio, il Parco Nazionale del Cilento, la sua cultura, la sua bellezza, le sue tradizioni e la sua cucina mediterranea. E’ come una ‘conciergerie’, a cui chiunque può rivolgersi in qualunque momento ed in qualunque stagione, anche per risolvere dubbi estemporanei tipo “ ho due giorni di vacanza improvvisi, cosa posso fare se vengo da voi?”; oppure: “se prolungo la mia permanenza, come posso riempire il mio tempo?”. In qualunque stagione.

13/08/2025
Ogni anno, dal 8 al 10 agosto, si svolge la rievocazione storica  nella suggestiva cornice della Certosa di San Lorenzo,...
12/08/2025

Ogni anno, dal 8 al 10 agosto, si svolge la rievocazione storica nella suggestiva cornice della Certosa di San Lorenzo, del passaggio dell’Imperatore Carlo V nel 1535, al ritorno dalla vittoriosa campagna militare contro l’ammiraglio ottomano Khayr al-Din a Tunisi.
Questo episodio leggendario è stato narrato in C’era una volta…un film del 1967 di Francesco Rosi interpretato da Sofia Loren ed Omar Sharif, girato proprio nella Certosa I meno giovani lo ricorderanno.
Dunque, si racconta che il re Carlo V di Spagna, di ritorno dalla battaglia di Tunisi nel 1535, decise di fermarsi a Padula presso la Certosa di San Lorenzo per due giorni, con l’intero esercito al seguito. Per rispetto alla regola dei monaci certosini impose ai suoi uomini di non mangiare carne ed egli stesso si adeguò alla severa regola claustrale. Inoltre l’Imperatore rifiutò ogni comodità offertagli dai monaci e volle adeguarsi alla vita monastica decidendo di dormire in una umile cella, concedendosi il solo agio di sostituire il pagliericcio con un materasso e le lenzuola di lana con quelle di lino.
Durante questo soggiorno, i monaci si prodigarono per offrire agli ospiti una “pantagruelica imbandigione“, degna dell’ illustre sovrano. Tra le tante pietanze, fu preparata una enorme “Frittata delle Mille uova”. Carlo rimase lusingato dall’ospitalità ricevuta e ricambiò la comunità monastica di Padula assegnando loro ulteriori privilegi.
Un evento entrato nella leggenda: le prime fonti scritte risalgono al 1640, grazie allo storico Camillo Tutini.

Lo scrittore Giorgio Bassani, autore fra l’altro del Giardino dei Finzi Contini, si recò  a Velia in visita al Soprinten...
05/08/2025

Lo scrittore Giorgio Bassani, autore fra l’altro del Giardino dei Finzi Contini, si recò a Velia in visita al Soprintendente Mario Napoli, accompagnato da una amica straniera per ammirare il recente ritrovamentoPorta Rosa è una costruzione del IV secolo a.C., ritrovata nell'area archeologica di Elea-Velia, la cui vera natura di viadotto fu scoperta solo a scavi ultimati, quando il nome era già stato attribuito. Porta Rosa fu riportata alla luce nel 1964 dal Sopraintendente Mario Napoli Bassani rimase incantato dall’epopea mediterranea raccontata dalle pietre della città, come risulta dal suo racconto!
“… tu cara ……. dovresti ricordarti della nostra gita dell’estate scorsa alle rovine di Velia e di come t’era piaciuto camminare accanto a me e al bravo ospite Soprintendente, incantata in ascolto mentre salendo adagio verso la matematica fulgida Porta parmenidea ritta sopra la cima del colle giusto a cavallo, venivamo noi uomini favoleggiando insieme degli aristocratici coloni greci per secoli e secoli lassù sopravvissuti in faccia al deserto del Tirreno, incistata asciutta stirpe carnivora di intellettuali sdegnosi d’intrattenere rapporti con le plebi aborigene dell’entroterra lucano…..del fatto che l’ellenica Porta suprema alla cui fresca ombra frattanto nemmeno troppo affannato il trio nostro mirabile oramai ristava, l’eccellente archeologo l’avesse – non appena accadutogli di restituirla intatta al bel sole e all’azzurro dell’antico privilegiato straniamento ausonio –battezzata Rosa – come spiegò – dal nome dell’ancor giovane sua sposa conscia consorte negli studi congeniali e madre dei suoi figli!......."

Galdo, frazione di Pollica, è un borgo di origine longobarda che  ha conservato tutto il  fascino medievale con le sue s...
02/08/2025

Galdo, frazione di Pollica, è un borgo di origine longobarda che ha conservato tutto il fascino medievale con le sue stradine anguste, abitazioni in pietra e monumenti storici. Si colloca, poi, in uno scenario naturale che permette di godere la vista verso il mare della sottostante costa e gli splendidi terrazzamenti di ulivi. . L'etimologia del nome è longobarda, ed è traducibile come "bosco".
Il borgo è citato per la prima volta in un documento del 1092 ed appare nell’antico documento nel 1172, con il quale l’abate di Cava, Benincasa, acquistava Galdo da Goffredo di Corbella . Successivamente passò alla nobile famiglia dei Sanseverino,
Sotto i re aragonesi Galdo venne concesso alla famiglia Griso. Dopo molteplici passaggi fu venduto nel 1728 a Francesco Paolo Galdi di Castellabate i cui discendenti hanno conservato il titolo di baroni di Galdo. Il Palazzo dei Baroni Galdi venne edificato su una precedente costruzione medievale. La risistemazione è tardo cinquecentesca, come testimonia il portale del 1605 con sovrastante stemma. Sul soffitto a volta dell'androne d'ingresso è raffigurato dipinto il blasone di famiglia. Nella contigua ca****la gentilizia, consacrata all'Ascensione, si trova un matroneo che permetteva ai Galdi di assistere alle celebrazioni liturgiche

Davvero utile!
30/07/2025

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🎉 Sagre e Feste di Paese nel Cilento – Agosto 2025
È il momento perfetto per vivere le tradizioni più autentiche del Cilento: cibo locale, musica, balli e atmosfere di festa 🌄🍷

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Alcuni storici affermano che i Visigoti  scesero in Italia a partie  dal 401 d.C.  e che attraverso il Cilento, devastan...
23/07/2025

Alcuni storici affermano che i Visigoti scesero in Italia a partie dal 401 d.C. e che attraverso il Cilento, devastando e saccheggiando, si diressero in Africa. Il capo Narsete portò con sè gruppi di Bulgari che si servirono delle grotte del Monte Bulgheria che deve il suo nome a questa presenza. A seguito della penetrazione greco-bizantina nel territorio, sul Monte trovarono rifugio monaci di rito greco-ortodosso, che fondarono una laura monastica con diverse celle eremitiche, da cui deriverebbe il nome del paese.
Nell’VIII secolo, con la calata dei Longobardi nel sud, l’egemonia ed il controllo longobardo del Ducato di Benevento va continuamente rafforzandosi rispetto alla precedente penetrazione greco-bizantina. Il Ducato si scisse poi nel Principato di Benevento e nel Principato di Salerno. La Lucania occidentale rimase sempre longobarda fino alla conquista Normanna
Il territorio conserva resti di torri di avvistamento e antiche fortificazioni utilizzate nei secoli per difendere il borgo dalle varie incursioni avvenute nei secoli.
Celle di Bulgheria era un casale di Roccagloriosa, fino a quando divenne un comune autonomo Nell’Ottocento ebbe un ruolo attivo nei moti rivoluzionari del 1828, partecipando ai fermenti per l’Unità d’Italia.
Il borgo è impreziosito da alcuni gioielli storici
• Il Santuario di Santa Sofia con un campanile di quattro piani e tre campane. La statua della Santa, giunta da Napoli nel 1820, è una delle opere religiose più significative della zona.
• La Chiesa di Maria SS. delle Nevi con un altare maggiore in marmo policromo e un’abside decorata con fregi neoclassici.
• Il Palazzo Granito, costruito nel Settecento come base per le battute di caccia, ospitò anche Re Carlo di Borbone
• Il Palazzo Canonico De Luca conserva un imponente portale in pietra e un atrio con corte centrale.

03/07/2025

Piano Vetrale è un piccolo borgo, frazione di Orria, conosciuto come il Paese dei Murales. Il borgo ha messo a disposizione i muri esterni delle proprie case agli artisti, diventando così un museo a cielo aperto con oltre cento murales.
Pitture eseguite sulle pareti di edifici pubblici o privati nella maggior parte dei casi con il contributo di più persone. Opere di artisti italiani e stranieri raffigurano scene variegate, partendo da personaggi fiabeschi fino alle tradizioni popolari
Tutto iniziò degli anni ’80, in memoria del pittore del ‘600 napoletano Paolo De Matteis nato qui. Ogni anno in agosto la rassegna “Il Pennello d’Oro” concorre al restauro e alla realizzazione di nuovi murales.

Il filo della storia  ha lasciato sul territorio cilentano molte tracce:  castelli, siti archeologici, monumenti ecc leg...
27/06/2025

Il filo della storia ha lasciato sul territorio cilentano molte tracce: castelli, siti archeologici, monumenti ecc legando le diverse culture,quella degli enotri, dei greci, dei romani, a fatti importanti come il Principato longobardo a Salerno, l'avvento dei monaci Basiliani e Benedettini, la nascita della Baronia con i Sanseverino, la loro rivolta a Capaccio nel 1242 contro Federico II, fino ai moti rivoluzionari del Cilento ed alla successiva epopea del brigantaggio.

27/06/2025

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Our Story

L’Hotel Venere, lo storico albergo di Ascea Marina costruito negli anni 50, recentemente rinnovato, è situato al centro del paese, una località costiera nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo Diano, dotata di una lunga ed ampia spiaggia dalla sabbia bianca e sottile delimitata da una scogliera verdeggiante. Dal 1960 la nostra famiglia dedica passione ed entusiasmo alla cultura dell’Accoglienza degli ospiti con la nota cordialità cilentana. Per mantenere intatto lo spirito degli anni 50, in fase di ammodernamento della struttura, abbiamo voluto conservare intatti molti elementi d’epoca, coniugando l’allegria attuale dei colori prevalentemente marini e solari con un’ atmosfera un po’ vintage, creando così un ambiente piacevole, familiare, accogliente e confortevole.

Cilento non è solo mare..... Il Parco del Cilento è un grande scrigno di tesori naturali ed artistici da scoprire, ci sono tante idee di viaggio e tanti modi diversi di vivere il nostro territorio. Per la sua posizione, Ascea è il punto di partenza ideale per scoprire il Cilento, a partire dall’antica Velia, e la sua cultura, la storia, la natura, le tradizioni. La nostra pagina è come una guida turistica dove attingere informazioni per avere una panoramica del nostro territorio, il Parco Nazionale del Cilento, la sua cultura, la sua bellezza, le sue tradizioni e la sua cucina mediterranea. E’ come una ‘conciergerie’, a cui chiunque può rivolgersi in qualunque momento ed in qualunque stagione, anche per risolvere dubbi estemporanei tipo “ ho due giorni di vacanza improvvisi, cosa posso fare se vengo da voi?”; oppure: “se prolungo la mia permanenza, come posso riempire il mio tempo?”. E come si sa, un buon concierge deve avere sempre la risposta giusta. Pronta e immediata. In qualunque stagione. .