23/09/2025
TANTI AUGURI A TE 🎼🎤🎸
Al 76° compleanno di Bruce Frederick Joseph Springsteen (Long Branch, 23 settembre 1949) cantautore e chitarrista statunitense.
«The Boss», come è sempre stato soprannominato, è uno degli artisti più conosciuti e rappresentativi nell'ambito della musica rock. Accompagnato per gran parte della sua carriera dalla E Street Band, è divenuto famoso soprattutto per le sue coinvolgenti e lunghissime esibizioni dal vivo, raggiungendo il culmine della popolarità fra la seconda metà degli anni settanta e il decennio successivo.
Fra i suoi album di maggior successo si annoverano Born to Run, Darkness on the Edge of Town, The River e Born in the U.S.A., lavori emblematici della sua poetica volta a raccontare con l'immediatezza della musica rock, la quotidianità degli "ultimi" d'America, nel solco della tradizione dei cosiddetti «storyteller», offrendo uno spaccato della grandezza e delle contraddizioni della società statunitense; con il disco The Rising è intervenuto anche sulla tragedia degli attentati dell'11 settembre 2001. Springsteen è noto inoltre per il suo sostegno a numerose iniziative di carattere sociale e per il suo impegno a favore dello sviluppo del suo Stato d'origine, il New Jersey. Negli anni duemila ha partecipato attivamente al dibattito politico negli Stati Uniti, appoggiando le campagne presidenziali di John Kerry e di Barack Obama.
In più di quarant'anni di carriera ha venduto più di 65 milioni di dischi nel suo paese e, secondo alcune stime, circa 120 milioni nel mondo. Il suo lavoro gli ha fruttato parecchi riconoscimenti, tra cui venti Grammy, un Oscar, un Tony Award e il Kennedy Center Honor, che gli è stato attribuito per il suo contributo alla diffusione della cultura degli Stati Uniti nel mondo; è stato inoltre insignito della medaglia presidenziale della libertà, massima onorificenza civile statunitense.
Bruce Springsteen nacque al Monmouth Memorial Hospital della località balneare di Long Branch, nel New Jersey, ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza nella vicina Freehold, cittadina operaia dell'entroterra. Il padre, Douglas Frederick (1924-1998), aveva ascendenze irlandesi e olandesi, da cui il cognome a volte erroneamente considerato d'origine ebraica. La madre, Adele Ann Zirilli (o Zerilli, 1925-2024), era invece di origine italiana, proveniente da una famiglia emigrata negli Stati Uniti alla fine dell'Ottocento da Vico Equense, nella pen*sola sorrentina. Gli Springsteen ebbero altre due figlie, Virginia (detta Ginny, nata nel 1950) e Pamela (detta Pam, nata nel 1962), poi attrice e fotografa di successo.
Bruce crebbe in una famiglia della cosiddetta working class che si trovava spesso in condizioni economiche precarie. Il padre, veterano della seconda guerra mondiale, cambiava spesso lavoro: in tempi diversi fu impiegato come tassista, conducente di autobus, operaio e guardia carceraria, il tutto alternato a periodi di disoccupazione; la madre aveva invece un lavoro stabile come segretaria in uno studio legale.
A causa delle difficoltà finanziarie, il nucleo familiare fu costretto a cambiare spesso alloggio: inizialmente Doug e Adele Springsteen abitavano in un piccolo appartamento nel quartiere di Jerseyville, ma alla nascita del figlio si trasferirono al numero 87 di Rundolph Street nella casa dei nonni paterni; nel 1954 si spostarono poi in Institute Street e nel 1962, quando nacque la terzogenita Pam, al numero 68 di South Street in una villetta a due piani in affitto; per qualche tempo furono ospitati dai nonni materni, gli Zirilli. Il rapporto di Bruce con il padre fu conflittuale, contraddistinto da lunghi periodi di silenzio alternati ad aspri litigi, il che andò a detrimento dell'armonia familiare. Nel 1969 Doug Springsteen emigrò infine in California con la famiglia per cercare lavoro, ma il figlio maggiore – ormai adulto – restò a vivere nella casa dei genitori finché non fu sfrattato.
Bruce frequentò la scuola primaria presso l'istituto della sua parrocchia, la St. Rose of Lima, fra il 1955 e il 1963, per poi trasferirsi alla Freehold High School dove si diplomò nel 1967. L'approccio del ragazzo con la scuola cattolica non fu facile: poco propenso ad adeguarsi alla rigida disciplina imposta delle suore, egli visse quel periodo con sofferenza arrivando a isolarsi dai suoi coetanei.
Il primo incontro di Springsteen con la musica avvenne all'età di sette anni, il 6 settembre 1956, quando assistette alla prima celebre esibizione di Elvis Presley all'Ed Sullivan Show, una delle trasmissioni televisive più popolari dell'epoca.[24] Ancora bambino, Springsteen decise che sarebbe voluto diventare come Elvis e a Natale ottenne in dono una chitarra giocattolo di plastica. Due anni più tardi la madre prese in affitto per Bruce uno strumento vero, dietro la promessa che il ragazzo avrebbe preso lezioni; a quell'età però le sue mani erano troppo piccole e Springsteen si disinteressò presto della chitarra per dedicarsi al baseball e ad altre attività. Nel 1963 acquistò una chitarra acustica usata per la cifra di 18 dollari, guadagnati grazie a piccoli lavoretti nel quartiere, e iniziò a prendere lezioni da un suo cugino che gli insegnò i primi rudimenti. Il giovanissimo Springsteen cominciò così a trascorrere moltissimo tempo chiuso in casa per cercare di migliorare la sua tecnica. Colpita dall'impegno del figlio, nel Natale del 1964 la madre gli regalò una chitarra elettrica Kent e un amplificatore: la strumentazione era costata 60 dollari che la madre si era fatta prestare e che restituì con regolari rate mensili. La chitarra, a cui Springsteen dedicò in seguito la canzone The Wish, aprì nuovi orizzonti musicali al ragazzo che iniziò a interagire maggiormente con il mondo esterno.
Da adolescente Springsteen fu influenzato dalla musica trasmessa delle stazioni radiofoniche di New York e Filadelfia, rimanendo profondamente colpito dal rock e in particolare dagli esponenti della British invasion, quali gli Animals, i Beatles, i Rolling Stones e gli Who. Nel 1961 assistette inoltre a un'esibizione di Chubby Checker ad Atlantic City. Il primo brano rock che Springsteen imparò a suonare con la sua nuova chitarra fu Twist and Shout degli Isley Brothers: la canzone fu eseguita dal cantautore per tutta la sua carriera come «bis» alla fine dei concerti.
Nel marzo del 1999 l'artista fu iscritto nella Rock and Roll Hall of Fame; sebbene l'assegnazione del riconoscimento non comprendesse la E Street Band, il cantante si presentò alla cerimonia di premiazione con il gruppo al completo, interpretando Tenth Avenue Freeze-Out. La band tornò ad affiancare il cantautore anche in tournée dopo oltre undici anni: il Reunion Tour, acclamato dal pubblico e dalla critica, ebbe inizio il 9 aprile 1999 e si concluse il 1º luglio 2000. L'iniziativa fu immortalata nel film Bruce Springsteen & The E Street Band: Live in New York City, da cui poi furono tratti un doppio album dal vivo e un doppio DVD.
Il 21 settembre 2001, eseguendo la nuova canzone My City of Ruins, Springsteen aprì il programma televisivo America: A Tribute to Heroes, trasmesso dalle principali emittenti statunitensi a reti unificate e destinato a raccogliere fondi per le famiglie delle vittime degli attacchi dell'11 settembre; poco dopo il musicista prese parte a un concerto benefico con analoghe finalità. La principale reazione di Springsteen agli attentati fu l'album The Rising, il primo inciso con la E Street Band dai tempi di Born in the U.S.A.; dopo molti anni il cantautore decise inoltre di affidarsi a un produttore esterno al fine di essere sgravato da alcune responsabilità e potersi così concentrare meglio sulla musica: l'incarico fu assegnato a Brendan O'Brien, noto per il suo lavoro con i Pearl Jam. Il disco, edito nel luglio del 2002, conseguì una popolarità ragguardevole come pure la successiva tournée mondiale, documentata da un DVD con la registrazione dello spettacolo tenuto a Barcellona. Il cantante si spese molto per la promozione di The Rising, ritenendo che l'opinione pubblica si attendesse da lui una risposta all'11 settembre.
Durante la presidenza del repubblicano George W. Bush, Springsteen si schierò pubblicamente contro l'amministrazione federale: pur ritenendo inevitabile la reazione militare che portò all'invasione dell'Afghanistan, disapprovò invece con fermezza il conflitto contro l'Iraq iniziato nel 2003. Cominciò quindi un periodo del tutto inedito di impegno politico, che si concretizzò nella partecipazione ad alcuni concerti del Vote for Change Tour, manifestazione musicale a sostegno del candidato democratico John Kerry alle elezioni del 2004. Alla tournée parteciparono numerosi altri artisti, tra cui Jackson Browne, Bonnie Raitt, i Pearl Jam, i R.E.M., John Legend, James Taylor e John Fogerty.
Dopo oltre quattro anni di grande esposizione mediatica, il cantante si prese un breve periodo di pausa per poi tornare nell'aprile del 2005 con Devils & Dust, un album in gran parte acustico e affine allo stile di The Ghost of Tom Joad. Il disco risulta fortemente influenzato dal coinvolgimento politico dell'autore, tant'è che la title track fu scritta dalla prospettiva di un soldato americano impegnato in uno scontro armato nel deserto, un chiaro riferimento alla guerra contro Saddam Hussein. Successivamente Springsteen intraprese un tour durante il quale si esibì da solo, come aveva fatto nove anni prima.
Nell'aprile del 2006 fu distribuito We Shall Overcome: The Seeger Sessions, un album realizzato con un gruppo eterogeneo di musicisti e totalmente incentrato sul repertorio di canzoni popolari e tradizionali del cantautore e attivista Pete Seeger. Il progetto traeva le sue origini dagli anni novanta, quando Springsteen registrò un'interpretazione dell'inno We Shall Overcome per un disco tributo a Seeger: in quella circostanza l'artista del New Jersey conobbe i Gotham Playboys, un collettivo zydeco/cajun con cui incise alcuni brani di Seeger in presa diretta nel suo studio di Colts Neck; in seguito, fra il 2005 e il 2006, il cantante riunì gli stessi musicisti con l'aggiunta di una sezione di fiati per dare una veste definitiva a quelle vecchie registrazioni. Springsteen e la nuova formazione, ribattezzata «The Sessions Band», partirono per un breve tour da cui fu tratto un disco dal vivo.
L'ottobre del 2007 vide la pubblicazione di Magic, un nuovo lavoro con la E Street Band. L'album fu accompagnato da una tournée mondiale di successo, in occasione della quale Danny Federici – malato e poi scomparso nell'aprile del 2008 – fu sostituito da Charles Giordano, tastierista della Sessions Band. Il cantautore continuò a occuparsi di politica dando il suo appoggio a Barack Obama, candidato democratico alle elezioni del 2008 e futuro presidente: Springsteen prese parte ad alcuni incontri pubblici e al concerto tenuto dopo l'insediamento di Obama, esibendosi insieme a Pete Seeger in This Land Is Your Land. Nel gennaio del 2009 fu presentato il disco successivo dell'artista, Working on a Dream, preparato ancora con la collaborazione della E Street Band; il tour mondiale che seguì portò alcune novità nel gruppo: oltre alla violinista Soozie Tyrell e a Charles Giordano, entrarono stabilmente nell'organico altri musicisti già in forza alla Sessions Band, tra cui un gruppo di coristi e il trombettista Curt Ramm. Lo spettacolo del 28 giugno 2009 a Londra fu documentato nel DVD London Calling: Live in Hyde Park. Il 18 giugno 2011, a causa delle complicanze derivate da un infarto cardiaco, morì il sassofonista Clarence Clemons.
Springsteen tornò col suo diciassettesimo album nel marzo del 2012: Wrecking Ball fu inciso con l'ausilio di musicisti esterni alla E Street Band, tra cui il nuovo produttore Ron Aniello, il batterista Matt Chamberlain e il chitarrista Tom Morello dei Rage Against the Machine, il quale inaugurò una duratura collaborazione con il cantante. In due brani è presente il sassofono di Clemons, registrato precedentemente alla sua scomparsa. In occasione della lunga tournée mondiale iniziata dopo la pubblicazione dell'album, l'artista riunì nuovamente la E Street Band, affiancata da una sezione di fiati (denominata «E Street Horns») e da un gruppo di coristi («E Street Choir»); in questa formazione allargata le parti di sassofono di Clarence Clemons furono affidate al nipote Jake e a Eddie Manion.
Nel gennaio del 2014 uscì High Hopes, quarto disco di Springsteen consecutivo – e undicesimo in totale – a guadagnare il primo posto nella classifica degli album più venduti negli Stati Uniti. Oltre a cover di altri artisti, l'opera comprende perlopiù materiale inciso nel decennio passato e reinterpretazioni di brani già pubblicati, come una riedizione elettrica di The Ghost of Tom Joad; anche la title track, un pezzo di Tim Scott, era già apparsa in un'altra versione nell'EP Blood Brothers del 1996. Il disco, prodotto da Aniello, fu realizzato con la partecipazione di Tom Morello e di tutti i membri della E Street Band. Fra il gennaio e il maggio del 2014 si svolse un nuovo tour di 34 spettacoli. Dopo l'uscita dell'edizione celebrativa di The River, nel 2016 Springsteen intraprese con la E Street Band una lunga tournée interamente dedicata alla riproposizione delle canzoni dello storico album del 1980.
Tra il 2017 e il 2018 il cantautore ha realizzato una lunga serie di concerti acustici nella forma di rappresentazione stabile presso il Walter Kerr Theatre di Broadway. Lo spettacolo intitolato Springsteen on Broadway è stato poi reso disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix e attraverso l'album omonimo uscito nel dicembre del 2018.
Nella primavera del 2019 Springsteen ha pubblicato Western Stars, il suo 19º album in studio, registrato senza l'ausilio della E Street Band e ispirato alla musica pop degli anni della sua giovinezza. Le canzoni dell'album sono state eseguite dal vivo per il film omonimo, co-diretto dallo stesso Spingsteen, distribuito nelle sale nell'ottobre del 2019, in contemporanea all'album dal vivo contenente la colonna sonora, Western Stars. Songs from the Film.
Dopo alcuni anni spesi per la realizzazione di progetti solisti, Springsteen ha pubblicato nel 2020 l'album Letter to You, il primo con la partecipazione esclusiva della E Street Band dopo oltre dieci anni. Contestualmente, sulla piattaforma di streaming Apple TV+ è stato reso disponibile il documentario omonimo, dedicato alla realizzazione dell'album.
Nel novembre del 2022 Springsteen ha pubblicato Only the Strong Survive, un album di vecchie cover di musica soul, in buona parte appartenenti al repertorio della storica casa discografica Motown Records. Nel febbraio dell'anno successivo il cantautore ha intrapreso una nuova tournée mondiale accompagnato dalla E Street Band nella versione allargata sul modello di quella già vista nel 2012.
Provided to YouTube by ColumbiaOnly the Strong Survive · Bruce SpringsteenOnly the Strong Survive℗ 2022 Columbia Records, a Division of Sony Music Entertainm...