09/06/2025
Pergolato o tettoia? Le differenze che contano per la normativa edilizia
Quando si parla di strutture leggere a servizio di terrazzi o giardini, la distinzione tra pergolati e tettoie non è solo terminologica: ha implicazioni dirette in ambito urbanistico e autorizzativo. Una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 2603 del 28 marzo 2025) fa chiarezza su caratteristiche e inquadramento normativo di queste opere, ribadendo criteri già consolidati nella giurisprudenza.
La differenza sostanziale tra pergolato e tettoia
Il pergolato, per essere considerato un intervento di edilizia libera, deve avere una struttura leggera, priva di coperture fisse e chiusure laterali. Si tratta tipicamente di una costruzione aperta su almeno tre lati e nella parte superiore, realizzata con materiali leggeri e facilmente rimovibili, spesso con la funzione ornamentale o di sostegno per piante rampicanti.
La tettoia, invece, si configura come una struttura coprente, anche se parziale, realizzata con elementi non facilmente rimovibili. Proprio per la sua natura e per l’impatto che può avere sull’ambiente circostante e sull’edificio principale, è soggetta a permesso di costruire. La sua funzione è anche più strutturale: può essere usata come riparo stabile e incide sull’abitabilità e sull’assetto urbanistico dell’immobile.
Permessi e titoli edilizi: cosa serve
Il Consiglio di Stato ha precisato che CONTINUA A LEGGERE SU: https://www.progettogas.com/index.php/2025/06/05/pergolato-o-tettoia-le-differenze-che-contano-per-la-normativa-edilizia/