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LIDI MILITARI, OTTO PUNTINI SULLE ICosa succede a Bacoli?Succede che sui lidi militari si fa un gran parlare, ottimo.Il ...
22/12/2025

LIDI MILITARI, OTTO PUNTINI SULLE I

Cosa succede a Bacoli?

Succede che sui lidi militari si fa un gran parlare, ottimo.

Il Comune ha fatto bene o male? I Militari hanno torto o ragione? Il dibattito ferve e vi contribuiamo pubblicando atti, chiarendo leggi e mettendo otto puntini sulle i.

1) Siamo per la riappropriazione pubblica di tutti i lidi militari - non solo di qualche metro - perché questi di militare hanno solo il nome;

2) Siamo - più in generale - per almeno il 30 % di ogni arenile da trasformare in spiaggia libera - non attrezzata - compresi i militari;

3) Contestiamo la presenza dei lidi militari perché quando il DPCM del 21 dicembre 1995 trasferì il Demanio alle Regioni furono esclusi questi lidi in quanto “aree di preminente interesse nazionale” cioè “aree militari” ma questa è divenuta una destinazione d’uso ipocrita, fasulla, falsa perché i lidi militari sono gestiti da privati che fanno business al pari di altre strutture ricettive-turistiche;

4) Contestiamo la presenza dei lidi militari perché la Regione ha approvato il 23 aprile 2024 una propria legge - il PUAD - che in quanto fonte di diritto primario va in deroga alle attuali fonti secondarie: il DPCM e i successivi Decreti della Regione che hanno recepito il DPCM (Decreto Dirigenziale 117 del 5 luglio 2010);

5) Riteniamo possibile portare avanti questa lotta: - per via legale, ricorrendo il Comune alla Giustizia Amministrativa per illegittimità delle destinazioni d’uso previste dal DPCM; - per via legislativa, appellandosi il Comune al Consiglio Regionale per rivedere i Decreti della stessa Regione; - per via amministrativa, usando il Comune il redigendo “Piano Spiagge” per intervenire anche sui lidi militari in quanto la Regione ha scritto alla nostra Associazione che non fa distinzioni fra concessioni (prot. 152397 del 26 marzo 2025);

6) Riteniamo un’errore l’impostazione del Comune che si limita a rivendicare solo le aree dove i Militari avrebbero “sconfinato” su una particella - la 9 foglio 18, 32.200 mq - attribuita alla Marina come “strutture logistiche, arenili e specchi d’acqua”: se ne facciamo una “guerra di confini” non ne usciremo e forse ne usciremo perdenti;

7) Certo, si può invertire la rotta, si può costruire una piattaforma di lotta con movimenti e cittadini: dal confronto non ci tiriamo mai indietro perché siamo i soli ad aver scritto alla Regione da marzo 2025, ad aver parlato di spiagge da febbraio 2025, ad aver raccolto firme dal 2019, ad aver partecipato - con altri attivisti flegrei - al Comitato Spiagge Libere dal 2013;

8 ) Quindi ci siamo purché la si smetta di spettacolarizzare questa lotta, di farne uno show individualista per i followers sui social e per i titoli sui giornali, e di cavalcare il gregge di fake e fanatici che con le loro offese assurde ed il loro odio le****no, rischiano di ridurre tutto ad un banale wrestling tra guelfi e ghibellini.

Adesso è chiaro?

𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶

Non molliamo !Quando ti scontri con gli insulti di invasati e fake, quando subisci l’ipocrisia e la cattiveria del poter...
20/12/2025

Non molliamo !

Quando ti scontri con gli insulti di invasati e fake, quando subisci l’ipocrisia e la cattiveria del potere, ti domandi ma chi te lo fa fare…

Poi eccolo, per il piacere dell’amicizia e gli auguri di Natale, un gruppo di attivisti e di cittadini liberi che credono in un paese migliore e nella democrazia che viene dal basso e dalla ragione.

Finché ci saranno queste persone, persone generose sorridenti belle, d’animo e di cuore, ci sarà una voce alternativa al gregge.

Non molliamo !

𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶

LIDI MILITARI, ECCO LA LETTERA E LA PARTICELLACosa succede a Bacoli?Succede che questa è la lettera del Comune che ha ge...
19/12/2025

LIDI MILITARI, ECCO LA LETTERA E LA PARTICELLA

Cosa succede a Bacoli?

Succede che questa è la lettera del Comune che ha generato la “palla di fango” fuori la Marina Militare e che probabilmente andava impostata diversamente, contestando la legittimità dei lidi militari.

Come in effetti scrive l’Amministrazione ai Comandi delle Forze Armate - Esercito, Marina, Aeronautica - nonché alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco (prot. 35168 del 12 novembre 2025):

“Si evidenzia che gli Stabilimenti hanno posizionato le attrezzature al di fuori dei limiti stabiliti dal DPCM, verso mare, occupando zone di spiaggia libera” per cui “si invitano i Comandi a sensibilizzare i gestori ad un più attento e corretto utilizzo del cespite demaniale”.

Si tratta di un invito - particolarmente garbato - rivolto ai “militari” di non mettere in estate attrezzature fino al bagnasciuga, quindi a non “sforare” la propria concessione.

Cosa importante e condivisibile perché - per la prima volta - l’Amministrazione ha avuto un “sussulto” dopo il “nulla osta” al parcheggio della Marina sulla spiaggia di Miseno nel giugno 2022.

Continua sempre il Comune - altro aspetto importante - che “al fine di posizionare idonea segnaletica si chiede di comunicare ove siano stati individuati i varchi per il libero accesso al mare”.

Il fatto è che quando il Comune ha posizionato questi 10 cartelli segnaletici - 1.120 euro alla “Grafica Montese” (determina 2180 del 27 novembre 2025) - la Marina ne ha contestato la posizione accusando l’Amministrazione di aver “violato” l’area militare.

Parliamo della particella 9 foglio 18 per una superficie di 5.590 mq.

Sia il Comune sia la Marina si rinfacciano reciproche violazioni di questa particella e ne fanno una questione di “confini” ma è proprio questo il limite della vicenda.

Il Comune utilizza cioè dei “mezzucci” - scappatoie da avvocati e burocrati - invece di andare subito alla sostanza della questione.

Andava posta - va posta - l’illegittimità non di quello o quell’altro “sconfinamento” ma della presenza stessa dei lidi militari sul nostro territorio perché questa si basa sul DPCM del 21 dicembre 1995 - che ha definito tali arenili “aree a preminente interesse nazionale” - e sui successivi atti della Regione (ultimo il Decreto Dirigenziale 117 del 5 luglio 2010).

Due strade.

O si procede in sede amministrativa o politica - Consiglio di Stato o Consiglio Regionale - per falsa destinazione d’uso e si modificano i Decreti Dirigenziali che hanno recepito il DPCM.

Oppure ci si appella al nuovo PUAD della Regione che - in quanto legge cioè norma primaria del diritto - deroga al DPCM - una fonte secondaria - e non fa differenze fra concessioni militari e civili come c’ha scritto la Regione (prot. 152397 del 26 marzo 2025):

“le aree date in concessione a QUALSIASI titolo devono essere considerate, ai fini del PUAD, del tutto equiparate fra di loro”.

Ecco, se posta in questa prospettiva, nella prospettiva non della riappropriazione di qualche metro di spiaggia ma di tutte le spiagge militari, allora anche un’azione dimostrativa - per quanto improvvisata o inadatta - può avere un significato in questa lotta.

Altrimenti siamo solo alle solite sceneggiate buone per i follower sui social e per i titoli sui giornali che si concludono - come in questo caso - con una sonora “palla di fango”.

𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶

LIDI MILITARI, LA PALLA DI FANGOCosa succede a Bacoli?Succede la “palla di fanga” quando l’altro ieri il Comune ha messo...
19/12/2025

LIDI MILITARI, LA PALLA DI FANGO

Cosa succede a Bacoli?

Succede la “palla di fanga” quando l’altro ieri il Comune ha messo, davanti i lidi militari, dei cartelli “spiaggia libera” e boom: la Marina ha diffidato il Comune a togliere tutto.

In effetti il 12 novembre l’Amministrazione aveva scritto una lettera ai Comandi di Esercito, Marina, Aeronautica nonché alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco (prot. 35168 del 12 novembre 2025):

“Si evidenzia che gli Stabilimenti hanno posizionato le attrezzature al di fuori dei limiti stabiliti dal DPCM, verso mare, occupando zone di spiaggia libera” per cui “si invitano i Comandi a sensibilizzare i gestori ad un più attento e corretto utilizzo del cespite demaniale”.

In quanto “il DPCM del 1995, da cui possono evincersi i limiti di tale zona, è pubblicato sul sito del MIT. Tali limiti, inoltre, sono riportati in mappa dall’Agenzia del Demanio Filiale Campania nell’agosto del 2010. Si allega planimetria del Demanio dell’agosto 2010 sulla quale vengono riportate le occupazioni degli stabilimenti militari”.

I Comandi non hanno risposto al Comune né il Comune ha sollecitato una risposta ma il 16 dicembre si è presentato - con Amministratori e Tecnici sul “gippone” dell’Ufficio Demanio - a mettere questi cartelli: apriti cielo.

Ieri la Mattina Militare ha diffidato il Comune perché:

“Codesta Amministrazione - il Comune - non può esercitare atti di amministrazione attiva quali la messa in opera sull’arenile all’interno dell’area militare, di un cartello di “Spiaggia Libera” e si chiede di voler procedere alla rimozione del succitato cartello”.

La cosa fantastica - anzi surreale - è che i Militari fanno riferimento alla stessa norma del Comune - il DPCM del 21 dicembre 1995 confermato dalla Regione nel 2010 (Decreto Dirigenziale 117 del 5 luglio 2010) - e fanno riferimento alle stesse particelle demaniali di cui il Comune ha mandato copia ai Comandi di Napoli.

Adesso - poiché sia il Comune sia la Marina non contestano le norme - il solo problema resta la lettura, l’interpretazione della particella del Demanio in questione: numero 91, foglio 18.

Davvero qualcuno ha sbagliato a leggere le mappe del Demanio? Veramente, prima di scrivere pec o mandare diffide, nessuno s’è studiato le carte? Talmente siete scarpari?

Incompetenza, imperizia, impreparazione - di chi? - altrimenti quale altra spiegazione?

Questo però non significa cadere dalla ragione al torto, dalla critica al pregiudizio, “giustificare” chi occupa le nostre spiagge contro i quali un’azione era auspicabile da tempo.

Noi restiamo dalla parte dei cittadini per l'integrale riappropriazione degli arenili demaniali e divergiamo - semmai - dal Comune su come ha voluto impostare la vicenda.

Per non aver approfondito la questione ed aver fatto uno show su quella che è la madre di tutte le battaglie.

PS: intanto i cartelloni restano qua e qua devono restare!

𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶

Cosa succede a Bacoli? FUSARO, PISTA RIAPERTA MA INCOMPLETA
18/12/2025

Cosa succede a Bacoli? FUSARO, PISTA RIAPERTA MA INCOMPLETA

Cosa succede a Bacoli? BACOLI CAPITALE DELLA CULTURA... E DELLE ANTICAGLIE
18/12/2025

Cosa succede a Bacoli? BACOLI CAPITALE DELLA CULTURA... E DELLE ANTICAGLIE

17/12/2025

Diretta sulla SICUREZZA

Furti in appartamento, furti in auto, truffe: è emergenza SICUREZZA ?Segui la DIRETTA dalle ore 11 su questo profilo fac...
17/12/2025

Furti in appartamento, furti in auto, truffe: è emergenza SICUREZZA ?

Segui la DIRETTA dalle ore 11 su questo profilo facebook o LIVE nella sede del Pappice (via Roma 158, sopra il Vibian)

Cosa succede a Bacoli? FOGNE, IL COMUNE È IL PRIMO ABUSIVO
16/12/2025

Cosa succede a Bacoli? FOGNE, IL COMUNE È IL PRIMO ABUSIVO

COMUNE E SICUREZZA, COSA E’ STATO FATTOCosa succede a Bacoli?Succede che la scorsa settimana sembra vi siano stati altri...
15/12/2025

COMUNE E SICUREZZA, COSA E’ STATO FATTO

Cosa succede a Bacoli?

Succede che la scorsa settimana sembra vi siano stati altri tentati furti in tre appartamenti delle traverse di via Lungolago: col crescere di questa emergenza, cosa sta facendo il Comune?

In effetti due anni e mezzo fa il Consiglio Comunale vincolò l’Amministrazione a 6 “impegni” per garantire una maggiore sicurezza sul territorio, tema di competenza dello Stato - certo - al quale però il Comune decise - già allora - di dare un contributo.

Questi i punti del 2023 (delibera Consiglio 9 del 24 marzo 2023):

“1. Un sistema capillare di videosorveglianza con l’ausilio del CIC; 2-4. Potenziamento della Polizia Municipale per utilizzo di 1 - 2 pattuglie fino alle ore 24; 3. Rifacimento e potenziamento dell’illuminazione pubblica; 5. Interlocuzione con tutte le autorità al fine di inviare ulteriori pattuglie di Forze dell’ordine”.

Su questa base - ad essere onesti - il Comune è intervenuto negli ultimi anni a partire dall’illuminazione pubblica che è stata ripristinata - anche nelle Periferie - spendendo cifre consistenti.

Investimenti rilevanti anche per la videosorveglianza a partire dal sistema di telecamere montato nel 2010-2012 con 220 mila euro di fondi PON, sistema infine “crashato” per assenza di manutenzione cosa che portò nel 2020-2021 a bruciare gli hard disk.

Per ripristinare le telecamere il Comune ha investito: - 2019, 8 mila euro; - 2023: 76.250 euro alla “Puma Security” di Roma, ditta il cui lavoro è stato ritenuto insoddisfacente tanto da essere sostituita; - 2024: altri 58.460,73 euro alla nuova ditta “Elektron” di Bacoli (determina 1816 del 29 novembre 2024).

Oggi, oltre i 2 display luminosi a Lucrino, sono attive 98 telecamere - tra cui le 4 agli ingressi del Comune - su 103 installazioni collegate alla Polizia Municipale che ha recentemente stanziato 13.908 euro per incrementare le telecamere nell’Area Mercatale da 1 a 15 e nell’Area IRSVEM da 0 a 6 puntando al pieno raggiungimento dell’obiettivo 6 delle performance richiesto al Comando (determina 2189 del 28 novembre 2025).

Ovviamente è impossibile pensare che la videosorveglianza possa da sola coprire ogni anfratto - restano alcune zone scoperte come il “Green Park” al Fusaro - né esiste - anche per motivi di privacy - un operatore fisso dietro i monitors del Comando che utilizza software ed AI per la lettura delle targhe e l’incrocio dei dati.

Le Forze di polizia - insomma - non possono intervenire sul momento per “acciuffare” i ladri con il solo uso delle telecamere: il controllo fisico del territorio resta - cioè - fondamentale.

Controllo che richiede un aumento degli organici per cui - tornando agli impegni assunti dalla politica due anni fa - è lecito domandarsi: l’Amministrazione ha effettivamente investito sul potenziamento dei Vigili per rendere stabili le pattuglie anche di notte?

I numeri in questo caso sono rivelatori: il Comando è oggi composto da soli 16 operatori - tra cui la Comandante e 4 Tenenti con ruoli di coordinamento - più 2 ausiliari-messi e 2 “civili”.

Quindi 11 unità - di cui una in ferie perché prossima alla pensione così come i due ausiliari - a tempo indeterminato, cui si aggiungono 14 agenti a tempo determinato assunti coi fondi del bradisismo: di questi, 2 si sono dimessi a novembre e non sono stati sostituiti, 4 scadono a dicembre, 6-7 andranno a Napoli nei prossimi mesi.

In queste ridotte condizioni come si può pensare che la Polizia Municipale possa dare supporto anche la notte alle Forze dell’Ordine quando a stento tra riposi, ferie, malattie, altre attività istituzionali - soprattutto di Polizia Giudiziaria - a malapena si garantiscono 2-3 pattuglie nei turni mattina e pomeriggio?

Infine - e questo è l’aspetto più importante - se il Comune ha avuto un’interlocuzione con le Autorità di Pubblica Sicurezza che esiti ha avuto? La sinergia con la Prefettura - vantata la scorsa estate - quali effetti ha avuto? La dotazione di Forze dell’ordine sul nostro territorio è stata aumentata?

Non ci risulta: 14 unità di Carabinieri erano e tante ce ne sono.

Dopo due anni e mezzo l’Amministrazione è sempre la stessa, le soluzioni ipotizzate sono sempre le stesse, le problematiche restano sempre le stesse ma - a parte le chiacchiere - si vedono ancora pochi fatti.

𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
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Cosa succede a Bacoli? MISENO, UNA PISTA NON PER BICI
12/12/2025

Cosa succede a Bacoli? MISENO, UNA PISTA NON PER BICI

NATALE, 40 MILA EURO DI BUONICosa succede a Bacoli?Succede che il Comune ha deciso di stanziare 40 mila euro per i buoni...
11/12/2025

NATALE, 40 MILA EURO DI BUONI

Cosa succede a Bacoli?

Succede che il Comune ha deciso di stanziare 40 mila euro per i buoni natalizi agli indigenti: si poteva fare di più o meglio?

Si può sempre fare di più ma l’Amministrazione ha limitato i 40 mila euro a questi criteri (delibera Giunta 185 del 20 novembre 2025):

“- residenza nel comune; - se stranieri, permesso di soggiorno; - ISEE 2025 pari o inferiore a euro 8.000; - priorità ai NON percettori ADI (Assegno di Inclusione), SFL (Supporto Formazione e Lavoro), e beneficiari CARTA DEDICATA A TE 2025”.

Chi ha i requisiti dovrà fare istanza - secondo l’avviso pubblico pubblicato la scorsa settimana (determina 2199 del 1° dicembre) - entro le 12 di oggi per ricevere un buono spesa - di massimo 200 euro - secondo un punteggio calcolato sulla base del numero dei membri e del reddito familiare.

Tuttavia - precisa l’Amministrazione - che “l’erogazione dei buoni spesa avverrà fino ad esaurimento delle risorse disponibili” e che “solo qualora risultino fondi residui, le istanze di percettori di ADI, SFL, CARTA DEDICATA A TE, saranno esaminate”.

Cioè l’erogazione dei buoni si interromperà una volta esauriti i fondi.

Si attua uno schema d’aiuto troppo automatico, più da ragionieri ché da politica del sociale: nel sistema di algoritmi e burocrazia, le persone diventano freddi numeri, senza dimensione umana.

Non si vuole più intercettare la vulnerabilità sociale, la fragilità individuale e relazionale? Nessuna risposta ai reali bisogni, alle disuguaglianze, alla complessità.

Da due anni sono venuti meno i “colloqui”, strumento di dialogo col quale l’operatore può valutare anche altri criteri oltre quelli finanziari come la perdita del posto di lavoro, la presenza di malattie gravi, traumi familiari, le tossicodipendenze-ludopatia, minori a rischio, insicurezza abitativa.

Non si vuole più apprendere, comprendere - dal punto di vista socio-economico-sanitario - il territorio?

Cosa che gli attuali Servizi Sociali non fanno più, divenuti dei “certificatori” - come la tessera del pane di fascista memoria - della povertà, abdicando al ruolo di operatori che interpretano la realtà e ne tracciano una mappa per capire le nuove povertà sociali ma anche culturali, educative, affettive…

Una mappa dalla quale si sarebbe dovuti partire per fissare i fondi e non viceversa.

Fondi che restano comunque scarsi rispetto al costo della vita raddoppiato con i generi alimentari alle stelle. Scarsi rispetto agli anni precedenti quando le somme erano doppie. Scarsi rispetto alle spese del Comune che impiega 242 mila euro di luminarie…

Un’Amministrazione che si richiama alla sinistra e alla difesa del welfare locale, che si fa un vanto della lotta alle povertà, dovrebbe essere sensibile a questi aspetti e non misurarli solo con gli indicatori economici ma con la capacità di dare voce a tutti, di ridare fiducia, di generare relazioni.

Invece l’Assessore C. Massa sembra avallare il freddo, burocratico, scarso esistente senza alzare una voce che - forse - non ha…

𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶

Indirizzo

Via Roma, 158
Bacoli
80070

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 12:00
Mercoledì 10:00 - 12:00
Venerdì 10:00 - 12:00

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