28/10/2025
PIANO SPIAGGE, ANCORA TUTTO TACE
Cosa succede a Bacoli?
Succede che nelle scorse settimane è scaduto il termine della Regione - il 10 ottobre - per la presentazione del “Piano Spiaggia” - il PAD - sul quale il Comune continua a tacere (delibera Giunta Regionale 59 del 12 febbraio 2025).
Adesso la Direzione Regionale del Turismo dovrebbe procedere con la messa in mora del Comune che avrà 90 giorni per pubblicare il proprio Piano, per renderlo partecipato coi cittadini, per approvarlo in Consiglio, per inviarlo a Napoli che ne verificherà la conformità al Piano della Regione - il PUAD (art. 8, PUAD del 23 aprile 2024).
Insomma i tempi si accorciano e c’è rischio che la fretta diventi cattiva consigliera - i cattivi consiglieri abbondano - per cui ne verrà una cosa arronzata o peggio un piano “cotto e mangiato”, bypassando le osservazioni dei cittadini per un’approvazione lampo - come accadde col “blitz” del PUC lo scorso anno - quando invece la Regione obbliga i Comuni ad aprire un “percorso partecipativo” con associazioni e cittadini, percorso di cui però non c’è traccia (comma 1, art. 8, PUAD).
Come non c’è traccia del lavoro della ditta di Pescara cui è stata commissionata la redazione del Piano (determina 299 del 26 febbraio 2025) secondo le linee-guida fissate dall’Amministrazione sei mesi fà (delibera Giunta 56 del 1° aprile 2025) e liberamente - e pericolosamente - interpretate dal Consigliere V. Ambrosino, Presidente della V Commissione Demanio.
Pericolose perché l’Amministrazione intenderebbe eliminare la semplice “spiaggia libera” e riservare il 50 % degli arenili a “spiaggia libera attrezzata” cioè spiaggia in cui i concessionari privati possono affittare “attrezzature da spiaggia” - cioè ombrelloni, sdraio, lettini - ai quali il nostro Comune vuole aggiungere la possibilità di somministrare anche cibi e bevande con bar, ristoranti, chioschi sulla spiaggia.
Si tratta - per il momento - di servizi a richiesta - i bagnanti potranno rifiutarli - ma a parte il rischio che l’arroganza prevarichi presto il diritto, di fatto, così, viene permesso ai privati di mettere piede sulle spiagge libere dove il Comune deve garantire - sempre e per legge - bagno, bagnino e pulizia (lettera c) comma 1 art. 3 PUAD).
Vi renderete conto, concittadini, che questo Piano rappresenta quindi un momento storico unico, irripetibile per mettere in “discussione” la principale risorsa del nostro territorio - le spiagge - ma non sappiamo ancora neanche quali aree comprenderà.
Se il 50 % o il 30 % - è la percentuale minima fissata dalla Regione - sarà calcolato su tutta la costa o su ognuno dei 6 “ambiti” in cui il litorale è stato diviso nel 2015 - al momento, Miseno, Miliscola, Poggio, Marina Grande, Baia, Cuma - che è il solo modo per una equa, eguale, giusta redistribuzione senza creare favoritismi clientelari o sacche di illegalità come i cavalli che continuano a trottare lungo la Spiaggia Romana.
Oppure se questo 50 % o 30 % comprenderà anche i “lidi militari” - in realtà gestiti da civili per finalità commerciali - che la Regione - rispondendo alla nostra Associazione (prot. Regione 152397 del 26 marzo 2025) - equipara a ordinarie concessioni private e che quindi vanno anch’essi “redistribuiti” ripagando i cittadini per gli scempi subiti - per esempio - quando nel giugno 2022 la Marina Militare realizzò un parcheggio a tre metri sulla spiaggetta dell’ex Piranha.
Ecco, di questo dovremmo parlare, di questo vorremmo parlare anche e soprattutto perché - secondo le stesse dichiarazioni dell’Amministrazione - a dicembre il Comune vorrebbe partire coi bandi di gara anche in assenza di linee-guida della Regione.
Per questo domani approfondiremo l’argomento con una diretta specifica per tenere alta l’attenzione, e lo faremo a partire da questo simbolo di degrado, di abbandono, di fallimento nella gestione del demanio marittimo sul quale vogliono mettere mano e piede gente di Giugliano e di Aversa: l’ex lido Aurora.
Seguiteci domani alle ore 19.30 su questo canale
𝗟’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗜𝗟 𝗣𝗔𝗣𝗣𝗜𝗖𝗘
𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶, 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗕𝗲𝗻𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶