Puglia 4.0 - Il Blog

Puglia 4.0 - Il Blog Blog apartitico incentrato su notizie di attualità, promozione dello sport, cittadinanza attiva e politica locale della Regione Puglia.

14/11/2025

L'INCREDIBILE VIDEO DI EMANUELE CANI, ASSESSORE ALL’INDUSTRIA DELLA REGIONE SARDEGNA, CHE SFONDA DI TESTA LA VETRATA DEL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY - CANI HA PERSO L'EQUILIBRIO FINENDO ROVINOSAMENTE CONTRO L'OPERA REALIZZATA NEL 1932 DA MARIO SIRONI. L'ASSESSORE È STATO FORTUNATO: SE FOSSE CADUTO DI SOTTO SI SAREBBE FATTO MOLTO MALE, VISTO CHE LA FINESTRA SI TROVA A 7-8 METRI DA TERRA .

14/11/2025
14/11/2025

A me di Andrea Scanzi non piace nulla. Né la sua enfasi da protagonista di sé stesso, né quella rabbia a getto continuo che trasforma ogni confronto in una tenzone epica, né l’autocompiacimento da rockstar della coscienza civile. Però l'altra sera ha fatto centro. Ha centrato il bersaglio grosso. Ha riportato Bruno Vespa sulla terra.

È successo a È sempre Cartabianca, l’11 novembre. Vespa, ospite d’onore per presentare il suo nuovo libro Finimondo (e già il titolo pareva una minaccia), cercava di barcamenarsi tra propaganda e revisionismo elegante. Il tema erano i centri di rimpatrio in Albania, il grande sogno m*loniano di esternalizzare l’immigrazione e la responsabilità. Un piano costoso, pieno di buchi, che Scanzi ha messo in discussione con parole nette: "La M*loni aveva promesso che avrebbe risolto tutto, e ora dà la colpa alla magistratura. È un fallimento. Punto."

Vespa ha provato la solita mossa: una carezza velenosa, un tono da zio burbero, quel classico paternalismo con cui ha raddrizzato decenni di interviste inginocchiate. “Abbi pazienza, Scanzi…”

Ed è lì che Scanzi ha fatto la cosa giusta. Quella che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di fare con certi toni, certi sguardi, certi Bruno Vespa: lo ha interrotto. "Abbi pazienza lo dici a qualcun altro, Vespa."

Andrea Scanzi ha 51 anni, Bruno Vespa ne ha 81. Potrebbero essere padre e figlio. Ma non lo sono. Fanno lo stesso mestiere. Sono due uomini adulti, seduti nello stesso studio, con lo stesso microfono davanti, lo stesso tempo a disposizione, lo stesso diritto di parola. Ecco perché quell’“abbi pazienza” è così intollerabile. Non è una frase: è una posa. Un gesto antico, che puzza di gerarchia, di superiorità autoattribuita. È la carezza pelosa del potere che si sente ancora maestro.

Scanzi ha fatto quello che ogni adulto dovrebbe fare quando gli parlano dall’alto in basso: ha detto no. “Abbi pazienza lo dici a qualcun altro”. Che è come dire: non mi insegni nulla, non sono tuo apprendista, e soprattutto non sono disposto a farmi zittire con una frase da salotto buono.

Da quel momento lo scontro è cambiato. Vespa ha tentato di rifugiarsi nella solita comfort zone: “Non rispondo a una persona maleducata”. Ma era tardi. Scanzi ha rincarato: “Io la pazienza l’ho avuta ad ascoltarti. Ora tocca a te ascoltare me”.

Il punto è proprio questo: Vespa è ancora convinto che il tempo, l’esperienza, il nome inciso sulle copertine, siano argomenti. Ma in uno studio televisivo non valgono più come una volta. La deferenza non è più un automatismo. Nessuno si ferma se Bruno dice “per favore”. Nessuno tace per rispetto. Se alzi il sopracciglio, oggi qualcuno ti alza il volume.

Scanzi ha fatto quello che andava fatto: ha spezzato il riflesso condizionato del rispetto unilaterale. Non per maleducazione, ma per parità. Perché Vespa non è un monumento: è un uomo. E in quanto tale, risponde. Non comanda. Non regola il dibattito con le dita.

Che sia l’inizio della fine? Chissà. Vespa ha visto altri tramonti e li ha sempre trasformati in prime serate. Ma qualcosa scricchiola. Sta pestando una m**d@ dietro l’altra, e non c’è più nessuno che si chini a pulirgli la suola. E il bello è che non se ne accorge. O peggio: se ne accorge, ma finge di no.

E invece il mondo è cambiato. Ora se dici “abbi pazienza”, può darsi che qualcuno ti risponda: no, caro. Abbi tu pazienza. E smettila di crederti intoccabile.

13/11/2025

Jeffrey Epstein: "Ho incontrato persone davvero cattive. Nessuna quanto Trump. Non c'è una sola cellula decente nel suo corpo."

12/11/2025
11/11/2025

FORZA MARILÙ.
Domani la collega Marilu' Mastrogiovanni, cane da guardia della democrazia con la sua redazione, dovrà affrontare due processi presdo il Tribunale di Lecce, e in un solo giorno, denunciata dalla casta. Condivido con voi un suo messaggio.

"Caro Sigfrido, domani avrò due processi in un giorno. Ci sarà il dibattimento e forse il dispositivo di sentenza. Ci sono stati periodi in cui avevo 4 processi a settimana. Significa non vivere più. In 25 anni di mestiere, centinaia di querele, nessuna condanna. Potevo smussare, alleggerire, addolcire, non fare domande. Ma ho scelto di essere giornalista. Non giornalista giornalista. Giornalista, punto. Per me c’è solo un modo di farlo. Sennò ha altri nomi, ma non giornalismo." '". Forza, non sei sola!
Report in onda su Rai3 domenica alle ore 20.30

11/11/2025

In una campagna elettorale senza molti sussulti tiene banco la polemica interna in Forza Italia dopo la rivolta delle cinque candidate il cui nome è stato inserito in alcuni fac-simile insieme a quello del consigliere uscente, sorpreso dalla reazione

11/11/2025

Il sacerdote pugliese don Cosimo Schena ha superato quota 500.000 follower su Instagram, confermandosi il prete italiano più seguito sui social dopo Papa Leone XIV.

I suoi contenuti, video da 30–60 secondi, meditazioni, preghiere e storytelling (anche con i cani Tempesta e Baloo) attirano migliaia di persone che formano la community dei “Custodi della Luce”, e trovano ogni giorno parole semplici e vicine per attraversare ansia, perdita, relazioni e rinascita.

Le sue parole: «500.000 follower non sono un traguardo, sono una responsabilità. Non inseguo i numeri, inseguo le persone. Se una parola giusta arriva nel momento giusto, i social hanno compiuto la loro missione: portare luce dove sembra mancare. I formati brevi non sono sconti sulla profondità, sono porte d’ingresso. Dietro c’è l’invito a camminare insieme, on e offline, con concretezza e cura».

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DAL...
11/11/2025

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

donald trump e viktor orban alla casa bianca DAGOREPORT Il benevolo trattamento che Trump ha riservato all’autocrate ungherese Viktor Orban, atterrato a Washington imbufalito per l’interdizione americana di importare a prezzo scontato il petrolio dalle aziende russe Lukoil e

10/11/2025
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10/11/2025

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NEWS - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia a Rudy Giuliani, John Eastman, Mark Meadows, Sidney Powell e a una dozzina di altri accusati a livello federale di aver tentato di interferire con i risultati delle elezioni USA del 2020. 🤔

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