07/05/2025
L’Associazione nazionale di Coordinamento Delegati e Custodi (A.C.D.C.) e’ intervenuta in merito alla puntata del programma di inchiesta e di approfondimento Far West Raitre sulle aste immobiliari trasmessa su Rai3 il 2 maggio 2025, con una lettera inviata al direttore ed al conduttore, a mezzo della quale ha contestato il messaggio che stato fatto passare nella trasmissione, ovvero che le vendite nell’ambito delle procedure esecutive immobiliari sarebbero caratterizzate da un preordinato svilimento del prezzo di vendita degli immobili in danno dei debitori esecutati e costituirebbero un affare, oltre che per gli aggiudicatari, per i delegati alle vendite e per i custodi giudiziari, sull’operato e sulla professionalità dei quali sono state mosse inaccettabili insinuazioni.
Nella lettera A.C.D.C. ha osservato:
- che gli immobili pignorati non vengono messi in vendita ad un prezzo inferiore al prezzo di mercato, ma al prezzo di mercato quale risulta dalle relazioni degli esperti incaricati dal Tribunale;
- che le differenze di prezzo rispetto a quello degli immobili in vendita nel libero mercato dipendono dal fatto che nelle vendite giudiziarie da un lato non opera la garanzia per vizi ex art. 1490 c.c. che nella vendita privata deve invece essere prestata dal venditore e dall’altro lato che i beni vengono trasferiti anche in presenza di abusi, che nel mercato libero vanno sanati dal venditore, mentre nelle vendite in asta restano a carico dell’aggiudicatario: per cui il prezzo viene determinato al netto dei costi di sanatoria/demolizione;
- che nelle vendite giudiziarie gli immobili vengono trasferiti sempre al prezzo corrispondente all’interesse che suscita il mercato, sul quale si formano le aggiudicazioni;
- che quelle che sono state definite “interferenze” nelle procedure esecutive ad opera di Magistrati, di custodi giudiziari e di delegati alle vendite, i quali ultimi sarebbero in grado di indirizzare e condizionare le vendite a favore di qualcuno, costituiscono gravi affermazioni che non tengono conto conto che l’asta telematica è’ un meccanismo virtuoso che esclude la possibilità di favoritismi;
- che la provenienza del denaro impiegato per l’acquisto degli immobili oggetto di procedure esecutive deve essere indicato nella dichiarazione antiriciclaggio, la quale è compilata dagli aggiudicatari e sulla quale Il Tribunale e l’Agenzia delle Entrate possono compiere le adeguate verifiche;
- che le considerazioni sulla figura del delegato alla vendita, il quale è stato dipinto come una figura che affatica le procedure di costi incidendo sul ricavato della vendita, ostacolando l’esdebitazione del debitore, sono ingiuste perché il delegato alla vendita, insieme al custode giudiziario, è proprio uno strumento di efficientamento del processo esecutivo, operando sempre a servizio e nell’interesse del sistema Giustizia, e mai di parte, lavorando con abnegazione, in modo indipendente, trasparente ed etico.
E’ stata chiesta una replica in contraddittorio