Il Bonsai Narrante

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🎭 PERFORMING ARTS FESTIVAL 2025 – 8^ Edizione✨ Quando l’arte scuote. Illumina. Brucia.È partita ieri sera, 29 luglio, da...
30/07/2025

🎭 PERFORMING ARTS FESTIVAL 2025 – 8^ Edizione
✨ Quando l’arte scuote. Illumina. Brucia.

È partita ieri sera, 29 luglio, dalla Villa Comunale di Capurso l’ottava edizione del Performing Arts Festival, uno degli appuntamenti più attesi dell’estate culturale pugliese, promosso da Dynamic Lab asd con il contributo del Comune Di Capurso

Ad aprire la rassegna è stata la performance Ascensio, ideata e diretta da Giusy Colamartino, mente creativa e direttrice artistica del Dynamic Lab – Performing Arts Center, affiancata nella gestione progettuale e organizzativa da Rossana Ardito, event manager del Festival.
Un’opera potente, sospesa tra danza, teatro e rito collettivo, che ha trasformato il palco in uno spazio di attraversamento emotivo e simbolico.

Colamartino ha guidato i danzatori in un lavoro profondo, dove ogni movimento nasce da una necessità interiore.
I corpi si fanno linguaggio, rivelano tensioni, ferite, slanci: si spogliano del superfluo e si protendono verso qualcosa che è ascesa, ma anche vulnerabilità.
Nulla è meccanico, nulla è preordinato. Tutto vibra di un’urgenza autentica.

Accanto al linguaggio del corpo, Ascensio accoglie la parola.
Gli attori-autori hanno scritto e interpretato, infatti, testi originali che, ispirandosi alla Commedia di Dante, tracciano un arco narrativo che passa dall’oscurità alla ricerca di senso.
Con toni ora ironici, ora lirici, le parole restituiscono uno sguardo critico sul mondo che viviamo, smascherandone le finzioni, fino a toccare corde profonde di disorientamento e desiderio di verità.
Non spiegano: evocano.

🎶 A legare tutto, la musica.
Non un semplice accompagnamento, ma un flusso sonoro che abita la scena: scandisce i passi, accoglie i silenzi, sottolinea ogni passaggio emotivo.

🔥 A dare forma al rito, anche le fiamme e l’energia visiva che ne deriva.
E infine la danza aerea su tessuti e cerchi sospesi, che solleva letteralmente la visione, portando la tensione verticale dello spettacolo al suo culmine simbolico.

Ascensio è un’opera che non si guarda. Si attraversa.
Un inferno contemporaneo in cui scendere per riconoscere – tra polvere, luce e fatica – la possibilità di tornare umani.

🔥 E domani si replica.

📍 Giovedì 31 luglio – ore 20:30
📍 Arena del Castello Angioino – Mola di Bari
🎟 Ingresso libero – posti a sedere fino a esaurimento

Torna ASCENSIO - “L’uomo è la malattia, l’inferno è la cura”
Un’opera intensa, lucida, a tratti feroce.
Una serata da vivere tutta, con gli occhi aperti e il cuore acceso.

🎧 Media partner: Radio Mi Piaci
Con il patrocinio di Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Mola di Bari, Puglia Culture - Cooperazione Europea, Distretto Produttivo 'Puglia Creativa',PACT - Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia.

Non si viene per assistere.
Si viene per sentire.
Ascendi.

12/06/2025

Fuochi d’artificio, musica sparata, urla fino all’alba.
📍Siamo a Bari, in Piazza Risorgimento.
Una festa di compleanno diventa incubo per i residenti, tra schiamazzi, alcol e rifiuti.
Segnalazioni continue, ma nulla cambia.

❓È giusto normalizzare il caos solo perché “è estate”?
❓Se succedesse sotto casa tua, come reagiresti?

💬 Dimmelo nei commenti.




Radio Mi Piaci
Radio PoPizz
Mara Mola

01/06/2025

Non è solo una X sulla scheda.
È il nostro diritto, il nostro passo.

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Un evento firmato Like a Jazz ⬇️
08/05/2025

Un evento firmato Like a Jazz ⬇️

07/05/2025

Da oggi, ogni giorno può essere quello decisivo. Dopo la morte di , il Conclave è pronto a iniziare. E noi tutti con lo sguardo rivolto al comignolo della

Ma vi siete mai chiesti come si ottiene davvero quel fumo bianco o nero?
Vi porto dietro le quinte di uno dei simboli più potenti della Chiesa Cattolica, tra riti antichi e sostanze chimiche ben precise.
Perché quel filo di fumo che vedremo salire… non è solo un segnale. È l’inizio di una nuova storia.

27/04/2025

Nel cuore della Murgia, ogni anno si accende una storia lunga secoli.
La Fiera di San Giorgio è il ponte tra la Gravina di ieri e quella di domani.
Tradizione, cultura, innovazione: 731 anni di passione e identità.
Fiera di San Giorgio: le radici che ci innalzano!

26/04/2025

Non solo storia: è magia, è appartenenza, è Altamura che racconta sé stessa con orgoglio.
Federicus è un viaggio che ti prende per mano e ti porta dove il passato incontra il presente.


19/04/2025

C’è un silenzio diverso, oggi.
È un silenzio antico che pesa, che parla. Ogni passo che si muove è attesa.



Confraternita della Passione S. Maria della Lama Noicáttaro (BA)
Chiesa Madre Noicattaro Comune di Noicàttaro

Nel selvaggio e suggestivo paesaggio lucano, Ruvo del Monte è un borgo che conserva intatta la sua identità storica e cu...
06/03/2025

Nel selvaggio e suggestivo paesaggio lucano, Ruvo del Monte è un borgo che conserva intatta la sua identità storica e culturale.
Un tempo, questo paese era un centro dinamico e vivace, grazie alla vicinanza con lo stabilimento Fiat di Melfi, che fino a circa vent’anni fa ha dato impulso all’economia locale e alla vita sociale. Oggi, con la riduzione delle attività legate all’industria automobilistica, Ruvo del Monte ha assunto un ritmo più lento, mantenendo però il fascino e l’autenticità di un luogo dove la storia si intreccia con la vita quotidiana.

Avventurarsi in questa terra significa immergersi in un’atmosfera sospesa nel tempo, dove ogni angolo racconta un frammento del passato.
Tra i luoghi di maggiore interesse spiccano i resti del Castello e la Torre Angioina, simboli di un’epoca in cui Ruvo del Monte rivestiva un’importanza strategica.
Il patrimonio religioso è altrettanto significativo: la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Convento di Sant’Antonio risalente al ‘500, custodiscono opere d’arte e testimonianze di una devozione che ha attraversato le generazioni.

A breve distanza, la natura regala uno spettacolo straordinario: le Cascate di San Fele, un complesso di salti d’acqua modellati dal torrente Bradano.
Il paesaggio qui si fa protagonista, offrendo percorsi escursionistici immersi nel verde, perfetti per chi ama camminare, fotografare o semplicemente lasciarsi incantare dalla bellezza dell’acqua che scorre tra le rocce.

Un altro punto di interesse da non perdere nei dintorni è il Museo del Castello di Melfi, una delle più affascinanti testimonianze storiche della regione. Situato a pochi chilometri da Ruvo del Monte, il castello normanno-svevo ospita un museo archeologico che racconta la storia dell’area attraverso reperti preziosi, tra cui il celebre sarcofago di Rapolla, un capolavoro dell’arte romana.

Un viaggio, è risaputo, non è mai solo un insieme di luoghi da visitare, ma anche di persone da incontrare. Durante la nostra permanenza, abbiamo avuto il piacere di soggiornare alla Locanda al Giglio d’Oro, situata in Contrada Serre S. Andrea.
Qui, l’ospitalità è un valore autentico, che si percepisce fin dal primo momento grazie alla passione e alla cura con cui Maria e Domenico accolgono i loro ospiti.

La locanda è immersa nel silenzio della campagna lucana, un luogo dove il tempo sembra rallentare per lasciare spazio alla convivialità e al piacere della buona cucina.
Ogni piatto servito è un omaggio alla tradizione lucana, con ingredienti genuini che raccontano il territorio attraverso i sapori. Ma l’esperienza non sarebbe stata la stessa senza un calice di Aglianico del Vulture, il grande vino rosso della Basilicata, dal carattere intenso e avvolgente: il compagno ideale per i piatti tipici locali.

Nonostante il borgo oggi non sia molto attivo, qui si respira un’atmosfera familiare e genuina, che rende il soggiorno speciale.

Un soggiorno qui non è solo una tappa di viaggio, ma un’esperienza che resta nel cuore.
Per chi desidera scoprire la Basilicata in tutta la sua autenticità, Ruvo del Monte e la Locanda al Giglio d’Oro rappresentano un connubio perfetto tra cultura, natura e accoglienza.

🎞️ A seguire, il reel!

➡️ Hai mai visitato questi luoghi? Racconta la tua esperienza nei commenti!

C’è un giorno in cui il tempo si fa cenere: il Mercoledì delle Ceneri. Questo giorno segna l’inizio della Quaresima, 40 ...
06/03/2025

C’è un giorno in cui il tempo si fa cenere: il Mercoledì delle Ceneri.
Questo giorno segna l’inizio della Quaresima, 40 giorni di digiuno, preghiera e riflessione che conducono alla Pasqua.
Il suo nome deriva dal latino Feria Quarta Cinerum, letteralmente “quarto giorno della settimana delle ceneri” (ovvero mercoledì, dato che nel calendario liturgico romano i giorni feriali erano numerati a partire dalla domenica). Durante la celebrazione il sacerdote impone la cenere sul capo dei fedeli pronunciando le parole: “Ricordati, uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”.

Questa cenere proviene dai rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente, simbolo di un ciclo che si chiude per aprirne un altro. Ma il suo significato affonda radici in tempi più antichi: nelle tradizioni egizie, greche e celtiche, la cenere rappresentava purificazione e rinascita, mentre nell’alchimia era il residuo in cui risiedeva la trasformazione.

Il Mercoledì delle Ceneri segna anche il brusco passaggio dal Carnevale, tempo di eccessi e maschere, a un periodo di sobrietà e consapevolezza. Questo rispecchia antichi riti in cui il caos lasciava spazio all’ordine, come nei Saturnali romani o nei falò medievali che “bruciavano” simbolicamente il Carnevale.

I 40 giorni della Quaresima richiamano i grandi momenti di prova e trasformazione della storia sacra: il Diluvio Universale, l’esodo del popolo ebraico nel deserto, il digiuno di Gesù prima della sua missione. Anche le regole del giorno richiamano il sacrificio: digiuno per i fedeli tra i 18 e i 60 anni (un solo pasto completo) e astinenza dalla carne dai 14 anni in su.

Ma il vero significato di questo giorno va oltre il rito: è un invito a riflettere sulla fragilità umana e sulla possibilità di rinascere.
Perché, da sempre, dalla cenere può tornare la luce.


24/02/2025

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