10/07/2025
Il dell'autenticità
Valori, relazioni, coerenza: il Rotary alla prova del tempo
Scrivo questa riflessione da semplice rotariano, ma con un forte senso di appartenenza.
Da chi il Rotary lo vive "dal basso", nei gesti quotidiani, nei silenzi delle riunioni, negli sguardi dei soci, nella fatica – talvolta – di sentirsi davvero parte di qualcosa che valga la pena.
Perché diciamolo con onestà: non sempre l’esperienza rotariana corrisponde agli ideali che proclamiamo.
L’amicizia, la trasparenza, la – valori che dovrebbero essere il fondamento di ogni nostro incontro – si incrinano talvolta sotto il peso di dinamiche personali, ambizioni, incomprensioni o semplici stanchezze.
Eppure, proprio per questo credo che oggi il Rotary debba affrontare una delle sue sfide più profonde: ritrovare l’autenticità.
Non come perfezione, ma come tensione sincera verso ciò che conta davvero.
Come capacità di riconoscere i limiti, ma anche di scegliere ogni giorno – nel piccolo – la via dell’ascolto, della coerenza, del servizio disinteressato.
Negli incontri di Club, nei progetti, nelle amicizie che nascono o si logorano, si gioca il senso del nostro essere rotariani.
È lì che capiamo se stiamo portando avanti un ideale o semplicemente partecipando a una routine.
E se è vero che ogni Club ha la sua storia, i suoi equilibri e le sue complessità, è altrettanto vero che ogni socio ha una responsabilità: quella di contribuire, con il proprio stile e la propria umanità, a costruire un clima più aperto, più vero, più vicino allo spirito originario del Rotary.
Paul Harris non immaginava un’élite, ma una comunità.
Non una , ma una rete di professionisti e cittadini che, insieme, potessero fare la differenza nel mondo attraverso la forza dell’esempio e la nobiltà del servizio.
Non si tratta di idealizzare il passato né di condannare il presente, ma di chiederci – ognuno nel proprio piccolo – cosa possiamo fare per restituire al Rotary quel calore umano, quella fiducia reciproca, quella spontaneità che a volte # sembrano sbiadite.
Il Rotary non è un fine, è un mezzo
Un mezzo per riscoprirci capaci di generare relazioni significative, di condividere responsabilità, di costruire ponti tra generazioni, culture, professioni.
Un mezzo per dare concretezza a parole come “solidarietà”, “amicizia”, “pace”.
E se è vero che oggi il mondo ha bisogno di risposte nuove, è altrettanto vero che la qualità delle nostre risposte dipende dalla qualità dei nostri legami.
Ecco perché l’autenticità non è un dettaglio.
È la condizione essenziale perché tutto il resto – i progetti, le raccolte fondi, le collaborazioni internazionali – non resti solo sulla carta.
Autenticità significa coerenza, presenza, umiltà.
Significa anche dirsi le cose, sapersi ascoltare, camminare insieme anche nelle differenze.
Non ho certezze da offrire.
Ma ho una speranza da condividere: che il Rotary possa riscoprirsi ogni giorno come un luogo umano, non perfetto ma vero.
Dove ci si guarda negli occhi, e ci si riconosce parte di un cammino comune.
Tommaso Garofalo
Rotariano – Distretto 2120 (Puglia e Basilicata)
Tommaso Garofalo si occupa da anni di relazioni umane e dinamiche educative. La sua formazione, basata su studi universitari in etica, filosofia, bioetica e gestione dei conflitti, ne ha plasmato il percorso professionale.
Nel Rotary, porta uno sguardo attento alla dimensione interiore del servizio e al valore formativo del dialogo.