
23/09/2025
"Il mio senso del gusto proviene dalla mia famiglia e dalla tradizione napoletana, ho bisogno di essere circondato dalla bellezza. La gente che si dava di gomito per strada quando mi incontrava mi faceva male, ma non ha mai scalfito quello che sono. Ho lasciato Napoli a diciott'anni, sono venuto a Milano, in casa, però, sono sempre stato trattato con rispetto, la mia è una famiglia molto tradizionale, ho una madre che stava a casa e un padre che lavorava e comandava se facevi qualcosa di sbagliato lui non parlava neanche, bastava che ti guardasse. L'imperativo è sempre stato "non portate rogne a casa", ma mi hanno accolto, come mio fratello e mia sorella, la gente no, ma non mi ha mai sconfitto. Se bacio bene è merito di una donna, la fede ricevuta dal mio ex fidanzato è uno degli oggetti a cui sono più affezionato. Dietro al regalo c'è una storia interessante, quando arrivo in Francia e andiamo a cena dico al mio compagno che ho un regalo per lui. E lui mi risponde "anch'io". Anche lui aveva comprato e fatto incidere due fedi. Le sue erano più belle. Il matrimonio, al momento, non è nei miei piani: oddio, se conoscessi qualcuno, forse… ma dovrebbe essere uno che si innamora di me e non di Miccio. Tra i miei grandi rimpianti c'è quello di non aver avuto figli. In passato avevo ammesso che i peggiori nei confronti dei gay sono proprio i gay, un'affermazione che continuo a non smentire. Se due persone hanno avuto lo stesso faticoso percorso mi aspetto che tra loro dimostrino più solidarietà, più comprensione. Invece mi sono sentito spesso giudicato proprio da loro. Da adolescente sono stato fidanzato con una donna più grande di me di due anni, se bacio bene lo devo a lei. A distanza di anni ricordo ancora quei pomeriggi passati sui binari della Circumvesuviana di Napoli. A vent'anni, poi, il primo fidanzato a Milano, da quel momento non sono mai più stato con una donna. Sono sempre stato fidanzato e ho sempre avuto storie lunghe".
Enzo Miccio