02/11/2025
Un due novembre differente nel ricordo dei nostri defunti e nelle antiche e ritrovate notizie che collegano questa data ad una delle nostre Confraternite
Ricostruire la storia senza documenti o riferimenti storici certi è impossibile, a volte però certe risposte sono proprio sotto i nostri occhi.
È il caso della locale Confraternita delle Anime Sante, della quale si conosce la cronistoria orale, grazie ai ricordi del passato, argomento che abbiamo affrontato con un post il 20 giugno 2023 ‐ qui il link di riferimento https://www.facebook.com/share/p/1Czo6p4rvv/ ‐ ma il tutto faceva pensare che la Confraternita avesse origini ben più antiche di quelle narrate che facevano riferimento al secondo dopoguerra.
Giungiamo finalmente ad un importante risvolto: non solo la Confraternita fu fondata da soli uomini ma la nascita si colloca alla fine del 1800, mentre a reggere la Parrocchia di Belmonte c'è Mons. Filippo Di Giorgio (Arciprete 01.08.1863‐19.06.1905) una delle figure più longeve della storia della nostra Chiesa locale, che la guidò per ben 42 anni.
È stato rinvenuto un antico volume dove veniva raccolta la contabilità, parte dell'amministrazione e l'elenco dei confrati che riporta alla memoria le prime 8,06£ ricevute dal sig. Romano Simone; è la prima mensilità da confrate che riporta la data del 2 novembre 1893, nella pagina iniziale dove nell'intestazione si legge: "Anno 1893‐94 Introito" .
La data del 2 novembre non è casuale trattandosi della Confraternita dedicata alle Anime Sante e viene ripetuta di anno in anno come termine e inizio del bilancio annuale.
Da qui parte lo studio pagina per pagina dell'antico registro che termina con l’ultima annotazione: “22 Ottobre 1933 / Esigenza Netto £ 50 =”
Più avanti sarà possibile leggere “Il Superiore / segno di cro¹ + del superiore Romano Antonino” / Il Segretario Sac.te Castellana.
Grazie allo studio, si viene a conoscenza che la Confraternita, come le altre, aveva in possesso i loculi cimiteriali, una sede di proprietà e una casa che affittava: entrata che serviva per la manutenzione anche delle sepolture al campo santo.
In più occasioni si legge: "All'Arciprete per le 4 Messe di ottobre £ 6,00²" (messe per le quali veniva acquistato il vino £1,25 e pagato anche il sacrista); "29 gennaio 1894: Prelevato dal libretto³ pel funerale di Vian Giuseppe £ 30,15", per la banda musicale, per un certo "Scafidi Antonino Becchino" e poi nel novembre 1894 "A Castellana Gioacchino⁴ per cera a petrolio £7,10".
In sostanza ogni cosa veniva annotata, troviamo anche la vendita di sommacco, grano, avena e orzo e quant'altro potesse essere venduto, per il mantenimento della Confraternita.
Va resa nota che in più occasioni il sodalizio dava fondi propri per la cura della Parrocchia: "Dati per acconci⁵ alla Madre Chiesa £ 60,00", la stessa cura era riservata ai loculi cimiteriali.
Un altro importante ritrovamento, grazie al quale ora possiamo dare uno sguardo sulla nostra storia passata.
NOTE
1 La locuzione "segno di croce" fa chiaro riferimento all'impossibilità di firmare per mancanza di alfabetizzazione che veniva sopperita, con tale espressione, al momento della stipula di documenti ufficiali per conto della persona che doveva apporre la propria sigla.
2 Periodicamente la Confraternita si premurava di far celebrare un certo numero (come annotato) di S. Messe in suffragio dei fedeli defunti, dietro un'offerta in denaro che veniva poi data all'Arciprete
3 Con "libretto" s'intende un fondo di risparmio a nome della Confraternita, tenuto dalla tesoreria della stessa presso gli enti pubblici del tempo.
4 Gioacchino Castellana era il sacrista del tempo, padre di Giovanni che ricoprirà l'incarico alla morte del padre e fino ai figli, tutt'ora in vita. Altra figura di riferimento di cui abbiamo parlato il 10 dicembre 2022, qui il link https://www.facebook.com/share/p/1BED9mXYCx/
5 Da v.v. "acconciare": mettere in ordine, sistemare.