Studio di Pedagogia Clinica Dott.ssa Valentina Nucci

Studio di Pedagogia Clinica Dott.ssa Valentina Nucci Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Studio di Pedagogia Clinica Dott.ssa Valentina Nucci, Bettolle.

STUDIARE PER PROGETTARE NUOVI PERCORSI...
20/09/2025

STUDIARE PER PROGETTARE NUOVI PERCORSI...

https://www.facebook.com/share/19ZaVq1daC/
12/08/2025

https://www.facebook.com/share/19ZaVq1daC/

Ti consumeranno.
Non subito. Non in modo plateale.
Ma piano, come l’acqua che scava la pietra.

Ti consumeranno le parole che tieni chiuse in gola, perché “non è il momento giusto” o “non vale la pena”.
Ti consumeranno le decisioni che lasci marcire nei cassetti, nella speranza che qualcun altro scelga per te.
Ti consumeranno le paure che coccoli come vecchie amiche, solo perché le conosci bene e ti fanno sentire al sicuro.

Io lo so, perché ci sono passato.
Ho visto giorni svuotarsi di senso mentre aspettavo un coraggio che non arrivava.
Ho imparato, a mie spese, che il silenzio è più rumoroso di qualunque parola scomoda.
Che rimandare è come lasciare che la vita ti scivoli dalle mani, un granello alla volta.
E che quando assecondi le tue paure, le nutri. Crescono. Ti stringono. Ti soffocano.

E poi un giorno ti svegli e ti accorgi che non è stato il tempo a consumarti.
Sei stato tu.
Con le cose che non hai detto, le strade che non hai preso, le battaglie che non hai combattuto.

Forse non puoi evitare di avere paura.
Ma puoi scegliere di non darle le chiavi di casa.
Puoi dire la frase che ti brucia dentro.
Puoi decidere, anche se tremi.

Non per essere forte.
Ma per non guardarti un giorno allo specchio e vedere solo l’ombra di quello che potevi essere.

Enrico Chelini

29/07/2025

Una tragedia silenziosa

C' è una tragedia silenziosa che si sta sviluppando oggi per oggi nelle nostre case, e riguarda i nostri più preziosi gioielli: i nostri figli. I nostri figli sono in uno stato emotivo devastante! Negli ultimi 15 anni, i ricercatori ci hanno regalato statistiche sempre più allarmanti su un aumento acuto e costante di malattia mentale infantile che ora sta raggiungendo proporzioni epidemiche:

Le statistiche non mentono:
• 1 SU 5 bambini ha problemi di salute mentale
• Si è notato un aumento del 43 % SULL' ADHD
• Si è notato un aumento del 37 % nella depressione adolescente
• Si è notato un aumento del 200 % sul tasso di suicidi nei bambini tra i 10 e i 14 anni

Cosa sta succedendo e cosa stiamo facendo di sbagliato?

I bambini di oggi sono su-Stimolati e su-regalati di oggetti materiali, ma sono privati dei fondamentali di un'infanzia sana, come:
• Genitori emotivamente disponibili
• limiti chiaramente definiti
• Responsabilità
• Nutrizione equilibrata e un sogno adatto
• Movimento in generale ma soprattutto all'aria aperta
• Gioco creativo, interazione sociale, opportunità di gioco non strutturati e spazi per la noia

Invece, questi ultimi anni li abbiamo riempiti di:
• Genitori distratti digitalmente
• Genitori indulgenti e permissivi che lasciano che i bambini "Governino il mondo" e siano quelli che mettono le regole
• Un senso di diritto, di immeritatamente tutto senza guadagnarselo o essere responsabile di ottenerlo
• sonno inadeguato e nutrizione squilibrata
• Uno stile di vita sedentario
• Stimolazione senza fine, babysitter tecnologiche, gratificazione istantanea e assenza di momenti noiosi

Cosa fare?
Se vogliamo che i nostri figli siano individui felici e sani, dobbiamo svegliarci e tornare alle basi. È ancora possibile! Molte famiglie vedono miglioramenti immediati dopo settimane di implementare le seguenti raccomandazioni:

• Imposta i limiti e ricorda che sei il capitano della nave. I vostri figli si sentiranno più sicuri sapendo che avete il controllo del timone.
• Offri ai bambini uno stile di vita equilibrato pieno di ciò che i bambini hanno bisogno, non solo di quello che vogliono. Non aver paura di dire "no" ai tuoi figli se quello che vogliono non è quello di cui hanno bisogno.
• Fornisci alimenti nutritivi e limita il cibo spazzatura.
• Passa almeno un'ora al giorno all'aperto facendo attività come: ciclismo, camminata, pesca, osservazione degli uccelli / insetti
• Godetevi una cena familiare quotidiana senza telefoni intelligenti o tecnologia che li distragga.
• Giocate giochi da tavolo come famiglia o se i bambini sono molto piccoli per giochi da tavolo, lasciatevi trasportare dai vostri interessi e permettete che siano loro a condurre in gioco
• Coinvolgi i tuoi figli in qualche compito o lavoro della casa secondo la loro età (piegare i vestiti, ordinare i giocattoli, appendere i vestiti, sistemare i viveri, mettere il tavolo, dare da mangiare al cane ecc. )
• Implementare una routine di sonno coerente per garantire che il tuo bambino dorma abbastanza. Gli orari saranno ancora più importanti per i bambini di età scolastica.
• Insegnare responsabilità e indipendenza. Non li proteggere in eccesso contro ogni frustrazione o ogni errore. Sbagliare li aiuterà a sviluppare resilienza e impareranno a superare le sfide della vita,
• Non caricare lo zaino dei vostri figli, non portate i loro zaini, non portategli il compito che si sono dimenticati, non gli sbucciate le banane ne le arance se lo possono fare da soli (4-5 anni). Invece di dare loro i pesci, educateli a pescare.
• Educateli ad aspettare e a ritardare la gratificazione.
• Fornisci opportunità per la "noia", visto che la noia è il momento in cui la creatività si sveglia. Non vi sentite responsabili di tenere sempre i bambini divertiti.
• Non usare la tecnologia come una cura per la noia, né la offrite al primo secondo di inattività.
• evitare l'uso della tecnologia durante i pasti, nelle automobili, nei ristoranti, nei centri commerciali. Usa questi momenti come opportunità per socializzare allenando così i cervelli a saper funzionare quando saranno in modalità: "noia"
• aiutarli a creare un "vasetto della noia" con idee di attività per quando sono annoiati.

• è emotivamente importante per connettersi con i bambini insegnare loro auto-regolazione e abilità sociali:
• Spegnere i telefoni di notte quando i bambini devono andare a letto per evitare la distrazione digitale.
• diventa un regolatore o un allenatore emotivo dei suoi figli. Educateli a riconoscere e a gestire le proprie frustrazioni e rabbia.
• Educateli a salutare, a prendere turni, a condividere senza rimanere senza nulla, a dire grazie e per favore, a riconoscere l'errore e scusarsi (non li obbligate ), siate modello di tutti quei valori che inculcate loro.
• collegati emotivamente - sorrisi, abbracci, baci, solletichi, lettura, danza, salti, giocate con loro.

Articolo scritto dalla dott. Victoria Prooday psicoterapeuta canadese esperta di disturbi dell’infanzia ed erroneamente attribuito al dott. Luis Rojas Marcos, psichiatra.

https://www.facebook.com/share/1DuenLCKcj/
29/07/2025

https://www.facebook.com/share/1DuenLCKcj/

Le facce delle donne chiuse in Manicomio erano a dir poco mostruose. Avevano perso ogni tratto femminile e guardandole (a poco a poco mi ci avvezzai) mi veniva in mente come di solito ci si immagina le streghe.

Di fatto costoro non facevano altro che borbottare tutto il giorno intorno a degli strani marchingegni dovuti o voluti dalle loro fantasie. Facce con larghe chiazze di vino, unghie adunche, grossi vestaglioni che portavano a mo' di grembiule, e un ghigno feroce tra le labbra che ti faceva accapponare la pelle.

Ma lì di trauma non ce n'era, e a me che ero così spaurita parevano tutte uscite da un raduno infernale. E io, non so, ma mi sono
domandata spesso come mai le malate di mente debbano avere volti così brutti e così inauditi, e se siano i farmaci a procurare quelle sembianze, della qual cosa sono quasi sicura.

Alda Merini ❤ ❤

💄🌿 Scopri di più sulla vita, la poetica e la storia di Alda nel libro:
𝐀𝐥𝐝𝐚 𝐌𝐞𝐫𝐢𝐧𝐢. 𝐔𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐢𝐚.
di Antonio Nobili
Lo trovi qui: https://www.amazon.it/dp/B0D3MQV7GF


https://www.facebook.com/share/p/1A1e32CrBY/
30/06/2025

https://www.facebook.com/share/p/1A1e32CrBY/

“Ho tredici anni e sono nella classe 2B.
Se mi guardi in faccia potresti non accorgerti di nulla: ho il sorriso facile, la voce gentile, il diario sempre ordinato.
Ma ci sono giorni in cui sembro trasparente.
O peggio: bersaglio.

A scuola hanno imparato a chiamarmi “la perfettina”. La secchiona. La sfigata.
Non so quando è iniziato. Forse quando ho preso dieci in matematica.
O quando ho detto “scusi” a un professore, e qualcuno ha cominciato a ridere.
Da allora, ogni mio gesto è diventato ridicolo. Ogni silenzio, una colpa.
Hanno cominciato a scrivere il mio nome sui banchi con accanto insulti.
A lanciarmi le gomme.
A inventare storie.
A escludermi da tutto.

Il primo giorno in cui ho pianto in bagno, mi sono detta che era solo un caso. Che sarebbe passato.

La seconda settimana ho cominciato a evitare di incrociare gli sguardi.
E quando la professoressa Bertoli, quella di italiano, si è accorta che qualcosa non andava, mi ha fermata all’uscita.
“ Anna, tutto bene?”
“Don’t worry about me”, ho risposto.
L’ho detto in inglese, perché così sembrava meno serio.
Una frase imparata nelle canzoni. Come se la vita fosse una playlist triste da mettere in loop.

Ma dentro avevo un uragano.
Volevo dirle: “No, non va bene. Mi stanno spegnendo a poco a poco, e nessuno se ne accorge.”
Ma ho avuto paura. Paura che mi dicesse di ignorarli. Che minimizzasse.
O peggio: che non potesse fare niente.

A casa mia madre era stanca, il lavoro, la spesa, la sorellina più piccola.
“Com’è andata oggi?”
“Bene.”
E via, in camera. A chiudere la porta e il cuore.
“Don’t worry about me”, anche con lei. Sempre.

Un giorno, però, ho lasciato aperto il quaderno. Quello dove scrivo le cose che non riesco a dire.
Mamma l’ha trovato. Ha letto tutto. Ogni riga, ogni insulto riportato, ogni paura.
Ha pianto. Ma non mi ha sgridata per aver nascosto la verità.
Mi ha abbracciata forte, come non faceva da mesi.
“Anna, adesso preoccupiamoci insieme.”

Da quel giorno non ho più detto “Don’t worry about me”.
Ho imparato che chiedere aiuto non è debolezza. È un atto di coraggio.
E a volte basta una sola persona che ascolta davvero, per cambiare tutto.”

Il Lutto: Senza sapere(di Fernando D'Sandi)Perdere qualcuno è come restare in piedi su un binario dove non passano più t...
18/06/2025

Il Lutto: Senza sapere
(di Fernando D'Sandi)

Perdere qualcuno è come restare in piedi su un binario dove non passano più treni.
È l’eco di una voce che non risponde più,
è il vuoto di una mano che non tornerà più a stringere la nostra. 🥺
È un terremoto silenzioso che abbatte tutto ciò che credevamo stabile,
perché la vita, con la sua assurda abitudine a continuare,
non aspetta che la capiamo.

Il lutto non è una battaglia,
non è combattere contro l’assenza come se fosse un nemico da sconfiggere,
non si tratta di vincere il dolore né di trovare la via più rapida per uscire dal labirinto. 🥹
Il lutto è un trasloco forzato,
un ricollocarsi in un mondo che non ha più lo stesso paesaggio.
È imparare a vivere con un buco nel petto,
senza la pretesa di riempirlo subito,
perché ci sono vuoti che non devono essere colmati, ma custoditi,
per ricordarci che lì c’era qualcosa di grande. 🙏

Ci hanno fatto credere che il lutto sia una scala da salire a gradini,
finché un giorno magicamente si smette di sentire.
Ma non è così.
È piuttosto una spirale, un cammino confuso dove il passato e il presente si mescolano,
dove il dolore, la nostalgia, la rabbia e la gratitudine danzano senza ordine.
Un giorno ci sembra di andare avanti,
e il giorno dopo ci ritroviamo di nuovo alla prima pagina del dolore.
E va bene così. Non è un errore:
è il modo in cui l’anima si adatta alla sua nuova realtà.

Il dolore non è un nemico,
è un maestro crudele ma necessario.
Ci strappa le certezze,
ci lascia n**e davanti alla verità della nostra fragilità.
E in quel disarmo, scopriamo qualcosa di potente:
siamo ancora qui.
Respirando, amando, sopravvivendo.
Perché,
se non possiamo stare con chi amiamo,
allora impariamo ad amare ancora più forte chi è rimasto. 🥹

Non ci sono scorciatoie, né formule magiche.
Non ci sono trucchi per accelerare il processo o cancellare il dolore.
Solo il tempo, la pazienza e l’amore possono mostrarci la strada.
E anche se all’inizio tutto sembra buio,
anche se la vita sembra in pausa,
un giorno, senza preavviso,
una piccola luce filtra dalle fessure.
Ed è allora che capiamo che il lutto,
anche se fa male, non ci distrugge.
Ci trasforma.
Ci rende più intense, più umane.
Ci insegna che l’unico modo per onorare chi se n’è andato
è continuare a vivere,
ad amare con più forza,
a ricordare che anche con l’anima a pezzi
siamo ancora capaci di creare bellezza.

Perché la vita non ci chiede mai se siamo pronte a perdere,
ma ci dà la possibilità di imparare ad andare avanti...
Anche senza sapere come. 🙏🥹🖤

17/06/2025
https://www.facebook.com/share/p/19tEcDrfCq/
19/01/2025

https://www.facebook.com/share/p/19tEcDrfCq/

«A 44 anni ho iniziato a imparare l’inglese.
A 49 anni ho creato il mio gruppo di pantomima.
Sono entrato in palestra per la prima volta quando avevo 50 anni.
Quando avevo 57 anni, ho suonato sul palco e ho creato una forma d’arte unica chiamata “scultura vivente”.
A 70 anni ho davvero iniziato a lavorare sul mio corpo.
A 79 anni sono salito sul podio per la prima volta.
Ora ho 80 anni e ho ancora dei PROGETTI.
Ci sono SOGNI per cui combatto.
Quando dici che è troppo tardi, pensaci, perché può essere solo una scusa per non fare nulla e non assumerti la responsabilità della tua vita, mantenendoti allo stesso livello, sempre».

Wang Deshun 86 anni🌹

GIORNATA DI FORMAZIONE ANPEC - AGGIORNAMENTO PEDAGOGISTI CLINICI.
14/12/2024

GIORNATA DI FORMAZIONE ANPEC - AGGIORNAMENTO PEDAGOGISTI CLINICI.

GRAFOLOGIA - ✍️
10/07/2024

GRAFOLOGIA - ✍️

Spazi di confronto su Disabilità, Ritiro sociale ed Evitamento, DSA e BES, Autismo, Disagi relazionali e emotivi.
08/06/2024

Spazi di confronto su Disabilità, Ritiro sociale ed Evitamento, DSA e BES, Autismo, Disagi relazionali e emotivi.

Indirizzo

Bettolle
53048

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Studio di Pedagogia Clinica Dott.ssa Valentina Nucci pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Studio di Pedagogia Clinica Dott.ssa Valentina Nucci:

Condividi