
16/05/2025
Due anni fa oggi inauguravamo lo spazio fisico di
Un luogo che ha rappresentato un sogno concreto e oggi è diventato molto di più.
In questi due anni siamo cambiate.
Sono cambiate le persone, i ruoli, le energie. Alcune persone non ci sono più, altre sono arrivate e hanno portato nuova linfa.
E questo cambiamento, a volte faticoso, altre volte imprevisto, mi ha lasciato 3 grandi insegnamenti.
1️⃣ Nulla va mai come lo avevi immaginato.
Puoi avere una visione chiara, ma il percorso è pieno di curve, strade interrotte, deviazioni. E va bene così.
Perché spesso sono stati proprio gli insuccessi, i momenti di stallo o di frustrazione, a portarci dove siamo oggi.
Non è fallimento, è trasformazione.
2️⃣ Uno spazio fisico deve ispirare.
Non può diventare una prigione o un contenitore vuoto. Deve essere un luogo che stimola creatività, confronto, costruzione. In questi due anni, anche su questo, abbiamo cambiato pelle. Alcuni schemi si stanno rompendo, altri stanno nascendo.
Stiamo riscrivendo il senso del “luogo di lavoro”.
3️⃣ I sogni cambiano. E meno male.
Chi eravamo due anni fa ci ha permesso di arrivare a oggi con una nuova consapevolezza: non possiamo più parlare solo di comunicazione.
Il nostro lavoro è visione, ambiente, leadership, relazioni.
Non siamo “quelli che fanno i social”, siamo un laboratorio umano e strategico.
Siamo sempre meno operatività, sempre più umanocentrici.
Questi due anni sono stati un laboratorio aperto.
Abbiamo provato, smontato, ricostruito. Forse, però, la cosa più importante che abbiamo capito è che quello che funziona per gli altri non è detto che funzioni per noi.
Trovare il nostro modo è stato (ed è) una sfida continua.