03/07/2025
Si è parlato tanto del matrimonio di Jeff Bezos e volevo ignorare la cosa.
Quando ne parlano in troppi io cerco sempre di evitare, ma se poi mi accorgo che tutti non hanno visto cose evidenti allora due parole le devo dire, anche senza farci un video per forza.
La città bloccata per tre giorni, gli occhi del mondo puntati sull’evento e la protesta dei quattro gatti attivisti contro Bezos sono serviti alla stampa per mo***re le polemiche e vendere più servizi.
Strano perché non ho visto grandi proteste per i novanta jet privati, una ventina di Yacht e nove mega yacht, che tutti insieme inquinano come centinaia, migliaia, milioni, trilioni, di macchine, euro uno.
A parte i soliti attivisti Griinpicci un tanto al chilo, col mega striscione in Piazza San Marco (che chissà quanto è costato e chissà chi l’ha pagato) la polemica più grande è stata quella di aver fatto chiudere mezza città, ma poi andando a verificare scopri che sono stati chiusi solo luoghi privati che al limite hanno costretto a fare un giro più lungo per raggiungere la parte opposta (che gli attivisti hanno percorso senza problemi).
E ho trovato ancora più strano che, siccome Venezia è un’opera d’arte a cielo aperto, non ci fossero state proteste in altri ambiti precedenti, come ad esempio quando nel febbraio 2020 è stato girato il film “Mission impossibile 7” le cui riprese hanno bloccato Piazza San Marco, Palazzo Ducale e Rialto che sono rimasti inaccessibili e sono stati ricoperti da scenografie per creare spettacolari esplosioni simulate. Quelle scene hanno paralizzato interi quartieri del centro storico ma non si sono viste proteste e nemmeno uno striscione contro Tom Cruise, che ha un patrimonio stimato in 600 milioni di dollari.
Tom, sei una pippa, non fai abbastanza invidia!
Stessa cosa tra ottobre 2024 e aprile 2025 quando hanno chiuso interi quartieri per il mega progetto su Marco Polo.
Una grande produzione internazionale ha occupato zone intere come Fondamenta Widmann, Campiello Querini, Punta della Dogana, Fondamenta della Misericordia e Campo San Francesco della Vigna, con viabilità pedonale e acquea bloccate addirittura da ordinanza comunale. Nessuna protesta.
Ultimo ma non ultimo, l’innocente Ilaria Salis che ha perso l’occasione per tacere e ha pubblicato un post che diceva “Questo matrimonio non s’ha da fare. Facciamoli sentire indesiderati!” contro il proprietario di Amazon e poi lei vende il suo libro su Amazon. Coerenza e neuroni a chilometro zero.
Libro che “La Stampa” ha considerato un flop con scarsa risposta da parte del pubblico.
Bè, almeno alla fine qualcosa di positivo è saltato fuori in tutta questa storia, dai.
😉 Silver Nervuti