The Bologneser

The Bologneser Una rivista immaginaria che attraverso le sue copertine racconta la città di Bologna.

The Bologneser  No. 173- Maurizio -Chiamarlo semplicemente Bar sarebbe un appellativo incompleto: è un punto fermo, un l...
09/07/2025

The Bologneser No. 173

- Maurizio -

Chiamarlo semplicemente Bar sarebbe un appellativo incompleto: è un punto fermo, un luogo di culto, una certezza nella geografia affettiva di Bologna. Minuscolo ma tenace, incastrato in via Guerrazzi dal lontano 1985, è il classico posto dove “ci vai una volta per caso e poi ci torni per sempre”.

Qui si mescolano gli studenti del primo anno in crisi esistenziale e quelli al sesto fuoricorso in pieno chill, ma anche clienti storici che sanno esattamente a che ora arriva la brioche buona. Tra caffè corretti e birrette serali il bar è una tana informale dove il tempo sembra un po’ meno serio.

Ci trovi dentro gli esami superati, quelli rimandati, le chiacchiere su tesi mai iniziate e dichiarazioni d’amore scritte sul retro dello scontrino.

Questa copertina è un brindisi – con bicchiere sbeccato – a tutti i “ci vediamo da Maurizio”.
Perché in fondo, anche se cambi città, quel bar lì te lo porti dietro, e chi dice che è solo “patatine e poco più” non ha capito niente.
Quel “poco più” è tutto.

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The Bologneser No. 172- Piazza Cavour -Io la vedo come un’oasi, circondata sui quattro lati da strade trafficate e autob...
25/06/2025

The Bologneser No. 172

- Piazza Cavour -

Io la vedo come un’oasi, circondata sui quattro lati da strade trafficate e autobus ruggenti. Le folte fronde offrono una sensazione di freschezza a chi si siede a mangiare il gelato o a chi semplicemente vuole fare una pausa sedendo sulle panchine. Quando fa molto caldo anche io mi illudo di sentire una leggera brezza immaginandomi seduto sotto quelle fronde, e quindi disegno il “fresco”. Ecco, piazza Cavour mi da l’illusione del fresco, con la sua fontanella quasi zen che nebulizza l’acqua sul sottostante muschio di un verde brillante e i due inquilini di pietra e bronzo, un Conte ed un Maestro, a godersi l’ombra, entrambi con un mezzo sorrisetto complice.
Mini jungla urbana.

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The Bologneser No. 171- Salotto del jazz -La musica jazz ha qualcosa di felino.Non arriva tutta insieme: si avvicina con...
11/06/2025

The Bologneser No. 171

- Salotto del jazz -

La musica jazz ha qualcosa di felino.
Non arriva tutta insieme: si avvicina con passo morbido, si stira, ti osserva. Poi ti si siede accanto senza dire niente, e quando meno te l’aspetti ti fa le fusa.

In via Mascarella, quando le sedie spuntano per strada e gli strumenti cominciano a scaldarsi, succede sempre la stessa magia. I jazzisti — pardon, i cats — salgono sul palco come se entrassero in casa: con grazia, con rispetto, con quella calma elegante di chi sa che, prima o poi, tutto andrà al suo posto.

E infatti va: la batteria dà il via, il sax risponde, la tromba rilancia, la chitarra ascolta e poi interviene, il piano crea un tappeto di velluto sul quale scivolare e camminare, o ballare chissà, come un uomo scimmia sotto le stelle del jazz. I fili della musica si intrecciano come fili di un gomitolo, e su quel gomitolo ci giocano tutti — i gatti veri (quelli nascosti nella copertina) e quelli metaforici, che graffiano dolcemente il tempo, si rincorrono, si fermano e ripartono, improvvisando traiettorie impossibili.

Il pubblico resta lì, in ascolto.
E la strada, per qualche ora, diventa una piccola giungla notturna dove i gatti suonano e la musica cammina in punta di piedi.

Everybody wants to be a cat!

Grazie a e per continuare a regalare a Bologna serate di musica d’autore.

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The Bologneser - Numero specialeCoppa ItaliaCome un abbraccio. Sembravano un milione i bolognesi che sono andati a soste...
31/05/2025

The Bologneser - Numero speciale

Coppa Italia

Come un abbraccio. Sembravano un milione i bolognesi che sono andati a sostenere la squadra durante la finale di Coppa Italia. Questa è per voi.

Grazie ragazzə ♥️💙



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The Bologneser No. 170- Mercato ritrovato -Fare la spesa al Mercato Ritrovato è un po’ come portarsi via un pezzo autent...
28/05/2025

The Bologneser No. 170

- Mercato ritrovato -

Fare la spesa al Mercato Ritrovato è un po’ come portarsi via un pezzo autentico di Bologna dentro una semplice sportina di carta. È scegliere verdure che hanno ancora la terra attaccata alle radici, frutta che cambia colore con i mesi dell’anno, bottiglie di vino che raccontano storie di vigne vicine. È conoscere di persona chi produce ciò che compri, scambiare due parole, sentirsi parte di qualcosa di buono e reale. Questa copertina racconta proprio quella sensazione: un “sacàt” di carta che prende vita, che diventa una piccola bottega piena di prodotti locali, freschi e stagionali. Un’immagine che parla di semplicità, vicinanza, e del piacere autentico di riempire il frigo con qualcosa che fa bene non solo a noi, ma anche al territorio che ci circonda.



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The Bologneser No. 169- Peonia in bloom -Ci sono fioriture che non si fanno notare con il rumore, ma con la grazia. Peon...
14/05/2025

The Bologneser No. 169

- Peonia in bloom -

Ci sono fioriture che non si fanno notare con il rumore, ma con la grazia. Peonia in Bloom è una di quelle. Un evento che racconta gli antichi orti di Bologna come luoghi di arte, di coltura e di cultura, dove ogni fiore – e ogni gesto – porta con sé una storia. In questa copertina le peonie diventano culle silenziose di vita quotidiana: rifugi delicati dove le persone si muovono lente, immerse nei petali come in una città parallela, più quieta, più dolce.

È un omaggio al potere decorativo della natura, ma anche alla possibilità di perdersi e ritrovarsi in qualcosa di fragile e potente allo stesso tempo. Come certi momenti che sembrano piccoli ma ci restano dentro. E come certe primavere che non si dimenticano più.



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The Bologneser No. 167- Backdoor -Un alto portale che interrompe il ritmo costante dei portici del Pavaglione, un ingres...
16/04/2025

The Bologneser No. 167

- Backdoor -

Un alto portale che interrompe il ritmo costante dei portici del Pavaglione, un ingresso posteriore alla maestosa Piazza Maggiore. L’arco finale di via Clavature offre scorci unici da qualunque parte lo si guardi. Percorrendolo verso la piazza, racchiude Palazzo d’Accursio e la sua torre dell’orologio come una cornice di pietra che si allarga piano per poi lasciarti abbacinato dalla luce riflessa dello spettacolo maestoso che ti si para davanti. Percorrendolo spalle alla piazza sembra di guardare un portale per un’altra dimensione, una finestra ad arco che mostra una via viva, piena di gente, palazzi che si rincorrono nelle prospettive, giochi di linee spezzate, comignoli e tendine di negozi. La luce dell’alba completa il quadro, fatto anche di instancabili lavorator* che tirano a lucido il tutto per preparare ogni giorno il palcoscenico della piazza più scenografica.

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The Bologneser No. 166- Disco d’oro -In via Galliera c’è un luogo dove la polvere sa di punk e le copertine brillano più...
02/04/2025

The Bologneser No. 166

- Disco d’oro -

In via Galliera c’è un luogo dove la polvere sa di punk e le copertine brillano più dei lampioni. È lì che Bologna suona ancora in analogico, tra vinili introvabili, ricordi scolpiti nei solchi e l’eco lontana di un riff anni ’80. Un rifugio per chi cerca, ascolta, colleziona. Più che un negozio: una memoria sonora, una capsula del tempo con la puntina sempre sul cuore.
Varcando l’arco all’interno, inciso come un manifesto, si legge: «Senza musica la vita sarebbe un errore». E in quel momento capisci che non sei entrato solo in un negozio, ma in un’idea di mondo che resiste, gira, e continua a suonare.



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The Loianer No. 1- Stargazers -“BREAKING NEWS ASTRO-BOLOGNESI”Abbiamo scoperto che il segreto del ragù perfetto è custod...
01/04/2025

The Loianer No. 1

- Stargazers -

“BREAKING NEWS ASTRO-BOLOGNESI”

Abbiamo scoperto che il segreto del ragù perfetto è custodito tra le stelle: da oggi The Bologneser diventa ufficialmente una rivista astronomica!
La nuova redazione si trasferisce all’Osservatorio di Loiano, perché dopo anni passati con il naso nei tortellini, abbiamo deciso di puntare un po’ più su: nello spazio profondo.
Sarà vero che Saturno ha un anello fatto di crescentine? Indagheremo!

Artwork by Paolo Fox

⭐️🐟⭐️

The Bologneser No. 165- Raviole di San Giuseppe -Un dolce contadino, che segnava l’inizio della stagione primaverile e q...
19/03/2025

The Bologneser No. 165

- Raviole di San Giuseppe -

Un dolce contadino, che segnava l’inizio della stagione primaverile e quello del lavoro nei campi, veniva preparato e appeso alle siepi in modo che chi tornava a casa dopo una giornata agreste, potesse deliziarsi del suo ripieno di mostarda nera. Ormai è diventato un dolce per tutto l’anno, ma a me piace pensarlo come una di quelle cose talmente buone e rinomate, da entrare anche nei palazzi dell’alta borghesia, dove signore e baroni conversano di giochi e battute di caccia davanti ad un’alzatina di cristallo piena di dolci gioielli a forma di mezzaluna.

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The Bologneser No. 164- Piccolo coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano -Ci sono voci che restano, anche quando il tempo pa...
05/03/2025

The Bologneser No. 164

- Piccolo coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano -

Ci sono voci che restano, anche quando il tempo passa. Lo Zecchino d’Oro non è solo un festival, ma un pezzo di infanzia collettiva, un coro di voci leggere che ha accompagnato generazioni. E al centro di tutto c’era lei: Mariele Ventre, lo sguardo attento, il gesto delicato, la passione silenziosa di chi ha dedicato la vita alla musica e ai bambini. Non cercava riflettori, ma ha illuminato il palco come pochi. Oggi le canzoni del coro continuano a riecheggiare, tra i ricordi di chi è cresciuto con quelle melodie e il sorriso di chi ancora le canta, senza sapere che, dietro ogni nota, c’è il battito discreto di un cuore che non ha mai smesso di suonare.


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The Bologneser No. 163- Freak Antoni -In una padella ampia, scalda l’olio extravergine d’oliva a fuoco medio. Aggiungi l...
19/02/2025

The Bologneser No. 163

- Freak Antoni -

In una padella ampia, scalda l’olio extravergine d’oliva a fuoco medio. Aggiungi lo spicchio d’aglio intero (o tritato se vuoi un sapore più intenso). Fai rosolare per qualche secondo, senza farlo bruciare.
Versa i pomodori pelati (schiacciandoli con una forchetta) o la passata di pomodoro.
Aggiusta di sale e pepe e lascia cuocere a fuoco basso per circa 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto.
A fine cottura, spegni il fuoco e aggiungi qualche foglia di basilico spezzettata a mano per profumare il sugo.
Porta a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata. Cuoci gli spaghetti seguendo il tempo indicato sulla confezione per una cottura al dente (di solito 8-10 minuti).
Scola gli spaghetti al dente, tenendo da parte mezzo mestolo di acqua di cottura. Versa gli spaghetti direttamente nella padella con il sugo di pomodoro.
Mescola bene e, se necessario, aggiungi un po’ di acqua di cottura per amalgamare meglio il condimento.
Lascia insaporire per 1-2 minuti a fuoco basso.
Impiatta gli spaghetti e guarnisci con un filo d’olio a crudo e qualche foglia di basilico fresco.
Se gradisci, aggiungi una spolverata di Parmigiano Reggiano o Pecorino grattugiato. Se non ti piace, beh fatti una risata e smetti di prendere tutto così sul serio.
“Non capite un c***o, questa è avanguardia, pubblico di m***a!”


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Indirizzo

Bologna

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