26/10/2025
Sembra incredibile, ma è tutto vero: un piccolo verme, rimasto congelato nel ghiaccio siberiano per oltre 46. 000 anni, è tornato in vita dopo essere stato riscaldato in laboratorio.
Questo organismo, che gli scienziati hanno chiamato Panagrolaimus kolymaensis, non solo si è risvegliato ma ha anche ripreso a nutrirsi normalmente. Non è solo una curiosità: questa scoperta può insegnarci molto, dalla medicina alla biodiversità.
Il verme è stato trovato in una tana fossile vicino al fiume Kolyma, in Siberia nord-orientale. Analizzando i frammenti vegetali intorno, i ricercatori hanno stabilito che risalgono a circa 46. 000 anni fa.
Studiando il suo DNA, è emerso che si tratta di una specie mai vista prima. Dopo lunghe analisi, è stata riconosciuta ufficialmente come nuova specie.
Un dettaglio interessante: questo verme si riproduce senza maschi, grazie alla partenogenesi. Ha tre copie di ogni cromosoma, una caratteristica che sembra averlo aiutato a sopravvivere così a lungo.
Come ha fatto a resistere nel ghiaccio per così tanto tempo? Il segreto è la criptobiosi, un processo che blocca tutte le funzioni vitali. È come premere “pausa” sulla vita, aspettando il momento giusto per ripartire.
Il freddo intenso, l’assenza di ossigeno e la secchezza del permafrost hanno creato le condizioni perfette perché il verme rimanesse conservato per millenni.
Gli scienziati hanno confrontato il suo genoma con quello di un altro verme da laboratorio, Caenorhabditis elegans. I risultati hanno mostrato che condividono i geni responsabili della criptobiosi, fondamentali per sopravvivere a condizioni estreme.
Perché questa scoperta ci riguarda? Capire come Panagrolaimus kolymaensis protegge le sue cellule potrebbe migliorare la conservazione di organi e tessuti in medicina, riducendo il ricorso a metodi rischiosi.
I ricercatori hanno provato ad applicare lo stesso metodo su C. Elegans: dopo averlo asciugato prima del congelamento, è sopravvissuto per oltre 480 giorni a -80°C, risultato impensabile fino a poco tempo fa.
La chiave è la preparazione prima del congelamento: il verme accumula zuccheri come il trealosio, che proteggono le cellule e le rendono stabili anche per migliaia di anni.
Questa scoperta è anche un avvertimento. Con il permafrost che si scioglie, potrebbero riemergere altri organismi antichi. Alcuni potrebbero essere innocui, altri no. Ma portano con sé strategie evolutive che possono cambiare la nostra idea di vita.
Questo piccolo verme ci mostra che la vita può rallentare, adattarsi, resistere e ripartire anche dopo millenni. Un promemoria che oggi fa riflettere.