05/11/2025
CULTO E VERA DEVOZIONE A MARIA
- Ausiliatrice e Corredentrice -
"...Allora il Creatore di ogni cosa mi dette
i suoi ordini, e Colui che mi ha creata, stabilì
la mia residenza, e disse: - Fissa la tua dimora
in Giacobbe e in Israele stabilisci il tuo possesso -. Prima dei secoli, nel principio mi ha creata,
e per sempre continuerò a sussistere.
Nel Tabernacolo, al suo cospetto ho officiato,
come pure mi sono stabilita in Sion,
nella città prediletta ho trovato riposo
e in Gerusalemme esercito il mio potere.
Posi le radici in una gloriosa Nazione, nel popolo
del Signore, nel suo possesso.
Mi elevai come un cedro del Libano, e come cipresso sul monte Ermon.
M'innalzai come palma d'Enna-Gaddi e come roseto
di Gerico.
Quale magnifico olivo nella pianura e come platano frondoso mi sono elevata.
Esalai profumo come cinnamomo e balsamo aromatico,
come mirra scelta emisi soave odore (…).
Io estesi le mie fronde come terebinto, e i miei rami portano fronde di grazia e di gloria.
Io, come vite, gettai pampini vigorosi e i miei fiori produssero frutti di gloria e di ricchezza.
Venite a me, voi che mi desiderate e saziatevi
dei miei frutti, poiché il mio ricordo è più dolce
del miele, e il mio possesso è più soave del favo.
Coloro che mangiano di me avranno ancor fame,
e quelli che bevono di me avranno ancor sete.
Chi mi obbedisce non avrà da arrossire e chi compie
le mie opere non cadrà mai in peccato..."
(Sir. 24, 8-21)
Secondo i Padri e i Dottori della Chiesa,
la Vergine Maria è l'incarnazione della Sapienza,
della Grazia, della Benevolenza
e della incommensurabile Misericordia, emanate
da Dio-Padre, per eterna generazione.
Ella, per l'abbondanza dei doni e delle grazie,
che elargisce ai suoi figli eletti-predestinati,
è paragonata alle piante feconde, che producono fiori
e frutti più preziosi e ricercati .
Dio - nella concezione di S. Luigi Maria Grignion
de Montfort, enunciata nel suo famoso trattato
sulla “Vera Devozione a Maria” - vuole avere
figli spirituali, per mezzo di Maria, fino alla fine
del mondo e dei tempi;
perciò le rivolge le parole: - Fissa la tenda
in Giacobbe - ovvero fissa la tua dimora e residenza tra i miei figli predestinati, prefigurati dalla stirpe
di Giacobbe
e non tra i figli del demonio, rèprobi, prefigurati
da Esaù e dalla sua discendenza.
Ovviamente i predestinati sono i credenti,
riscattati, rinnovati e redenti da Cristo, che intendono sinceramente percorrere la via della Santità, pertanto sono disponibili per un vero culto e devozione
a Maria;
i rèprobi, invece, non vivono la loro vita conformemente al Vangelo e non hanno un'autentica devozione a Maria.
Ne deriva, che coloro che odiano la Santissima Vergine o restano indifferenti al suo culto
come Madre, rifiutano, anche, l'idea di Dio come Padre. Gesù Cristo, che - secondo la spiegazione data
da alcuni Padri - è il primo Uomo-Dio, nato
da Maria, il secondo è un semplice uomo, figlio
di Dio e di Maria per adozione, invece, vuole incarnarsi ogni giorno -
per mezzo della sua Madre Celeste - nelle sue membra.
Egli ha, infatti, ricevuto da Dio-Padre gloria
e potenza su tutti i popoli e Nazioni della Terra.
Per la quale ragione, Egli dovrà pascere tutti
gli uomini, buoni e cattivi, predestinati e rèprobi;
i primi con la v***a d'oro, e gli altri con la v***a
di ferro.
Se Gesù, dunque, il re dei re, che è il Supremo Capo degli uomini è venuto al mondo, attraverso la Vergine Maria, anche i redenti o predestinati - che sono le sue membra - dovranno nascere in Maria,
come necessaria conseguenza.
Se un membro del Corpo Mistico di Gesù Cristo, cioé un redento nascesse da un'altra madre diversa
da Maria, la quale ha generato il Verbo, costui
non potrebbe essere un predestinato, né un membro
del suo Corpo, ma - nell'ordine della Grazia -
un mostro!
Cosicché la divina maternità ecclesiale di Maria non ha inizio solo dal sacrificio della Croce,
ma trae origine e fondamento dal Mistero dell'Incarnazione.
Il Santo da noi citato riprende più volte il tema
e spiega, collegandolo al tema del Battesimo -
la nuova nascita dal seno materno della Vergine, luogo non solo dell'Incarnazione, ma anche della nostra Divinizzazione -.
Tema, ripreso dai Padri della Chiesa e ricorrente
nel Trattato di S. Luigi Maria de Montfort, fornendo validi elementi per una Teologia del Corpo.
Il Corpo di Gesù è stato formato dallo Spirito Santo,
nel seno verginale di Maria.
Questo vero corpo - nato da Maria - ci è dato nell'Eucarestia.
E, ancora, è in Lei che lo Spirito Santo forma e nutre il Corpo Mistico.
Il seno di Maria - Alma Mater - non cessa di portare
e nutrire i fedeli, come scrive Santa Caterina
da Siena, quando parla del Costato di Gesù
e del Corpo e Sangue di Cristo.
L'Autore della vera devozione segna il realismo
del mistero più profondo della divinità, l'Incarnazione, utilizzando metafore ed analogie corporali, come il generare, il partorire, l'allattare.
Ella è la Sposa sempre dello Spirito Santo, colmata
di Grazia, in modo sovrabbondante, da quando l'avvolse con la sua ineffabile ombra - nell'unità trinitaria e nell'affermazione cristocentrica -
la più timorata di Dio, la più fedele e virtuosa fra tutte le figlie di Sion, la più pura e feconda, che dà
al Padre numerosi figli spirituali, vergini, eletti
e consacrati, rendendoli conformi all'immagine di suo Figlio,
per poi generarli alla gloria, dopo la morte,
che è propriamente il giorno
della nascita, come la Chiesa chiama la morte
dei Giusti.
Mistero di Fede e di Grazia, sconosciuto ai rèprobi,
e poco conosciuto dai predestinati!
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* Poesia estratta dal Libro: "La Via Mistica della Ricerca dell'Amore" - Raccolta di Poesie e Canzoniere d'Amore di OTTAVIO AMILCARE BISIGNANO, edito dalla Casa Editrice Indipendente CLIODEA di Atanasio Bisignano Editore - Cosenza 2013
> In copertina e all'interno del Libro, tavole e opere pittoriche del Maestro Aldo del Bianco, il Caposcuola della Corrente pittorico-artistica del "Sensivismo".
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