
06/08/2025
6 agosto 1945 – 6 agosto 2025.
Ottant’anni dalla bomba su Hiroshima.
Nel dopoguerra italiano l’atomica è stata spesso percepita come qualcosa di distante: un fatto americano, sovietico, al limite giapponese. Eppure, il suo impatto ha attraversato anche la nostra cultura, insinuandosi nelle pieghe della letteratura.
📌 In «L’Italia e la bomba. Letteratura nell'era nucleare» ➡️ bit.ly/LItaliaelaBomba Anna Maria Mariani ricostruisce come gli scrittori italiani – Calvino, Morante, Moravia, Pasolini, Sciascia – abbiano affrontato il tema dell’era nucleare. Lo hanno fatto con mezzi obliqui, simbolici, spesso inattesi: racconti, fiabe, personaggi in bilico tra l’ordinario e l’apocalittico.
Sotto quella che è stata letta come leggerezza o astrazione si cela una riflessione profonda sul potere, la tecnologia, la paura e la responsabilità: rileggere oggi queste opere significa ripensare il nostro modo di guardare alla Storia. E non solo per ricordare, ma per non assuefarsi.