Il mio diabete

Il mio diabete L’evoluzione del diabete richiede impegno e disciplina, ma anche supporto morale e materiale: un contributo per avere più consapevolezza.

L’evoluzione della malattia richiede impegno e disciplina, ma anche supporto morale e materiale, e questo spazio vuole essere un contributo per raggiungere una maggiore consapevolezza della nostra condizione.

Pubblicata la revisione delle linee guida americane sul diabete. Il commentodella presidente SID Raffaella Buzzetti Come...
15/12/2025

Pubblicata la revisione delle linee guida americane sul diabete. Il commento
della presidente SID Raffaella Buzzetti

Come tradizione, alla fine dell’anno, l’American Diabetes Association (ADA), pubblica la revisione delle sue linee guida sulla gestione del diabete (Standards of Care in Diabetes). Abbiamo chiesto alla professoressa Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) di commentare i punti salienti delle revisioni per il 2026

Allargare l’impiego dei sistemi di monitoraggio continuo del glucosio (CGM), attenzionare di più la glicemia in corso di alcuni trattamenti oncologici e gestire con maggior determinazione l’obesità nelle persone con diabete (anche di tipo 1). Sono queste alcune delle aree più interessate dalla revisione delle linee guida di gestione del diabete (Standards of Care in Diabetes 2026) dell’American Diabetes Association statunitense.

Ampliare l’uso dei sensori della glicemia (CGM). “Nell’aggiornamento delle linee guida americane – spiega la professoressa Buzzetti - viene data grande enfasi al monitoraggio continuo della glicemia mediante gluco-sensori (CGM), fin dall’esordio della malattia e per tutto il suo decorso. E non solo, come si è fatto finora, in chi è in terapia con insulinica o è ad elevato rischio di rischio di ipoglicemia, ma virtualmente a tutti (tenendo presente accessibilità, tipo di terapia e beneficio atteso), anche ai soggetti più anziani. L’uso dei sensori per la glicemia (CGM) viene raccomandato anche nelle persone con diabete di tipo 1 presintomatico, per monitorare la progressione di malattia. Tutto questo nasce dagli studi che hanno dimostrato come l’impiego dei CGM sia associato ad un miglior controllo della glicemia (con risultati a volte sovrapponibili a quelli di un vero e proprio farmaco), sia in chi è in trattamento insulinico, che con altri farmaci anti-diabete. Anche l’ultima revisione degli standard di cura italiani SID AMD (Associazione Medici Diabetologi) suggerisce di estendere l’impego di questi sistemi di monitoraggio della glicemia”. Semaforo verde anche alla gestione ‘tech’ del diabete attraverso programmi di prevenzione ‘digitali’, erogati via cellulare, sul web o in modalità ‘telemedicina.’

Maggior attenzione alla glicemia in corso di terapie oncologiche. Una new entry nelle nuove raccomandazioni americane riguarda le persone non affette da diabete, ma in terapia con alcuni farmaci oncologici (come l’immunoterapia, gli inibitori di PI3Kalfa e gli inibitori di mTOR) potenzialmente diabetogeni. “Questi pazienti dovrebbero essere avvertiti del rischio di iperglicemia – spiega la professoressa Buzzetti - e invitati a fare controlli della glicemia, soprattutto all’inizio del trattamento. Alcuni di questi farmaci oncologici, agendo sul sistema immunitario, possono provocare forme di diabete simili al tipo 1”. La revisione delle linee guida invita a considerare l’uso della metformina come farmaco di prima scelta (ma si può arrivare fino all’insulina) nei soggetti ad alto rischio di iperglicemia, mentre nei soggetti già affetti da diabete si consiglia di potenziare i trattamenti già in atto.

Diabete e obesità. L’obesità è un importante fattore di rischio di comparsa (o peggioramento) di diabete e va dunque opportunamente trattata. “La revisione delle linee guida ADA – ricorda la professoressa Buzzetti – stabilisce che le persone con sovrappeso/obesità, ad alto rischio di diabete di tipo 2, andrebbero inserite in un programma di prevenzione del diabete, con l’obiettivo di perdere almeno il 5-7% del peso iniziale”. Il piano di trattamento di questi soggetti deve comprendere consigli nutrizionali e di attività fisica, oltre che supporto comportamentale. In questo contesto, le diete da preferire sono quella Mediterranea e le low carb (cioè a basso contenuto di carboidrati). “Da notare – ricorda la Presidente SID - l’apertura crescente all’uso degli agonisti del GLP-1 e dei nuovi agonisti GIP/GLP-1, come strumenti per il controllo dell’obesità, anche nelle persone con diabete di tipo 1. In questi casi, gli agonisti del recettore del GLP-1 e gli agonisti combinati GIP/GLP-1 possono rappresentare un utile supporto aggiuntivo alla terapia insulinica, con benefici sul peso e sul profilo glicemico. L’ADA sottolinea, tuttavia, che il loro impiego deve essere valutato in modo individualizzato e gestito da team esperti, con un’attenta titolazione dell’insulina”. La chirurgia bariatrica/metabolica viene indicata nelle forme più gravi o refrattarie.

Fumo, ansia e insonnia. Altre raccomandazioni delle linee guida ADA 2026 riguardano la cessazione totale del fumo sia di sigaretta che di e-cigarette/vaping. Viene inoltre suggerito di fare sempre lo screening dei sintomi ansiosi nelle persone con diabete (almeno su base annuale), oltre che dei disturbi del sonno. Si raccomanda infine l’inserimento del glucosio orale nei kit di pronto soccorso presenti nei luoghi pubblici, in scuole e uffici per contrastare le crisi ipoglicemiche.

L’esperto risponde: Corriere della Sera 7 dicembre 2025
07/12/2025

L’esperto risponde: Corriere della Sera 7 dicembre 2025

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12/11/2025

In Italia milioni di persone con diabete convivono ogni giorno con la malattia anche sul posto di lavoro. La Società Italiana di Diabetologia e l’International Diabetes Federation lanciano un messaggio chiaro: serve più inclusione, formazione e prevenzione per tutelare salute e dignità di chi vive con il diabete. https://ilmiodiabete.com/giornata-mondiale-diabete/

Corriere della Sera del 9 novembre 2025
09/11/2025

Corriere della Sera del 9 novembre 2025

Perché i rapidi cambiamenti di temperatura confondono il CGM e cosa si può fare al riguardoUn tema interessante: gli eff...
04/11/2025

Perché i rapidi cambiamenti di temperatura confondono il CGM e cosa si può fare al riguardo

Un tema interessante: gli effetti di una doccia calda sul segnale CGM:

Le variazioni di temperatura a breve termine, come fare una doccia calda, possono causare la visualizzazione di letture glicemiche imprecise da parte del sensore CGM perché la maggior parte dei sensori si basa su algoritmi di compensazione della temperatura che faticano ad adattarsi istantaneamente ai rapidi cambiamenti della temperatura della pelle. La calibrazione e la reazione enzimatica del sensore, spesso utilizzate per rilevare il glucosio, sono influenzate dal calore, portando a letture temporanee "false", in particolare subito dopo l'esposizione.

Perché i rapidi cambiamenti di temperatura interrompono le letture del CGM

- Attività enzimatica e chimica dei sensori: i CGM di solito utilizzano enzimi (come la glucosio ossidasi) che rispondono in modo diverso a seconda della temperatura, causando potenzialmente picchi o cali di letture durante improvvisi cambiamenti di temperatura come le docce. Il vero glucosio fisiologico non cambia così rapidamente: questi sono artefatti tecnici.

- Deriva elettrica e di calibrazione: quando la pelle si riscalda, le proprietà elettriche nel circuito del sensore cambiano. I modelli avanzati applicano correzioni matematiche (compensazione della temperatura), ma la maggior parte dei sistemi non è in grado di adattarsi immediatamente alle fluttuazioni improvvise di docce, vasche idromassaggio o sessioni di sauna.

- Compensazione ritardata: la maggior parte dei sensori implementa algoritmi che correggono lentamente la temperatura nel tempo, ma non sono istantanei. I dispositivi di fascia alta incorporano termistori di backup o regolazioni del modello, ma gli errori dopo rapidi cambiamenti di temperatura rimangono un problema universale.

- Inoltre: l'acqua calda di una doccia aumenta la temperatura della pelle e del tessuto sottocutaneo, che può alterare il flusso sanguigno locale e le proprietà del fluido interstiziale in cui il CGM misura il glucosio. Ciò provoca fluttuazioni temporanee che non riflettono la glicemia effettiva.

Raccomandazioni per gli utenti

- Attendi almeno 20-30 minuti dopo la doccia affinché le letture dei sensori si stabilizzino prima di prendere qualsiasi decisione terapeutica.

- Non dosare l'insulina o trattare l'ipoglicemia basandosi esclusivamente sui dati CGM subito dopo rapidi cambiamenti di temperatura: confermare con un test da polpastrello o una scansione se non si è sicuri.

- Se noti valori anomali frequenti e significativi dopo la doccia o l'esercizio fisico, discuti con il tuo team sanitario del posizionamento alternativo dei sensori o delle possibilità di aggiornamento del dispositivo.

- Lascia che la tua pelle si raffreddi naturalmente dopo la doccia; Evitare attrito extra o asciugamani aggressivi sul sensore per ridurre al minimo ulteriori interruzioni del segnale.

Quindi, in sintesi, quando esci dalla doccia e vedi valori glicemici elevati sul tuo CGM, rimani "fresco" e attendi un po' di tempo prima di iniziare un bolo di correzione!

Indirizzo

Piazza Lima 1
Bologna
20124

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

Sito Web

https://www.digitaldiabetes.srl/

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