VIVA VERDI

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Il 2 agosto antifascismo e momento di riflessione contro la russofobia per il caso Alexander Romanovsky. I pericoli libe...
02/08/2025

Il 2 agosto antifascismo e momento di riflessione contro la russofobia per il caso Alexander Romanovsky. I pericoli liberticidi
Il commento su Stadio

di Bruno Bartolozzi
La cultura, l’arte e lo sport sono antidoti contro la violenza e l’orrore perché contengono i semi della verità. La verità non è un dogma, nè un’idea, non è la fede, non è la scienza. O non solo essi. La verità è la vita nel suo intero e la responsabilità, l’empatia, la lotta e il bello sono le condizioni per il suo sviluppo. Bologna, a quarantacinque anni dalla strage della stazione, riafferma la vita, ribadisce la verità, abbraccia il bello. Ma questi tre doni sono fuggevoli. Spesso attingiamo a loro in gradazioni molto diverse. Per averne in dosi minime bisogna sempre lottare e praticare giustizia.
Lo sport ha avuto un ruolo importante nel ricordo di quel 2 agosto 1980. Perché lo sport concorre a creare un’idea condivisa di giustizia attraverso la solidarietà, il rispetto e la passione. E’ perciò un inno alla vita. Negli istanti immediatamente successivi allo scoppio di quella bomba fascista la vita non ha mai abbandonato il popolo che ne fu colpito, nonostante il grondare di sangue e di morte. Fu un’apocalisse. L’Apocalisse è la rivelazione di cose nascoste. Il 2 agosto attraverso le tenebre ci fu uno degli annunci del destino dell’uomo: fermare subito il male attraverso una scelta. E subito, mentre i detriti e la polvere stendevano il loro manto oscuro, ogni uomo presente scelse: chi rimase ferito aiutò chi rischiava di non farcela, chi era lì per caso divenne salvatore dei superstiti e ministro di misericordia dei corpi straziati. Tutti in silenzio si unirono a riscattare la vita da quell’ondata di morte.
E dopo quarantacinque anni la parola finale: le ultime sentenze giudiziarie hanno detto chiaro e tondo cosa accadde. La mano fascista, le complicità di una parte dello Stato e dei nostri presunti alleati d’oltre oceano che continuano a volerci colonia, decisero di terrorizzare l’Italia e Bologna: andava colpito un laboratorio di pace, giustizia e fratellanza.
Ma aver stabilito la verità non significa aver risolto il problema. L’antifascismo a Bologna è stato lotta per la giustizia e per libertà di cui lo sport e la cultura sono un simbolo. E se si sgomina con la verità chi aveva sempre negato il significato di quella strage non si deve pensare che la missione sia conclusa. Le minacce alla libertà sono continue. Bisogna ricordarselo, quando ad esempio le istituzioni impediscono ad un pianista, come Alexander Romanovsky, di suonare in questa città, cedendo alle tentazioni autoritarie e ai ricatti di conventicole russofobiche. Nella città dell’antifascismo e della strage della stazione le derive antidemocratiche all’inizio si travestono: guai a non riconoscerle subito.
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Grazie di cuore a Giovanni Gavazzeni per ciò che ha scritto ieri a pag. 97 del Venerdì di Repubblica n. 1308 dell' 11 ot...
12/10/2024

Grazie di cuore a Giovanni Gavazzeni per ciò che ha scritto ieri a pag. 97 del Venerdì di Repubblica n. 1308 dell' 11 ottobre 2024.

PIETRO FRESA NELLA PROFONDA ANIMA DI MOZART
Non vorremmo fare come Iago che ripete opportunisticamente le parole di Otello finendo per provocarne l’ira (“Pel Cielo, tu sei l’eco dei detti miei”), ma nel caso del debutto discografico del pianista bolognese Pietro Fresa, è d’uopo ripetere quanto ha scritto Alberto Spano, che di questo debutto è nel contempo promotore, produttore e redattore di note di presentazione ficcanti e di giudizi da sottoscrivere (un caso raro di giornalista informato e cultore competente del pianoforte che meriterebbe di dirigere festival pianistici di prima grandezza). «Fresa a soli ventidue anni dimostra di avere coraggio scegliendo alcune delle pagine forse più conosciute e amate di Mozart»: le 12 variazioni su tema Ah! Vous dirai-je, maman un tempo predilette da Clara Haskil, il Rondò in re maggiore caro a Horowitz, la sublime Fantasia in re minore...
Spano ricorda opportunamente le parole proprio di Horowitz nella sua ultima tournée italiana sull’importanza data da Mozart all’espressione e al sentimento, asserzioni che facevano piazza pulita di troppe letture anemiche, disinfettate, smaltate, spacciate da tanti interpreti e loro esegeti come “oggettive”. «Basta la sua impettita esposizione del celebre tema della popolare canzoncina francese, per capire che Fresa non si limita alla sola corretta lettura del testo, ma centra subito il carattere mozartiano (...): la spensieratezza e quel poco di pomposità rococò, quasi fosse una minuscola ouverture al gioco delle dodici variazioni». Un modo di suonare che non stufa mai. Lasciano ammirati l’indipendenza fonica e ritmica delle mani, il gusto creativo degli abbellimenti (l’andante della Sonata in sol maggiore K 283 «offre il destro per scatenarsi in saporose fioriture e piccole varianti, specie nei ritornelli»), il senso acuto dei coloriti, il fraseggio sensibile all’imitazione degli stilemi teatrali e vocali. Con un simile esordio le “scritture” (i contratti) dovrebbero piovere pure nell’arido e distratto mondo organizzativo nostrano.
(Giovanni Gavazzeni, il Venerdì Repubblica n. 1308, 11 ottobre 2024, pag. 97)

16/07/2024

L'OPPOSIZIONE A MADURO PERDE UN ALTRO PEZZO. ACCUSE DI COMPLOTTO E CORRUZIONE
L'ex leader dell'opposizione del partito di Azione Democratica, Carlos Prosperi, si è dichiarato oggi indipendente e ha annunciato il suo sostegno al candidato Nicolás Maduro, che considera l'unico in grado di mantenere la pace e unificare tutto il Venezuela.

Il politico precandidato alla presidenza nelle elezioni primarie di destra dello scorso anno, nelle dichiarazioni alla stampa presso l'Hotel Meliá di Caracas, ha denunciato un complotto di corruzione dei suoi correligionari volto ad arricchire un piccolo gruppo.

Prosperi ha definito questo atto illegale come un “semplice e volgare furto” e lo ha esemplificato con la presentazione di documenti sui trasferimenti a lui effettuati, che ha detto di aver respinto, non appena sono cessate le sue funzioni ed è stato rimosso dagli incarichi presso l'Assemblea Nazionale (parlamento) a seguito della scadenza del suo mandato.

Ha parlato di pagamenti fino a un milione di dollari e ha chiesto al procuratore generale Tarek William Saab, alle autorità e al governo degli Stati Uniti, compreso il Federal Bureau of Investigation, di “avviare un’indagine sull’appropriazione indebita effettuata, sui gravi danni arrecati al Venezuela e sull’arricchimento illecito di un piccolo gruppo".

Il politico 46enne ha assicurato che l’unico che può mantenere la pace in Venezuela, garantire la crescita economica e il dialogo con tutti i partiti, è il presidente Nicolás Maduro.

Ha sottolineato di aver preso “la ferma decisione categorica” di sostenere il candidato ufficiale affinché “possa continuare a garantire pace e tranquillità ai nostri fratelli venezuelani”.

In questo senso, ha dichiarato di appoggiare il capo dello Stato con la proposta di indire un grande dialogo nazionale subito dopo la sua elezione, cosa che considera una
“riconciliazione definitiva” con tutti i connazionali.

Prosperi ha invitato Maduro a formare un governo di unità nazionale, in cui tutti i venezuelani "possano contribuire con un granello di sabbia a restituire il futuro, la prosperità, la libertà una volta per tutte a ciascuno dei fratelli venezuelani".

Il progetto di alcuni "piccoli uomini" è quello di generare violenza che, ha affermato, “non possiamo accettare perché tutti vogliamo vivere in pace e tranquillità.

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Bologna

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