Webradiotvborgia

Webradiotvborgia Nasce negli anni 90 con il nome di Studio Power,nel 2000 diventa WebRadioTVBorgia.

19/08/2025

Medicina territoriale, Amalia Bruni (Pd): il pilastro dimenticato da cui ripartire per salvare il sistema sanitario

CATANZARO – 19 AGOSTO 2025. Il sovraffollamento registrato sabato scorso al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” non può essere letto come un episodio isolato o come una mera criticità organizzativa. È piuttosto il sintomo di un sistema che, senza un vero e strutturato rafforzamento della medicina territoriale, continuerà a scaricare sugli ospedali l’intero peso della domanda di salute dei cittadini.
La consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni, lo ribadisce con chiarezza: «La medicina territoriale non è un comparto secondario, ma il primo livello di assistenza e prevenzione, il filtro indispensabile che deve intercettare i bisogni sanitari prima che diventino emergenza».
La medicina territoriale significa assistenza primaria, significa poter contare sul medico di famiglia, sull’infermiere di comunità, su strutture di base in grado di erogare prestazioni rapide ed efficaci. Secondo Bruni: «È qui che si gioca la partita della prevenzione, evitando che problemi gestibili diventino situazioni acute che intasano i pronto soccorso. Un aspetto strategico è la presa in carico dei pazienti cronici. Diabete, Bpco, ipertensione, insufficienza cardiaca: sono malattie che richiedono continuità di cura e un approccio integrato tra medici di medicina generale, specialisti e operatori sanitari. La mancanza di un coordinamento territoriale costringe molti pazienti a rivolgersi agli ospedali anche per bisogni non emergenziali, con ricadute negative sia sulla qualità della loro vita che sull’efficienza del sistema».
Non meno grave è il venir meno delle guardie mediche in diversi territori della Calabria. Si tratta di una scelta che ha lasciato intere comunità scoperte soprattutto nelle ore notturne e nei festivi. «La chiusura delle guardie mediche — avverte Bruni — ha rappresentato un colpo durissimo per la medicina territoriale. Senza questi presidi, i cittadini non hanno alternative se non il pronto soccorso, che inevitabilmente si riempie anche per bisogni che potrebbero essere gestiti sul territorio».
Sono diversi anni ormai che la convenzione dei medici di medicina generale ha istituito nuovi strumenti associati (AFT e UCCP) che consentono l’associazione di più professionisti, ampliando l’offerta di servizi sia nei tempi che nelle stesse prestazioni. È affidata poi alla contrattazione regionale la modulazione e l’articolazione di tali strumenti, che dovrebbero incrociarsi con le Case di Comunità. Ecco, qui c’è un bisogno enorme di contrattazione, di nuovi strumenti per garantire servizi primari nelle aree interne e nei territori marginali. E a fronte di tutto questo si va delineando un vero e proprio fallimento del PNRR “Missione salute”.
Il DM 77 ha rappresentato una svolta, introducendo un modello più integrato e centrato sul paziente. Come ricorda ForumPA, la riforma ha riconosciuto la medicina territoriale come fulcro di un sistema sanitario capace di prendersi cura delle persone nel loro percorso di vita, e non solo nelle fasi acute della malattia.
«Non mancano le difficoltà: carenza di personale, scarsa integrazione con gli ospedali, risorse da gestire in modo efficiente. Ma le opportunità sono chiare: potenziare la medicina territoriale significa garantire equità, appropriatezza ed efficienza, migliorando l’accesso alle cure per tutti i cittadini, come evidenziato da Quotidiano Sanità – afferma ancora Bruni -. In una regione come la Calabria, dove le distanze geografiche e le fragilità sociali amplificano le disuguaglianze, la medicina territoriale diventa ancora di più un tema dirimente. Senza di essa, i pronto soccorso continueranno a restare saturi, gli ospedali sotto pressione, e i cittadini privati del diritto a una sanità di qualità».
«Non possiamo permetterci di ridurre la medicina territoriale a un ruolo marginale — conclude Bruni —. È da qui che bisogna ripartire, con coraggio e investimenti, perché la vera riforma della sanità non inizia nei grandi ospedali, ma nei quartieri, nelle case, nei piccoli comuni, dove ogni giorno si misura la salute delle persone».

"A SOVERATO TUTTO PRONTO PER LA V EDIZIONE DELL'MVM SUMMER FEST"Si terrà a Soverato, presso il Teatro sul Mare del Lungo...
16/08/2025

"A SOVERATO TUTTO PRONTO PER LA V EDIZIONE DELL'MVM SUMMER FEST"
Si terrà a Soverato, presso il Teatro sul Mare del Lungomare Europa, a partire dalle ore 22 di domenica 17 agosto, la V edizione di "MVM Summer Fest", la rassegna nata nel 2019 e dedicata agli artisti emergenti calabresi. Promosso dall'Associazione Musicale "MVM Rec Studio" in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Soverato, l'evento vedrà sette formazioni - fra band e solisti - alternarsi in una fra le più affascinanti ed esclusive location della Perla dello Jonio.
Aprirà la serata Cronico, il "poeta indie" di Maranise, con, a stretto giro, Nicola Squillace, astro nascente del cantautorato locale accompagnato dai Delift, la band del Liceo Scientifico di Soverato. Poi sarà la volta di Demos, cantautore di Satriano "trapiantato" a Roma, della rock-band cosentina degli Ynsanya e di Lamadura, al secolo Erica Calcagno, una delle voci più interessanti della nostra terra. Chiuderanno il "padrone di casa" Maida e l'istrionica Januaria Carito, reduce dal successo di "Like a Star".
Proseguendo una tradizione di impegno sociale e di valorizzazione del territorio, la rassegna ospiterà i volontari di "Amici Mici" di Soverato, Associazione no-profit che opera per la salvaguardia delle colonie feline, e Matteo Muscolo, giovanissimo imprenditore titolare di "Delta Moodv3rs3", ristorante inserito da Forbes fra i 100 più innovativi.
Presenterà la serata lo show man Antonio Tavella insieme ad Antongiulio Iorfida, già direttore artistico dell'evento (Vincenzo Maida alla direzione esecutiva), con RVS - Radio Valentina Soverato a trasmettere il tutto in diretta.
La kermesse è stata realizzata anche grazie al supporto di una serie di attività del territorio: dal Room 21 a Pugilato Soverato, dalla Pecora Nera a Lo Stuzzichino fino al già citato Moodv3rs3.

15/08/2025

Ambiente: Falliscono i negoziati ONU sul trattato globale contro l’inquinamento da plastica. Plastic Free: “Inaccettabile ignorare ancora l’emergenza”
Ginevra, 15 agosto – Dopo undici giorni di lavoro a Ginevra e tre anni di discussioni internazionali, i negoziati dell’Intergovernmental Negotiating Committee (INC) si sono chiusi senza produrre un trattato giuridicamente vincolante per porre fine alla crisi dell’inquinamento da plastica. Una conclusione che Plastic Free Onlus, associazione nata nel 2019 per contrastare l’inquinamento da plastica e oggi presente in 40 Paesi nel mondo, definisce “profondamente deludente” e “inaccettabile” alla luce delle evidenze scientifiche sempre più chiare sui rischi che la plastica comporta per la salute umana e per gli ecosistemi, con microplastiche rilevate nel sangue, nei polmoni e persino nella placenta.
“Numericamente, la maggior parte degli Stati si è espressa con forza a favore di un trattato coraggioso che affrontasse l’intero ciclo di vita della plastica, dalla produzione all’uso fino alla gestione dei rifiuti – dichiara Luca De Gaetano, Fondatore e Presidente di Plastic Free Onlus, unica associazione italiana presente a Ginevra come osservatore con Silvia Pettinicchio, Global Strategy Director –. Ma a bloccare l’avanzamento del processo sono stati governi che continuano a mettere al primo posto gli interessi economici di pochi, fallendo nel guidare il necessario cambiamento di modello economico, sociale ed equo”.
Secondo Plastic Free, la presenza di rappresentanti delle lobby del petrolchimico e della plastica all’interno di alcune delegazioni ha esercitato pressioni tali da piegare la diplomazia, trasformando un’opportunità storica in un’occasione mancata. Le delegazioni sono rimaste divise sulla questione cruciale: ridurre la produzione globale di nuova plastica e limitare le sostanze tossiche utilizzate nei processi produttivi.
“Fortunatamente – prosegue De Gaetano – alcuni Paesi, in particolare quelli della High Ambition Coalition, stanno già portando avanti percorsi paralleli e indipendenti più ambiziosi. Ma l’assenza di un trattato globale significa che a pagare il prezzo più alto continueranno a essere i Paesi in via di sviluppo, gli Stati insulari e quelli senza accesso al mare, dove l’inquinamento da plastica devasta ecosistemi, economie locali e salute pubblica. Ancora una volta, sarà la geografia a determinare chi avrà un futuro protetto e chi verrà lasciato indietro”.
Il negoziato INC non si è formalmente chiuso: è prevista un’ulteriore sessione, di cui si è in attesa della data, ma senza una chiara assunzione di responsabilità da parte dei governi e della società civile internazionale, il processo rischia di arenarsi definitivamente. Plastic Free lancia quindi un appello globale alla mobilitazione: “Chiediamo a cittadini, associazioni, comunità scientifica e amministrazioni di unirsi per pretendere un accordo ambizioso, equo e vincolante. Noi continueremo a farlo, insieme ai nostri referenti, volontari, scienziati e amministratori sensibili, finché l’inquinamento da plastica non sarà affrontato alla radice”.
Un appello condiviso anche dal presidente francese Emmanuel Macron che, in un messaggio diffuso su X, ha definito “semplicemente inaccettabile” la scarsa ambizione, invitando tutti gli Stati ad adottare un trattato “realmente all’altezza di questa emergenza ambientale e sanitaria. Per la nostra salute. Per il nostro ambiente. Per i nostri figli”.



Da sinistra: Luca De Gaetano (Fondatore e Presidente), Lorenzo Zitignani (Direttore Generale) e Silvia Pettinicchio (Global Strategy Director) di Plastic Free Onlus



Ufficio Stampa Plastic Free Onlus
Valerio L'Abbate
[email protected]
342.8632827

Gesti antichi e radici profonde in una tela, l’opera del maestro Antonio Soluri entra nella casa comunale di Panettieri ...
15/08/2025

Gesti antichi e radici profonde in una tela, l’opera del maestro Antonio Soluri entra nella casa comunale di Panettieri

CATANZARO – 15 AGOSTO 2025. Sarà ospitata nella sede del Comune di Panettieri la splendida opera dell’artista di Catanzaro, Antonio Soluri, svelata nei giorni scorsi alla comunità, guidata dal sindaco Salvatore Parrotta, riunita in piazza Risorgimento, e alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
La tela — misura 147 × 98,5 cm — ora trova dimora in questo luogo carico di storia e diventerà custode di ricordi e tradizioni. Un gesto che unisce il passato al presente.
Antonio Soluri, maestro d’arte calabrese, ha portato con sé un patrimonio fatto di saperi antichi e passione per la bellezza. Già docente di pittura, disegno e cromatologia nelle Accademie di Belle Arti di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, ha formato intere generazioni di artisti, trasmettendo rigore tecnico e sensibilità cromatica.
Il suo lavoro ha lasciato segni tangibili nei luoghi della memoria: ha eseguito restauri sotto la sorveglianza della Soprintendenza per i Beni culturali della Calabria, contribuendo alla rinascita di opere scultoree e pittoriche in chiese, città e nei monumentali cimiteri di questa regione. Alcune sue opere, tra statue e affreschi, adornano i cimiteri monumentali di Catanzaro, nonché luoghi sacri di Stalettì, Borgia, Torre di Ruggiero, Carlopoli, Cicala, e se ne trovano tracce anche nelle chiese locali.
Il suo impegno artistico ha attraversato persino gli spazi pubblici: a lui si deve il primo restauro significativo della celebre statua della Gutta, esposta sul lungomare Stefano Pugliese.
La tela stessa ritrae le stanze dove le donne si radunavano: una scena di cui è profondamente intrisa la storia di Panettieri, in cui ognuna è intenta nel proprio lavoro, immersa nel profumo del pane, tra attrezzi di panificazione e gesti antichi. Un’immagine che sa di cuore, di radici, di mani sapienti che raccontano storie di famiglia, legami materni e comunità.
Alla cerimonia di scopertura, oltre al sindaco Salvatore Parrotta — che ha espresso profondo orgoglio nel vedere queste radici riconosciute e celebrate — era presente il parroco don Gre’goire Nsabimana, che ha pronunciato parole di benedizione, suggellando con la sua presenza il valore spirituale e umano dell’evento.
Anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha voluto condividere questo momento: ha sottolineato il legame profondo tra l’artista, il sindaco, il territorio e questa comunità, arricchendo ulteriormente il significato della cerimonia.
Panettieri non ha semplicemente accolto una tela: ha accolto un pezzo del suo essere, restituito attraverso una rappresentazione che parla di lavoro, cura, tradizione. Una tradizione che Antonio Soluri ha saputo rendere ancora più viva, restituendole nuovi occhi e una casa nel cuore della comunità.

I riconoscimenti, si sa, fanno sempre piacere e ancora di più quando arrivano inaspettati e da posti lontani da quello d...
14/08/2025

I riconoscimenti, si sa, fanno sempre piacere e ancora di più quando arrivano inaspettati e da posti lontani da quello di appartenenza. Stanno riscuotendo numerosi consensi le due raccolte di poesie “Dove cadono le stelle” e “I fiori nella nebbia” della scrittrice crotonese Caterina Cotroneo e a dirlo sono i premi che stanno arrivando nell’ultimo periodo.
Di recente Cotroneo si è classificata al primo posto con l'opera "Una sola nota Amore” all’ottava edizione concorso letterario internazionale Poesia segreto dell’anima che si è tenuta nelle scorse settimane a Rogliano organizzata dall’associazione culturale Rinnovamenti, inoltre a Catanzaro, in occasione del Premio Letterario Internazionale Pace in Terra 2025 Accademia dei bronzi di Catanzaro le sono state assegnate la Grande medaglia e la Segnalazione d’onore con motivazione critica all'opera "Come il pane la croce".
Il più recente riconoscimento è il Diploma d’onore ottenuto al quindicesimo concorso nazionale di poesie d’amore con il componimento “Zagara d’amore”, mentre per la silloge “I fiori nella nebbia” del premio internazionale Castrovillari città della cultura, ha ricevuto la menzione d’onore.
Questi riconoscimenti seguono quelli conferiti alla poetessa nei mesi precedenti, infatti nel 2024 ha ricevuto il premio speciale della giuria al Premio letterario Samnium con l’opera “Un bacio ancora” e sempre lo scorso anno si è classificata terza al secondo concorso internazionale di poesia Universum Basilicata con il libro “Dove Cadono le stelle”.
“Stupisce sempre come i versi, ritenuti fuori dal comune lontani dalla società attuale che va sempre di corsa, siano invece vivi, presenti e apprezzati, a Crotone così come in tante parti della Calabria e del sud Italia. Si vive un certo fermento culturale che però, a mio modo di vedere, dovrebbe riscuotere maggior successo e riuscire a toccare le anime di tutti quanti. In fondo la poesia descrive i sentimenti e quelli sono di tutti” afferma Cotroneo.
Le sue due raccolte di poesie “Dove cadono le stelle” Ensamble edizioni 2023 e “I fiori nella nebbia” Controluna edizioni 2024 sono due libri di tutti, che possono appartenere a tutti perché trattano temi come amore per la Natura, l’esaltazione della bellezza, l’amore per la propria terra di Calabria vicini appunto a tutti. Le due raccolte hanno riscosso un certo interesse negli ambienti letterari, non sono passati di certo inosservati e i tanti premi e riconoscimenti che hanno ricevuto ne sono la testimonianza tangibile. Due lavori che hanno richiesto impegno e dedizione, ma che accompagnati dalla passione per la scrittura, sono giunti ad un risultato non da poco, ma soprattutto hanno avuto il merito di toccare le corde dell’anima di chi li ha letti e interiorizzati.

14/08/2025

Turismo enogastronomico, presentato a Roma il Libro Bianco: servono nuove figure professionali per far crescere il settore

CATANZARO – 14 AGOSTO 2025. Il turismo enogastronomico si conferma uno dei comparti più vivaci dell’industria turistica italiana, con un valore stimato oltre i 40 miliardi di euro e un ruolo decisivo nell’occupazione e nella distribuzione del reddito. Nonostante il potenziale, la carenza di figure professionali specializzate rappresenta ancora un freno al pieno sviluppo del settore.
Per affrontare questa criticità, è stato nei giorni scorsi a Roma il Libro Bianco sulle professioni del turismo enogastronomico, promosso da AITE – Associazione Italiana Turismo Enogastronomico – in collaborazione con UnionCamere, Confartigianato Turismo, Città dell’Olio, Città del Vino, CNA Turismo, Coldiretti, Consulta Nazionale Distretti del Cibo, Strade del Vino e dell’Olio, Unione Italiana Vini, con il contributo dell’Università di Bergamo.
Il Libro Bianco si propone anche come strumento operativo per orientare la programmazione formativa e le politiche pubbliche, riconoscendo al turismo enogastronomico una valenza culturale ed economica.
Le cinque le figure professionali chiave per il futuro del settore: Product manager per il turismo enogastronomico, figura strategica nelle DMO e nei consorzi, coordina l’offerta territoriale integrata e le sinergie tra imprese, seguendo l’intero percorso del cliente; Hospitality manager, responsabile della gestione dei servizi turistici nelle aziende agricole e vitivinicole, dal marketing alla vendita. Secondo un’indagine, l’82% delle imprese ne prevede un ruolo sempre più central; consulente di turismo enogastronomico: fornisce supporto tecnico su CRM, revenue management e promozione multicanale; curatore di esperienze enogastronomiche: organizza attività legate ai periodi produttivi e itinerari tematici per valorizzare prodotti e tradizioni; addetto alle visite: presente nelle aziende più strutturate, affianca l’hospitality manager nell’accoglienza dei visitatori.
«Caratterizzare e valorizzare queste professioni – sottolinea il presidente regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Salvatore Ascioti – significa attivare percorsi formativi mirati e generare nuove opportunità occupazionali. Le imprese, a seconda della loro dimensione, prevedono assunzioni future tra il 33% e il 71%».
«Confartigianato affianca gli imprenditori nell’acquisizione di competenze per valorizzare le peculiarità territoriali attraverso progetti e collaborazioni – afferma ancora Ascioti -. Le imprese artigiane legate al turismo sono oltre 186mila, con più di mezzo milione di addetti; nell’agroalimentare sono 64.400, con 249mila lavoratori. Un modello produttivo radicato nei territori, ma capace di parlare al mondo».
Un patrimonio che, in Calabria, può diventare leva strategica di sviluppo. Proprio per questo, l’attenzione alle competenze e alla qualificazione professionale in questo ambito dovrebbe essere una priorità per chi guiderà la Regione nella prossima legislatura.

13/08/2025

La consigliera regionale Amalia Bruni: “Pd unito e radicato sul territorio per costruire l’alternativa alla destra in Calabria”

CATANZARO – 13 AGOSTO 2025. “Il lavoro svolto dal segretario provinciale Gregorio Gallello nella costruzione di una segreteria provinciale solida, rappresentativa e competente è un passo importante non solo per il nostro partito, ma per l’intera comunità calabrese”. È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico Amalia Bruni che ha partecipato alla presentazione della segreteria provinciale che affiancherà il segretario Gallello, questa mattina nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro.
“Siamo di fronte a una geografia politica che tiene insieme competenze diverse, generazioni differenti e una rappresentanza di genere significativa, pur in un contesto in cui il gender gap resta drammatico: l’80% degli spazi politici e istituzionali è occupato da uomini, solo il 20% da donne – afferma Bruni -. Fare politica per una donna, in questa terra, significa affrontare una sfida a 360 gradi: essere presente nella vita pubblica, lavorare, crescere una famiglia. Tutto questo in una Calabria ancora profondamente segnata da un retaggio patriarcale. Il salto culturale che Gregorio sta imprimendo è fondamentale e va sostenuto con determinazione, perché il futuro della nostra regione passa anche da qui”.
“Come Partito Democratico abbiamo il dovere di andare avanti, soprattutto in questa fase delicatissima seguita alle dimissioni – e possibile ricandidatura – di Roberto Occhiuto. È una sfida che richiede un impegno massacrante, in un contesto politico, sociale ed economico già provato e aggravato da scelte sbagliate di questa destra che, in questi anni, ha letteralmente devastato la Calabria. Dal Consiglio regionale abbiamo potuto constatare con i nostri occhi il drammatico arretramento, in particolare nella sanità: oggi non siamo fermi a zero, siamo a meno cinquanta. Le ambulanze senza medici, gli ospedali in difficoltà, le liste d’attesa infinite sono solo la punta dell’iceberg di una gestione fallimentare, nonostante il sostegno straordinario ricevuto dai governi nazionali”, ha detto ancora la consigliera regionale democrat.
“Ricominciare da capo sarà difficile, ma necessario. E per farlo servono persone giuste al posto giusto. La segreteria provinciale è cruciale per coordinare il lavoro sui territori, mettere insieme risorse, capacità ed entusiasmo. Senza questo mix non si va da nessuna parte – conclude Amalia Bruni -. Per questo ringrazio Gregorio: è riuscito a dare alla segreteria una costruzione importante, fatta di donne e uomini competenti, di rappresentanti di varie età, di una società che vuole impegnarsi e guardare avanti. Una segreteria che è, in sé, la speranza concreta di un futuro migliore per la Calabria”.

Martedì 12 agosto si è rinnovato l’appuntamento con la tradizionale giornata agostana dedicata agli “orfani del morzello...
13/08/2025

Martedì 12 agosto si è rinnovato l’appuntamento con la tradizionale giornata agostana dedicata agli “orfani del morzello per motivi di emigrazione”, evento ideato dall’Associazione Antica Congrega Tre Colli di Catanzaro.
Un’occasione speciale pensata soprattutto per i congregari che, vivendo fuori regione per motivi di lavoro, non vogliono rinunciare al legame con le proprie radici gastronomiche e culturali.

Protagonista assoluto della serata, come sempre, Sua Maestà l’Illustrissimo Morzello, simbolo autentico della cucina catanzarese, servito e gustato con passione in un clima di amicizia e allegria.

L’incontro, giunto quest’anno alla decima edizione, si è svolto presso il Lido del Finanziere di Montepaone, in collaborazione con il ristorante “Vecchia Catanzaro”. Numerosa la partecipazione di congregari, riconoscibili dal caratteristico grembiule rosso, che hanno colorato e animato la serata.

A rendere l’atmosfera ancora più festosa ci ha pensato la musica dal vivo del gruppo “Open Space”, che ha proposto un repertorio ricco e variegato, includendo anche brani originali.

Tradizione, sapori e amicizia: così la giornata agostana ha ancora una volta rafforzato il legame tra l'Antica Congrega Tre Colli e i suoi membri, vicini e lontani.

12/08/2025

Libera-mente": dalle voci e dal cuore dei piccoli pazienti di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Dulbecco” nascerà un podcast

CATANZARO – 12 AGOSTO 2025. C’è un momento, nel percorso di cura, in cui le parole diventano un rifugio sicuro, un filo che unisce il mondo di chi vive la malattia con quello di chi ascolta. Da questa intuizione è nato “Libera-mente”, il progetto speciale che ha portato i giovani pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro a ideare, realizzare e condurre un vero e proprio podcast.
Il progetto — parte integrante delle attività socio-culturali e di supporto emotivo pensate per il reparto — guida i partecipanti in tutte le fasi: dalla progettazione dei contenuti alla scelta dei temi, dalla scrittura dei testi alla registrazione in studio, fino alla post-produzione. I ragazzi hanno iniziato ad affrontare argomenti profondi e personali: emozioni, sogni, desideri, il vissuto della malattia e la resilienza, ma anche passioni che accendono la vita come la musica, i libri, il cinema e l’arte.
Protagonisti dietro il microfono, Alice, Marta, Martina e Francesco hanno dato vita a dialoghi autentici e intensi, trasformando le proprie esperienze in messaggi di speranza e forza. Il podcast diventerà non solo una memoria condivisa all’interno del reparto, ma anche uno strumento di sensibilizzazione: gli episodi, infatti, potranno essere presentati in anteprima alle scuole del territorio, creando occasioni di dialogo tra pari e stimolando una maggiore consapevolezza sui temi dell’infanzia, della malattia e della creatività come risorsa.
Alla base di “Libera-mente” c’è il lavoro instancabile di un team multidisciplinare: il Dottor Giuseppe Raiola, responsabile scientifico del progetto e direttore del Dipartimento Materno Infantile, che ha voluto fortemente questa esperienza; la Dottoressa Maria Concetta Galati, direttrice del Dipartimento di Oncoematologia e dell’Ematoncologia Pediatrica, punto di riferimento per il reparto; la Dottoressa Ilenia Sabato, psicologa e psicoterapeuta, che ha curato la parte emotiva e relazionale del percorso; la Dottoressa Noemi Doria, filologa, che ha lavorato con i ragazzi sull’uso delle parole e sulla costruzione narrativa.
Un sentito ringraziamento va a tutta la comunità che ha sostenuto l’iniziativa e, soprattutto, ai giovani conduttori: la loro forza, il loro coraggio e la loro autenticità sono il cuore pulsante di questo progetto. Fondamentale il sostegno del Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco”, la dottoressa Simona Carbone, della referente per il presidio Ciaccio, dottoressa Rosa Costantino, dell’intero staff medico, della coordinatrice e degli infermieri, che ogni giorno accompagnano i giovani pazienti nel loro cammino di cura e rinascita.
Il progetto è stato arricchito dalla presenza di artisti e professionisti che hanno messo a disposizione tempo, competenze e storie di vita, contribuendo a rendere il podcast che sta per partire un’esperienza formativa e indimenticabile: Andrea De Pasquale, podcaster catanzarese e cofondatore di Join, agenzia di comunicazione e marketing attiva in Calabria, che ha condiviso con i ragazzi i segreti della narrazione audio e della produzione di contenuti; Alessandro Mattia, designer e cofondatore di Sapiens Design Studio di Milano, con esperienza nella progettazione di prodotti, allestimenti ed eventi divulgativi, che ha trasmesso ai giovani partecipanti l’importanza del “pensare con le mani e con il cuore”; Carlo Curatola, laureato in Giurisprudenza, con esperienze tra Nord Italia e Inghilterra, tornato a Soverato per dedicarsi anche al suo percorso artistico. Con il progetto Windowsea, ispirato al Britpop e in particolare agli Oasis, realizza installazioni artistiche a zero impatto ambientale, parlando di memoria collettiva, emozione e comunità; Marco Ronda, in arte Bislak, artista visivo nato a Catanzaro e oggi attivo a Bologna. Pittore, illustratore e autore di murales in tutta Italia, ha fondato SPARTI Festival per valorizzare Palermiti, il suo paese natale. Il suo stile ironico e colorato ha portato in reparto un’energia nuova e inclusiva.
La registrazione del podcast sarà un momento di partecipazione corale, in cui i giovani pazienti sperimenteranno il valore della collaborazione, del racconto condiviso e dell’ascolto reciproco. Non solo un’attività creativa, ma un atto di resilienza e un inno alla vita, nato tra le mura di un reparto che, ogni giorno, è luogo di cura ma anche di crescita e speranza.
“Libera-mente” è la dimostrazione che la malattia non spegne la voce di chi ha qualcosa da dire. Al contrario, la rende più chiara, più forte, più vera. E queste voci meritano di essere ascoltate, oggi e sempr

08/08/2025

L’intervento della consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni in Consiglio: “Una seduta senza precedenti nella storia del regionalismo calabrese La Calabria non è un trampolino. È una terra ferita che merita rispetto”

CATANZARO – 8 AGOSTO 2025. “Questa di oggi è una seduta senza precedenti nella storia del regionalismo calabrese. Non soltanto per le dimissioni in sé — che pure possono essere un gesto di dignità, persino di nobiltà istituzionale — ma per il modo con cui lei ha scelto di annunciarle e per le (non) ragioni addotte. Vede, dimettersi da una carica pubblica significa ammettere un fallimento, riconoscere un limite, accettare la responsabilità di non aver onorato fino in fondo il mandato ricevuto dal popolo. Ma lei no. Lei ha scelto di trasformare questo momento in un’operazione di propaganda tanto clamorosa quanto vuota. Ha annunciato le dimissioni e, nello stesso istante, la sua ricandidatura. Un paradosso politico e istituzionale che non ha precedenti. Uno sfregio alla dignità delle istituzioni, alla serietà della democrazia”.
È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni, intervenendo in aula nella riunione del Consiglio regionale di oggi.
“Mi approprio di parole non mie perché non ne trovo di più efficaci: “Noi siamo quel che facciamo. Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario. Ma lei non parla di “fatti”. Dove sono i “fatti”? Perché si dimette, Presidente? Per colpa dei “gufi”? Per contrastare quelli che da trent’anni, a suo dire, non hanno fatto nulla per la Calabria? Ma non scherziamo. Anche lei, Presidente, fa parte di quella lunga storia. È stato consigliere comunale a Cosenza, dirigente della Democrazia Cristiana, consigliere regionale, parlamentare per quindici anni, e infine presidente della Regione. Da trent’anni è dentro la politica calabrese. Non può sottrarsi a quel bilancio, non può dipingersi oggi come uno che viene da Marte”, afferma ancora Bruni.
“Noi non siamo affranti per le sue dimissioni. Tutt’altro. Se fossero funzionali al riconoscimento di un conclamato fallimento, saremmo lieti di accompagnarla all’uscita. Ci indigna l’uso personale che lei ha fatto della dialettica democratica, l’idea di piegare il dibattito istituzionale a un progetto esclusivamente individuale, che si muove — ancora una volta — sulle spalle dei calabresi. Un colpo di teatro non degno del ruolo di prestigio e responsabilità che lei ricopre. E la verità è che lei sta scappando. Da cosa? Non lo dice. Anche qui, nessun “fatto”. Noi non confondiamo la politica con le vicende giudiziarie. La magistratura farà il suo corso, e lei — come ogni cittadino - è innocente fino a prova contraria. Ma noi siamo qui per dare un giudizio politico, doveroso, fondato per l’appunto sui fatti. E i fatti parlano chiaro”, ha detto ancora la consigliera regionale democrat.
“Quello che sta emergendo in queste settimane — tra intercettazioni, discrezionalità, nomine pilotate e zone grigie — non è il volto di un’amministrazione trasparente. È l’immagine di un potere opaco, accentrato, autoreferenziale, talvolta piegato a interessi di sistema. La sanità, in tutto questo, è stata crocevia di errori e di fallimenti.
Lei è stato nominato commissario alla sanità addirittura prima dell’insediamento del Consiglio regionale. Era il 4 novembre 2021. E ha goduto, bisogna dirlo, di una straordinaria disponibilità da parte dello Stato: tre proroghe del Decreto Calabria; strumenti legislativi in deroga; nuclei dedicati di personale e dirigenti; il supporto dell’Agenzia nazionale sanitaria; lo scudo penale per i bilanci pregressi; perfino un “commissario del commissario” per l’edilizia sanitaria. Mai la Calabria aveva avuto un commissario-presidente con così tanto potere e così tanto sostegno. Eppure, qual è oggi lo stato della nostra sanità? Agonizzante. La rete dell’emergenza-urgenza è peggiorata. Mancano personale, mezzi, organizzazione. Avete fallito sulla grande prova del PNRR. Su 61 Case di comunità, nessuna è stata attivata. La spesa, in alcune misure, non arriva al 10%. E tra 10 mesi — a giugno 2026 — tutto dovrà essere completato e rendicontato. Sarà la più grande programmazione di incompiute della storia della Calabria. Avete puntato tutto su Azienda Zero, e dopo quattro anni ancora non è chiaro cosa faccia, cosa produca, a chi risponda. Avete destabilizzato il Dipartimento Salute, lasciandolo da anni senza un dirigente generale, senza 5 dirigenti di settore”.

“Continuate a governare aziende sanitarie con commissari, simbolo della precarietà e leva della discrezionalità. Perché non si dimette anche da Commissario, godendo di fatto del privilegio di condurre una campagna elettorale in sella ad una macchina mastodontica? Questa seduta oggi è l’atto finale di una stagione politica fallimentare, che al netto di propaganda social e vuoti monologhi, ha tradito le promesse e impoverito la fiducia. E a chi oggi pensa che basti dimettersi e ricandidarsi, diciamo con chiarezza, quella chiarezza che i calabresi non hanno meritato dal suo comportamento: la Calabria non è il trampolino di nessuno. La Calabria è una terra ferita, che ha bisogno di verità, di cura, di futuro. E, soprattutto, di rispetto”, conclude Amalia Bruni.

Indirizzo

Via Popolo
Borgia
88021

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Webradiotvborgia pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi