Lab Massatrabaria

Lab Massatrabaria Lab Massatrabaria è uno spazio di informazione, approfondimento e provocazione su temi internazionali, nazionali e locali, ideato e curato da Gabriele Cevasco.

La coscienza critica matura con la conoscenza e il buon senso, mai con la propaganda.

Gio', sei  bellissima. Ti bramo❤️Sei bellissima, Gio'. Bravissima e bellissima. Con quegli occhioni azzurri e quella cam...
15/10/2025

Gio', sei bellissima. Ti bramo❤️

Sei bellissima, Gio'. Bravissima e bellissima. Con quegli occhioni azzurri e quella camminata maschia da elefantessa uscita dal Bioparco per una zompata nel centro di Roma, mi fai letteralmente perdere i sensi.

❤️ Stimoli in me ogni fantasia erotica, anche la più estrema, a destra s'intende, sinanzi quella di un caldo ménage à troi. Tu, la tua bionda badante Patrizia e io. Ah scusa, dimenticavo il tuo spirito sovranista e l'antipatia per la Francia macroniana: gioco a tre.

Giorgia, sei davvero bellissima. Anche bravissima, per l'amor di Patria, ma belli-sssi-ssissi-ma di più.

Scusate, fatemi capire: Trump ha potuto rivolgere un apprezzamento sessista alla nostra amata premier in mondovisione, con lei che annuisce e ringrazia esibendo a favore di telecamere il classico sorriso divertito da premier della Garbatella, e con la Verità, quella di Belpietro, che m***a su questo indegno sketch un pezzo compiacente di altissima caratura intellettuale, e io non posso scrivere che la nostra amatissima Giorgia mi attizza da morire ed è il mio sogno erotico proibito?

Così proibito che ogni notte mi autoconsolo con il suo unico, inimitabile, ineguagliabile, insostituibile, irripetibile, travolgente, appassionante, commovente, profondissimo, interessantissimo, sempiterno, prodigioso, miracoloso, divinatorio, inimmaginabile... "Io sono Giorgia"?

Far passare l'apprezzamento personale del leader più potente del mondo per un endorsement politico e il mio apprezzamento, genuino e spontaneo da semplice uomo della stata, per una deprecabile offesa sessista, proprio no. Non ci sto.

Come Giorgia ha accettato con il sorriso le avance in mondovisione del tycoon futuro (forse...) Premio Nobel per la Pace, così i Fratelli e le Sorelle d'Italia devono accettare che qualsiasi figlio della cara italica Nazione corteggi la loro Dea per la sua fisicità.

💘 Giorgia, ti bramo. Non in mondovisione, ma nell'intimità soffusa di un patriottico 'cubiculum', o se i tuoi prodi Fratelli preferiscono, 'cubiculo'.
E siccome so che tu non puoi fare nulla senza la presenza di Patrizia, neanche all'amore, ti concedo di portare anche lei. Ma solo lei, ché le orge non mi piacciono.

Giorgia, un favore però te lo chiedo: nel 'cubiculo' non pensare a Donald. Altrimenti ti tradisco con Melania, anche se rispetto a te è una bionda ciofeca slovena. Non a caso nata a Novo... Mesto... Un nome, una sentenza.

❤️ ❤️❤️

Trionfi testosteroniciTutti i quotidiani, anche quelli di destra, hanno parlato di tracollo della Lega in Toscana e di f...
14/10/2025

Trionfi testosteronici

Tutti i quotidiani, anche quelli di destra, hanno parlato di tracollo della Lega in Toscana e di flop Vannacci. Un copia e incolla di quanto accaduto nelle Marche.

In realtà, il Generalissimo testosteronico sin da dalla nascita, come ha orgogliosamente rivendicato in un'intervista, non ha perso. Ma non ha nemmeno vinto.

Ha straaa-viiiinto.

L'europarlamentare e vicesegretario federale della Lega, che Matteo Salvini ha anche nominato responsabile della campagna elettorale per le regionali in Toscana, ha trasformato questo appuntamento in un referendum sulla sua persona.

Non si è risparmiato: ha presentato la sua visione del mondo diritto e turgido (?!) ovunque, da Avenza a Sansepolcro, nelle città come nei paesi. Più universale dell'evangelizzatore Franceschino d'Assisi.

Le urne gli hanno ragione!

Oddio... non è che gli italiani del prossimo secolo si troveranno a festeggiare il 4 ottobre il Poverello Patrono d'Italia, insieme (forse) alla sua amica santa Chiara, e il 13 ottobre san Roberto da La Spezia, per il miracolo di avere diffuso orbi et orbi (I?) il Verbo del mondo diritto (ma e già che siamo pure duro?

Come dite, non riuscite a capire? Semplice, perché ormai siete assuefatti al sistema delle elezioni e del voto al contrario.

Quei pochi che ancora vanno ai seggi considerano normale votare liste e candidati, quando invece la normalità sarebbe votare il chi c***o si vuole. Come
chi si sbatte da un estremo all'altro dello Stivale, con gli scarponi ancora sporchi del fango delle trincee, per predicare il mondo diritto e turgido.

Vannacci è stato un visionario. È riuscito a instillare l'idea che le regionali fossero un referendum sul suo tasso testosteronico. Ma non essendo candidato, dunque votabile, ecco che l'unico modo per gli elettori lego-vannacciani di dimostrare stima e fiducia incondizionate nel loro Predicatore Folgor(ato), era uno solo: non votare Lega e non esprimere preferenze per i candidati.

Bravi, proprio così. Nell'attesa si instauri il mondo diritto e turgido, dove gli Stati pagheranno le madri per non lavorare e allevare i propri figli, chiudendo tutti gli asili nido, più sovversivi della Flotilla, e dove vigerà la regola del voto il chi c***o mi pare, ecco in questo regim di 'vacatio' l'ex parà ha introdotto il voto di protesta pro tempore sic et simpliciter: ogni voto perso dalla Lega equivale a un voto per il non candidato Generale. E così sia.

Sic et simpliciter appunto. Almeno sino a quando Zaia, uno che il mondo multiculturale (una bestemmia per il Generale0) al contrario lo rispetta e capisce, non deciderà di assumere il timone di un Carroccio senza ormai più rotta, che si avvia dritto verso l'abisso, in coppia con il Movimento Cinque Stelle.

Memento audere sempre, Generale!

Nuovo ufficio comunale arcobalenoBrava Salis! Una proposta che andrebbe moltiplicata in tutti i Comuni.No no, stiano tra...
12/10/2025

Nuovo ufficio comunale arcobaleno

Brava Salis! Una proposta che andrebbe moltiplicata in tutti i Comuni.

No no, stiano tranquilli i destroidi, vannacciani e simili: non mi complimento con l'europarlamentare Ilaria Salis, ma con la sindaca di Genova, Silvia Salis.

Ed elogio la prima cittadina del capoluogo ligure per una proposta legata a un tema rispetto a cui, chi mi segue lo sa, sono molto, molto.sensibile.

Come dite, che mi riferisca all'una o all'altra poco importa perché per la destra sono entrambe comuniste, quindi da attaccare a prescindere?

Avete ragione, non ci pensavo: sapete, in cuor mio spero sempre in un affrancamento dei conservatori e italici patrioti/Generali dalle ideologie e da profonde nostalgie verso mondi perfetti monoculturali stile caprette di Heidi, dove i bianchi stanno con i bianchi e i neri con i neri, anche se mi rendo conto che è un'utopia.

Torniamo alla proposta.

Dal palco del quinto congresso nazionale di Area Democratica sulla Giustizia, la corrente progressista (ex Area Democratica) della magistratura, svoltosi dal 10 al 12 ottobre nella Città della Lanterna, la sindaca Salis ha annunciato che la sua amministrazione è in procinto di aprire un ufficio comunale pronta per aprire un ufficio comunale Lgbtqia+.

"Al congresso si parla di diritti, diritti negati e diritti fantasma, un tema che ho a cuore, uno dei pilastri della nostra amministrazione. Non a caso - ha rivendicato - uno dei miei primi atti concreti è stato il riconoscimento dei figli di due madri. E siamo pronti per aprire un ufficio comunale dedicato ai temi della comunità Lgbtqia+”.

Sia chiaro, in Italia sono diversi i Comuni che hanno già attivato ormai da anni uffici 'arcobaleno': Torino nel 2001, Bari nel 2013, Parma nel 2019, Roma nel 2022.

Salis non ha scoperto l'acqua caldo, però è più che opportuno dare risalto a ogni proposta, anche la più elementare o scontata, che abbia il merito di (ri)portare al centro del dibattito pubblico il tema della tutela dei diritti civili. Strappandolo al furore ideologico di un certo conservatorismo cattolico e di destra, che orrebbe lasciare ai margini o, peggio, trasformarlo in una bandiera di scontro ideologico, esattamente come ha sempre fatto la sinistra più estrema.

La tutela dei diritti civili è una questione tutt'altro che secondaria. Considerarla tale, significa non volerla affrontare con serietà e determinazione. Come ha ben dimostrato anche il centrosinistra quando era al governo.

Seguendo la scala delle priorità, ci sarà sempre un tema cui dare la precedenza: una legge di bilancio da discutere, una calamità naturale da fronteggiare, un conflitto internazionale da mediare, una crisi industriale da risolvere, un ceto medio che scivola verso la soglia della povertà da tutelare.

Si abbia finalmente il coraggio di seguire la strada del buon senso e del dialogo. Meno Pro Vita e Famiglia, meno Vannacci e Pillon, meno Gay Pride e carnevalate arcobaleno. Più visione e apertura mentale.

Uno Stato, anzi una Nazione (almeno Meloni è contenta...)
è pienamente matura, avanzata e, soprattutto, libera quando non cresce figli e figliocci, belli e brutti, uomini e donne di serie A e uomini e donne di serie C.

Ma cittadini e cittadine con gli stessi diritti e gli stessi doveri, uguali di fronte alla legge. A prescindere dai loro orientamenti sessuali, dalle loro inclinazioni e dai loro gusti.

Un'ovvietà per me e per la stragrande maggioranza dei cittadini, anche (me lo auguro) di centrodestra. Non per una certa politica. Ahinoi.

(Nella foto, tratta dalla pagina Fb, la sindaca di Genova, Silvia Salis, con il figlioletto Eugenio)

Breaking newsMercoledì 15 ottobre l'ex direttorissimo di Confcommercio Marche Nord e ideatore del progetto 'Itinerario d...
10/10/2025

Breaking news

Mercoledì 15 ottobre l'ex direttorissimo di Confcommercio Marche Nord e ideatore del progetto 'Itinerario della Bellezza', Amerigo Varotti, presenterà la sua nuova 'creatura'...
.. Un'Associazione di promozione turistica e culturale al servizio dei territori che sposeranno il progetto.

Una nuova opportunità di sviluppo economico per i Comuni che aderiranno, un boccone molto indigesto per Confcommercio, che Varotti ha lasciato il 1 luglio scorso, dopo quasi 40 anni di onorata carriera, di cui 29 da direttore, a causa di insanabili divergenze di vedute rispetto all'Itinerario della Bellezza, che l'ex dirigente ormai in pensione da cinque anni avrebbe dovuto continuare a seguire da consulente.

E se nelle stesse ore, il consigliere regionale rieletto di Fratelli d'Italia, Francesco Baldelli, fosse nominato super assessore al Turismo e alla Cultura?

Non mi sorprenderei. Anzi.

Intanto, appuntamento a mercoledì 15 ottobre, alle ore 11, presso l'Hotel Savoy di Pesaro.

ImpallinaNico anche tu!Non lo conoscete? Allora siete per forza degli astensionisti marziani, cari (e)lettori.È il gioco...
09/10/2025

ImpallinaNico anche tu!

Non lo conoscete? Allora siete per forza degli astensionisti marziani, cari (e)lettori.

È il gioco in voga del momento.

Più della Ruota della Fortuna, più dei Pacchi di Di Martino, più del Lotto istantaneo che impala davanti ai monitor di bar e tabaccherie orde di pensionati, dal piccolo borgo alla metropoli.

🎮 È l'impallinaNico, il gioco che dal 30 settembre sta infiammando la comunità dei Fratelli e delle Sorelle di Pesaro e della provincia pesarese, le stanze del potere di Palazzo Raffaello ad Ancona e, di riflesso, di via della Scrofa, nel cuore della Capitale.

Partecipare è molto semplice e, soprattutto, non costa niente: basta trovare una ragione, da esporre via social o in forma anonima, per destituire il Fratello Nicola Baiocchi da Pesaro dalla carica di coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia.

⚠️ Non saranno considerate le seguenti ragioni, perché già inflazionate nei vari gruppi Facebook e nelle chat politiche più o meno segrete:

- per la seconda volta, Baiocchi è riuscito nell'impresa di non riuscire a farsi eleggere in Consiglio regionale, a questo giro per sole 16 preferenze;

- per la seconda volta Baiocchi potrebbe rientrare dalla finestra grazie al nemico Francesco Baldelli, nel caso in cui Acquaroli decidesse di assegnare di nuovo un assessorato al pergolese;

- Baiocchi, a Pesaro come in provincia, è l'eterno sconfitto: insomma, una palla al piede, altro che volano.

⚠️ Vietato citare le parole del Qoelet: è già stato scomodato sui social. Se proprio volete esibirvi in citazioni dotte, andate a ripassare il Marchese del Grillo.

Tutte le altre ragioni non solo sono ammesse, ma vivamente consigliate, anche se non attinenti con la critica politica.

A titolo esemplificativo:

- ho visto Baiocchi sputare ripetutamente contro la vetrata di un bar;

- so per certo che Baiocchi indossa sempre i calzini bucati;

- ho visto Baiocchi consultare sullo smartphone un sito di es**rt;

- ho visto Baiocchi urinare sulla macchina dell'altro nemico storico, l'europarlamentare Matteo Ricci;

- ho incrociato Baiocchi in piazza e sono dovuto ricorrere alle cure dei sanitari a causa di una miasmi ascellare ad alto tasso di tossicità;

- Baiocchi si grattava i capelli e la forfora innevava la mia giacca blu;

- ho incrociato Baiocchi in autostrada, mi ha lampeggiato alle spalle sulla corsia di sorpasso nonostante io andassi a 134,5 chilometri orari, e mi ha superato a destra facendomi il gesto del pugno chiuso (mi raccomando a essere precisi: il saluto romano sarebbe considerato un complimento);

- so per certo che a Baiocchi non piace il tartufo bianco pregiato, specie quello cavato nell'appennino pergolese;

- ho visto Nico baciare con la lingua un altro uomo;

- Baiocchi ha sfanculato i Bronzi di Pergola: i due Dorati a cavallo nel museo, in mezzo ad altrettante matrone, anche se per la verità una a metà, e i due Dorati in sella perpetua al potere.

Mi raccomando, scatenate la vostra fantasia. Non indugiate non fatevi pervadere dalle tenebre del pudore e dell'equilibrio.

🏅Ricchi premi per tutti

Ogni ragione sarà premiata con una visita a casa vostra e nel vostro borgo dell'assessore uscente Francesco Baldelli; e una visita a uno degli oltre 1300 cantieri, con omaggio finale dell'iconico caschetto giallo.

Per le ragioni ritenute più originali, è previsto anche il Superpremio aggiuntivo: un soggiorno di due giorni nella Capitale, con visita alla Camera dei Deputati inclusa, ospiti dell'onorevole Antonio Baldelli;

L'impallinaNico, il nuovo gioco per tutte le famiglie marchigiane, che vi terrà compagnia per tutto il tempo che servirà ai Fratelli Baldelli per piazzare al posto del coordinatore Baiocchi un uomo di loro stretta fiducia e portare a termine l'Opa ostile sui Fratelli di Pesaro.

Partecipate, partecipate, partecipate!

Il nuovo PciOggi, quattro anni fa. Oggi, più di quattro anni fa. Facebook mi ricorda questo post che avevo dimenticato, ...
06/10/2025

Il nuovo Pci

Oggi, quattro anni fa. Oggi, più di quattro anni fa. Facebook mi ricorda questo post che avevo dimenticato, e che ripropongo ben volentieri perché sempre attuale. Solo i protagonisti della foto sono più invecchiati, e il Cognato più famoso d'Italia è diventato nel frattempo ex. Per il resto, nulla è cambiato.

Eè che dovrebbe partire l'autocritica del Pd: Fratelli d'Italia vince e convince nelle Marche, ma non solo, grazie a una copertura capillare, quasi militaresca, dell'intero territorio, a partire dell'entroterra, secondo il modello del vecchio, glorioso Partito Comunista.

I circoli dei Fratelli sono l'evoluzione di destra delle sezioni falce e martello. E l'iperpresenzialismo degli esponenti del centrodestra, dalla costa a Borgo Pace, comune per comune, borgo per borgo, non può non ricordare uno dei comunisti pesaresi più illustri, l'ex senatore e presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, oggi sindaco di Vallefoglia, Palmiro Ucchielli, l'uomo delle sagre, delle rotonde e delle inaugurazioni per eccellenza.

Guardate questa foto del 2008: l'allora presidente della Provincia si era fatto immortalare insieme al suo assessore alle Opere pubbliche, l'ex sindaco di Urbania Giuseppe Lucarini, accanto a una gru nel cantiere della variante di Casinina, per rassicurare che i lavori sarebbero terminati entro un anno.

Ecco, abbigliamento a parte (Ucchielli si è poi convertito al più casual jeans con cravatta...), questa foto non vi ricorda qualcuno? Ma sì, proprio lui, l'uomo degli oltre 1300 cantieri con l'elmetto giallo, il Fratello rieletto Francesco Baldelli.

Cambiano i tempi, i video e i reel hanno soppiantato le foto, ma la concezione/percezione della politica è rimasta la stessa: il cittadino apprezza e premia il politico-amministratore che si fa vedere sui territori sempre, a prescindere dalle idee e dai risultati che riesce concretamente a garantire.

Una verità (se vogliamo anche triste) vecchia come il cucco da cui il Pd si è progressivamente alienato, finendo così per cedere lo scettro della rappresentanza alla destra che, molto pragmaticamente, ha reintrodottoel il vecchio modello comunista.

Per quanto riguarda, invece, la disciplina, beh, meglio stendere un velo pietoso: nel Pd uno vale zero, due, quattro, anche cinque, ma mai uno. E men che meno... uno per tutti, tutti per uno.

Prendere qualche lezione da Ucchielli, no?

Post del 6 ottobre 2021

"Il nuovo Partito Comunista Italiano? Semplice: Fratelli d'Italia, un partito dove la disciplina vige a ogni livello.

Parola d'ordine: obbedire alla 'capa". Il dissenso, e anche la più lieve divergenza di pensiero, non sono ammessi.

Dal circolo più imboscato dell'entroterra ai parlamentari, dai consiglieri regionali ai dirigenti nazionali, tutti debbono usare la stessa lingua: quella della 'capa'.

È come se la mattina da Roma partisse la lezioncina del giorno che poi tutti devono studiare e recitate a memoria: basta ascoltare Donzelli e C. nei talk-show politici.

Insomma, vietato sgarrare: perché la 'capa', con i fedelissimi, tra i quali il cognato di sua sorella, il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida (a proposito, sembra essere stata proprio lei, la sorella meno nota, a scegliere il candidato sindaco di Roma Michetti dopo averlo ascoltato alla radio), tutto controlla.

E... o si fa come dice e come vuole lei, o si fa come dice e come vuole lei: punto.

E poi gli altri partiti si stupiscono dell'ascesa di Giorgia Meloni?"

Base Popolare: "Stiamo lavorando per voi"Occhio alle liste civiche moderate, cari lettori. "Stiamo lavorando per voi": è...
05/10/2025

Base Popolare: "Stiamo lavorando per voi"

Occhio alle liste civiche moderate, cari lettori.

"Stiamo lavorando per voi": è questo il messaggio che fanno lampeggiare due civiche da attenzionare: 'Progetto Marche Vive' sulla superstrada di centrosinistra a corsie ridotte e 'Base Popolare' sull'autostrada a tre corsie direzione destracentro.

Di 'Marche Vive' parlerò nei prossimi giorni, perché è collegata a questa civica l'unica bella notizia proveniente dal marasma centrosinistra, come vi ho anticipato.

Oggi, invece, i riflettori del Lab si accendono su 'Base Popolare', il laboratorio politico che ha contribuito a rafforzare in maniera inequivocabile Forza Italia.

Come conferma l'ottimo risultato del sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci, nella circoscrizione di Pesaro e Urbino, ma anche degli altri quattro candidati marchigiani (uno per provincia, particolare del dermatologo dell'Inrca, Lorenzo Morresi, nel fermano.

A fare il punto della situazione, in una conferenza stampa convocata ad Ancona, è stata la portavoce la portavoce Paola Giorgi, già vicepresidente del Consiglio regionale dal 2010 al 2013 e assessora regionale alle Infrastrutture, alla Protezione Civile e alle Politiche comunitarie dal 2013 al 2015 (Spacca II).

"I dati regionali confermano il valore della nostra visione unitaria: Base Popolare ha contribuito in maniera determinante alla crescita del Partito Popolare Europeo - Forza Italia", è la sintesi politica perfetta dell'attrice con la passione della politica.

Alla soddisfazione per la vittoria di Francesco Acquaroli, continua, "si aggiunge la certezza di avere costruito gradino solido verso il percorso che guarda alle elezioni politiche del 2027, con la creazione di un soggetto capace di unire tutte le forze che si riconoscono nel popolarismo europeo".

"La scelta di presentarsi all’interno delle liste del Partito Popolare Europeo - Forza Italia,
mantenendo però la propria identità e i propri candidati, rafforza il valore di un progetto che è politico, non elettorale, e che ha un respiro ben più ampio della singola competizione
regionale", chiosa Giorgi.

La portavoce, affiancata da Petrucci e da Leo Bollettini, candidato della provincia di Ascoli Piceno, si è poi concentrata sui risultati di Pesaro e Fermo, entrambi fondamentali per l’affermazione del partito.

In particolare, "a Pesaro, città del Presidente candidato del PD, Base Popolare rappresenta la seconda forza di sostegno ad Acquaroli, con un radicamento che attraversa la costa e l’entroterra".

Mentre "a Fermo, il risultato conseguito da Base Popolare è stato determinante per lo scatto del seggio".

Effettivamente a Pesaro Forza Italia è il secondo partito del centrodestra con 2.395 preferenze (6,54%), mentre cinque anni si era fermato a 1.793 voti (4,27%).

La spinta di Base Popolare è evidente: il più votato, con 733 preferenze, è stato il sindaco di Mombaroccio, Petrucci, seguito dal fuoriuscito dalla Lega, ora Forza Italia, Giovanni Dallasta, 370 preferenze, e dall'ex assessore regionale azzurro, Stefano Aguzzi, con appena 132 preferenze, 23 in meno del 2020.

Per darvi un'idea della spinta di Petrucci: il più votato di Forza Italia di cinque anni fa, Pier Ugo Boni, si era fermato a 365 preferenze.

"Questi successi sono frutto di una forte presenza nei territori dei nostri candidati e accrescono il valore del progetto perché si stanno traducendo in una crescente richiesta di adesioni a Base Popolare e al suo progetto" gongola Giorgi.

Insomma, "la scelta di unire si è rivelata la vera forza del progetto politico: un percorso che continua, non solo nelle Marche, ma che guarda alle prossime sfide elettorali, regionali in Calabria e Campania ( rinnovando la vocazione di laboratorio politico delle Marche) e soprattutto alle elezioni amministrative che svolgeranno nelle Marche nel 2026, per le quali Base Popolare lavorerà nella stessa direzione: unire ancora più forze popolari", è la conclusione all'insegna dell'ottimismo.

Ora, diamo a Cesare quel che è di Cesare: stiamo parlando di una piccola forza che si è alleata con un partito che non riesce a sfondare la soglia psicologica del 10% neanche in dolce compagnia.

Fatta questa doverosa premessa, non possiamo nascondere che il risultato, in termini di preferenze, quindi di appeal elettorale dei candidati di Base Popolare, è il dato politicamente più significativo dell'area moderata della coalizione di destracentro.

Poiché escludo una spartizione dei 'voti organizzati' tra Petrucci e Aguzzi, mi domando: senza la presenza del sindaco di Mombaroccio, dove sarebbe finita Forza Italia?

Certo, avrebbe puntato su un candidato forte della scuderia azzurra, ma dubito ne avrebbe trovato uno altrettanto promettente.

E allora mi pongo un'altra domanda, quella che politicamente mi ingolosisce di più: Forza Italia avrà la forza e l'intelligenza tattica di restare in società con Base Popolare nel ruolo di junior partner?

Perché di questo si tratta: al di là delle proporzioni, è la forza dei due buoi che trainano l'aratro a fare la differenza, ma soprattutto il loro potenziale di sviluppo.

Aguzzi resta il più forte (e ci mancherebbe altro, stante la visibilità garantita negli ultimi cinque anni dall'assessorato e l'appoggio della moglie, Elisabetta Foschi, segretaria provinciale Pesaro e Urbino di Forza Italia), ma ha perso consensi, e soltanto un aiutino di Acquaroli potrebbe trascinarlo in avanti.

Il solo Petrucci, invece, da amministratore di uno splendido borgo fortificato di poco più di 2 mila anime alle spalle di Pesaro in una delle zone collinare più fascinose di collegamento con la val Metauro (a proposito avete mai visitato il museo della Civiltà Contadina ospitato nelle grotte di un ex convento in pieno centro, con le foto degli abitanti della Mombaroccio che fu ad accompagnarvi lungo il chiostro? E il museo, ma soprattutto laboratorio 'a vista' del Ricamo, al piano terra della vicina Torre civica? No???? Accorrete subito....), ecco da amministratore di una piccola realtà, senza un posto al sole splendente di Palazzo Raffaello e senza il sostegno elettore di una potente moglie, sorella o amante che dir si voglia, vale quanto mezza Forza Italia.

Le sue preferenze, infatti, sono poco più superiori della somma delle preferenze ottenuta dagli ultimi quattro della lista: la presidente del Consiglio comunale di Colli al Metauro, Emanuela Regini, il sindaco di Montegrimano Terme, Elia Rossi, l'ex leghista Dallasta e l'ex sindaca di Mercatello sul Metauro, Fernanda Sacchi, ultima con 374 preferenze.

Alla luce di questo rapporto di forza, Foschi ingoierà questo rospo? Finora non ho sentito da parte sua un riconoscimento pubblico nei confronti del forte alleato, ma certamente mi sarà sfuggito.

Di certo, per la politica di lungo corso urbinate la pillola sarebbe meno amara se Acquaroli le regalasse un agognato assessorato, perché di regalo si tratterebbe, come ho già spiegato in un altro pezzo.

Tuttavia, se il rieletto governatore dovesse non cedere alle lusinghe azzurre, potremmo vederne delle belle.

A meno che...

A meno che Foschi non si senta già in Fratelli d'Italia. E stia lavorando sott'acqua per blindare il suo potere anche nella casa dove politicamente e per la quale sono convinto batta sempre il cuore, la destra. Se decidesse di convolare a terze nozze, deve avere una dote sicura: non escluderei la candidatura a Sindaco nella sua Urbino nel 2029. E arrivare all'appuntamento da assessore regionale alla Cultura in carica, sarebbe un viatico fondamentale: alla Cultura, il non plus ultra.

In fondo, nella primavera 2029 la giunta Acquaroli sarebbe al quarto anno di attività: eventuali dimissioni a un anno dalla fine della legislatura, non sarebbero un trauma, anzi, un'opportunità per Acquaroli in chiave preelettorale.

Per ora, è fantapolitica, ma neanche troppo. Ve lo ripeto, non scrivo mai nulla a caso. E la politica delle ambizioni è più prevedibile di quanto possiate immaginare. Penso di avervelo già dimostrato abbastanza.

Intanto, il presidente di Base Popolare, l'ex governatore Spacca saggiamente tace. "Stiamo lavorando per voi" appunto.



(Nella foto, tratta dalla pagina Facebook di Base Popolare: da sinistra, Emanuele Petrucci, la portavoce Giorgi e il candidato di Ascoli Piceno, Leo Bollettini)

Bella notiziaFinalmente una bella notizia per il centrosinistra marchigiano e soprattutto, considerate le gravissime con...
04/10/2025

Bella notizia

Finalmente una bella notizia per il centrosinistra marchigiano e soprattutto, considerate le gravissime condizioni in cui versa, pesarese.

No no, non si tratta di un gesto di responsabilità da parte di Morani, con l'auspicio passo di lato.

L'intelligenza politica non si matura in una notte stellata. E non ci si spoglia dell'ambizione smisurata in un solo giorno, neppure se quel giorno è il 4 ottobre. Viva san Francesco!

A proposito di intelligenza tattico-politica, l'ex sottosegretaria sa se il consigliere regionale uscente Andrea Putzu (Fdi) e il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro (Marchigiani prr Acquaroli), candidati nella circoscrizione di Fermo, sono riusciti a entrare in Consiglio regionale? Attendo fiducioso suo video "illuminante"?!

È una notizia che fa ben sperare per il futuro. Un'iniezione di fiducia e prospettiva per Il centrosinistra, ma anche il Pd. Se solo riuscisse a liberarsi di Morani e di tante altre vitalbe.

Ve la do prossimamente!

Ps: ma nel pesarese Forza Italia è consapevole di essersi alleato con Base popolare dell'ex governatore Spacca, o è stato un accordo a insaputa di Foschi?

Lo chiedo per conto di Franci che non vuole credere che non si mostri riconoscenza a chi ti ha portato voti e gloria.

"Gabriele, scusa, tu dici che un tal Petrucci, di Base popolare, è stato il secondo più votato di Forza Italia, e la segretaria di 'sta Forza la Poltrona non solo non lo ringrazia pubblicamente, ma addirittura vuole salire nel Paradiso Raffaello? Mi stai raccontando b***e".

E come dargli torto, a Franci? Lui si era spogliato di ogni suo avere per seguire Gesù. Oggi uomini e donne si spoglierebbero per inseguire il potere. Ma solo degli indumenti e per quel tanto che basta per la 'buona' causa.

Foschi assessora regionale, grazie ai voti dell'ex governatore Spacca? Follia pura. Piuttosto Petrucci. A meno che...Sar...
03/10/2025

Foschi assessora regionale, grazie ai voti dell'ex governatore Spacca? Follia pura. Piuttosto Petrucci. A meno che...

Sarebbe il colmo. Sì sì, deve per forza trattarsi di una suggestione. Una delle classiche veline veicolate ad arte per depistare e destabilizzare, ma prive di fondamento.

Per come lo conosco e, soprattutto, per come hanno dimostrato ancora una volta di apprezzarlo i marchigiani, non posso nemmeno immaginare l'ipotesi che il rieletto neogovernatore Francesco Acquaroli conceda un qualsivoglia assessorato alla non candidata consigliera Elisabetta Foschi, segretaria provinciale Pesaro e Urbino di Forza Italia e assessora alle Politiche sociali e Urbino Capoluogo del Comune di Urbino.

Giusto per ricordare chi la papabile assessora regionale esterna...

Classe 1973, cresciuta politicamente nel Fuan, l'estrema destra giovanile, in Azione Universitaria e poi in Azione Giovane in qualità di Presidente provinciale, la navigata politica si iscrive ad Alleanza Nazionale, di cui nel 2004 viene eletta segretaria provinciale di Pesaro e Urbino.

Riconfermata nel congresso del 2007, resta in carica sino al 2009, anno di costituzione del Popolo della Libertà di cui diventa vice segretario provinciale.

Nel 2019 viene nominata commissaria provinciale di Forza Italia e nel 2023 eletta per acclamazione segretaria provinciale, carica che ricopre ancora oggi.

Lunga e variegata anche l'esperienza amministrativa.

Eletta per la prima volta in Consiglio comunale a Urbino vent'anni fa, nel 1995, diventa consigliere della Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro. Nel 2004 viene eletta in Consiglio provinciale e confermata nel 2009. Nel 2010 viene eletta in Consiglio Regionale delle Marche.
Il resto è attualità.

Insomma, una politica di lungo corso con un amore profondo per il potere, che continua a mantenere brillantemente grazie alla Casa azzurra che, nonostante il forte ridimensionamento degli ultimi anni, si è rivelata ideale per le sue ambizioni. Almeno per ora...

Piccola, ma accogliente, una affiatata famiglia allargata, di cui la politica urbinate di lungo corso continua a restare il capo(famiglia) indiscusso. Affiancata e sostenuta dal consorte, l'assessore regionale uscente, Stefano Aguzzi, anch'egli beneficiario dei vantaggi garantiti dalla Casetta azzurra.

Colgo l'occasione per fare due precisazioni: Foschi e Aguzzi hanno iniziato a fare politica ben prima di conoscersi, anche se è evidente il gioco di sponda tra i due (legittimo), condotto anche in virtù del tesoretto di voti di cui dispongono (l'una a Urbino, l'altro a Fano e nella bassa valle del Metauro); essere marito e moglie e avere responsabilità politiche nello stesso partito non è vietato né dalla Costituzione né da leggi ordinarie dello Stato.

È solo un problema di equità: come quasi della metà della ricchezza italiana è concentrata nelle mani del 5% delle famiglie più ricche italiane, così nella provincia di Pesaro e Urbino il controllo di Forza Italia è detenuto da una sola coppia (almeno per ora...), con tutti gli altri protagonisti nel ruolo di affabili e rispettosi coinquilini.

A proposito di Aguzzi, un quotidiano locale scriveva ieri che il suo nome è escluso dal toto-assessori, nonostante le pressioni della componente nordista azzurra su Acquaroli acchè lo faccia rientrare dalla finestra.

L'ex sindaco di Fano e di Colli al Metauro, infatti, è rimasto escluso dal Consiglio regionale, nonostante sia risultato il candidato più votato di Forza Italia nel pesarese con 3.264 preferenze (e avrei voluto vedere...).

Lo stesso copione del 2020: anche allora Aguzzi non era riuscito a essere eletto, ma Acquaroli lo graziò, affidandogli da esterno l'assessorato all'Ambiente e al Lavoro. Non proprio deleghe minori...

Ebbene, oggi mi sento di escludere categoricamente una seconda vittoria a tavolino per l'azzurro, per un motivo politicamente molto logico: continua a essere il primo della classe, ma con 271 preferenze in meno rispetto al 2020. Nonostante il 'merito' dello stop definitivo alla discarica a Riceci e al rafforzamento del partito.

Insomma, una performance non proprio esaltante.

Ecco, a proposito del rafforzamento di Forza Italia, facciamo una breve analisi.

Partiamo dal dato regionale: il partito fondato da Silvio Berlusconi nel 1994, ha conquistato 48.823 preferenze (8,6%): 12.107 in più rispetto alle Regionali 2020, 2.886 in meno rispetti alle Politiche 2022 (il dato è riferito alla Camera) e 2.729 in più rispetto alle Europee 2024 (si tratta di tre consultazioni differenti per cui il confronto non è propriamente corretto, però serve per capire il trend).

In sintesi: nelle Marche Forza Italia è cresciuta del 33% rispetto alle Regionali 2020, ha perso il 5,6% rispetto alle Politiche 2022 e ha guadagnato il 5,9% rispetto alle Europee 2020.

Nella provincia di Pesaro e Urbino, invece, il partito azzurro ha ottenuto 11.246 voti: 1.006 voti in più rispetto alle Regionali 2020, 1.023 in meno rispetto alle Politiche 2022 e 1.352 in più rispetto alle Europee 2024 (quando aveva perso, in controtendenza rispetto al dato regionale).

Pertanto: nella provincia guidata dalla segretaria Foschi, Forza Italia è cresciuta del 9,8% rispetto alle Regionali 2020, vale a dire 23,2 punti in meno rispetto alla media regionale.

Ha perso l'8,3% rispetto alle Politiche 2022, anche in questo caso un dato peggiore di quello regionale (quasi 3 punti in meno).

È cresciuta dell'11,4% rispetto alle Europee 2024, ma in questa circostanza aveva subito una brusca frenata d'arresto rispetto sia alle Regionali 2020 che alle Politiche 2022, mentre a livello regionale cresceva).

Ho voluto fare questa analisi, perché Foschi, all'indomani di ogni consultazione, non ha mai perso occasione (giustamente) per vantare le migliori performance della 'sua' Casetta azzurra rispetto alla Casa regionale.

E questo le ha sempre permesso di porsi in una posizione di forza rispetto ai vertici regionali e nazionali. Insomma, di ottenere quel che voleva.

Ora, però, mancano i presupposti: suo marito ha preso una batosta e la loro 'Casetta' ha accolto più ospiti, ma meno di quanti ne abbia accolti la Casa azzurra regionale.

C'è un altro aspetto, tutt'altro che secondario, per cui ritengo politicamente al di fuori di ogni logica (se non quella del 'contentino' personale) un ipotetico 'premio' alla politica di lungo corso urbinate.

Ebbene, volete sapere chi ha portato la maggior parte degli ospiti nella Casetta azzurra Foschi-Aguzzi alle ultime Regionali?

Il sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci: ben 2.071. Il secondo più votato e il vero vincitore di Forza Italia.

Petrucci, tuttavia, non è un esponente azzurro, ma è uno dei cinque candidati (uno per provincia) che Base Popolare, il gruppo politico guidato dall’ex governatore Gian Mario Spacca, ha presentato sotto il simbolo di Forza Italia, nell'ambito di un'allenza strategica (?) in vista delle Politiche 2027, sulla base dei valori comuni comuni del popolarismo europeo.

Alla luce di questo risultato,
un assessorato a Petrucci sarebbe tutt'altro che immotivato. Senza contare che, con questa mossa, Acquaroli prenderebbe due piccioni con una fava: accontentare Forza Italia e l'ex governatore Spacca. Foschi capirebbe: in fondo, il bene del partito va sempre anteposto alle ambizioni personali...

Sì sì, l'ipotesi Foschi non può essere altro che una suggestione. A meno che....
.. A meno che la scaltra urbinate non stia meditando di tornare all'ovile in cui è nata e cresciuta, politicamente of course: a destra.

In tal caso, l'assessorato sarebbe il 'casus belli' perfetto. Foschi potrebbe preparare il suo ingresso in Fratelli d'Italia da una posizione di forza, ma soprattutto con le dovute garanzie (leggi potere) per il futuro.

Garanzie fondamentali per la celebrazione del terzo matrimonio (Forza Italia il primo e Aguzzi il secondo), il 'matrimonio del secolo'.

Perché è evidente? piuttosto che essere subalterna ai Fratelli Baldelli, a Baiocchi e all'emergente sindaco di Mondolfo, Nicola Barbieri, la navigata politica resta nella sua Casetta azzurra. Piccola e accogliente, ma fino a un certo punto.



(nella foto, tratta dal profilo Fb di Foschi, da sinistra: il sottosegretario alle Infrastrutture, Tullio Ferrante (FI), durante una visita elettorale a Urbino, Foschi e il marito, l'ex assessore Stefano Aguzzi)

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