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Facciamo il punto: cinquanta sfumature... di critica tra 'Urbino Salute', anzi il "club dei frustrati", e la politiganza...
08/12/2025

Facciamo il punto: cinquanta sfumature... di critica tra 'Urbino Salute', anzi il "club dei frustrati", e la politiganza

Vista la politiganza di una certa maggioranza, ormai mi aspetto che anche lo stesso Carelli si trovi costretto a smentire se stesso, e così adeguarsi alla narrazione del tutto va bene. Sempre voglia dormire sonni tranquilli.

Mah. Di certo, a questa narrazione non mi adeguarò mai io. E, nel caso di specie, non mi adeguerò, nonostante nutra qualche riserva sul gruppo 'Urbino Salute'?

Come, denuncio lo stato di oggettiva crisi in cui versa il pronto soccorso di Urbino, e al contempo ho perplessità sul metodo di questo gruppo?

Se la reazione del sindaco di Urbino e di certi consiglieri regionali di maggioranza mi ha schifato, è proprio per il modo in cui hanno banalizzato il dissenso, con tanto di minacce di querele per procurato allarme, secondo l'assioma: critichi il pronto soccorso, quindi sei di sinistra, quindi fai parte di 'Urbino Salute', anzi del "club dei frustrati", come il vicepresidente del Consiglio regionale, il Civico Giacomo Rossi, ha ribattezzato, con la consueta grazia, il gruppo e quanti si ritrovano sulle stesse posizioni, virologo Roberto Burioni incluso.

Oggi voglio fare un po' di chiarezza proprio su questo aspetto di cui non ho ancora parlato.

L'altro giorno avevo scritto un lungo e articolato pezzo con il quale ho ricostruito gli ultimi anni, e in particolare gli ultimi mesi, del Pronto Soccorso di Urbino, avvalendomi esclusivamente di atti ufficiali. Atti, tra l'altro, prodotti dall'AST, quindi dal principale attore in causa, come le determine del direttore generale, Alberto Carelli.

Mi sono basato sugli atti nonostante il 14 novembre scorso abbia voluto partecipare a uno degli incontri informativi che il gruppo 'Urbino Salute' ha organizzato sulle condizioni del pronto soccorso feltresco.

Per la precisione, ho partecipato a quello organizzato a Urbania. Avrei, quindi, potuto imboccare la via più semplice: fare un resoconto della serata e ripetere quanto emerso. Di certo, avrei fatto meno fatica: trovarsi la pappa pronta è sempre piacevole.

Invece no.

Non lo so, forse sono stato sfigato io a scegliere l'unica ciambella uscita senza il buco, però quell'incontro mi ha lasciato alquanto perplesso.

Ho condiviso il merito del problema, ma non la soluzione: in particolare, non mi ha convinto il passaggio sulla 'disinterminazione' spinta, ovvero il voler agire bypassando i consiglieri regionali sia di maggioranza che di opposizione. Perché, si tratti di Nicolò Pierini, della Lega, o di Micaela Vitri, del PD, per il referente del gruppo, Francesco Veterani, la sostanza non cambia.

Sono tutti uguali: ergo, superficiali e incompetenti. E "non possiamo più educare chi viene pagato per studiare e risolvere i problemi", è stata la sintesi caustica di Veterani.

Ecco, per quanto sia convinto anche io della pochezza qualitativa di certi politici, come le reazioni degli ultimi giorni hanno pienamente confermato, questa proposta di 'disintermediazione' mi ha lasciato alquanto indifferente; soprattutto l'enfasi con cui Veterani l'ha perorata allorquando, qualcuno del pubblico, ragionevolmente, ha osservato che i consiglieri regionali ci sono, per cui non si possono escludere del tutto.

Sono uscito dall'incontro con la sensazione, certamente errata, che l'azione di qualcuno all'interno del gruppo sia ispirata più da un forte risentimento nei confronti dell'opposizione, e in particolare del PD per motivazioni estranee alla sanità, che dal sano ardore civico. Una sorta di guerra tra Sinistra e dem: un'opposizione all'opposizione, insomma.

Sono rimasto deluso, e anche spiazzato, non lo nego, perché considero il potenziale del gruppo alto, a condizione però abbia la forza di saper guardare e andare oltre, il coraggio di 'spersonalizzarsi' e l'ambizione di trasformarsi in un 'think thank', in un pensatoio sulla sanità in generale e su altri temi rilevanti a livello territoriale. Anche facendo leva sulle competenze che può vantare al suo interno.

Quindi, ho studiato e approfondito con la mia testa, come del resto faccio sempre, mi sono avvalso di 'fonti' super partes e ho così maturato una mia posizione, libera e indipendente, sulla situazione di oggettiva precarietà in cui versa il pronto soccorso di Urbino, che è quella espressa. Non prima di averla contestualizzata nel puzzle 'Sanità' o, per usare la efficace definizione usata dall'assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro, in apertura di un post pubblicato l'8 dicembre, nel "mondo immenso e fragile" della sanità, approfondisco e valuto tassello per tassello, seguendo il medesimo approccio.

Ecco il motivo per cui certe uscite e certe, talvolta volgari, banalizzazioni della politica, cari lettori, mi indignano. Tra il 'club dei frustati' e la maggioranza di centrodestra/AST, ci possono, anzi devono essere, visto che siamo in democrazia, anche cinquanta sfumature... di critica, più o meno costruttive, ma tutte degne di egual rispetto.

Perché la politiganza fa fatica ad accettarlo? Perché bisogna sempre buttarla 'in cagnara', dividendo il globo terracqueo tra buoni e cattivi, anzi frustrati?

Ho sentito che gli stessi politiganzi chiedono maggior rispetto per l'operato del personale medico e infermieristico.

Giusto, ma si sono chiesti se il loro stesso modus agendi è riguardoso?

Io ho il massimo rispetto per l'intero personale sanitario, medico e infermieristico, in particolare per gli strutturati, per questo sapere che certi reparti, come il pronto soccorso di Urbino, si reggono in piedi grazie al potenziamento dei gettonisti, ben più pagati e con minori responsabilità, mi indigna. E così mi batto perché non si ripeta per la terza volta volta - legittimamente, sia chiaro - la trama dei precedenti due concorsi.

Sono forse frustrato?

Beh, meglio essere frustrati che politiganzi. E risentiti. A destra come a... Sinistra.

Il PS di Urbino è in grave affanno e il Sindaco che fa? Minaccia querele per procurato allarme. Intanto, la determina AS...
07/12/2025

Il PS di Urbino è in grave affanno e il Sindaco che fa? Minaccia querele per procurato allarme. Intanto, la determina AST che indice terzo concorso rischia di trasformarsi nell'ennessimo bluff per Urbino, nel silenzio più totale della politica

Dopo il presidente della Commissione Sanità della Regione Marche (FdI), Nicola Baiocchi, a dargli man forte interviene anche il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, che arriva addirittura a minacciare "querele per procurato allarme" nei confronti del gruppo 'Urbino Salute', dei consiglieri regionali di opposizione, Micaela Vitri (PD) e Marta Ruggeri (M5S) e di quanti (anche il virologo Burioni?), a suo dire, creano allarmismi ingiustificati sullo stato di salute del Pronto Soccorso urbinate, paventando interruzioni di servizio.

Tutto come da copione. Manca solo l'intervento dell'assessora comunale alle Politiche sociali e alla Sanità, Elisabetta Foschi, e il quadro è completo. Anzi, fossi in Baiocchi farei intervenire anche Acquaroli in persona.

Lo ripeterò sino allo sfinimento: il Pronto Soccorso di Urbino, in particolare dopo "i recenti recessi
di unità mediche intervenuti presso lo stabilimento ospedaliero di Urbino, tali da rendere vulnerabile e precaria l’organizzazione della turnistica, ha corso un serio "rischio di paralisi e di interruzione del servizio", scongiurato esclusivamente grazie "all'intensificazione del ricorso all’apporto di professionisti esterni, anche per il tramite delle Cooperative".

Lo so, a Gambini e al centrodestra disturba si dicano le 'amare' verità, che possono in qualche modo offuscare le loro narrazioni 'wow', ma come vi ho ampiamente dimostrato ieri, a mettere nero su bianco questa situazione potenzialmente esplosiva, è lo stesso direttore dell'AST Pesaro Urbino, Alberto Carelli, nel documento istruttorio allegato alla determina n. 1471 del 19 novembre 2025.

Gambini mi quereli pure. Ma si ricordi anche di querelare Carelli e la dottoressa Morena Mazzanti, che ha informato della grave situazione il direttore generale con una nota del 31 ottobre 2025.

Premesso che di quanto raccontano sindaci alla Gambini e politiganzi alla Baiocchi mi interessa tanto quanto mi interessa sapere se la signora Gilberta di Sesso, curiosa località poco lontana dal casello di Reggio Emilia, soffre di alitosi e bromidrosi, cioè, con il massimo rispetto per la Gilberta, zero;

stante la smania di protagonismo mediatico di lorsignori, esperti distillatori di ottimismo e di belle notizie... sia mai lamentare criticità nei feudi da loro governati, o meglio controllati, se non altro mediaticamente;

ciò premesso...

Potrebbero Gambini e Baiocchi, dall'alto della loro somma competenza, spiegare ai cittadini di Urbino e a tutti i cittadini dell'entroterra che al Pronto Soccorso di Urbino afferiscono, illustrare la ragione tecnico-giuridica per la quale il concorso per il reclutamente dei 6 dirigenti medici è stato ancora una volta indetto NELLA FORMA GENERICA da assegnare ai pronti soccorsi "degli stabilimenti ospedaliari AST Pesaro Urbino", cioè "degli stabilimenti di Pesaro, Fano e di Urbino", come precisato nel documento istruttorio allegato alla determina stessa, e non NELLA FORMA SPECIFICA da assegnare al pronto soccorso "dello stabilimento ospedaliero di Urbino"?

Sarò ignorante, ma non riesco a individuare una ragione logica.

Tanto più che Carelli ha dichiarato al Ducato che i sei medici che vinceranno il bando di concorso per i posti fissi, saranno tutti indirizzati al pronto soccorso di Urbino, visto che quelli di Fano e Pesaro sono quasi a pieno organico.

Ecco, se nella determina, e quindi nel futuro bando (non ancora pubblicato), fosse stata usata la FORMA SPECIFICA, tutti i cittadini avrebbero avuto la garanzia che quei medici, sempre partecipino al bando e, soprattutto, si presentino alla prima prova, sarebbe stati dirottati su Urbino.

In questa forma generica, no.

Chi mi garantisce, infatti, che il dottor Pinuccio di Fano, la dottoressa Lillina di Pesaro, in formazione specialistica, e il dottor Ginetto di Pergola, oggi assunti con contratto a tempo determinato Pinuccio e Ginetto e con contratto di collaborazione Lillina, partecipino al concorso con la legittima speranza di stabilizzare le loro carriere, passando quindi a un tempo indeterminato i primi due e a un contratto determinato la terza?

E che, in caso di vittoria, rimangano nelle loro sedi di provenienza, come è accaduto nell'ultimo concorso del 6 novembre 2024, in ragione di generici "criteri di razionalità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo delle risorse umane", e del fatto che i tre "si sono già fattivamente e proficuamente inseriti" in quei contesti lavorativi?

Sindaco Gambini, mi quereli pure di nuovo. Ho semplicemente descritto quanto si è verificato nell'ultimo concorso del 6 novembre 2024, come ho ampiamente descritto, quando, guarda caso, era stato indetto e pubblicato NELLA STESSA FORMA GENERICA DI OGGI. Per gli scettici, allego screenshot determina e dispositivo: che sia procurato allarme pure questo?

E, forse, come è anche accaduto nel primo concorso, indetto il 15 novembre 2023, sempre nella forma generica, quando l'unica dottoressa che si presentò, fu destinata a Pesaro. Uso il forte perché sul BUR è pubblicata solo la delibera con la graduatoria, senza dispositivo.

Insomma, Baiocchi, Gambini e i politiganzi in cerca di visibilità, vogliono darci una spiegazione approfondita?

E già che ci sono, vogliono esercitare pressione, anche mediatica (per una volta, farebbero alta politica), acché finalmente Urbino ottenga quanto le spetti, e non venga ancora una volta 'mazziata' nel nome dei 'criteri di razionalità, efficacia ed efficienza' e del "si sono già fattivamente e proficuamente inseriti"?

In primis, dovrebbe essere proprio Gambini a esigere questa garanzia nell'interesse della città feltresca e del territorio circostante, o no?

A no, va tutto bene Madama la Marchesa là dove regna il centrodestra.



(Nella foto, tratta dalla pagina Fb, il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, con un barattolo di Nutella che pubblicata la città con centro storico Patrimonio Unesco)

Quando la Sanità deve inchinarsi alla spocchia dei politiganziMa il presidente della Commissione Sanità della Regione Ma...
06/12/2025

Quando la Sanità deve inchinarsi alla spocchia dei politiganzi

Ma il presidente della Commissione Sanità della Regione Marche, Nicola Baiocchi (FDI), quando rilascia dichiarazioni, perché si ostina a interpretare il ruolo di strenuo difensore politico d'ufficio dell'operato della maggioranza, dando in pasto agli ignari cittadini lezioncine da manuale di sintesi giornalistica di parte? E sia chiaro, è in ottima compagnia. Fosse l'unico...

La Sanità non è un esclusivo centro benessere della vanità politica.

Ho letto le dichiarazioni del consigliere regionale pesarese sul Pronto Soccorso di Urbino: uno schiaffo al buon senso. Questo spasmodico desiderio di indorare la pillola, questo costante malcostume di minimizzare le oggettive criticità per timore venga annacquata la struggente narrazione del "va tutto bene perché governa la destra", mi manda letteralmente fuori dal seminato. Soprattutto se di mezzo c'è la salute dei cittadini.

Quando leggo queste litanie partitiche da un centesimo, inconsistenti sul piano della sostanza e previdibili come lo scoccare dei minuti, mi incazzo come non potete immaginare.

Mi adoro perché ho il viziaccio di studiarmi gli atti, di attingere alle fonte. Sapeste quante volte invidio chi resta in superficie, accontentandosi di quel che racconta il politiganzo di turno, questa o quell'associazione, questo o quel medico più o meno blogger.

E invece no. Verifico, scavo, studio, confronto.

Ebbeme, giusto ieri scrivevo:

"IL PRONTO SOCCORSO DI URBINO si è trovato e continua a trovarsi sull'ORLO DEL PRECIPIZIO. Quindi fanno bene opposizioni e associazioni a sottolinearlo. SE NON SPROFONDA NEL PRECIPIZIO, se cioè i pazienti possono continuare a essere assistiti, anche se in maniera non ottimale, è solo ed esclusivamente grazie al fatto che sono stati chiamati PIÙ medici gettonisti".

Ci tengo a precisare che non me lo hanno detto né il gruppo 'Urbino Salute', né i consiglieri regionali di opposizione, il virologo Roberto Burioni, che sulla situazione del pronto soccorso feltresco sta martellando non poco. E non mi hanno 'istigato' nemanco i medici blogger che fanno le pulci alla Regione in materia sanitaria, Franco Pesaresi e Claudio Maria Maffei. Li leggo volentieri per cultura, ma poi faccio i miei approfondimenti del caso. Quindi Baiocchi stia sereno.

Me lo ha detto, anzi lo ha detto ai cittadini il direttore generale dell'Ast Pesaro Urbino, Alberto Carelli, attraverso la determina che ha emanato il 19 novembre scorso. E a Carelli lo ha a sua volta spiegago con una nota del 31 ottobre, la direttrice facente funzione del presidio ospedaliero unico degli stabilimenti (in gergo di definiscono così) di Urbino e Pergola, Morena Mazzanti.

Ecco il passaggio della determina n. 1491, di cui vi allego screenshot per completezza di informazione:

"(...) L’esigenza di mette in campo procedure di reclutamento ordinarie è vieppiù cogente ed urgente alla luce dei recenti recessi di unità mediche intervenuti presso lo stabilimento ospedaliero di Urbino (le dottoresse Mazo, Maragna e Saltarelli, ndr), tali da rendere vulnerabile e precaria l’organizzazione della turnistica, imponendo l’intensificazione del ricorso all’apporto di professionisti esterni, anche per il tramite delle Cooperative, per scongiurare il rischio di paralisi e di interruzione del servizio, come rappresentato dal Direttore della Direzione Medica di Presidio Ospedali di Urbino e Pergola, Dr.ssa Morena Mazzanti" in una nota del 31 ottobre 2025.

"Imponendo l’intensificazione del ricorso all’apporto di professionisti esterni (...) per "scongiurare il rischio di paralisi e di interruzione del servizio": mi sembra la situazione emerga chiaramente.

In parole semplici: non fosse stato INTENSIFICATO il ricorso ai medici gettonisti, ci sarebbe stato il rischio di...

Baiocchi, invece, che fa?, minimizza.

"(...) Non c’è alcun rischio concreto che venga meno la garanzia della continuità assistenziale. I medici di turno sono sempre garantiti, anche grazie a personale dimissionario, fino alla scadenza dei termini, medici volontari provenienti da altre strutture e l’utilizzo dei gettonisti."

Ma il passaggio che più mi ha fatto indiavolare è un altro.

"Sono state avviate le procedure per il reclutamento di nuovi dipendenti che dovrebbero concludersi prima dei termini delle dimissioni del personale attuale. Sono infatti PARTITI I BANDI per la nomina del nuovo direttore, pubblicata sull’albo pretorio lo scorso 24 novembre, e il concorso per il reclutamento di nuovi medici a tempo indeterminato e determinato" chiosa.

"Sono infatti partiti i bandi per...".

Baiocchi è un avvocato, quindi conosce meglio di me i termini della questione: ha ragione quando sostiene che è "partito il bando per la nomina del direttore generale", che infatti è stato pubblicato all'albo pretorio, ma ha torto, sottolineo torto, quando sostiene che è partito anche il bando per il reclutamento di nuovi medici a tempo indeterminato e determinato.

Carelli ha indetto il concorso per il reclutamento di 6 nuovi medici, a tempo pieno e indeterminato, ma il bando non è ancora stato pubblicato.

Quello che, invece, "è partito", per usare il linguaggio di Baiocchi, è l'avviso per il reclutamento di 6 medici a tempo determinato, che infatti è stato pubblicato all'albo pretorio il 24 novembre, ma di cui Baiocchi evita di parlare.

Non è una sottigliezza per giuristi, non è una questione di lana caprina insomma. Come ho cercato di spiegare ieri, sono due strade ben distinte.

Perché Baiocchi si è guardato bene dal parlare dell'avviso? Perché il tempo determinato è un tema politicamente scomodo, 'attaccabile', quindi meglio sorvolare, tanto i cittadini che vuoi ne sappiano...?

Qui il link all'albo pretorio: chissà non riusciate a trovarlo voi, il bando "partito'... Ultimamente, lo sapete, la mia vista fa cilecca... (https://www.astpu.marche.it/it/albo-pretorio)

Su un punto, invece, mi trovo in piena sintonia con il Fratello pesarese: sull'invito a un approccio costruttivo, a lavorare "insieme per la salute dei nostri cittadini, lasciando da parte le strumentalizzazioni politiche e la diffusione di falsità che servono solo a procurare allarme nelle popolazione e non aiutano i medici e gli infermieri".

Il problema è che dovrebbe essere Baiocchi stesso il primo a dare il buon esempio, dall'alto del suo ruolo di presidente della Commissione Sanità, che già ha ricoperto nella scorsa legislatura. E con lui, i consiglieri regionali di maggioranza che amano entrare a gamba più o meno tesa nel mondo sanità, come fosse l'esclusivo centro benessere della spocchia politica.

In questo quadro desolante, mi co***lo guardando al neoassessore alla Sanità, Paolo Calcinaro. Lo so, molti di sinistra storceranno il naso, però ripongo fiducia in lui.

Ancora è prematuro esprimere un giudizio, però l'ex sindaco di Fermo è partito con il piede giusto: in queste prime settimane, ho apprezzato il basso profilo e l'onestà intellettuale di chi sa riconoscere e ammettere pubblicamente 'amare verità', senza trincerarsi dietro narrazioni poliganze all'acqua di rosa. Come ha dimostrato anche in Consiglio regionale martedì scorso, in risposta alle mozioni presentate dai dem Mangialardi e Vitri. Una diversità di stile che dovrebbe essere di esempio per Baiocchi e tanti altri.

Ripongo fiducia in Calcinaro, anche se non vi nascondo che ho un forte timore: quello che gli esponenti della maggioranza inclini a esibire la maschera del 'va tutto benissimo perché ci siamo noi', e sono la maggioraza, possano frenarlo.

Perché la diversità di stile (e non mi riferisco all'outfit, che pure è eloquente) tra il neo responsabile alla Sanità e, giusto per non fare nomi, l'assessore riconfermato all'Edilizia, alle Infrastrutture e al tanto altro, Francesco Baldelli, è talmente evidente che non mi stupirei un domani possa diventare inconciliabile.

Per oggi mi fermo qui. Per oggi...

Link intervista: https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/ospedale-penalizzato-solo-falsita-2dead5fa

(Nella foto, estratta da un reel pubblicato su profilo Facebook:: il presidente della Commissione Sanità della Regione Marche, Nicola Baiocchi)

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Viaggio PS Urbino tra problemi, speranza e una promessaCome anticipato ieri, cari lettori, oggi vi accompagno alla scope...
05/12/2025

Viaggio PS Urbino tra problemi, speranza e una promessa

Come anticipato ieri, cari lettori, oggi vi accompagno alla scoperta del Pronto Soccorso di Urbino non in ambulanza, ma 'a modo mio', accantantonando la vicenda delle dimissioni della primaria, Sara Mazo, e delle due dirigenti medici, Michela Maragna ed Enrica Saltarelli. Un accantonamento temporaneo, s'intende, perché questa storia merita di essere approfondita.

PRIMA DI PARTIRE...
..però, concedetemi di darvi QUATTRO RACCOMANDAZIONI, della serie 'Vietato parlare al conducente'.

LA PRIMA...
..Il pronto soccorso feltresco non è l'unica struttura in sofferenza nell'ambito regionale e nazionale, per cui è doveroso parlarne, soprattutto per rispetto dei pazienti della città e dell'entroterra, ma senza trasformarlo in un caso eccezionale.

LA SECONDA...
..È altrettanto doveroso cercare finalmente di addivenire a una soluzione che risolva le criticità, quindi somministrare l'antibiotico (nuove assunzioni strutturali), ma ancor più impellente è mettere a punto una terapia d'urto, innovativa e strutturale, che debelli sul nasciere la piaga nazionale del sottodimensionamento, sintomo di una allarmante perdita di attrattività del sistema sanitario pubblico nazionale, che si traduce in una difficoltà di reclutamento del personale. Ergo: bandi (quasi) deserti.

LA TERZA, FORSE LA PIÙ SCONTATA...
..Contestualizziamo i pronti soccorsi in un contesto ben più ampio di assistenza territoriale e di sanità pubblica. Benché preziosi, essi costituiscono solo alcune delle decine di tasselli di quel puzzle molto difficile da comprendere e assemblare chiamato Sanità.

Infine, LA QUARTA E ULTIMA RACCOMANDAZIONE...
..Impariamo a immaginare la sanità proprio come un puzzle - scegliete voi l'immagine che più vi ispira -, e a concentrarci su ogni singola tessera: osservandola, analizzandola, comparandola.

Ognuna (pronto soccorso di Fano piuttosto che di Urbino; ospedale di comunità di Macerata Feltria piuttosto che di Recanati, ecc) forma un'area ben connotata del nostro puzzle (area pronto soccorso, area ospedali di comunità, area case di comunità, ecc).

Fatte le dovute premesse, IL NOSTRO VIAGGIO PUÒ INIZIARE: allacciate le cinture!

Esploremo il Pronto Soccorso di Urbino attraverso le determine emesse dal direttore genetale dell'Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro Urbino, Alberto Carelli, in particolare la numero n. 1461 del 19 novembre 2025, che costituisce il nostro prezioso navigatore, aiutandoci a capire quanto accaduto negli ultimi mesi, sinanche negli ultimi anni.

Voi ormai lo sapete, io ho una fissa per l'analisi delle premesse, dei documenti istruttori e degli allegati che compongono qualsiasi tipo di documento giuridico/amministrativo/politico, a prescindere dal soggetto proponente. Che si tratti di una delibera di Giunta o di una determinata dirigenziale, di una mozione o di una proposta di legge, io mi ci ficco....

Con questo atto, il direttore Carelli ha deciso di RI-PROVARE...
..(evidenzio il suffisso "ri", poi capirete il motivo) a rimpinguare i pronti soccorsi con personale medico strutturato, imboccando due strade: una ordinaria e l'altra veloce.

LA STRADA ORDINARIA...
..è 'indizione del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura A TEMPO PIENO e INDETERMINATO di 6 posti di dirigente medico Medico da "assegnare alle Unità Operative di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza degli stabilimenti di Pesaro, Fano e di Urbino, a copertura del turn-over e dei posti vacanti, al fine di disporre di un contingente medico adeguato per rispondere tempestivamente alla richiesta di prestazioni, a garanzia del rispetto dei LEA, della continuità assistenziale e degli standards di assistenza sanitaria/ospedaliera"

LA STRADA VELOCE...
..Contestualmente "nelle more dell’espletamento del concorso", il direttore indice "l’avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a TEMPO DETERMINATO" di altrettanti dirigenti medici da assegnare negli stessi pronti soccorsi.

L'IMBOCCO DELLA VARIANTE PIÙ RAPIDA...
.. è motivato dalla "non immediata realizzazione" dell'iter procedurale, imposto dalla normativa, per l’espletamento del concorso a TEMPO INDETERMINATO.

MA I PROBLEMI SONO ORA...
..quindi l'AST ricorre alla soluzione che dovrebbe essere 'tampone' del tempo determinato "al fine di garantire la continuità dei servizi" nel medio termine.

A tal proposito, Carelli ha ricondotto la scelta alla speranza che i medici siano stimolati a scendere in campo.

COMUNQUE...
..L'AVVISO per i 6 posti a tempo determinato e le candidature per i posti a determinato È STATO PUBBLICATO e le candidature devono essere presentate ENTRO IL 9 DICEMBRE.

INVECE...

Il CONCORSO (strada ordinaria del tempo pieno e indeterminato) è stato indetto, ma NON ANCORA PUBBLICATO.

DOBBIAMO ESSERE CHIARI...

Il ricorso alla strada veloce del tempo determinato non deve destare perplessità e scandalo.

E, soprattutto, non può e non deve essere interpretata in chiave politica. Vi invito a vedere cosa accade nelle varie aziende sanitarie italiane. Ebbene, da Crema, in Lombardia, agli ospedali San Carlo e Paolo di Milano, sino al 'Cardarelli' di Napoli, voi troverete strade accelerate.

È INTELLETTUALMENTE DISONESTO...
...e politicamente poco saggio trasformare le strada del tempo determinato (avvisi pubblici) in occasione di attacco nei confronti della maggioranza di turno. Perché, piaccia o non piaccia, siamo di fronte a una prassi consolidata, peraltro pienamente legittima, cui ricorrono aziende sanitarie sia di regioni governate dal centrodestra che di regioni a guida centrosinistra.

IL PROBLEMA SEMMAI È UN ALTRO...
..e mi ricollego alla seconda raccomandazione: la difficoltà di reclutamento del personale medico. Che si tratti di strada ordinaria, quella del 'mitologico' posto fisso a tempo indeterminato, o accelerata, che equivale a dire: "Caro medico, partecipa al bando e stai tranquillo: non devi sposarti a vita con il nostro pronto soccorso, con la nostra città", la sostanza non cambia.

A QUESTO PUNTO INQUADRIAMO...
..temporalmente il tassello 'pronto soccorso di Urbino' che, come capiremo, si incastra con altri due tasselli: pronto soccorso di Pesaro e presidio di Pergola.

Negli ultimi anni, spiega il documento istruttorio, "È STATA DA PIÙ PARTI SEGNALATA la persistenza di gravi criticità dovute all’esiguità del contingente medico
assegnato alle strutture rispetto al carico di lavoro, agli accessi ospedalieri e alla necessità di organizzare un’efficiente turnistica articolata su h. 24.00".

UNA CARENZA DI MEDICI STRUTTURATI cui l'AST cerca di porre rimedio attraverso "due concorsi e cinque avvisi, tutti andati deserti", come spiega Carelli a Primocomunicazione. Noi ci limiteremo a ricostruire i fatti dalla fine del 2023.

IL 15 NOVEMBRE 2023...
..l'azienda indice, con determina del direttore generale n. 1271, concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura A TEMPO PIENO e INDETERMINATO di 6 posti di dirigente medico da "assegnare alle Unità Operative di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza degli stabilimenti di Pesaro, Fano e di Urbino". Insomma, un copia e incolla del concorso annunciato (ma non ancora indetto) con la determina n. 1471.

IL 24 MAGGIO 2024...
..viene indetta la graduatoria del concorso, che vede 11 classificati nella graduatoria per specialisti e 3 nella graduatoria degli specializzandi.

LA PROCEDURA SI CONCLUDE...
..con una "sostanziale infruttuosità (...) che ha consentito l’acquisizione per i servizi di emergenza ospedalieri di una sola
unità (Dr.ssa Lucchi Patrizia, rif. determina n. 758 del 24/06/2024), assegnata allo stabilimento di Pesaro", si legge nel documento istruttorio della determina n. 234 del 26 maggio 2025.

TRADOTTO DAL BUROCRATESE...
.. il concorso del 2023/2024 si conclude con un fiasco. Viene assunto un solo dirigente medico, la dottoressa PATRIZIA LUCCHI appunto, assegnata al pronto soccorso di Pesaro. Non si conosce il motivo per cui sia stata assegnata nel capoluogo (in seguito capirete il senso della mia precisazione) e non ci conosce il 'destino' degli altri 12 candidati che comunque avevano partecipato al concorso, essendo in graduatoria. Non è dato sapersi perché sul BUR Marche è pubblicata solo la graduatoria, ma non il dispositivo della determina 'che spiega', il quale non è neanche più rintracciabile sull'albo pretorio dell'AST.

UNA TOTALE COMPLETEZZA DI INFORMAZIONE...
..tuttavia, l'abbiamo rispetto al SECONDO CONCORSO fotocopia, indetto il 6 novembre 2024 (determina n. 1280) sempre per titoli ed esami, sempre per la copertura A TEMPO PIENO e INDETERMINATO di 6 posti di dirigente medico da destinare ai pronti soccorsi.

RISPONDONO ALL'APPELLO...
... 8 candidati, tutti dichiarati ammissibili, ma alla prova del 5 maggio 2025 si presentano solo 3 candidati, "due dei quali in formazione specialistica, che
hanno tutti superato con esito positivo le prove concorsuali".

Il PIÙ ANZIANO...
..con esperienza triennale nei servizi di emergenza-urgenza, è il dottor HASSAB BAYARI, Hassab Bayari, già dipendente a tempo determinato dell'AST con contratto in scadenza il 31 dicembre e in servizio a Pergola, che ira viene inquadrato a tempo pieno e indeterminato.

I VINCITORI PIÙ GIOVANI...
..ancora oggi in formazione specialistica, invece, sono la dottoressa LUCIA MONTI e il dottor DAVIDE GAUDENZI, entrambi all'epoca del concorso già in servizio all'ospedale di Pesaro con un contratto di collaborazione con scadenza il 31 luglio 2025, per i quali è stato disposto un nuovo contratto a tempo determinato per la durata residua del corso di specializzazione, con orario ridotto di 32 ore.

IL DETTAGLIO DA EVIDENZIARE...
..che vi prego di memorizzare bene, riguarda la SEDE DI DESTINAZIONE, che COINCIDE con "le rispettive strutture di appartenenza".

TRADOTTO...
..il dottor Bayari rimane al pronto soccorso di PERGOLA, i due colleghi più giovani a PESARO.

UNA DECISIONE...

che l'AST giustifica in base a generici "criteri di razionalità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo delle risorse umane".

IL NOSTRO VIAGGIO SI CONCLUDE....
..laddove è iniziato: alla fermata delibera numero n.1461 del 19 novembre 2025, che affianca alla strada ordinaria del concorso pubblico (tempo pieno e indeterminato), non ancora pubblicato, fotocopia dei due testè esaminati, una strada accelerata (tempo determinato), con avviso già pubblicato e scadenza per la presentazione delle candidature il 7 dicembre.

EBBENE....
..il documento istruttorio di quest'ultimo atto si rivela ancora una volta la nostra preziosa bussola, che consente di orientarci nella nebbia della politica.

Infatti, ricostruendo il passato recente, la dermina spiega che, "essendosi i canali di reclutamento ordinari rivelati purtroppo infruttuosi, l'AST "si è trovata costretta, come extrema ratio, ad avvalersi di un supporto esternalizzato per la copertura dei turni nonché all’attivazione di
contratti di collaborazione professionale" con i medici gettonisti.

SI PARLA ESPLICITAMENTE DI 'EXTREMA RATIO'...
.. una disperata via di fuga, quella dei gettonisti, imboccata "nella prospettiva di fronteggiare in maniera eccezionale, temporanea e provvisoria le criticità, in attesa di addivenire all’acquisizione, tramite procedure concorsuali, di personale
medico strutturato, da inserire in maniera stabile negli organici assegnati ai servizi di emergenza-urgenza ospedalieri al fine di evadere tempestivamente il volume di prestazioni richiesto".

L’ESiGENZA DI METTERE IN CAMPO...
..procedure di reclutamento ordinarie, continua il documento, è "vieppiù cogente ed urgente alla luce dei recenti recessi di unità mediche intervenuti presso lo stabilimento ospedaliero di Urbino (le dottoresse Mazo, Maragna e Saltarelli, ndr), tali da rendere vulnerabile e precaria l’organizzazione della turnistica, imponendo l’intensificazione del ricorso all’apporto di professionisti esterni, anche per il tramite delle Cooperative, per scongiurare il rischio di paralisi e di interruzione del servizio, come rappresentato dal Direttore della Direzione Medica di Presidio Ospedali di Urbino e Pergola, Dr.ssa Morena Mazzanti" in una nota del 31 ottobre 2025.

Ecco, cari lettori, le determine sono atti amministrativi, quindi di natura tecnico-gestionale, né di destra né di sinistra, né rosse né nere.

L'ultima di novembre ci offre un quadro molto chiaro nella sua drammaticità, che possiamo POLITICAMENTE TRADURRE COSÌ...
..IL PRONTO SOCCORSO DI URBINO si è trovato e continua a trovarsi sull'ORLO DEL PRECIPIZIO. Quindi fanno bene opposizioni e associazioni (penso a 'Urbino Salute') a sottolinearlo. E, ahimè, lasciano il tempo che trovano le dichiarazioni di chi vuole a tutti i costi minimizzare per mere ragioni politiche, come il presidente della Commissione Sanità della Regione Marche, Nicola Baiocchi (FdI).

SE NON SPROFONDA NEL PRECIPIZIO...
..(in burocratese: "rischio di paralisi e di interruzione del servizio"), se cioè i pazienti possono continuare a essere assistiti, anche se in maniera non ottimale, è solo ed esclusivamente grazie al fatto che sono stati chiamati più medici gettonisti (in burocratese: "intensificazione del ricorso all’apporto di professionisti esterni, anche per il tramite delle Cooperative").

A PROPOSITO DEI GETTONISTI...
..essi rappresentano un'area del nostro puzzle 'Sanità' importante (lascio sempre a voi la scelta di deciderne la localizzazione. A proposito, avete deciso l'immagine?), i cui singoli tasselli (gettonisti a Urbino, Fano, Pesaro, ecc.) vanno sempre interpretati in un'ottica regionale e nazionale. Ne parleremo durante un altro viaggio, oggi voglio darvi un dato solo per farvi capire quanto sia fondamentale ragionare, e anche criticare, sempre in un'ottica d'insieme, mai campanilistica.

SECONDO L'ULTIMO RAPPORTO ANAC...
..Autorità Nazionale Anticorruzione, su medici e infermieri a gettoni nel periodo 2019-2024, le Marche risultano tra le Regioni più virtuose, ovvero che spendono meno per le esternazionalizzazioni. Nel solo 2024 la sanità italiana ha speso per i gettonisti 457,5 milioni: le Marche meno di 1,7 milioni, cioè lo 0,37.

IN CONCLUSIONE, CHiUNQUE ABBIA A CUORE...
..le sorti del pronto soccorso di Urbino, deve anzitutto SPERARE ci siano medici disposti a lavorarci, quindi che le procedure concorsuali non vadano deserte, ma soprattutto...
.. DOBBIAMO PRETENDERE CHE I MEDICI 'PROMOSSI' VENGANO EFFETTIVAMENTE DESTINATI A URBINO.

È QUESTO IL NODO SU CUI LA POLITICA...
..pesarese a ogni livello, dai sindaci ai consiglieri regionali, dovrebbe CONCENTRARE GLI SFORZI. E PUNTARE I RIFLETTORI. E quanto sarebbe mai opportuno lo facesse, per una volta, all'unisono, senza differenze partitiche.

VEDETE...
..CARELLI HA CHiARITO al Ducato
che i sei medici che vinceranno il bando di concorso per i posti fissi, saranno tutti indirizzati al pronto soccorso di Urbino, visto che quelli di Fano e Pesaro sono quasi a pieno organico.

EBBENE, IO NON CREDO FINCHÉ NON VEDO. Non perché sia prevenuto, tutt'altro, ma alla luce dei generici "criteri di razionalità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo delle risorse umane" addotti nell'ultimo concorso.

A MENO CARELLI NON PRENDA UN IMPEGNO PUBBLICO E UFFICIALE NEI CONFRONTI DEI CITTADINI DI URBINO E DELL'ENTROTERRA. Anche senza il pungolo della politica.

Perché non vorrei vincesse un medico di Fano, Pesaro, Pergola e... no no, non voglio neanche pensarci.

Potete slacciare le cinture. Il viaggio è terminato. Lungo, ma spero avvicente. Al prossimo.

(Nella foto, il direttore generale Alfredo Carelli)

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