22/10/2025
CASTEL DEL RIO: 69^ SAGRA DEL MARRONE - EDIZIONE 2025
Nel cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo, quando l’aria si fa più fresca e le foglie iniziano a tingersi d’oro e di rame, i boschi si animano di un rito antico.
È il tempo della raccolta del marrone, frutto generoso di una terra aspra e nobile, che da secoli racconta la vita e il lavoro delle nostre genti.
Siamo a pochi passi dai luoghi dove visse Matilde di Canossa, la gran contessa, donna di potere e di fede, che con questi territori aveva un legame profondo. ….Benvenuti nella terra del marrone….In questo angolo dell’Appennino, la castagna è stata davvero il pane dei poveri, il cuore della cucina e il simbolo della fatica quotidiana. Un patrimonio di memoria e di resistenza che ancora oggi vive nei racconti di chi l’ha raccolta a mano, con fatica e con orgoglio. Ma a castel del rio , le castagne non sono mai state solo un frutto stagionale: per molti, sono state un vero e proprio cibo di sopravvivenza.
Nei decenni passati, quando le risorse erano poche e l’inverno lungo e duro, le famiglie contadine si affidavano al bosco.
Il castagno era una risorsa completa: forniva legna, ombra… ma soprattutto nutrimento.
Le castagne si raccoglievano a mano, si essiccavano e poi si trasformavano in farina. Con quella farina si preparava di tutto: polenta, pane, frittelle, perfino dolci semplici. Era un cibo povero, ma completo, ricco di energia e sapore.In cucina, oggi come allora, le ricette a base di castagne raccontano la creatività e la resilienza di un popolo abituato a vivere con poco, ma con ingegno.Nella vallata attorno a castel del rio , le castagne o “marroni” nelle varietà più pregiate — venivano raccolti poi , essiccati e quindi trasformati in farina successivamente macinata nei mulini, le cui pale che muovevano le macine in pietra erano alimentate dai tanti corsi d’ acqua della zona.
Castel del Rio - Pro Loco Alidosiana