Vintage Brandizzo

Vintage Brandizzo Storia, Fatti, Foto e Video d'Epoca di Brandizzo.

FOTOTECA BRANDIZZESE
28/07/2025

FOTOTECA BRANDIZZESE

Fotografia aerea di Brandizzo ps: primi anni '70
28/07/2025

Fotografia aerea di Brandizzo
ps: primi anni '70

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.Margherita CurroneÈ stata la prima presidente del...
28/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Margherita Currone

È stata la prima presidente del Circolo cattolico "Immacolata", sorto nel 1928.
Il primo nucleo di ragazze che diedero il nome all' Azione Cattolica erano tutte lavoranti della fabbrica dei nastri, dove Margherita Currone era dirigente del personale.
Fu suo fascino personale più che la parola del Teologo Febraro a conquistarla all'ideale apostolico suggerito dal Papa Pio XI con le parole:
"Siate angelicamente pure, eucaristicamente pie e apostolicamente laboriose".
Era assidua alla Comunione quotidiana, ogni giorno si affinava nella lettura dei classici cristiani, la sua già naturale nobiltà d'animo.
Faceva sue tutte le iniziative lanciate dal Centro Diocesano e Nazionale e le inculcava con la sua forza di persuasione, portandole al successo tramite la sua costanza.
Non aveva un temperamento battagliero ed era aliena dalle contese ma con passo pacato e continuo arrivava dove voleva. Era aliena dai compromessi ma sempre nutriva amore e stima verso coloro che pure avversavano la sua causa.
La sua intraprendenza si fece notare anche nel campo professionale.
L'attività di maestra del lavoro che iniziò nella fabbrica dei nastri, la continuò alla Faetex e dopo 38 anni di instancabile attività ricevette il diploma di Maestra del Lavoro a cura del Ministero.
Fu una delle fondatrici dell'Avis, di cui poi fu segretaria e amministratrice.
Ancora negli ultimi anni era vicepresidente delle Donne di A.C. e dava il meglio di sé per propagandare la stampa cattolica.
Fu sempre larga di aiuti e di consigli verso i suoi parenti e non disse mai di no a chi Ie richiedeva qualche favore,
paga solamente del bene compiuto e della compiacenza del Buon Dio.
Morì improvvisamente all'età di 68 anni nel 1970.

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.Eligio MagnettiImmigrò nel nostro paese provenien...
28/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Eligio Magnetti

Immigrò nel nostro paese proveniente da Costanzana
(Vercelli), sposatosi con Luigia Franco, ebbe 4 figli, Maria, Giovanni, Maddalena e Giovanna, le prime due lo lasciarono presto per seguire Ia vocazione religiosa.
Faceva il sarto e lavorava con entusiasmo anche se la salute non lo reggeva molto.
Ad ogni richiesta aveva particolari problemi da risolvere ed egli vi si applicava con passione.
Ogni manufatto aveva il suo decoro, iI servizio era massimo e il prezzo in paragone modesto. Vestiva gli altri come vestiva se stesso.
Non tentò di migliorare la sua condizione familiare, ma accettò la vita semplice. La sua ricchezza migliore l'aveva den- tro. Non faceva misteri della sua fede che era limpida e schiet- ta, fondata su una profonda istruzione religiosa. Rimase saldo nei suoi principi anche quando gli uomini che frequentavano la chiesa si potevano contare.
Si prestava volentieri per adornare la chiesa e per servire p le funzioni.
Era stimato per la sua naturale saggezza e cercato per la sua conversazione condita di limpidezze e motti arguti.
Morì all'età di anni 71 nel 1958.
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RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.Vittorio GermanoNacque a Brandizzo nel 1916. Freq...
27/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Vittorio Germano

Nacque a Brandizzo nel 1916. Frequentò i corsi professionali nel collegio salesiano di San Benigno, conseguendo il diploma di compositore tipografo e riportando una formazione spirituale profondamente cristiana, che lo distinse per tutta la vita. Sull'esempio di Don Bosco spese gli anni giovanili servendo il Signore nella gioia e iniziò una filodrammatica che divenne famosa e gloriosa.
In essa fu regista, primo attore, scenografo e tuttofare. Trascorse sotto le armi sette lunghi anni e l'8 settembre
lo sorprese fortunatamente a casa per licenza matrimoniale. Ma non fu lunga la sua luna di miele, poiché con la tessera di partigiano nascosta nelle scarpe, si arruolò come infermiere della Croce Rossa, dove svolse un delicato compito di collegamento con i vari gruppi di patrioti.
A guerra finita riprese con entusiasmo la sua attività di regista della Filodrammatica, animatore brillante di un folto gruppo di amici.
Dalla sua mente artista sbocciavano sempre nuove iniziative, che poi realizzava a getto continuo: operette, riviste musicali, gite di amici, serate culinarie (es. zoccolata, fagiolata, cardata), celebrazioni cittadine, grandioso presepio in chiesa. Dipingeva, componeva versi per le più svariate ricorrenze; fondò insieme ad una schiera di volenterosi il Gruppo Sportivo Virtus.
Nel 1951 creò il Carnevale Brandizzese, perché voleva mediante il divertimento rasserenare gli animi e unire gli uomini divisi da preconcetti e lotte passate.
Era un ottimista e un idealista, credeva nella bontà degli uomini; pensava che bastasse fare il bene per trovare bene.
Il detto: "Brandiseiss vörõmse baign" era il motto che caratterizzava il Maggio Brandizzese creato da lui, ed è anche il suo testamento spirituale, che non poté consegnare a nessuno, perché stroncato improvvisamente da un infarto all'età 44 anni, nel ritorno dall'accompagnamento della squadra sportiva.
Il suo sacrificio fu un seme che, cresciuto, continua tutt'ora a dare i suoi frutti.

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.Luigi Ostellino "Marcandin"Nacque a Brandizzo nel...
26/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Luigi Ostellino "Marcandin"

Nacque a Brandizzo nel 1887, dalla madre "Granda Giovanna", (come veniva chiamata), attinse quei profondi princìpi morali che lo distinsero fra tutti i brandizzesi.
La sua gioventù fu turbata dalla morte di un fratello, di una sorella e del padre.
Dovette pertanto sospendere gli studi iniziati nel collegio dei "Maristis di Cavagnolo per provvedere alla sua famiglia.
La sorella Esterina seguì la vocazione religiosa, nella congregazione delle Figlie di Sant'Anna.
Sposò nel 1914 Teresa Sussetto detta "Ginota" e tra di loro si intraprese una gara di emulazione, nell'amare sempre di più il Buon Dio.
Con lei era presente in chiesa ogni giorno per la Messa e la Comunione.
Come iI prete, aveva il suo libro di preghiere che recitava tutto e sempre. Alimentava la sua fede con la lettura quotidiana di libri edificanti.
Partecipò alla prima guerra mondiale come umile fante.
Militò nel Circolo cattolico "Laurentia" e nelle Associazioni di Azione Cattolica formate all'inizio del ministero dal Teol. Febbraro.
Fu un uomo giusto, esercente di un negozio di stoffe, non faceva sconti ai clienti, perché essi sapevano che quello che faceva lui era già il prezzo giusto.
Fu sincero perfino col fisco, dopo aver concordato l'imponibile con l'agente delle imposte, ricordatosi di un'omissione ritornò all'ufficio per farsi aumentare l'imposta. L'impiegato rimase di sasso perché non gli era mai successo un fatto simile.
Era un buono e pensava che tutti fossero come lui, s'induceva a credere al male degli altri soltanto dopo dieci prove contrarie.
Era ricercato per il disbrigo di pratiche di pensione e per consigli di divisioni e successioni ereditarie.
A 60 anni si sottopose agli esami di consulente del lavoro per continuare a tenere i libri paga dei suoi clienti.
Godeva l'incondizionata fiducia di tutto il paese senza distinzioni
di fazioni o di idee politiche.
Riuscì capolista nelle elezioni
comunali del 1924 e ricoprì la carica di vice-sindaco, lasciando il primo posto all'Ing. De Bernocchi e come tale assistette come pubblico ufficiale ai matrimoni che allora si celebravano ancora con il doppio rito.
Dopo la Liberazione fu nuovamente eletto come consigliere, sotto i sindaco Autino.
Fu sempre orgoglioso della sua famiglia.
Morì improvvisamente nel 1954 all'età di 66 anni, reduce da un pellegrinaggio a Roma con gli ex-allievi dei Fratelli Maristi.
Disse di lui un suo compagno di fede: "Era il nostro maestro".

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.Giuseppina Bianco, in CurtazOgni mattina andava i...
25/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Giuseppina Bianco, in Curtaz

Ogni mattina andava in chiesa per la Messa e la Comunione; ritornava più volte al giorno per la visita e per pregare per le necessità della sua famiglia.
Fu donna di fede semplice, incrollabile e coraggiosa.
In mezzo a grandi sacrifici e privazioni, allevò 10 figli, due morirono in tenera età.
Le difficoltà più gravi le affrontò durante la guerra 1915-1918, quando il marito dovette partire per il fronte e lei rimase sola a provvedere a tutta la tribù dei figli, alcuni dei più grandicelli guadagnavano già qualcosa e lei imparò a riparare gli ombrelli.
Iniziò il suo commercio con le mele, che acquistava a credito a Forno Canavese e pagava dopo che le aveva vendute.
Il suo negozio di chincaglierie con molta parsimonia faceva il resto mentre il padrone di casa si azzardò a chiedere al marito al fronte, l'affitto di casa.
Quando ritornò il marito dalla guerra lo assecondò nell'avviare la fabbrica di impagliatura di damigiane.
Sapeva vedere, prevedere provvedere, non aveva tempo per criticare o mormorare.
Era di animo buono e generoso, si commoveva dinanzi a tutte le sventure grandi e piccole, a tutti arrivava iI suo soccorso e il suo aiuto: poveri, istituti, missioni, chiesa parrocchiale.
Appoggiò sempre le iniziative di Azione Cattolica in cui volle venissero educati tutti i suoi figli, ospitava in casa sua gruppi di giovani per feste e merende.
Nel 1941 lasciò Brandizzo per trasferirsi a Cambiano, dove il Curta aveva creato una nuova fabbrica di damigiane e che poi si era notevolmente ingrandita.
La sua vita di amore a Dio agli altri continuò nel nuovo ambiente dove riscosse la simpatia e l'ammirazione di tutti. Una mattina dell 15 maggio 1948, dopo il ritorno dalla Santa Messa e Comunione, mentre si vestiva per recarsi ad un pranzo di nozze di una famiglia amica, il Signore la chiamò alle nozze eterne.

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.  Il dottor Carlo TempiaFu il primo medico reside...
24/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Il dottor Carlo Tempia

Fu il primo medico residente a Brandizzo e vi giunse all'età di 24 anni, nel 1902, ancora fresco dei suoi studi universitari.
A quel tempo il nostro paese traeva il suo scarso reddito dalla terra e vi regnava profonda miseria, che trascinava con sé frequenti malattie.
Egli si prodigò con instancabile attività, contro l'opinione dei più, nell'inculcare i primi elementi dell'igiene.
Volle che fossero tolti dalle vie e dalle piazze i mucchi nauseabondi del concime e che le case avessero dei pur rudimentali servizi igienici.
Riceveva i malati dapprima in una stanza della cascina Airale e poi spostatosi, si trasferì nella sua nuova palazzina costruita dall'impresario Casalis, nelle vicinanze della stazione.
I brandizzesi ricordano la sua puntualità nel visitare i malati, nemmeno in tempi recenti usò la macchina, ma sempre il "cavallo di S. Francesco" o la bicicletta quando il malato era lontano ma mai una volta giunse in ritardo al capezzale dell'infermo, anzi succedeva che giungeva prima di coloro che erano andati a chiamarlo.
Debolezza di un grand'uomo: quando lo si chiamava aveva un impeto stizza, ma la gente sapeva che si comportava così con tutti e non ci faceva caso.
Da ricordare ancora la sua bravura nel diagnosticare il male e la sua abilità nell'operare.
Il medico condotto di allora, doveva affrontare qualsiasi genere di malattie o di lesioni, ingessare arti e soltanto in caso di appendicite o di ernie doveva mandare il malato in ospedale.
Curava poveri gratuitamente.
Amava il suo paese, quando passava per le vie e sempre immancabilmente era accompagnato da suo figlio Vanni, godeva nell'essere riverito e salutato, sentiva piacere nell'essere ripagato di affetto e di riconoscenza dai malati che egli aveva guarito.
Nel 1938 fu nominato Cavaliere.
In caso di situazione estrema avvisava i parenti e con parole delicate anche il malato grave, delle sue condizioni e l'invitava a chiamare il sacerdote.
Nel 1957 fu colpito dall'artrite che a poco a poco lo inchiodò su una poltrona e che lo obbligava a tenere capo chino e reclinato su una spalla.
La mente però era sempre lucida e la parola calda suadente e signorile.
Era una grande anima e visse unicamente per fare del bene. Quando nel 1958 fu eletto Papa Giovanni XXIII si commosse all'ascolto della sua prima benedizione, quindi si alzò dalla sedia e si fece il segno di croce. Mormorò quasi un presagio: "Questo è un fatto importante!".
Amava durante il suo forzato esilio torinese, di ricevere visite di brandizzesi e che lo informavano delle ultime novità del paese.
Saputo che si stava installando il riscaldamento nella chiesa, inviò l'ingente somma di lire 100.000, con queste parole:
"Mi faccio dovere di inviare la mia offerta per favorire il benessere dei parrocchiani e per invocare una benedizione da Dio".
Volle così congedarsi dai suoi brandizzesi con un'ultima opera di bene.
Morì all'età di 82 anni il 14 giugno 1961, la sua fu una morte cristiana, negli ultimi mesi aveva ricevuto più volte la Comunione e durante l'agonia chiamò il sacerdote.
Esercitò la sua professione di medico a Brandizzo per circa
50 anni.
A lui il Comune dedicò la piazza principale del paese.
Una persona che I'ha conosciuto disse: "Se non è andato in Paradiso lui, non ci andrà più nessuno!".

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,NATIVE O DI ADOZIONE.  Maestro Rossi Cav. Luigi FeliceCompositore e te...
23/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

Maestro Rossi Cav. Luigi Felice

Compositore e tecnico musicale.
Compose cose sacre e profane, fra le quali: un'opera buffa e un trattato d'accompagnamento per il basso numerato.
Nato a Brandizzo nel 1805, morì a Torino nel 1863.
Fondò l'asilo infantile.
La via che conduce al mulino è intitolata alla sua memoria.

Suor Maria Agnese
Missionaria in India, al secolo Rocatti Luigia Erminia

Nacque a Brandizzo
il 14 giugno 1893.
Era figlia di Angelo Rocatti e Margherita Secco.
Visse nell'ambiente di campagna familiare.
Dopo i vent'anni sentì la vocazione missionaria ed entrò nella Congregazione delle Suore di Sant'Anna, allora chiamate "della Provvidenza".
Fu la prima suora brandizzese che scelse il lontano campo delle Missioni.
Compì il periodo di prova nei due anni di noviziato, nella Casa Madre di Torino, via Consolata 20, dove si distinse per il fervore, lo spirito di sacrificio e la capacità di alfrontare grandi fatiche.
Per queste sue spiccate doti venne scelta come missionaria e inviata in India.
Nel 1922 iniziò la sua missione nel terri-ltorio indiano a Secunderabad fra stenti e fatiche. Si recava nei villaggi indigeni con mezzi di fortuna e si adattava al cibo scarso e diverso da quello europeo. Durante i lunghi viaggi nel torrido clima tropicale fu torturata dalla sete, senza avere la possibilità di dissetarsi nei pozzi che incontrava, perché proprietà dei Paria, i quali non permettevano ad estranei anche solo di avvicinarsi ad essi. Carattere ameno, sereno, pieno di esuberanza, amante del canto, portava gioia e vita fra gli abitanti dei villaggi e soprattutto nelle comunità.
Lavorava volentieri con la forza di un uomo e accettava per sé i lavori più pesanti e gravosi, Aveva appena 41 anni quando, con sorpresa di tutti, una malattia la costrinse al ricovero nell'infermeria di Secunderabad dove nel 1934, spirò la sua anima a Dio.
Queste le sue ultime notizie mandate ai faimiliari:
"Dal 18 dicembre durante la predica e gli Esercizi mi prese un attacco così forte dị febbre che saltavo sul banco ma stetti fino termine del sermone per non disturbare.
Quando uscii presi la temperatura che era di 40,4° con un freddo tremendo e una gran sete. Messa a letto in gran fretta, per una settimana sentivo ogni due giorni dei brividi di freddo così intenso che mi sembrava di stare sul ghiaccio, poi le condizioni peggiorarono, la febbre rimase stabile e le mie forze scomparvero del tutto, né la ca**tà delle Suore valse a farmi migliorare.
Vi lascio perché non ne posso più!...".
Solenni furono i funerali.
Vi presero parte, oltre i numerosi membri delle opere cattoliche, Sua Ecc. Mons. Wismara che celebrò la Messa con altri sette padri missionari.
La sua salma riposa nel cimitero dị quella località nella tomba delle suore di S. Anna.

21/07/2025

RICORDIAMO LE PERSONALITÀ MEMORABILI DI BRANDIZZO,
NATIVE O DI ADOZIONE.

FELICE BARBERO

Barbero Felice, nel 1821 nascose nella sua cantina
Carlo Alberto, allora Principe di Carignano, sospettato di aver congiurato una guerra civile. Felice Barbero ottenne dal suo padrino di battesimo
Cav. Thaon di Revel di Prato Lungo, luogotenente generale di Carlo Felice di Savoia (allora a Modena per i turbinii del Piemonte), grazio' Carlo Alberto, purgato poi da quell'accusa.
Per questo fatto sui giornali di allora si vedeva Carlo Alberto che versava con una pala monete d'oro nella carretta di Felice Barbero.
Quantunque illetterato, Felice Barbero fu impresario degli
argini del Po e Bendola, del ponte sul Po di Chivasso e quello di Pollenzo.
Acquistò molti beni, fra i quali il castello e l'Airale di Bran- dizzo.
Fu pure eletto sindaco di Brandizzo nel 1848.

Indirizzo

Brandizzo
10032

Sito Web

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